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Interpres | 2020 | N. 38
Anno 2020 – Annata: XXXVIII (XXIII della II serie) – N. 38
A cura di Maria Naccarato
Titolo articolo: Le ‘Storie di Rinaldo da Montalbano’ di Andrea da Barberino
Il saggio è un’appendice all’edizione curata dallo stesso autore delle Storie di Rinaldo da Montalbano (Roma, Aracne, 2020), i cui sette (o otto) libri sono qui analizzati. Una lunga serie di coincidenze intertestuali con altre opere, certe, di Andrea da Barberino porta alla conclusione che anche queste Storie siano senza dubbio opera dello stesso autore: in esse si rintracciano infatti plurimi clichés narrativi barberiniani, poi entrati nel normale bagaglio diegetico di canterini e autori. Si tratta di uno strabordante repertorio cavalleresco, cui attingeranno i romanzi e i poemi cavallereschi del Quattrocento.
Lingua: ItalianoPag. 7-62
Etichette: Letteratura cavalleresca, XV secolo, Andrea da Barberino, Storie di Rinaldo da Montalbano,
Titolo articolo: Tracce di ordinamento macrotestuale nella lirica di Niccolò Tinucci
Nella sua edizione critica delle rime di Niccolò Tinucci (1974), Clemente Mazzotta ha ordinato le liriche in base alla maggiore o minore veridicità della loro attribuzione all’autore, negando così l’esistenza di una logica strutturale; ma ciò contrasta con le sequenze testuali attestate dai manoscritti più autorevoli. In questo saggio le successioni dei componimenti sono state sottoposte a una nuova analisi filologica in una prospettiva macrotestuale, che, grazie anche allo studio critico e al commento delle liriche, ha potuto rivelare tracce di una silloge d’autore.
Lingua: ItalianoPag. 63-109
Etichette: Commento, Poesia, XIV secolo, Niccolò Tinucci,
Titolo articolo: Machiavelli flagellato e la filologia impenitente. Ancora sull”Esortazione’ (con l’edizione di dieci ‘exhortationes ad poenitentiam’)
L’articolo rivede criticamente alcuni recenti studi sull’Esortazione alla penitenza di Niccolò Machiavelli. Un nuovo esame codicologico e linguistico dell’autografo permette di precisare meglio datazione e luogo di composizione. L’analisi della struttura retorica e dei contenuti religiosi del testo, coadiuvata dall’apporto di nuovi dati documentari, colloca lo scritto di Machiavelli all’interno della tradizione letteraria cui appartiene, permettendo di stabilire che fu composto per una confraternita di flagellanti. In appendice al saggio si offre una provvisoria edizione di dieci exhortationes ad poenitentiam tenute per alcune confraternite fiorentine nel Quattrocento.
Lingua: ItalianoPag. 110-190
Etichette: Autografo, Edizione, Filologia, XVI secolo, Bartolomeo Scala, Niccolò Machiavelli, Exhortationes, Firenze
Titolo articolo: Ancora sul testo dei ‘Cinque canti’
Il saggio propone un’indagine filologica e linguistica dei tre testimoni dei Cinque canti dell’Ariosto (M, l’editio princeps di Manuzio del 1525; G, la stampa di Giolito del 1548; T, il cosiddetto “codice Taddei”). L’analisi degli errori e delle varianti dei testimoni induce a riconsiderare i rapporti di discendenza fra M, G e T e a elaborare un nuovo stemma, da cui deriva la formulazione di un’ipotesi di edizione del frammento che si differenzia sia da quella di Cesare Segre, sia da quella proposta piú recentemente da Valentina Gritti.
Lingua: ItalianoPag. 191-269
Etichette: Ecdotica, Linguistica, Tradizione, XVI secolo, Ludovico Ariosto, Cinque canti,
Titolo articolo: Il carme ‘In Catonem Ciceronis’ di Matteo Ronto e un codice della famiglia Contarini
Nel saggio viene pubblicato l’inedito carme In Catonem Ciceronis di Matteo Ronto, dal solo codice esistente, oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Il carme riprende, con toni spesso crudi, il tema dei mali della vecchiaia, in polemica con il Cato Maior di Cicerone. L’adattamento di una materia tipica della poesia volgare alla forma dell’esametro latino lega idealmente il carme al ben più ambizioso esperimento rontiano della Translatio Dantis
Lingua: ItalianoPag. 270-286
Etichette: Inedito, Poesia, XV secolo, Matteo Ronto, In Catonem Ciceronis,
Titolo articolo: La cetra e la croce. Per non dimenticare Savonarola (1498-1998), a cura di Carlo Avilio
L’attività letteraria di Girolamo Savonarola include un gruppo di liriche che affrontano vari temi che vanno dalla corruzione della Chiesa alla celebrazione della potenza rigeneratrice del crocifisso. Questo saggio offre una lettura del De consolatione crucifixi, una delle liriche più complesse del canzoniere savonaroliano, e identifica una serie di fonti letterarie, soprattutto bibliche, che Savonarola rielaborò per la composizione della lirica.
Lingua: ItalianoPag. 287-297
Etichette: Autografo, Inedito, Manoscritto, Rinascimento, XV secolo, Girolamo Savonarola, De consolatione crucifixi,
Titolo articolo: Il mosto e i vasi. Un paragone machiavelliano
Il breve articolo mostra il ricorrere, nel commento a Dante di Benvenuto da Imola, di un’espressione proverbiale (relativa al mosto e ai vasi) molto simile a quella impiegata da Machiavelli nella sua lettera a Francesco Vettori del 5 gennaio 1514. Non è certo che Machiavelli conoscesse il commento di Benvenuto, ma conta che esso attesti l’esistenza (fino ad ora non documentata) di un modo di dire analogo, anche se in una differente versione.
Lingua: ItalianoPag. 298-300
Etichette: Commento, Epistolario, Proverbio, XVI secolo, Benvenuto da Imola, Francesco Vettori, Niccolò Machiavelli,