Interpres | 2019 | N. 37

Anno 2019 – Annata: XXXVII (XXII della II serie) – N. 37
A cura di Maria Naccarato

Autore/i articolo: Paolo Orvieto
Titolo articolo: Allegorie e dissacrazioni allegoriche nel ‘Morgante’

Il saggio consiste in una inedita lettura del Morgante, in particolare degli ultimi cinque cantari, con varie identificazioni allegoriche: del re saraceno Marsilio con Marsilio Ficino e di Orlando con Pulci, del demòne Astarotte e del mago Malagigi ancora con Pulci e con Ficino. Attenta la rassegna della demonologia astrale di Ficino, la cui teologia ermetico-neoplatonica è posta in diretta antitesi a quella cattolica e ortodossa, agostiniana e tomistica, di Astarotte/Pulci. Si indagano anche le varie dissacrazioni allegoriche che caratterizzano i primi ventitré cantari, soprattutto con la profanazione “culinaria” di vari animali, tutti simboli privilegiati – nei Bestiari medievali – di Cristo, di Dio e della Vergine.

Lingua: Italiano
Pag. 7-61
Etichette: Cantare, Letteratura cavalleresca, XV secolo, Luigi Pulci, Marsilio Ficino, Morgante,

Autore/i articolo: Daniele Conti
Titolo articolo: Per la storia e la tradizione della ‘Galatea’ del Sannazaro: un codice di Alessio Lapaccini, Donato Giannotti e la ‘Lycon’

L’articolo illustra la storia della tradizione della seconda Piscatoria (Galatea) di Iacopo Sannazaro. La prima parte è dedicata a ricostruire la genesi, la storia e la circolazione nell’ambiente umanistico fiorentino del primo Cinquecento di uno sconosciuto testimone conservato nel ms. Magl. VII 1195. La seconda parte si concentra sugli altri testimoni ricostruendone i rapporti e presentando nuove acquisizioni soprattutto sul fronte della tradizione a stampa. Chiude il lavoro un’edizione critica provvisoria della Galatea.

Lingua: Italiano
Pag. 62-144
Etichette: Edizione critica, Tradizione, Umanesimo, XVI secolo, Iacopo Sannazaro, Galatea,

Autore/i articolo: Giuseppe Zarra
Titolo articolo: Un nuovo testimone del ‘Viaggio ai luoghi santi’ di Giorgio Gucci

Il contributo segnala un nuovo testimone del Viaggio ai luoghi santi di Giorgio Gucci (Paris, Institut de Recherche et d’Histoire des Textes, Collections privées, CP 384). Il manoscritto è presentato come autografo nel catalogo della casa d’aste che ne ha curato la vendita; tale ipotesi è vagliata attraverso il confronto con documenti inediti a firma di Gucci. Si dà conto degli aspetti distintivi del nuovo testimone, individuandone errori significativi e lezioni poziori rispetto agli altri testimoni dell’opera.

Lingua: Italiano
Pag. 145-167
Etichette: Autografo, Inedito, Viaggio, XIV secolo, Giorgio Gucci, Terrasanta

Autore/i articolo: Ilaria Tufano
Titolo articolo: La materia di Roma nell'”Inferno” di Andrea da Barberino

In due suoi romanzi (Ugho da Vernia e Guerrin Meschino) Andrea da Barberino si cimenta con la rappresentazione della discesa agli inferi dell’eroe. I Romani appaiono nei due romanzi di Andrea nello stesso luogo vestibolare. La mia ipotesi è che questa presenza attesti quella sorta di “travaso di materiali” operato puntualmente da Andrea da un romanzo all’altro. Si tratta di uno dei tasselli di materie sentite come epiche che costellavano l’Ugho, che torna quale relitto cristallizzato, narrativamente inerte, nello stesso anti-inferno del più fortunato romanzo di Guerrino.

Lingua: Italiano
Pag. 168-194
Etichette: Romanzo, XV secolo, Andrea da Barberino, Guerrin Meschino, Ugho da Verna,

Autore/i articolo: Paolo Ponzú Donato
Titolo articolo: Una corrispondenza tra Guiniforte Barzizza, Alfonso d’Aragona e Iñigo d’Avalos

Il saggio offre, per la prima volta, l’edizione critica integrale di uno scambio epistolare, risalente all’estate del 1440, tra Guiniforte Barzizza, Alfonso d’Aragona e Iñigo d’Avalos, di cui sopravvivono sei missive dell’umanista. Il carteggio illustra non solo la passione di Alfonso per le Epistulae ad Lucilium di Seneca, di cui Barzizza allestí una copia da inviare al sovrano, ma anche l’importanza del d’Avalos, latore del manoscritto, sia nella corte aragonese che in quella viscontea.

Lingua: Italiano
Pag. 195-217
Etichette: Edizione critica, Epistolario, XV secolo, Alfonso d’Aragona, Guiniforte Barzizza, Iñigo d’Avalos,

Autore/i articolo: Sergio Di Benedetto
Titolo articolo: «Della hebraica lettera peritissimo». Girolamo Benivieni e la cultura ebraica: note attorno a un glossario ebraico-latino

Il saggio è dedicato al ms. Ashburnham 1226, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che tramanda un glossario ebraico-latino di mano del poeta fiorentino Girolamo Benivieni. Partendo dal ms., si dimostra l’uso che il poeta fece del testo masoretico per la traduzione dei suoi Psalmi penitentiali (1505), da collocarsi all’interno dell’interesse dell’ambiente fiorentino (sia laurenziano che savonaroliano) per l’ebraico e la Scrittura.

Lingua: Italiano
Pag. 218-241
Etichette: Ebraismo, Glossario, Scrittura, XV secolo, XVI secolo, Girolamo Benivieni,

Autore/i articolo: Andrea Guidi – Marcello Simonetta
Titolo articolo: I “negozi” di Niccolò nell’“ozio” di Sant’Andrea: Machiavelli e Paolo Vettori (con l’edizione di uno sconosciuto frammento autografo machiavelliano)

L’articolo documenta vicende che delineano il quadro di una continua e intensa collaborazione tra Niccolò Machiavelli e Paolo Vettori negli anni dal 1512 al 1517. In particolare, si dimostra che nell’autunno del 1516 il primo fu chiamato dal secondo a coadiuvare certe operazioni relative all’allestimento della flotta papale comandata proprio da Paolo e da utilizzare contro i corsari barbareschi, e che tali attività impegnarono il quondam Segretario in quel lasso di tempo finora considerato di inattività e di ozio letterario nella vita di Machiavelli. In appendice si propone l’edizione di un frammento autografo finora sconosciuto, conservato presso la Biblioteca Vaticana.

Lingua: Italiano
Pag. 242-267
Etichette: Autografo, Inedito, XVI secolo, Niccolò Machiavelli, Paolo Vettori,

Autore/i articolo: Marcello Simonetta
Titolo articolo: Totto Machiavelli, Agostino Nifo e il mulo di Niccolò (con quattro lettere inedite di Totto a Francesco del Nero)

L’articolo offre quattro lettere inedite di Totto Machiavelli, che dimostrano il suo diretto coinvolgimento nell’assunzione di Agostino Nifo allo Studio Pisano nella primavera del 1520. Tali lettere, indirizzate a Francesco del Nero, sono la prova della prossimità personale di Niccolò Machiavelli al Nifo e inducono a ripensare la genesi del Deregnandi peritia, tradizionalmente considerato come un mero plagio del Principe.

Lingua: Italiano
Pag. 268-276
Etichette: Epistolografia, Inedito, XVI secolo, Agostino Nifo, Francesco del Nero, Niccolò Machiavelli, Totto Machiavelli,