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Interpres | 2010 | N. 29
Anno 2010 – Annata: XXIX – N. 29
A cura di Nicoletta Marcelli
Titolo articolo: Faustino da Tredozio e Firenze
Faustino da Tredozio, conosciuto anche come Fantino o Faustino Perisauli, è autore di opere latine e italiane disperse in numerose antologie antiche. Solo il poemetto
De triumpho stultitiae è oggi studiato come possibile modello della Laus Stultitiae di Erasmo da Rotterdam. Il contributo analizza la produzione di Faustino, individuando
gli elementi di continuità che attraversano le sue pur diversissime opere latine e volgari, e, nella seconda parte, indaga l’origine di alcune peculiarità stilistiche
e tematiche, nonché dei modelli culturali piú vicini all’autore, con attenzione particolare per gli elementi che possano mettere il poeta in relazione alla cultura
della ‘capitale’ Firenze.
Pag. 7-42
Etichette: Letteratura in volgare, Letteratura latina, Poesia, Quattrocento,
Titolo articolo: Giannozzo Manetti e Alfonso il Magnanimo
Il saggio offre una disamina generale della ricca produzione di Giannozzo Manetti alla luce degli intensi rapporti da lui per lungo tempo intrattenuti con Alfonso
d’Aragona re di Napoli. L’immagine manettiana del sovrano spagnolo mutò considerevolmente dai suoi primi scritti all’ultima fase della sua vita, quando si trasferí a Napoli e divenne uno dei principali umanisti alla corte alfonsina. Valutare il suo atteggiamento nei confronti di Alfonso (inizialmente visto come un barbaro invasore e infine elogiato come personificazione del principe ideale) permette quindi di affrontare le opere principali di questo umanista fiorentino, tutte afferenti ai generi letterari piú in voga dell’epoca.
Pag. 43-95
Etichette: Quattrocento, Trattato, Traduzione, Manetti Giannozzo, Letteratura in volgare, Lingua latina,
Titolo articolo: Un capitolo della fortuna ottocentesca di Machiavelli: i sonetti dal carcere a Giuliano de’ Medici. Testo e commento
L’articolo ripubblica, in edizione critica e commentata, i due sonetti scritti da Machiavelli a Giuliano de’ Medici dal carcere nel febbraio del 1513, fondandone il testo sui manoscritti coevi e non – come generalmente si è fatto in passato – sulla tarda copia del bibliotecario Tommaso Gelli, che si suppone dipendere da un falso ottocentesco confezionato o diffuso da Giuseppe Aiazzi, probabilmente per rendere questi componimenti meno contraddittori con l’immagine tradizionale di un Machiavelli repubblicano e antimediceo. Viene inoltre ricostruito il contesto storico-
culturale in cui il falso sarebbe stato prodotto, sottolineando come questi sonetti debbano essere inclusi fra quegli scritti machiavelliani che dal XVIII secolo in avanti hanno creato maggiore ‘disagio’ a lettori e studiosi.
Pag. 96-150
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Poesia, Edizione critica, Machiavelli Niccolò, Giuliano de’ Medici,
Titolo articolo: Ancora sul “De Cavichiolo”: prosodia e metrica
Questo contributo (ricollegandosi a un precedente saggio del medesimo autore) ribadisce, attraverso l’analisi delle caratteristiche prosodiche e metriche del testo, come il De Cavichiolo non possa essere considerato – diversamente da quanto spesso è stato fatto dagli studiosi – una “commedia elegiaca” medievale, del XII o del XIII secolo, bensí un testo umanistico, assai probabilmente dei primi del Quattrocento.
Lingua: ItalianoPag. 151-59
Etichette: Quattrocento, Metrica, Poesia, Letteratura latina, De Cavichiolo,
Titolo articolo: Per arte di maiolica
L’espressione per arte di maiolica ricorre una volta fra le ottave di Lorenzo de’ Medici e due volte nei sonetti di Luigi Pulci, lasciando i commentatori molto incerti sul
suo significato e sulla sua motivazione. Pare sensato ritenere che valga ‘per magia’, cosa che ci rimanda non al prodotto ceramico, bensí a una leggenda legata ad altri
manufatti pure provenienti dalla maggiore delle Baleari.
Pag. 160-69
Etichette: Quattrocento, Lessico, Esegesi, PulciLuigi, Lorenzo de’ Medici,
Titolo articolo: Una lettera sconosciuta di Marsilio Ficino a Lorenzo de’ Medici nella Sammlung Darmstaedter della Staatsbibliothek zu Berlin
Il contributo illustra una lettera autografa di Marsilio Ficino a Lorenzo de’ Medici, della quale mancava finora una qualsivoglia segnalazione a stampa, conservata nel fondo Darmstaedter della Staatsbibliothek zu Berlin. La missiva, scritta verosimilmente tra l’8 e il 15 gennaio del 1476, è un’accorata richiesta di perdono che il Ficino rivolge a Lorenzo, dopo un teso episodio avvenuto in casa del Magnifico il 15 maggio dell’anno precedente. Il contributo è accompagnato dall’edizione critica della lettera.
Lingua: ItalianoPag. 171-82
Etichette: Quattrocento, Epistolario, Edizione critica, Marsilio Ficino, Lorenzo de’ Medici,
Titolo articolo: Un incunabolo della scuola di Bartolomeo Fonzio
Tra i volumi conservati presso la Biblioteca Arcivescovile “Pietro Maffi” di Pisa si annovera un esemplare dell’editio princeps dei Commentarii in Iuvenalis Satyras di Giorgio Valla (Venezia 1486) legato insieme a una stampa delle Satire di Persio con commento di Bartolomeo Fonzio (Venezia 1482). I due incunaboli presentano numerosi notabilia di mano di Francesco Pandolfini, intervallati da rare annotazioni
autografe del suo maestro Fonzio.
Pag. 183-91
Etichette: Quattrocento, Letteratura latina, Commento, Incunaboli, Giovenale Persio, Giorgio Valla, Bartolomeo Della Fonte, Pandolfini Francesco,
Titolo articolo: El Humanismo Renacentista Florentino en las pinturas de Domenico Ghirlandaio
In questo studio viene trattata la stretta relazione tra artisti e umanisti nella Firenze di Lorenzo il Magnifico. In particolare, l’attenzione si è specialmente concentrata
sull’amicizia e sulla collaborazione intercorse fra il pittore Domenico Ghirlandaio e gli umanisti Angelo Poliziano e Bartolomeo Fonzio, il quale, protetto da suoi
mecenati Lorenzo de’ Medici, Francesco Sassetti e Giovanni Tornabuoni, forní al pittore le iscrizioni latine e le fonti letterarie che sarebbero servite da ispirazione
all’artista.
Pag. 192-206
Etichette: Quattrocento, Arte, Letteratura, Ghirlandaio Domenico, Poliziano Angelo, Bartolomeo Della Fonte, Lorenzo de’ Medici, Sassetti Francesco, Tornabuoni Giovanni,
Titolo articolo: ‘Non quidem Plautos, sed tantum pistores’. Una fortunata metafora nel Prologo ai “Menaechmi” del Poliziano
Nella princeps degli Opera del Poliziano (1498), il prologo ai Menaechmi di Plauto è preceduto da una lettera a Paolo Comparini. In essa, il Poliziano paragona i contemporanei
autori di commedie ai ‘panettieri’ (pistores) che mettono in scena opere prive di metrica, di maestria e di raffinatezza. L’articolo cerca di illustrare quella fortunata metafora, richiamandosi alle connotazioni della professione del panettiere nei proverbi dell’Europa occidentale e nella letteratura antica, medievale e rinascimentale.
Pag. 207-14
Etichette: Quattrocento, Teatro, Letteratura latina, Plauto, Poliziano Angelo, Comparini Paolo,
Titolo articolo: Excerpta epistolari di Ugolino Verino in una biografia cinquecentesca a lui dedicata
Lo studio si propone la pubblicazione integrale di una serie di brevi passi epistolari di Ugolino Verino, compresi nella biografia a lui dedicata, nel maturo XVI secolo,
da Lorenzo Bartolozzi. Tali brani vengono qui classificati in base all’argomento e sinteticamente valorizzati nel loro significato storico e documentario, per una piú piena comprensione della figura ancora poco nota del Verino.
Pag. 215-28
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Epistolografia, Biografia, Verino Ugolino, Bartolozzi Lorenzo,
Titolo articolo: Ancora sulla nascita di Ippolito de’ Medici
Il contributo si propone, alla luce di nuove ricerche archivistiche, di chiarire la vexata quaestio relativa alla nascita di Ippolito de’ Medici, figlio naturale di Giuliano
de’ Medici e di una dama di Urbino, Pacifica Brandani. Uno dei punti nodali della questione riguarda un documento urbinate, contenuto nel Libro degli esposti della
confraternita di Santa Maria della Misericordia, attestante la nascita illegittima del futuro cardinale. Tale documento viene qui pubblicato per la prima volta nella sua
interezza, confrontato con altre tipologie documentarie coeve e contestualizzato con altre ricerche negli archivi urbinati.
Pag. 229-42
Etichette: Cinquecento, Quattrocento, Storia, Ippolito de’ Medici,
Titolo articolo: ‘Grande imprese’ e ‘rari esempli’. Una proposta di datazione di Principe, XXI
L’articolo si inserisce nel dibattito sulla datazione del Principe. Mettendo in rapporto il capitolo xxi con le lettere e la Relazione di Spagna di Francesco Guicciardini
sembra possibile datare la parte iniziale del capitolo (parr. 1-8) ai primi mesi del 1514, mentre un confronto con l’epistolario di Machiavelli stesso consiglia di collocare la sezione sulla neutralità in guerra (parr. 11-24) dopo il dicembre 1514. Nell’ipotesi che i paragrafi sulla neutralità siano cronologicamente cosí avanzati, risulta poi possibile dare un’interpretazione piú coerente del capitolo, supponendo essi che siano stati inseriti piú tardi e ricollegando cosí gli ultimi paragrafi (25-27), sui doveri del principe con i suoi sudditi, alla parte iniziale, cui sono legati da notevoli consonanze tematiche
e lessicali.
Pag. 243-60
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Trattato, Machiavelli Niccolò, Guicciardini Francesco,
Titolo articolo: ‘L ’épreuve de l’étranger’. Di alcuni passi del “Principe” nelle prime traduzioni francesi
Nel suo fondamentale Saggio sul “Principe”, Mario Martelli enumera diverse anomalie grammaticali tali da compromettere il significato stesso del testo di Machiavelli. Coscienti dello stretto legame esistente tra interpretazione e traduzione, ci siamo chiesti quale sia stato il comportamento dei primi traduttori francesi del trattato.
L’articolo fornisce alcuni esempi di letture trasversali, tratte dalle traduzioni francesi del Principe del XVI secolo. Alcuni risultati di tale indagine ci riconducono,
sorprendentemente, alle osservazioni di Martelli.
Pag. 261-72
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Trattato, Traduzione, Machiavelli Niccolò,
Titolo articolo: Voltaire e la Mandragola
L’articolo mette in evidenza la diretta derivazione di due interi capitoli del racconto L’ingénu di Voltaire (1767) da due scene della machiavelliana Mandragola, commedia
ben nota allo scrittore francese e da lui molto apprezzata.
Pag. 273-79
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Settecento, Teatro, Racconto, Machiavelli Niccolò, Voltaire,