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Interpres | 2003 | N. 22
Anno 2003 – N. 22
A cura di Elisabetta Guerrieri
Titolo articolo: La ”Novella di Seleuco e Antioco”. Introduzione, testo e commento
Edizione critica e commentata della Novella di Seleuco e Antioco, nella cui introduzione si esaminano i rapporti con le fonti classiche (la vicenda fu narrata da Appiano alessandrino, da Plutarco e da Valerio Massimo) e il debito contratto dall’autore nei confronti della tradizione novellistica in volgare, in particolare del Boccaccio del Decameron e delle opere minori. Ampio spazio è dato, inoltre, al problema della paternità bruniana, che alcuni indizi rilevabili nella cornice e gli errori storici presenti nel testo sembrano mettere in serio dubbio. La pseudoepigrafia troverebbe una conferma nella descrizione analitica dei 60 manoscritti che costituiscono la tradizione del testo: 12 riportano la novella anepigrafa, mentre 9 la tramandano addiruttura adespota.
Lingua: ItalianoPag. 7-183
Etichette: Bruni Leonardo, Novella di Seleuco e Antioco, Boccaccio Giovanni, Narrativa, Duecento, Trecento,
Titolo articolo: La versione albertiana della “Dissuasio Valerii”. Testo e commento
Edizione critica della versione albertiana della Dissuasio Valerii di Walter Map, fondata sul manoscritto Barberiniano Latino 4051 (V), ma confrontata con l’altro testimone dell’operetta, il Magliabechiano VIII 33 (F). Il testo è corredato di apparato critico; di un ampio commento che illustra il testo sotto il profilo linguistico-letterario e nel quale lo studioso giustifica le scelte editoriali compiute; di una nota al testo preceduta dalla descrizione dei manoscritti. In appendice è inoltre pubblicato l’originale testo latino del Map.
Lingua: ItalianoPag. 184-222
Etichette: Alberti Leon Battista, Diissuasio Valerii, Map Walter, Traduzione, Quattrocento,
Titolo articolo: Autobiografia e tradizione letteraria nella ‘giornata’ di Niccolò Machiavelli
Le lettere del 23 novembre e del 10 dicembre 1513, rispettivamente di Francesco Vettori al Machiavelli e del Machiavelli al Vettori, offrono lo spunto per analizzare il loro rapporto con un topos ben preciso, quello del ‘racconto della giornata’. L’indagine dei topoi che scandiscono i momenti la giornata nei precedenti letterari classici e umanistici (Orazio, Satyrae I, 6 ed Epistolae I 14; Francesco Petrarca, Epistole metriche I, 6; Giovanni Boccaccio, Consolatoria a Pino de’ Rossi; Ermolao Barbaro, Epistolae, XLV; Michele Verino, Epistolae I, 50; Giovanni Pico della Mirandola, Epistolae; Angelo Poliziano, Elegia a Bartolomeo Fonzio; Bartolomeo Fonzio, Carmina, XVIII), inducono la studiosa ad affermare la presenza di una chiara matrice letteraria nelle lettere del Vettori e, sopratutto, del Machiavelli.
Lingua: ItalianoPag. 223-275
Etichette: Machiavelli Niccolò, Vettori Francesco, Epistolario, Autobiografia, Epistolografia, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Leon Battista Alberti, Leonardo e il fior del giglio
A ulteriore dimostrazione della “disponibilità” della favola ad adattarsi a contesti e scopi differenti, lo studioso indaga i rapporti fra il secondo apologo di Leon Battista Alberti e la favola 34 di Leonardo da Vinci. Lo studioso illustra il secondo apologo alla luce di altri brani di opere albertiane, nei quali ricorrono ampiamente i temi della Fortuna, della dignità dell’uomo e la metafora del “fiume”, e ripercorre, nella tradizione poetica occidentale e in quella fabulistica esopico-avianea, l’immagine del flos lilii, evidenziando la rilettura datane da Alberti. Quanto alla favola 34 di Leonardo, è sottolineata, fra l’altro, la differente, quasi opposta, valenza morale rispetto all’apologo dell’Alberti, modello dal quale tale favola deriva.
Lingua: ItalianoPag. 276-291
Etichette: Alberti Leon Battista, Leonardo da Vinci, Favola, Quattrocento,
Titolo articolo: Le uve di Alcinoo e le viti di Venere (Poliziano, “Stanze”, I, 84)
Lo studioso propone l’individuazione del “primum movens” dell’ottava I 84 delle Stanze polizianee nel brano di Odissea VII, 122-126, evidenziando uno dei tratti della tecnica poetica del Poliziano, ovvero la sua allusiva, dotta e raffinata rielaborazione combinatoria di fonti classiche e volgari.
Lingua: ItalianoPag. 292-294
Etichette: Poliziano Angelo, Stanze per la Giostra, Poesia, Quattrocento,
Titolo articolo: Domizio Calderini nel “Doktor Faustus”?
Lo studioso propone di identificare nell’umanista veronese Domizio Calderini – la cui fama di ‘ateismo’ alla quale allude Poliziano nell’epigramma latino xx e che, in seguito, si è diffusa per tramite di un aneddoto (del quale sono indicate le attestazioni ed é ripercorsa la fortuna) -, l’irreligioso ‘fiorentino del Rinascimento’ del capitolo xiv del Doktor Faustus.
Lingua: ItalianoPag. 295-297
Etichette: Mann Thomas, Doktor Faustus, Calderini Domizio, Letteratura tedesca, Quattrocento, Novecento,
Titolo articolo: Addendum a “‘Calumnia’ e ‘Musca”: due versioni inedite di Guarino Veronese
La studiosa integra, in questo comunicato, il proprio saggio (pubblicato in “Interpres”, XX, 2001, pp. 7-40), dando notizia dell’opera di M. Billerbeck-C.Zubler, nella quale è riproposta l’editio princeps della traduzione di Musca compiuta dal giovane Guarino.
Lingua: ItalianoPag. 298-299
Etichette: Guarino Veronese, Musca, Luciano, Traduzione, Quattrocento,
Titolo articolo: Per la definizione della nozione di ‘principe civile’
Come in una sorta di “memento” lo studioso invita a riflettere su quanto scritto da Iacopo Ammannati Piccolomini a Lorenzo de’ Medici in una lettera del 30 settembre 1474 (edita nel saggio di Mario Martelli, Nuove note sul ‘Momus’ dell’Alberti, “Interpres”, XXI, 2002, p. 174).
Lingua: ItalianoPag. 299
Etichette: Ammannati Piccolomini Iacopo, Lorenzo de’ Medici, Epistolario, Quattrocento,