Le riviste sostenitrici
Incontri | 2010 | N. 2
Anno 2010 – Annata: XX – N. 2
A cura di Linde Luijnenburg
Titolo articolo: De Italiaanse Barok in de Nederlandse en Belgische kunstgeschiedenis: historiografische tradities in vergelijkend perspectief (inleiding)
Introduzione al volume. Dall’Ottocento la nozione di stile cambia l’approccio all’arte che viene studiata in una prospettiva storica (dall’avvento alla decadenza), cambiamento che continua nel Novecento. Tale approccio etichettò il Barocco come decadenza dello stile rinascimentale. I saggi del presente volume mettono in evidenza tale cambiamento analizzando dettagliatamente le varie definizioni del Barocco formulate dall’Ottocento in poi. Ciò porta a una ricontestualizzione della corrente barocca e a una riconsiderazione dell’opera d’arte, come frutto di vari fattori anche contestuali (e non prettamente estetici).
Lingua: OlandesePag. 100-104
Etichette: Ottocento, Novecento, Arte, Barocco,
Titolo articolo: Het probleem van de barok: Huizinga en zijn tijdgenoten
Nel corso dell’Ottocento e del Novecento l’accettazione del termine ‘Barocco’ variò in rapporto alla definizione data a questo concetto dalle diverse generazioni di storici e storici dell’arte. Soprattutto la convinzione che l’arte ‘realistica’ olandese del Seicento fosse un’eccezione rispetto all’arte in altre parti dell’Europa ebbe una grande influenza sulla maniera in cui il termine fu adoperato in Olanda.
Nonostante il fatto che i metodi tedeschi della storia dell’arte fossero in gran parte adottati in
Olanda, questo non valse per gli approcci seicenteschi di storici dell’arte tedeschi come Heinrich Wolfflin e A1ois Riegl. Le caratteristiche stilistiche che loro riconoscevano sia nell’arte italiana che nell’arte tedesca e olandese e che loro raggruppavano sotto il denominatore del ‘barocco’, non furono adottate dagli storici dell’arte olandesi. In più i concetti artistici non corrispondevano alle interpretazioni storiche del Secolo d’oro olandese, come constatò Huizinga.
Pag. 105-114
Etichette: Arte, Barocco, Seicento, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: De receptie van de ltaliaanse Barok in de Belgische architectuurgeschiedschrijving van de 19e eeuw (met 8 afb.)De receptie van de ltaliaanse Barok in de Belgische architectuurgeschiedschrijving van de 19e eeuw (met 8 afb.)De receptie van de ltaliaanse Bar
Nella seconda metà dell’Ottocento l’attenzione degli storici dell’architettura belgi si spostò dal gotico, che era considerato lo stile ‘belga’ nazionale, alle epoche successive. Nella seconda edizione dell’ “Histoire de l’architecture en Belgique” di Antoine Schayes, pubblicata nel 1852, fu descritto ampiamente per la prima volta il periodo dopo il 1500, bensì ancora sotto l’etichetta di ‘architecture moderne’. L’influenza dell’architettura italiana su quella belga vi era menzionata, ma non analizzata profondamente. Solo nell’ “Histoire de l’influence italienne sur l’architecture dans les Pays-Bas” (1879) dell’ architetto e critico d’arte Schoy lo sviluppo dell’architettura seicentesca in Belgio fu messo in relazione agli sviluppi in Italia e altrove. Soprattutto Rubens giocò un ruolo importante in questo sviluppo, cioè come ‘traduttore’ dalla presunta decadenza italiana in un’architettura belga viva e monumentale. Con Schoy si compì inoltre uno spostamento da un approccio storico-stilistico a un approccio biografico. Con la sua discussione dell’architettura seicentesca egli presentò una giustificazione dell’architettura come arte.
Lingua: OlandesePag. 115-131
Etichette: Ottocento, Seicento, Architettura,
Titolo articolo: Timon Fokker, Nederlands pleitbezorger van de Romeinse barok
L’articolo presenta Timon Fokker, autore olandese del “Roman Baroque Art” (Oxford 1938), come uno sconosciuto pioniere dello studio del Barocco romano, ingiustamente sconosciuto perfino a molti storici dell’arte. L’obiettivo principale di Fokker in questo suo studio era l’analisi delle forme, sulle orme di Heinrich Wolftlin. La premessa di Fokker era che il Barocco, come ogni stile, segue un determinato sviluppo in tre fasi, nascita, fioritura, declino. Concetti centrali nella sua definizione del Barocco erano ‘mass’ e ‘space’, volume e spazio, rispettivamente introdotti come elementi espressivi auto-nomi nella pittura da Annibale Carracci e Caravaggio. Fokker, che si distingue dagli storici d’arte olandesi di questo periodo sia per la scelta d’occuparsi del Barooco romano, che per la sua carriera oltre il mondo accademico rimase una figura estranea nella storiografia olandese dell’arte, sotto questo rispetto comparabile con Raimond van Marie, l’autore del “Development of the Italian Painting” che suscitava reazioni paragonabili.
Lingua: OlandesePag. 132-148
Etichette: Barocco, Timon Fokker, Arte,
Titolo articolo: Practices and art historical meaning. The multiple meanings of Guido Reni’s Abduction of Helen in its early years
Questo articolo presenta una nuova interpretazione del “Ratto d’Elena” di Guido Reni da una prospettiva ‘pratico-teorica’. Questa prospettiva parte dal presupposto che il significato di un’opera d’arte sia concepito in relazione alla sua funzione di ‘pratica sociale’, piuttosto che come una proprietà intrinseca o essenziale. Anthony Colantuono ha analizzato in un suo contributo il significato essenziale del “Ratto di Elena” di Reni. Nel saggio si rivela che il “Ratto di Elena” aveva differenti funzioni, e quindi significati, in tre pratiche distinte. Nella pratica diplomatica il dipinto fu usato come riferimento a entrambe le azioni virtuose e immorali relazionate alla Guerra di Troia. Nella pratica, esso fu utilizzato per affermare la posizione sociale dell’artista come pittore liberale e la professione della pittura come arte liberale. Infine, nella pratica della pittura il quadro offrì una buona ‘scusa’ ai poeti per iniziare una competizione letteraria.
Lingua: InglesePag. 149-162
Etichette: Arte, Guido Reni, Barcoco,
Titolo articolo: Il viaggiatore, il giardino e la cantina. Il primo giorno di primavera di Roberto Sanesi (1930-2001)
Il presente contributo è un ritratto di Roberto Sanesi, poeta e traduttore poliedrico, direttore del Centro internazionale delle arti e del costume di Palazzo Grassi (Venezia) e docente/professore di Storia dell’Arte e Letteratura Comparata. Ebbe una fitta rete di amici intellettuali. Le liriche di “Il primo giorno di primavera” sono dedicate sia alla vita che genera e rinnova sia alla morte affrontando quindi tutte le stagioni della vita (come lo dimostra la traduzione che segue).
Lingua: ItalianoPag. 163-165
Etichette: Roberto Sanesi, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Cinque poesie di Roberto Sanesi (da: Il primo giorno di primavera)
Traduzione di cinque poesie di Roberto Sanesi (1930-2001) (da: “Il primo giorno di primavera”).
Lingua: OlandesePag. 166-169
Etichette: Poesia, Roberto Sanesi, Novecento,
Titolo articolo: Van Heck zet Machiavelli-reeks voort
Recensione alla nuova puntata della traduzione dell’opera di Machiavelli iniziata nel 1997, anche se si tratta piuttosto di un’edizione critica dell’opera del Segretario Fiorentino. Il nuovo volume, dal titolo “Toneel en verhalend proza, Mandragola, Clizia, Belfagor”. Oltre ai titoli inclusi nel titolo del volume il lettore potrà leggere frammenti di alcune lettere di/a Guicciardini. Niccolò Machiavelli, “Toneel en verhalen proza, Mandragola, Clizia Belfagor”. Vertaald, ingeleid en van aantekeningen voorzien door Paul van Heck, Leiden, Prima Pers 2010.
Lingua: OlandesePag. 170-172
Etichette: Machiavelli, Traduzione,
Titolo articolo: Personaggi senza voce? Ariosto tra tradizione e fortuna in una nuova raccolta di saggi
Recensione al volume curato a Gian Paolo Giudicetti sullo spessore dei personaggi nell’Orlando furioso a cui la critica ha spesso attribuito una mancanza di spessore psicologico. Il volume propone di analizzare i personaggi, le voci, lo stile e il discorso, ma si concentra sulle riscritture e sulla modernità del poema ariostesco portando alla luce l’ideologia e l’estetica del volume. “L’Arioste: discours des personnages, sources et influences’, a cura di Gian Paolo Giudicetti, ill. di Saul Darù, Les Lettres romanes, 2008, numero speciale fuori serie.
Lingua: ItalianoPag. 173-177
Etichette: Letteratura, Ariosto, Cinquecento,
Titolo articolo: ‘Spirituali’, ‘Contro-spirituali’enkunst in Rome rond het midden van de 16e eeuw
La prima parte della recensione presenta lo studio di Maria Forcellini che vuole dimostrare che gli interventi in varie opere di Michelangelo sono suoi. Oltre a ciò cerca di interpretare come Michelangelo cerchi di dividere i personaggi rappresentati in quelli attivi (la vita activa) e quelli contempolativi (la vita contemplative). L’altra presenta un’analisi delle opera artistiche papali tra il 1527-1571 quali monumenti, palazzo, ritratti, medaglie). “Navicula Petri. L’arte papale nel Cinquecento 1527-1571” cerca di interpretare i simboli nascosti nel patrimonio figurativo dell’epoca. Maria Forcellino, “Michelangelo, Vittoria Colonna e gli ‘spirituali’. Religiosità e vita artistica a Roma (1540-1550)”, Perugia, Viella, 2009; Fabrizio Biferali e Massimo Firpo, “Navicula Petri. L’arte papale nel Cinquecento 1527-1571”, Roma-Bari, Laterza.
Lingua: OlandesePag. 177-181
Etichette: Cinquecento, Seicento, Arte, Michelangelo,
Titolo articolo: Leggere la mancanza di Sciascia
Recensione al volume di saggi dedicati a vari aspetti della scrittura di Sciascia. Esperti analizzano la presenza e l’eredità dello scrittore siciliano in Italia e all’estero. Vengono trattate le traduzioni (i titoli subiscono modifiche talvolta grottesche) e la continuità tra Sciascia e generi/correnti più recenti, quali il noir e New Italian Epic. “Verità e giustizia, Leonardo Sciasca vent’anni dopo”, a cura di Vincenzo Lo Cascio, Milano, Academia Universa Press, 2009 e 2010.
Lingua: ItalianoPag. 181-182
Etichette: Letteratura, Sciascia, Novecento,
Titolo articolo: A textual voyage through a calvinian textual voyage
Recensione al volume alle “Città invisibili” di Italo Calvino. Gli studiosi Gian Paolo Giudicetti e Marinella Lizza Venuti propongono analisi dettagliate delle città descritte nella raccolta collegandole a città descritte in altere opera calviniane. Gian Paolo Giudicetti e Marinella Lizza Venuti, “Le città e i nomi, un viaggio tra le Città invisibili di Italo Calvino”, Cuneo, Nerosubiaco, 2010.
Lingua: InglesePag. 183-184
Etichette: Calvino, Letteratura, Novecento,
Titolo articolo: Il lessico tra ieri e oggi
Recensione al volume di Minne de Boer dedicato al lessico italiano, volume che comprende anche saggi scritti nell’arco di quarant’anni. La parte morfologica è di stampo generativo, la parte semantica segue la teoria di Jackendoff mentre lo studioso dedica anche una parte alla didattica del lessico. M. G. de Boer, “Woordstudies”, Utrecht, Italianistica Ultrajectina, 2009.
Lingua: ItalianoPag. 185-191
Etichette: Didattica, Lingua italiana,
Titolo articolo: Een zoektocht naar de relatie tussen de Codex Faenza en de laatmiddeleeuwse instrumentale uitvoeringspraktijk van Noord-Italië
Sunto della discussione della tesi di dottorato di Pedro L. Memelsdorff, “The Filiation and Transmission of Instrumental Polyphony in Late Medieval Italy: The Codex Faenza”, tesi di dottorato, discussa all’Università di Utrecht, l’8 gennaio 2010, relatore di tesi: K. Klige.
Lingua: OlandesePag. 192-194
Etichette: Codex Faenza, Medioevo,
Titolo articolo: On meaning and dyslexia
Sunto della discussione della tesi di dottorato di Gaetano Fiorin, “Meaning and Dyslexia, a study on pronouns, aspect and quantification”, tesi di dottorato, discussa all’Università di Utrecht, il 5 marzo 2010, relatori D. Delfitto e F.N.K. Wijnen.
Lingua: InglesePag. 194-195
Etichette: Linguistica,
Titolo articolo: Juryrapport WIS-Scriptieprijs 2008-2009
Resoconto del rapporto del Premio WIS per la tesi migliore. Passano in rassegna i vari candidate e le rispettive tesi. La tesi premiata “Littoria. Mussolini’s battaglia della natura op de Pontijnse vlakte di Elias van der Plicht” è un’analisi molto approfondita delle paludi – lo studioso ha svolto un ottimo lavoro archivistico – portando alla luce gli obiettivi architettonici e urbanistici degli anni Venti e Trenta.
Lingua: OlandesePag. 195-197
Etichette: Mussolini Benito, Architettura, Novecento,