Il Veltro | 2012 | N. 1-2

In questa introduzione si auspica un rinnovamento dell’Università, basato sugli ideali propugnati dallo Humboldt.

Si avanza l’ipotesi di come, se la storiografia è sempre contemporanea, il romanzo storico si possa articolare in qualche modo sul presente nel quale viene ideato. Si evidenzia inoltre come l’editoria, negli ultimi decenni, si sia arricchita di un numero notevole di narrazioni ambientate nella Roma repubblicana e imperiale. Quindi, dopo aver discusso di alcuni di questi romanzi, l’autore avanza l’ipotesi di come queste recenti narrazioni relative a Roma antica possano mettere in luce problemi del mondo attuale.

Nel presente articolo l’autore si pone la domanda di quale sia l’importanza della letteratura ai nostri giorni, soprattutto se si prende in considerazione il peso che il web ha sulle nostre vite e sul nostro modo di pensare. Per rispondere a questa domanda si esamina il ‘New Italian Epic’, un movimento culturale il cui intento è quello di analizzare e definire gli esiti più recenti della narrativa in lingua italiana e da qui, tentare di individuare i punti di svolta rispetto alla poetica del tardo postmoderno e di giungere a una migliore e più attuale definizione del rapporto, estetico ed etico, tra letteratura e società.

Francesco De Sarlo fu uno dei protagonisti della psicologia italiana nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sostenne una ‘psicologia filosofica’, ritenendo infatti prioritaria l’esigenza di liberare la psicologia dal pregiudizio positivistico di dover assolutamente prescindere dalla riflessione filosofica. Fra il 1914 e il 1915 pubblicò, nella rivista “Psiche”, una serie di tre articoli dedicata ai metodi della psicologia, ovvero all’introspezione, all’esperimento e al metodo storico. Per lui infatti vi era l’esigenza di una pluralità di metodi che tenessero conto della grande varietà delle indagini psicologiche e dei diversi oggetti a cui esse si riferivano.

L’Archivio fotografico della Società Geografica Italiana costituisce uno dei giacimenti culturali di maggior pregio nello scenario nazionale sia per la quantità della documentazione custodita (circa 200.000 unità), sia per il suo elevato livello qualitativo. Dopo aver messo in evidenza la grande varietà delle tipologie di fotografie in esso contenute, si passa a parlare delle fotografie realizzate da quattro importanti personaggi friulani, accomunati tutti dalla passione per il viaggio, ovvero Olinto Marinelli, Ardito Desio, Emilio Scarin e Giovanni Ellero.

L’articolo inizia con la rivisitazione dei termini Patria e Stato al fine di comprendere ciò che accadde un secolo e mezzo fa, all’origine dell’Italia unita. Secondo l’autore la Patria consiste nella lingua, nella cultura, nella dialettica delle idee e nella scienza; lo Stato invece si fonda sulle frontiere, sull’economia, sul diritto e sulla forza. La patria italiana, viva a metà dell’Ottocento, attendeva uno Stato che ne realizzasse le promesse. Le grandi figure risorgimentali ne concretarono l’attesa. Oggi la Patria italiana si vuole Stato, per riversarvi la propria fecondità civile ed essere garantita nell’ulteriore possibilità di crescere, di produrre conoscenza e di servire la vita.

Nel presente articolo si riportano le fasi del dibattito letterario sul poema eroico durante il XVI e XVII secolo. Si prendono come esempi, mettendoli a confronto, l'”Orlando furioso” e la “Gerusalemme liberata”. Si evidenza infine il peso sempre più crescente che la Riforma cattolica ebbe sul poema eroico.

Si discute della poesia di Luigi Riceputi e dei principali motivi che si possono ritrovare all’interno dei suoi componimenti, come la ‘linea di fuga’, la fede, l’ ‘altra luce’ e la morte. Per far ciò si citano vari passi tratti dalle sue poesie. Infine si riportano i giudizi di diversi commentatori, fra cui il Maroni e il Magris.

Si riportano dettagliate notizie sulla vita e sulle opere del critico e narratore Vittorio Imbriani, personaggio appartenuto al mondo letterario ottocentesco. Queste notizie sono ricavate principalmente da lettere inedite che Imbriani scambiò con vari corrispondenti.

Si parla della vita dello storico dell’arte calabrese Salvatore Mitidieri e del suo grande interesse per le opere di Mattia Preti, anch’egli pittore calabrese. Il suo studio sul Preti fu non solo la prima indagine storico-filologica moderna e sistematica su questo artista ma fu anche un tentativo di dare un contributo significativo alla storia dell’arte della propria regione.

Si inizia parlando del percorso che ha condotto, nel giugno del 1946, all’elezione di ventuno deputate all’Assemblea costituente. Quindi, per evidenziare il grande contributo dato da queste alla figura della donna nella società e nella politica, si riportano alcuni dei loro interventi, come quello di Vittoria Titomanlio, Maria Maddalena Rossi e Nilde Iotti.

Prosieguo delle precedenti rassegne, vi è riportata la bibliografia dei volumi pubblicati nel biennio 2010-2011 in Italia riguardanti argomenti inerenti agli Stati Uniti. Come per le altre rassegne, le pubblicazioni vengono suddivise per blocchi tematici.

Si ripercorrono le vicende di Alessandria d’Egitto attraverso i secoli, con particolare enfasi agli avvenimenti del XIX secolo, sino a giungere ai fatti di cronaca relativi ai giorni nostri, come quando il 2 febbraio 2011 i giovani alessandrini hanno difeso la ‘Bibliotheca Alexandrina’ dagli assalti vandalici durante i giorni del movimento nato al Cairo il 25 gennaio 2011. Si sottolinea anche l’importanza che questa città ha sempre avuto nel corso della storia, in quanto situata sulla rotta per l’Egitto e la Terra Santa e sede, nell’antichità, del Faro che la collocava nel profondo cuore della storia dell’Occidente.

Le Edizioni Studium di Roma, attraverso le loro pubblicazioni, hanno cercato di analizzare i valori espressi dalle pellicole cinematografiche, con un’attenzione particolare per le tematiche etiche, religiose e teologiche in esse presenti. Si riportano e si illustrano alcune delle opere da loro prodotte.