Il Veltro | 2010 | N. 3-6

Si sono svolte a Pisa, città natale di Galileo, le celebrazioni per il quarto centenario della nascita dello scienziato e studioso. Il direttore della rivista gli scrive una lettera immaginaria ripercorrendo le sue scoperte più importanti.

L’articolo riproduce l’intervento dell’autore in occasione dell’inaugurazione dell’Accademia italo-russa “Sapientia e Scientia” tenutosi a Roma il 20 maggio del 2010 e si sofferma sull’influenza che l’enorme progresso industriale dal 1700 ad oggi ha avuto sull’uomo, in particolare sulla funzione dell’uomo nel contesto sociale.

Marguerite Yourcenar si interessò, nel corso della sua formazione e nella sua produzione letteraria, di miti classici e di leggende cristiane ed orientali. L’autore analizza in questa chiave i principali romanzi della Yourcenar.

Il grande poeta italiano si è cimentato nella prosa in maniera del tutto personale, descrivendo i luoghi e gli anni dell’infanzia e della giovinezza. L’autrice analizza l’opera, riportandone anche cospicui stralci, poco indagata dalla critica, nei suoi contenuti e nello stile.

Sono qui indagati i motivi dell’aperta critica all’opera del Caverni avanzata nel 1919 dalla Sezione di Storia delle Scienze della Società Italiana per il progresso delle Scienze, dalla quale lo scienzato fu assolto soltanto dopo oltre quarant’anni, un vero e proprio “processo degno del più bieco oscurantismo”. L’articolo ripercorre le note biografiche del Caverni, contestualizza la sua opera, descrivendo in particolare il complesso rapporto con Antonio Favaro, prima amico e collega, poi nemico giurato fino alla morte.

La vita e l’opera di Angelo De Gubernatis, “uno dei pochi studiosi dell’era moderna che possono essere considerati a ragione come eclettici”: orientalista, drammaturgo, etnologo, glottologo, mitologo, biografo, docente universitario (di sanscrito a Firenze e di letteratura italiana a Roma), vissuto tra il 1840 e il 1913 e prolifico autore di un numero spropositato di scritti.

Scegliendo come punto di partenza “La cena delle ceneri” di Giordano Bruno, pubblicata a Londra nel 1584, viene qui indagato il sentimento xenofobo, il ‘timore dello straniero’ di cui è intrisa tutta l’Europa del Cinquecento e che contribuisce al rafforzamento delle identità nazionali che in quel periodo di andavano precisando. Esso si traduce, grazie anche alla diffusione della letteratura di viaggio, in un atteggiamento anti-italiano.

Storia e descrizione del Museo, situato nel Castello della Badia presso Vulci, cui nel 1999 si aggiunge l’importante area archeologica che si estende nel Comune di Montalto di Castro e che rappresenta una testimonianza di eccezionale interesse per la conoscenza dell’antichissima storia dell’Etruria meridionale. L’articolo ripercorre le tappe fondamentali della fondazione del museo e del parco archeologico, descrivendone in grandi linee le collezioni e le rispettive ‘missioni’ ed è corredato da fotografie e illustrazioni.

Il costante intreccio tra ricerca e diffusione delle conoscenze acquisite rappresenta l’elemento caratterizzante la storia del museo archeologico di Segni, cittadina situata nella parte nord-orientale dei Monti Lepini, a sud di Roma, prospiciente la Valle del Sacco. Sono illustrate le linee di ricerca condotte e delineata l’evoluzione dell’idea museale maturata e precisata negli anni; sono inoltre descritti i percorsi espositivi e gli intenti didattici e divulgativi.

Indice dell’annata LI.

Indice dell’annata LII.

Indice dell’annata LIII.

Indice dell’annata LIV.