Il Veltro | 2007 | N. 1-2

‘Lectio magistralis’ del Governatore della Banca d’Italia in occasione dell’inaugurazione del 100° anno accademico della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Il governatore riflette sul nesso tra istruzione e sviluppo, giungendo alla conclusione che, perchè l’Italia raggiunga i livelli di crescita economica degli altri paesi europei, è necessaria una coerente azione di riforma dell’istruzione.

Nella relazione di apertura del Convegno internazionale “Erasmo da Rotterdam e la cultura europea” (Torino, 8 settembre 2006), di cui si riporta qui il testo integrale, l’autore ripercorre l’esperienza del teologo, sconfitto dalla cultura repressiva del periodo. Egli trasmise però alle culture europee una eredità pregevole che fu l’inizio del percorso verso la tolleranza, intesa come principio irrinunciabile del vivere “civile”.

Con la lettera apostolica del 7 dicembre 1965 su Dante, papa Paolo VI, appassionato studioso di letteratura, volle dare un chiaro segnale al mondo cattolico per sollecitare la lettura e rilettura degli scritti danteschi, per riprendere e sviluppare l’ispirazione cristiana così viva nell’opera del sommo poeta.

Nel romanzo dell’autore siciliano è ben delineata l’immagine della Sicilia, in particolare della società siciliana, nello scorcio dell’Ottocento:il contrasto tra nostalgie borboniche e sentimenti garibaldini, tra la caduta degli ideali e la crisi dei valori, accentuate dalla situazione di drammatico sottosviluppo dell’isola.

Lo sviluppo della medicina, l’evoluzione della condizione umana, le modificazioni sociali hanno richiesto nel tempo sempre nuove soluzioni e scelte basate su principi etici: l’autore ripercorre per grandi tappe lo sviluppo di un pensiero etico, sostenendo la necessità per la scienza medica di porre grande attenzione all’applicazione pratica dell’etica nella medicina, che va continuamente rinnovata e integrata.

Partendo da “I Persiani” di Eschilo, l’autore ricerca le origini dell’idea e dell’identità europee.

L’opera della scrittrice Marisa Madieri si esplica in due libri usciti quando era ancora in vita, “Verde acqua” (1987) e “La radura” (1992)e da un terzo, postumo: “La conchiglia” (1998), pubblicato due anni dopo la sua morte.

L’autore individua quattro matrici nella poetica fontanelliana: una vuole chiarire il nesso tra immaginazione e concretezza di quanto egli narra; la seconda rivela la corrispondenza tra comunicazione e realtà; la terza invece costituisce la trasfigurazione del reale, e l’ultima ricerca il rapporto tra significante e significato.

L’autore riporta criticamente la corposa produzione americanistica italiana degli anni 2004 e 2005, individuandone i temi centrali nell’analisi della guerra irachena e nella politica di George W. Bush.

Rassegna bibliografica ragionata relativa allo studio delle radici e dell’evoluzione dell’Europa nei suoi molteplici aspetti, con riferimenti al patrimonio documentario della Santa Sede.

Analisi del pensiero e dell’opera di Leopoldo Cicognara; pubblicò nel 1790 a Ferrara il poemetto “Le belle arti”, che illustrava in versi il nucleo del suo successivo trattato “Del bello”.

Recensione dell’ultimo film del regista italiano, che in trentotto anni di carriera ha diretto trentasei film.

I film presentati nell’ultima edizione del festival di Berlino tracciano un quadro della società moderna tutt’altro che ottimistico e allo stesso tempo veritiero, caratterizzato da una profonda crisi di valori.