Il Veltro | 2006 | N. 3-4

“Cultura in dialogo” è il titolo dato a questo numero della rivista: pertanto l’introduzione redazionale è un’esortazione alla “grandiosa e rasserenante esperienza” del dialogare, da praticarsi a tutti i livelli.

Sui rapporti tra psicoanalisi e medicina e sull’importanza della consapevolezza del metodo scientifico, in particolare nelle scienze bio-mediche: esso è “lo strumento più potente per (…) per andare avanti”, esaminando criticamente e correggendo la dipendenza dalla tradizione, per sollevarci dall’ignoranza e, tra l’altro, per marcare il confine tra medicina ‘ufficiale’ e il ‘mare magnum’ delle medicine alternative o ‘eretiche’.

Einstein ebbe un grande interesse per l’estetica. I futuristi applicarono alle proprie opere l’accorgimento della simmetria traslazionale, nato dall’influenza del pensiero di Einstein. Su tali premesse è nata la tecnologia Musicolor, che consente alla musica di fornire la rappresentazione visiva di se stessa.

Il profilo concettuale dell’evoluzione -da distinguersi dall’evoluzionismo- tema di particolare rilevanza nella scienza contemporanea. Sono riassunte criticamente le teorie affermatesi nel corso della storia della scienza fino ad oggi, con particolare riferimento a Darwin e al dibattito sul darwinismo.

Percorso storico della genetica, partendo dalla cosiddetta ‘riscoperta’ di Mendel nel 1900, fino alle più recenti teorie evoluzionistiche.

Luigi Sturzo dedicò notevole attenzione, in particolare negli anni del suo esilio, ai problemi politici della comunità internazionale successivamente al trattato di pace e alla costituzione della Società delle Nazioni. L’autore analizza il saggio “La comunità internazionale e il diritto di guerra”, pubblicato nel 1954.

L’autore intende delineare il confine distintivo dell’Europa, nella convinzione che non sia un confine biologico o razziale, bensì storico ed istituzionale.

L’autore richiama l’attenzione sull’attività diplomatica del frate francescano e sui rapporti tra l’ordine francescano e la Sede Apostolica.

Prendendo atto della situazione di sofferenza della cultura organizzativa dell’università, un’esortazione ad intraprendere le necessarie azioni di rinnovamento ad ampio raggio. Cominciando a chiedersi quando, dove e perchè l’università sia nata, per farne un ‘motore delle comunità che apprendono”.

Sulla differenza tra ‘individuo’ e ‘persona’ dal punto di vista sociologico: un termine o l’altro sono più appropriati o meno in relazione al contesto e allo scopo (sociogiuridico, metafisico, religioso). L’autore accenna alle preferenze accordate all’uno o all’altro negli ulitmi decenni e illustra la propria posizione al riguardo.

L’opera ‘Sophiemausgabe’, o almeno una parte di essa, è stata erroneamente attribuita a Goethe: nella puntuale analisi l’autore lascia emergere le evidenze che portano ad escludere l’attribuzione di quest’opera al letterato tedesco.

Partendo dall’assunto/metafora di Joseph-Ernest Renan, per il quale la nazione è ‘un plebiscito di tutti i giorni’, l’autore definisce il concetto di associazione quale ‘atto per cui un popolo è un popolo’, passando per la disamina dell’idea di rappresentatività del popolo -con particolare riferimento all’Ottocento e Novecento- e per la discussione sui limiti dell’esercizio del diritto di voto. Conclude con una riflessione sul pensiero di Jules Michelet nella sua opera “Il popolo” relativa al ‘popolo dei minori’.

L’evoluzione degli studi giuridici negli ultimi cento anni ha visto progressivamente assottigliarsi la separazione tra diritto pubblico e diritto privato, in coincidenza con la sempre maggiore commistione tra Stato e società civile. In considerazione di ciò, non stupisce che un costituzionalista si interessi al bicentenario del Codice Napoleone, effettuando l’analisi delle disposizioni contenute nel Codice e della loro evoluzione.

La traduzione in arabo delle opere di Platone, di Aristotele, di Plotino, quelle di altri celebri scritti neoplatonici e scientifici compiute succesivamente alla conquista araba delle coste mediterranee, ebbe un influenza culturale di grande impatto nel mondo arabo, soprattutto nelle scienze e nelle tecniche, non essendo gli arabi creatori di nuove idee filosofiche. Furono piuttosto evidenziati i problemi di integrazione o di conflitto nel rapporto tra religione e filosofia.

Breve excursus storico sulle ricerche compiute per comprendere la concezione dell’universo e delle leggi che lo regolano.

Le due Genesi e le diverse teorie sull’evoluzione cosmica e biologica mantengono la stessa contraddizione: tra il bisogno di storia (evoluzione) e il bisogno di stabilità (struttura). Nel limitare l’analisi al Genesi 1, i critici della creazione biblica trascurano la vera rivelazione dell’Antico Testamento contenuta nel Genesi 2, in cui l’uomo è la prima creatura creata e la donna l’ultima.