Le riviste sostenitrici
Il Veltro | 2005 | N. 1-3
Anno 2005 – Annata: XLIX – N. 1-3 Mese: Gennaio-Giugno
A cura di Lucilla Less
Il volume è interamente dedicato agli atti del convegno “Il K2 cinquant’anni dopo: la ricerca scientifica negli ambienti estremi” , curati da Virginia Cappelletti e Franco Tagliarini (Il Veltro) e da Maria Rosaria Valensise (CNR). Il convegno, organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico Polarnet, si è svolto a Roma il 17 dicembre 2004. Questa prima parte è riservata come di consueto agli indirizzi di saluto, a cominciare dal presidente del CNR.
Lingua: ItalianoPag. 9-10
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Saluto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali
Lingua: ItalianoPag. 11-14
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Saluto del Presidente della Società Geografica Italiana
Lingua: ItalianoPag. 15-16
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Saluto del Presidente del Consiglio Scientifico dell’IMONT
Lingua: ItalianoPag. 17-18
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Saluto del Presidente del Comitato Ev-K2-CNR, Capo Spedizione “Progetto K2 2004 – 50 anni dopo”
Lingua: ItalianoPag. 19-21
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Il direttore dell’Isituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR e Presidente del Comitato Scientifico Organizzativo del Convegno presenta il volume degli atti, che celebra la straordinaria impresa voluta da Ardito Desio nel 1954, spinta motrice delle tante successive ricerche scientifiche in alta quota.
Lingua: ItalianoPag. 25-26
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Titolo articolo: Ricerca estrema
L’autore dedica le sue riflessioni sulla ricerca estrema, considerata “mezzo per raggiungere” e anche definzione di un “questo” (l’aristotelico ‘tode ti’)a Angelo D’Arrigo, che ha volato con il suo deltaplano al di sopra dell’Everest per riportare in Tibet l’aquila nepalese Gea il 24 maggio 2004
Lingua: ItalianoPag. 29-32
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Titolo articolo: La ricerca del CNR negli ambienti estremi
Nel contesto scientifico sono considerati ambienti estremi quelle aree del pianeta nelle quali la maggioranza dei parametri chimico fisici che le caratterizzano sono ai limiti della tolleranza degli organismi viventi e dell’azione dell’uomo. Il CNR svolge attività scientifica in tre ambienti estremi: Antartide, Karakorum, Isole Svalbard dell’Artico. Ad essi si aggiunge la fascia di atmosfera terrestre contenente l’ozono stratosferico studiato tramite l’utilizzo dell’aereo stratosferico russo M55 Geophysica, originariamente nato per scopi militari.
Lingua: ItalianoPag. 33-48
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Titolo articolo: Il progetto EV-K2-CNR 15 anni dopo
Sull’installazione del Laboratorio Osservatorio Internazionale Piramide nel versante nepalese dell’Everest, avvenuta nel 1990 grazie al prof. Desio, e sintesi degli studi condotti dal Progetto Ev-K2-CNR nei suoi quindici anni di vita.
Lingua: ItalianoPag. 49-60
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Titolo articolo: Fisiologia e fisiopatia dell’altitudine in Italia: nove lustri di ricerca
L’autore sottolinea nell’introduzione l’antica tradizione italiana nella ricerca medico-biologica e passa in rassegna l’intensa attività di ricerca nello specifico ambito della Medicina di Montagna. Grazie agli studi di fisiologia italiana sull’adattamento ad alta quota sono stati raggiunti importanti risultati nella diagnostica e nel trattamento di alcune malattie cardiocircolatorie, respiratorie e metaboliche, e nella prevenzione dell’invecchiamento.
Lingua: ItalianoPag. 61-73
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Titolo articolo: La risposta ventilatoria e le modificazioni spirometriche di alpinisti d’élite durante l’acclimatazione a 5.200 m.
Sulle reazioni dell’apparato respiratorio all’esposizione ad un ambiente povero di ossigeno
Lingua: ItalianoPag. 81-86
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Titolo articolo: Integrazione e internazionalizzazione delle ricerche climatiche e ambientali in Himalaya e Karakorum
La regione del Monte Everest è riconosciuta ancora oggi quale territorio di frontiera (come le aree polari e la tundra siberiana), di rilevante interesse per lo svolgimento di studi sui cambiamenti climatici globali indotti dalle attività dell’uomo. Rilevante il contributo italiano in questo senso lungo tutto il ventesimo secolo. Il Progetto Ev-K2-CNR si inserì appieno nel processo di evoluzione e approfondimento delle ricerche precedentemente avviate, assumendo nel corso degli anni una sempre più ampia dimensione internazionale.
Lingua: ItalianoPag. 87-110
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Titolo articolo: I laghi remoti come sensori dei cambiamenti climatici
Sono presentati alcuni dei risultati delle ricerche limnologiche e paleolimnologiche svolte in laghi di alta quota (nell’area alpina e himalayana e sulle Isole Svalbard), che possono essere considerati, per le loro caratteristiche, indicatori sia dei cambiamenti climatici in atto sia della variabilità paleoclimatica, necessaria per comprendere l’evoluzione dell’ambiente nell’immediato futuro.
Lingua: ItalianoPag. 111-126
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Titolo articolo: L’altezza delle montagne
La misurazione dell’altezza delle montagne è determinata da diversi fattori ed è legata a diverse variabili. Gli strumenti utilizzati per le misurazioni divengono sempre più precisi e sofisticati. Gli autori entrano nel dettaglio delle tecniche adottate nel corso del tempo per le misurazioni.
Lingua: ItalianoPag. 127-146
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Titolo articolo: La stazione GPS permanente al laboratorio Piramide dell’Everest
Sul progetto di misure geodetiche avviato dal Prof. Desio nel 1991 e sulla relativa strumentazione adottata. La stazione GPS permanente del Laboratorio è tutt’oggi di grande utilità per i topografi che operano nella zona in relazione allo studio del movimento di ghiacciai e frane e per localizzare punti da includere nei Sistemi Informativi Territoriali.
Lingua: ItalianoPag. 147-155
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Titolo articolo: Le spedizioni italiane al Karakorum e l’attività di rilevamento topografico dell’IGM (1909-1954)
Excursus storico sulle spedizioni italiane al Karakorum, dalle carte conservate negli Archivi dell’Istituto Geografico Militare, che si è sempre adoperato nella conservazione della memoria storica: essa costituisce infatti la base imprescindibile dello sviluppo di qualunque ricerca. Nell’appendice le tabelle relative al materiale cartografico e a quello fotografico cui si fa riferimento nel testo.
Lingua: ItalianoPag. 157-184
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Titolo articolo: Le stazioni di ricerca in alta quota per lo studio dell’atmosfera
Sull’importanza degli studi condotti nelle stazioni di ricerca ad alta quota in relazione allo studio dell’atmosfera
Lingua: ItalianoPag. 185-188
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Titolo articolo: Glaciologia himalayana e polare
Lo studio delle variazioni dei ghiacciai (geometria, volume, lunghezza e parametri peculiari) consente di comprendere l’evoluzione climatica. Inoltre il ghiaccio, in particolari condizioni, conserva le caratteristiche climatiche del passato. Su queste considerazioni si basa l’importanza della glaciologia, specie per le masse glaciali delle terre estreme: Himalaya e Karakorum si sono rivelate segnalatori importanti dell’evulozione climatica in corso; Artide e Antartide costituiscono prevalentemente un “archivio paleoclimatico” di eccezionale estensione cronologica e spesso di elevato dettaglio.
Lingua: ItalianoPag. 189-196
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Titolo articolo: Ecosostenibilità in alta quota
Sul problema dell’impatto ambientale delle spedizioni in alta quota e sull’ecocompatibilità della spedizione al K2
Lingua: ItalianoPag. 197-211
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Titolo articolo: La ricerca ambientale in aree estreme: asfide e prospettive
Le ricerche nelle aree polari devono essere rese sempre più efficienti ed estese per fornire una sempre più ampia base interpretativa sui cambiamenti in atto. A questo scopo è stato promosso l’Anno Polare Internazionale (IPY) 2007-2008, al quale l’Italia deve partecipare con il massimo impegno e coinvolgimento delle persone che operano nel campo della scienza polare.
Lingua: ItalianoPag. 213-219
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Titolo articolo: Aspetti scientifici della spedizione Desio al K2 del 1954
Il geologo della spedizione Desio del 1954 si sofferma sui dati geomorfologici rilevati nella spedizione e avanza qualche ipotesi sull’evoluzione petrologica del territorio studiato.
Lingua: ItalianoPag. 221-230
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Titolo articolo: La conquista del K2 nella stampa dell’epoca
La conquista del K2, divenuta “la montagna degli italiani”, ha avuto molto spazio nella stampa italiana. L’esame degli articoli apparsi su periodici, quotidiani e – più tardi- nei cinegiornali Luce nel corso delle spedizioni del 1909 e del 1954 lascia emerge come all’impresa venisse conferita una significanza più storica che scientifica. L’articolo è corredato da illustrazioni con le testate di alcuni periodici.
Lingua: ItalianoPag. 231-258
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Titolo articolo: I popoli del K2
I popoli che vivono alle pendici del K2 appartengono a diverse culture. Le spedizioni hanno modificato importanti aspetti della cultura materiale e spirituale di queste popolazioni. L’articolo è corredato da illustrazioni a colori.
Lingua: ItalianoPag. 259-270
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Titolo articolo: Per una bibliografia ragionata sulle spedizioni al K2
Bibliografia delle relazioni dei protagonisti delle spedizioni, ordinata cronologicamente. Essa si presenta ricca e ragionata, ma l’autrice auspica la pubblicazione di un volume che colmi le lacune, includendo tutte le diverse esperienze dei protagonisti del 1954.
Lingua: ItalianoPag. 271-287
Etichette: Congresso, Bibliografia,
Titolo articolo: K2 2004 – 50 anni dopo. Un successo alpinistico e scientifico
Breve resoconto delle recenti spedizioni, ricche di esperienze anche emotive, ma soprattuto rilevanti negli aspetti scientifici e di ricerca.
Lingua: ItalianoPag. 289-294
Etichette: Congresso,
Titolo articolo: Il ruolo del Museo Polare “Silvio Zavatti” per la ricerca negli ambienti estremi
Il Museo Etnografico Polare “Silvio Zavatti”, con sede a Fermo, è un unicum nel suo genere in Italia. Esso opera in stretto contatto con istituzioni scientifiche e università. Il direttore dell’Istituto Geografico “Silvio Zavatti” illustra i risultati delle ricerche condotte nel corso delle spedizioni condotte nel settembre 2002 e nel marzo 2003 nell’ambito del Progetto Carta dei Popoli Artici
Lingua: ItalianoPag. 295-312
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