Le riviste sostenitrici
Il lettore di provincia | 2004 | N. 121
Anno 2004 – Annata: XXXV – N. 121 Mese: Settembre-Dicembre
A cura di Cristiana Anna Addesso
Titolo articolo: Temporalità e metamorfosi nell'”Alcyone” di D’Annunzio
Giorgio Burrini indaga il connubio tra metamorfosi e atemporalità in alcune delle liriche costituenti “Alcyone”, nella convinzione che il tempo (dilatato al di là della Natura in una dimensione metastorica) sia il vero protagonista di questa silloge dannunziana, così come il motivo della metamorfosi, incarnato da figure come Ermione, Alcyone, Versilia, Undulna, Glauco. Se già ne “Il fanciullo” il poeta mette l’accento sulla melodia che il giovane aulete evoca, intesa come mimèsi della armonia del tutto e alla cui base c’è un substrato temporale, quale l’eterno presente dell’essere, il connubio metamorfosi-atemporalità è invece analizzato da Burrini attraverso un’ispirata lettura de la “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”, “Meriggio” e “Novilunio”.
Lingua: ItalianoPag. 3-15
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Alcyone, Poesia, Tempo, Metamorfosi, Novecento, Panismo,
Titolo articolo: Intervista a Valerio Magrelli
Mario Inglese intervista Valerio Magrelli chiedendogli, tra l’altro, perché non scriva romanzi e se nutra sfiducia nei generi narrativi tradizionali; lo invita a riflettere sul rapporto prosa-poesia, sulla questione della ‘traduzione’ della sua opera poetica, sul ruolo della poesia come riparatrice del linguaggio moderno. Ancora, Inglese pone a Magrelli domande sulla sua opera poetica quale analisi della società contemporanea e su alcuni motivi che in essa si individuano, quale il problema dell’identità, della paternità e della morte.
Lingua: ItalianoPag. 17-24
Etichette: Magrelli Valerio, Intervista, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Da “Le père Goriot” a “La peau de chagrin”: lo sguardo sulla morte in Honoré de Balzac
Marco Nuti analizza la visione tanatologica di Honoré de Balzac attraverso i due romanzi “Le père Goriot” (1834-35)e “La peau de chagrin” (1831). Ne “Le père Goriot” Balzac ritrae per Nuti il quadro della morte rituale di un povero (Goriot) nella grande città, perdendo così la morte il suo significato ‘verticale’ per configurarsi a livello concreto, tangibile, ‘orizzontale’. In “La peau de chagrin” il giovane Raphael de Valentin e il suo talismano dei desideri (una pelle di zigrino) simboleggiano per Nuti la ricerca ossessiva dell’Assoluto romantico foriera di autodistruzione e morte.
Lingua: ItalianoPag. 25-43
Etichette: Balzac Honoré de, Le père Goriot, La peau de chagrin, Narrativa, Morte, Ottocento, Romanticismo,
Titolo articolo: Philip Larkin e l’impossibilità dell’essere: una nota su “Poetry of departures”
Partendo dall’assunto principale della poetica di Philip Larkin, quale la necessità di allontanarsi da se stessi (‘to be different from yourself’), e dall’influenza esercitata su Larkin da Thomas Hardy, l’autrice conduce una puntuale analisi testuale della poesia “Poetry of Departures” (1955).
Lingua: ItalianoPag. 45-50
Etichette: Larkin Philip, Poetry of Departures, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Il paradosso della visione in “What a Carve Up!” di Jonathan Coe
Bendinelli si occupa del romanzo “What a Carve Up!” (1994) di Jonathan Coe, analizzando in esso, mediante il protagonista Michael Owen, il ruolo e la funzione paradossale dello sguardo nonché l’idea di come l’attività visiva possa coincidere di fatto con una condizione di passività. L’autrice struttura il suo saggio in brevi paragrafi incentrati sulle ‘per-versioni’ della visione, sulla dispersione ontologica e topologica del soggetto, sulla ‘reversibilità’ della visione.
Lingua: ItalianoPag. 51-59
Etichette: Coe Jonathan, What a Carve Up, Narrativa, Visione, Novecento,
Titolo articolo: ‘There are two island, at least’. La Circe postcoloniale di Margaret Atwood
Aglaia Viviani conduce un’analisi della silloge “Circe-Mud Poems” (1974) della canadese Margaret Atwood, opera dalla triplice chiave di lettura: femminista, autobiografica e post-coloniale. La Viviani sottolinea, in particolare, come nella poesia della Atwood le figure di Circe ed Ulisse possano essere emblemi della posizione storicamente marginale della donna e dell’imperialismo colonizzatore, ed al tempo stesso espedienti volti a narrare la propria relazione amorosa.
Lingua: ItalianoPag. 61-67
Etichette: Atwood Margaret, Circe Mud Poems, Poesia, Autobiografia, Colonialismo, Femminismo, Novecento,
Titolo articolo: Il silenzio di Dio nel “Master of Petersburg” di J.M. Coetzee
L’autrice indaga i nodi principali del romanzo “Master of Petersburg” (1994) dello scrittore sudafricano Coetzee, il problema del male e del rapporto tra l’uomo e Dio. Fiorella sviluppa questi temi seguendo l’itinerario e le peculiarità del protagonista del romanzo di Coetzee, lo scrittore Dostoevskij, giunto a Pietroburgo per chiarire le cause della morte di suo figlio Pavel. Attraverso l’analisi dei percorsi, degli incontri, delle riflessioni del protagonista, Fiorella rintraccia nell’opera di Coetzee il rapporto tra l’offerta che il Divino fa di sé e il tormento dell’uomo cui è stata donata illimitata libertà di scelta e di giudizio.
Lingua: ItalianoPag. 69-85
Etichette: Coetzee J.M., Master of Petersburg, Romanzo, Male, Religione, Novecento,
Titolo articolo: Il sogno dell’interpretazione
L’autore conduce una rassegna relativamente alla psicoanalisi, in tre distinte sezioni, riguardo personaggi scomparsi, ricorrenze e commemorazioni; saggistica sistematica e applicata; psicoanalisi nelle opere di fantasia.
Lingua: ItalianoPag. 87-93
Etichette: Psicoanalisi,
Titolo articolo: In memoria di Tino Dalla Valle. Addio, caro maestro
Walter Della Monica ricorda l’amico e maestro Tino Dalla Valle dai tempi del “Giornale dell’Emilia” a quelli della raccolta “Poeti di una città” (1968) e del saggio “Romagna dei nomi” (1987).
Lingua: ItalianoPag. 95-96
Etichette: Dalla Valle Tino, Novecento,