Le riviste sostenitrici
Humanistica | 2013 | N. 2
Anno 2013 – Annata: VIII – N. 2
A cura di Annalisa Lorenzetti
Titolo articolo: Columna, Vultus: Réflexions sur la Maison dans l’histoire
Nell’antica Grecia i caratteri di fissità, permanenza e solidità che, come indica il termine «ἵστημι», vengono associati alla colonna, costituiscono il fondamento dell’analogia allora instaurata fra il corpo umano e l’architettura. Il fatto merita d’esser preso in seria considerazione. Esso consente, tra l’altro, di meglio capire i mutamenti di significato o i cambi di senso indotti dall’introduzione, negli spazi pubblici della Roma tardorepubblicana e protoimperiale, di alte ‘colonne straniere’. E consente altresí d’individuare esaustivamente e metter meglio a fuoco le costanti semantiche proprie all’intera tradizione architettonica classica.
Lingua: FrancesePag. 12-52
Etichette: Architettura, Tradizione, Classicità greca, Classicità romana,
Titolo articolo: Sulla tradizione del testo del Trecentonovelle di Franco Sacchetti: vecchie e nuove proposte editoriali
Il contributo muove dalla ricostruzione delle vicende editoriali del “Trecentonovelle” di Franco Sacchetti, dall’esame della tradizione testuale offerta da Michele Barbi (1927) alle recentissime proposte, fondate su nuovi codici giudicati meritevoli d’esser presi in considerazione ai fini della costituzione del testo, di Michelangelo Zacarello (2008 e 2013); discute le prove di questi presentate a supporto della propria tesi sottolineandole la fragilità complessiva ed evidenziando l’ampio margine di dubbio che si apre dietro molte affermazioni di metodo e di merito dello studioso; alla ‘pars destruens’ unisce in fine nuove analisi a sostegno della tradizionale ‘recensio codicum’ novecentesca.
Lingua: ItalianoPag. 55-70
Etichette: Sacchetti Franco, Trecentonovelle, Trecento,
Titolo articolo: Le “Décaméron” dans la France de la Renaissance: La traduction d’Antoine Le Maçon (1545)
Il contributo è dedicato alla ricezione e fortuna del Boccaccio nella Francia del Rinascimento e, più specificatamente, alla versione francese del “Decameron” pubblicata da Antoine Le Maçon alla metà del Cinquecento. Dopo averne rievocato il contesto generale, in cui i modelli elaborati in Italia influenzano palesemente la produzione letteraria, artistica e culturale d’Oltralpe, e dopo aver altresí succintamente presentato il traduttore, l’autrice si sforza di enucleare le principali caratteristiche della sua versione, mettendone in luce le scelte di fondo, tramite una dettagliata analisi del testo di tre novelle significative – quelle di Andreuccio da Perugia, di Frate Cipollla e della penna «penna dell’agnolo Gabriello», e di Calendrino e l’eliotropia.
Lingua: FrancesePag. 71-86
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Francia, Rinascimento,
Titolo articolo: Umanesimo e storiografia a Bologna: L’edizione delle “Historiae Bononienses” di Giovanni Garzoni.
Il contributo muove da un’analisi della recente edizione a cura di Alessandra Mantovani delle “Historiae Bononienses” scritte sul finire del Quatttrocento dal bolognese Giovanni Garzoni, un fautore del regime di Giovanni II Bentivoglio, per sottolineare innanzitutto il debito dallo stesso Garzoni contratto nei confronti dei più illustri umanisti della prima metà del secolo, segnatamente il Bruni e il Valla. Più marginalmente vengono trattati altri aspetti della cultura del Garzoni e, in particolare, il suo atteggiamento verso argomenti e fonti sacre, come nella “Vita sancti Augustini” recentemente edita da Alison Frazier.
Lingua: ItalianoPag. 89-93
Etichette: Garzoni Giovanni, Historiae Bononienses, Umanesimo, Quattrocento,
Titolo articolo: Un’inedita damnatio memoriae del Savonarola lasciateci dal Garzoni e trasmessa da Christoph Scheurl
Il contributo illustra uno sconosciuto, breve scritto del bolognese Giovanni Garzoni rinvenuto nel fondo archivistico della famiglia Scheurl di Norimberga: non compreso nell’Epistolario del Garzoni edito dal Lind nel 1992 e, per quanto se ne sa, non altrimenti testimoniato, il testo appare redatto in forma d’epistola, priva peraltro d’indicazioni sul destinatario, all’indomani della morte sul rogo del Savonarola, del quale censura aspramente l’operato accusandolo di aver portato disordine e guerra civile in Firenze. In calce a esso, il codice Scheurl riporta un epitaffio d’ancor più violenta condanna del Savonarola, ivi anonimo e come tale diffuso in area germanica, ma dal Garzoni, che lo trascrive nel citato proprio Epistolario, attribuito al modenese Panfilo Sassi. Tanto l’epistola o pseudoepistola quanto l’epitaffio sono editi in Appendice. Con l’occasione, il contributo ritorna inoltre sull’eco immediata e sul vivo interesse suscitati nel mondo germanico della predicazione del Savonarola, fornendo al riguardo alcuni significativi particolari.
Lingua: ItalianoPag. 95-103
Etichette: Savonarola Girolamo, Garzoni Giovanni, Scheurl Christoph, Quattrocento,