Humanistica | 2009 | N. 2

Anno 2009 – N. 2
A cura di Annalisa Lorenzetti

Autore/i articolo: SUSANNA BARSELLA
Titolo articolo: Il riso dei padri: Il caso di madonna Filippa (Dec., VI 7)

Oggetto di questo articolo è il particolare uso della comicità connesso al tema della giustizia nella novella di madonna Filippa (Dec., VI 7. Presente nella letteratura Patristica, prima di riprendere vigore in area umanistica, il tema della giustizia diviene problematico già nel tardo Medioevo. Ls novella di madonna Filippa ne illustra in modo esemplare le implicazioni, dimostrando come nel contesto della cultura urbana del trecento i caratteri del riso edificante cristiano si trasferiscano in ambito laico a illustrare una crisi nel rapporto tra legge e codice morale.

Lingua: Italiano
Pag. 13-22
Etichette: Boccaccio Giovanni, Riso, Trecento,

Autore/i articolo: ROBERTA CAPELLI
Titolo articolo: Metamorfosi del comico e paradigmi culturali (Dec., V 10)

La presente analisi di Dec., V 10, raccontata da Dionèo e basata su un episodio delle “Metamorfosi” di Apuleio (IX 14-31), cerca di mettere in rilievo come la ripresa da parte del Boccaccio della trama e dell’impostazione strutturale a base del modello latino adatti al contesto culturale cristiano, italiano, borghese, trecentesco gli strumenti lessicali e narrativi canonici del comico (aggettivazione giudicante, sentenziosità popolareggiante, retorica della dismisura e della dissimulazione, personaggi fissi tradizionali, etc.). L’articolo è corredato da un’appendice costituita di due tabelle: Decostruzione comparativa delle tappe narrative della novella di Dec., V 10 e Met., IX 14-30, e Visualizzazione grafica delle strutture narrative di Dec., V 10 e di Met., IX 14-30.

Lingua: Italiano
Pag. 23-30
Etichette: Boccaccio Giovanni, Comico, Trecento,

Autore/i articolo: SIMONE MARCHESI
Titolo articolo: Intenzionalità tragica e intendimento comico in Decameron, V 8

La Novella di Nastagio degli Onesti è stata usualmente posta all’incrocio fra due tradizioni narrative distinte e ideologicamente contrapposte: quella degli exempla incentrati sulla caccia infernale (compreso “Inferno”, XII), e quella di ambiente cortese, che dipingein dettaglio immaginarie punizioni per le dame crudelmente restie all’amore. Basandosi sull’analisi di un reticolo di fonti supplementari – la “Poetica” di Aristotele nella translatio nova e il sogno di Didone nel libro IV dell'”Eneide”, con le relative glosse serviane – questo saggio propone un’interpretazione in termini teatrali dei viraggio della narrazione dal tragico al comico. In particolare vede nella raffigurazione che Filomena dà di Nastagio come metteur en scène di una rappresentazione tragica il profilo di Filostrato, anch’egli ideatore e regista di una giornata di narrazioni incentrate sulla tragedia d’amore.

Lingua: Italiano
Pag. 31-41
Etichette: Boccaccio Giovanni, Tragicommedia, Trecento,

Autore/i articolo: SAMANTA MARTELLI
Titolo articolo: La censura della “comicità irriverente” del Decameron

Nell’età della Controriforma il Decameron entra nel mirino dell’Inquisizione e si trasforma in oggetto di numerose polemiche filologiche ed ecclesiastiche. L’inserzione dapprima nell’Index librorum prohibitorum romano (1559) e poi in quello tridentino (1564) ingenera numerose revisioni e riscritture del testo che culminano in versioni assai lontane dall’originale.

Lingua: Italiano
Pag. 43-54
Etichette: Boccaccio Giovanni, Comico, Trecento,

Autore/i articolo: ILARIA TUFANO
Titolo articolo: Il registro comico nelle Rime del Boccaccio

Il corpus delle rime del Boccaccio è costituito soprattutto da sonetti che esibiscono una koiné stilnovistica, segnale della volontà dell’autore di adeguarsi alla più solenne tradizione della lirica della precedente generazione. Ma un esame più attento delle caratteristiche stilistiche e situazionali dei sonetti boccacciani rivela che il confine tra stile alto e stile mezzano è spesso travalicato. Possiamo facilmente spiegare tali abbassamenti come frutto di una tendenza generale trecentesca e non di una scelta squisitamente individuale, sebbene gli “scivolamenti” esibiti in alcune composizioni possano sembrare motivati da intenti non imitativi ma emulativi, con esiti di ribaltamento parodico del canone lirico tradizionale. Si procede poi all’analisi di alcune rime di tenzone, che attingono dichiaratamente al registro comico rievocando le atmosfere del “Corbaccio”.

Lingua: Italiano
Pag. 55-59
Etichette: Boccaccio Giovanni, Comico, Trecento,

Autore/i articolo: MARCO VEGLIA
Titolo articolo: Il Petrarca, la genesi del “Decameron” e la ‘teologia poetica’ del Boccaccio

Durante la composizione del “Decameron”, generalmente collocata tra il 1348 e il 1351-53, i lettori del Boccaccio hanno sempre ravvisato la problematica e decisiva presenza del Petrarca. In questo articolo, invece, la renovatio del “Decameron” viene considerata in rapporto agli scritti coevi del Petrarca. Da questo approccio discende così un’immagine nuova del complesso carattere del capolavoro del Boccaccio e delle sue strategie narrative.

Lingua: Italiano
Pag. 61-78
Etichette: Boccaccio Giovanni, Petrarca Francesco, Trecento,

Autore/i articolo: ANNA LITTLE
Titolo articolo: L’image de la voirie à Sienne dans la première moitié du XIV siècle: enjeux politiques et picturaux

L’articolo studia le cause e le conseguenze dell’apparizione di strade e vie nella pittura senese della prima metà del Trecento. La cusa principale viene identificata nel vasto programma di pianificazione territoriale che il Comune di Siena intraprende sin dalla fine del Duecento allo scopo di affermare il proprio potere nei confronti delle persistenti feudalità. Le conseguenze comprendono un mutamento radicale del contesto pittorico, la cui base concettuale passa dalla nozione di luogo a quella di spazio.

Lingua: Francese
Pag. 81-91
Etichette: Pittura, Siena, Trecento,

Autore/i articolo: GIORGIO MASI
Titolo articolo: La poesia difficile di Michelangelo: Ancora sulle cruces interpretationis delle “Rime”

Fin dall’edizione ottocentesca di Cesare Guasti, la prima a riavvicinarsi agli autografi, si pose il problema dell’interpretazione delle rime di Michelangelo. Esegesi ed ecdotica, infatti, in questo caso procedono strettamente di pari passo, costituendo ovviamente la premessa indispensabile di di qualsiasi lettura critica. Nel presente contributo vengono presi in esame vari componimenti sui quali le analisi degli studiosi divergono o risultano carenti, proponendone nuove parafrasi e alcune modifiche testuali.

Lingua: Italiano
Pag. 93-107
Etichette: Michelangelo, Rime, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARINA GASPARINI LAGRANGE
Titolo articolo: El desollamiento de Marsias: a propósito del último Ticiano

La punizione di Marsia (1570-1576 ca.) del Tiziano è qui il punto di partenza di una riflessione in cui, per il tramite di una serie di immagini, si mostra la sopravvivenza del mito di Apollo e Marsia in diversi testi letterari ed artistici contemporanei.

Lingua: Spagnolo
Pag. 109-115
Etichette: Tiziano, Pittura, Cinquecento,

Autore/i articolo: JEAN-LOUIS CHARLET
Titolo articolo: État présent des études sur Niccolò Perotti (1993-2008)

L’articolo fa seguito ad un primo “Stato presente degli studi su N. Perotti” pubblicato nel 1993. Propone dunque un prospettico bilancio delle ricerche condotte dal 1993 al 2008 (per un totale di 7 libri, 132 articoli stampati e 18 in corso di stampa) – ricerche che, su alcuni punti, rinnovano la conoscenza dell’umanista piceno. L’edizione del “Cornu copiae” è ora conclusa, quelle dei “Rudimenta grammatices” e dei trattati di matrica sono quasi compiute, mentre è iniziata quella del carteggio perottiano.

Lingua: Francese
Pag. 119-130
Etichette: Perotti Niccolò, Storia della critica, Novecento, Duemila,

Autore/i articolo: SONIA MAFFEI
Titolo articolo: Un Giano bifronte: Raffaello e Apelle in Giovan Pietro Bellori: Osservazioni intorno all’operetta “Dell’ingegno eccellenza e grazia di Raffaello comparato ad Apelle”

Nel “Dell’ingegno eccellenza e grazia di Raffaello comparato ad Apelle” di G. P. Bellori si afferma la celebrazione di Raffaello, inserito allora tra i pittori antichi come un classico da imitare. Se la teoria della grazia e il mito di Raffaello come ‘Apelle moderno’ sono centrali anche in altri teorici del Seicento, dobbiamo al Bellori un piano preciso di riattualizzazione del pittore antico come modello per la pittura moderna, come cardine essenziale di quella pittura italiana che può offrire un canone di artisti da imitare. L’investitura antica di Raffaello non è dunque una semplice operazione retorica, ma seerve a chiarire i principi estetici di un canone tutto italiano da difendere in dimensione europea. Solo tenendo conto di questi interessi si possono capire le molte valenze da cui trae vita il Raffaello ‘antico’ del Bellori, e si può valutare correttamente l’importanza di un’operazione culturale radicata nella tradizione antiquaria, ma pensata per il presente.

Lingua: Italiano
Pag. 131-145
Etichette: Bellori Giovan Pietro, Dell’ingegno eccellenza e grazia di Raffaello comparato ad Apelle, Seicento,

Autore/i articolo: GERARDA STIMATO
Titolo articolo: Scritture d’artista del Cinquecento: Acquisizioni e limiti dell’odierna letteratura

Nel panorama delle scritture d’artista del Cinquecento le opere auto-biografiche, nelle varianti di diari, memoriali, ricordanze e vite stricto sensu costituiscono un capitolo della nostra letteratura quanto mai affascinante, ma che ancora non vanta nel suo complesso una bibliografia equilibrata. Il presente contributo passa in rassegna la storia degli studi dai contributi in materia oramai considerati classici fino alle più recenti acquisizioni critiche, tratteggiando lo status quaestionis – e i limiti ad esso connessi – dello spazio autobiografico che si dispiega vario e disomogeneo tra le pagine degli scritti di Benvenuto Cellini, del Pontormo, di Baccio Bandinelli e di Giorgio Vasari.

Lingua: Olandese/Italiano
Pag. 147-153
Etichette: Arte, Autobiografia, Cinquecento, Storia della critica,,