Giornale storico della letteratura italiana | 2011 | N. 622

Un attento riesame delle testimonianze contenute in una fitta corrispondenza epistolare intercorsa tra Dino Campana e gli intellettuali e letterati fiorentini che si mossero nell’orbita delle riviste “Lacerba” e la “Voce” tra il 1913 e il 1918, consente all’A. del saggio di delineare alcuni aspetti dei loro non facili rapporti interpersonali, nonché di evidenziare taluni debiti del poeta di Marradi con il loro entourage, segnatamente con Ardengo Soffici.

Il dolore è una tematica centrale nell’opera di Moravia. Lo documenta l’A. del saggio, effettuando un’attenta ricognizione delle occorrenze del tema nella scrittura saggistica e narrativa di Moravia ed evidenziandone il significato in relazione alla tradizione religiosa cristiana in Italia.

Viene esaminata la produzione madrigalistica di Romano Alberti da Borgo San Sepolcro, trattatista d’arte, accademico di San Luca nonché poeta corrispondente di Torquato Tasso. La raccolta di madrigali qui analizzati fa parte di un canzoniere, allestito dall’Alberti a partire dagli anni Sessanta del Cinquecento, tràdito da un manoscritto custodito dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli.

Lo sperimentalismo è il tratto caratterizzante delle “Egloghe miste” di Bernardino Baldi, in cui sono disinvoltamente coniugate ambientazione pastorale e piscatoria, a volte anche all’interno dello stesso componimento. L’A. del saggio discute dell’argomento, rimarcando l’originalità dell’opera di Baldi anche attraverso un confronto con la coeva produzione di egloghe in versi.

Pubblicazione e commento di una breve poesia (“La provvidenza dell’insegnamento e altre cose”) e di una lettera di Carlo Betocchi, datata 1855, entrambe indirizzate a fratel Costanzo Dodet (1877-1963), figura di architetto, religioso e insegnante presso l’esclusivo Collegio S. Giuseppe – Istituto de Merode di Roma.

Recensione della nuova edizione diplomatica della “redazione C” dei “Ricordi” di Giucciardini a cura di Giovanni Palumbo (Bologna, 2009).

Tra i pregi principali della nuova edizione dei “Carteggi letterari” di Manzoni a cura di Serena Bertolucci e Giovanni Meda Riquier (Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2010), vi sarebbe, secondo l’A. della recensione, la possibilità di ricostruire in modo esaustivo, attraverso la documentazione fornita, le relazioni politico-culturali tra Milano e Weimar e il ‘dialogo di lontano’ intercorso tra Goethe e Manzoni.