Giornale storico della letteratura italiana | 2007 | N. 607

Da Seneca a Petrarca, da Montaigne a Leopardi: nel saggio Francesco Tateo rende noti i risultati della meditazione sul suicidio di questi differenti autori, evidenziandone interferenze, punti di contatto e diversità.

L’intento che anima l’autore del saggio è quello di dimostrare come “l’idea di Gadda che tragico e comico siano indissolubili elementi della vita, e, quindi, della scrittura, trovi i suoi presupposti, per buona parte, nella sua interpretazione di Manzoni” (p. 330). L’A. effettua pertanto una rivisitazione del rapporto instaurato dall’ingegnere milanese con l’opera manzoniana, soffermandosi più nel dettaglio sull’esame di alcuni passi del “Pasticciaccio”, ma anche su uno scritto di origine giornalistica intitolato “Una mattinata ai macelli”.

Sono ripercorsi le tappe e gli episodi salienti del viaggio in Spagna e Portogallo di Cosimo de’Medici, figlio venticinquenne del granduca Ferdinando II ed erede al trono. Il soggiorno semestrale nelle terre iberiche e lusitane avvenne all’interno di un viaggio di formazione più ampio, della durata di un anno, svoltosi tra il 18 settembre 1668 e il 22 ottobre del 1669. Le interessanti informazioni sul ‘gran tour’ del principe fiorentino e sui luoghi da lui visitati sono desunte da un ricco resoconto affidato alle pagine di una “Relazione Ufficiale”, non datata e anonima, conservata in due manoscritti fiorentini custoditi nella biblioteca Medicea Laurenziana e nella Biblioteca Nazionale.

La mantissa ermeneutica promessa da Marti riguarda l’esegesi dei problematici vv. 62-63 del canto X dell'”Inferno” (“Da me stesso non vegno:/colui ch’attende là, per qui mi mena/forse cui Guido vostro ebbe a disdegno”). L’analisi di uno dei ‘loci’ critici più discussi della “Commedia” dà allo studioso l’occasione di affrontare questioni di carattere interpretativo più generali, riguardanti il significato dell’intero canto e dello scambio di battute tra Dante, Farinata e Cavalcanti, nonché il problema della prescienza dei dannati.

L’ampio ed accuratissimo lavoro di Francesco Bruni sull'”Italia illustrata”, di Biondo Flavio, e sulla “Descrittione di tutta Italia”, di Leandro Alberti, è occasionato dalla pubblicazione di due meritorie edizioni recenti di entrambe le opere, a cura rispettivamente di J. A. Mario (Biondo Flavio, Italy Illuminated, vol. I, Books I-IV, Edited and translated by Jeffrey A. White, Cambridge [Mass.] – London, The I Tatti Renaissance Library, Harvard University Press, 2005) e di Giancarlo Petrella (G. Petrella, “L’officina del geografo. La ‘Descrittione di tutta Italia’ di Leandro Alberti e gli studi geografico-antiquari tra Quattro e Cinquecento. Con un saggio di edizione (Lombardia-Toscana)”, Milano, Vita e Pensiero, 2004).

Trenta fitte pagine di Mario Pozzi ragguagliano sullo stato di avanzamento della pubblicazione dell’edizione critica delle opere di Machiavelli e sui contributi recenti sull’autore fiorentino.