Forum Italicum | 2003 | N. 1

Il saggio di John Stark è dedicato ad uno dei numerosi personaggi enigmatici dell’universo dantesco, il Vecchio Uomo di Creta. Partendo da una delle tesi più accreditate che considera il vecchio come il simbolo del genere umano e, quindi, il riferimento alla suddivisione in età (oro, argento, ferro), Stark prende in esame i molteplici dubbi inerenti all’interpretazione di questa statua enorme che appare nel XIV canto dell’Inferno (94-120).

L’obiettivo primario del saggio di Franco Masciandaro è quello di apportare un contributo innovativo agli studi dedicati alla dimensione ludica del capolavoro boccacciano. Attraverso un’attenta analisi della novella di Melchiesedech e dei tre anelli, raccontata nella prima Giornata del “Decameron”,lo studioso individua gli elementi che sono alla base dell’azione ludica: ‘agon’, ‘mimicry’, ‘alea’ e ‘ilinx’.

Il saggio si apre con una minuziosa nota storico-informativa sulla vicenda biografica di Lorenzino de’ Medici, figlio di Pierfrancesco, del ramo cadetto chiamato dei Popolani. Lo studioso prosegue, poi, con un’attenta analisi della produzione letteraria di Lorenzino dalla commedia “Aridosia” fino all’opera a cui è legata maggiormente la sua fama, l'”Apologia”, in cui lo scrittore elogia il tirannicidio. Per le teorie espresse nell'”Apologia”, uno dei capolavori dell’eloquenza politica cinquecentesca, Anthony Ellis, sottolinea come Lorenzino sia stato definito il nuovo ‘Bruto Toscano’.

Cajsa Baldini nel saggio prende in esame il dramma “Riccardo II” di Shakespeare in relazione alle teorie politiche elaborate da Niccolò Machiavelli e da Baldassarre Castiglione, nonché da Pico della Mirandola, il cui “De hominis dignitate” è il manifesto del pensiero rinascimentale per la posizione centrale nella natura che viene assegnata all’uomo. Lo studioso, attraverso una fenomenologia approfondita di Riccardo, individua delle strette correlazioni tra il personaggio shakespiriano, il ‘principe’ di Machiavelli e il ‘cortigiano’ di Castiglione, innanzitutto per il concetto di ‘virtù’.

Sul romanzo di Paola Masino, “Nascita e morte della massaia”, è centrato il saggio della Rorandelli. La studiosa esamina i temi del corpo femminile e della maternità alla luce del contesto storico-culturale dell’epoca fascista. Attraverso l’esame del conflitto interiore della protagonista del romanzo, questi due ‘topoi’ (il corpo e la maternità) sono analizzati in relazione alla socializzazione e alla meccanizzazione del corpo femminile proposte dalla propaganda e dalla politica fascista allo scopo di promuovere la campagna demografica e l’espansione coloniale italiana.

Partendo da uno degli aspetti principali della ricerca intellettuale di Carlo Levi, l'”indistinto originario”, la studiosa si propone di analizzare la figura della donna nella narrativa leviana, in relazione alla produzione letteraria precedente, con particolare attenzione alla Sicilia ed alla Sardegna. Ad esempio, una lunga riflessione è dedicata alla figura della Gnà Pina (la Lupa) di Verga, simbolo di trasgressione e di erotismo.

Mastrogianakos in questo saggio analizza i temi e la tecnica narrativa del romanzo “La vita agra” di Luciano Bianciardi, evidenziando la vena satirica dello scrittore nel descrivere la società e l’economia italiana degli anni Sessanta. In particolare, lo studioso sottolinea l’atteggiamento risentito e beffardo di Bianciardi nei confronti della società del neocapitalismo.

L’analisi proposta in questo saggio è una lettura del “Quaderno proibito” di Alba de Céspedes e della “Donna in Guerra” di Dacia Maraini, secondo la struttura teorica proposta da Lacan. Valeria e Vanna, i personaggi femminili protagonisti rispettivamente nei romanzi della de Céspedes e della Maraini, prendono coscienza dei loro conflitti interiori proprio attraverso la scrittura di un diario.

Lo studioso si sofferma ad esaminare il concetto di “Lettore modello” sviluppato da Umberto Eco nelle sue opere. La comprensione di questo concetto è fondamentale per poter capire i romanzi e, in generale, la tecnica di scrittura di Eco. A proposito del rapporto tra ‘autore’ e ‘lettore’, lo studioso più volte cita Calvino, con particolare riferimento allo scritto intitolato “I livelli della realtà in letteratura”.

E’ pubblicato l'”Elogii d’Huomini Letterati” di Lorenzo Crasso in cui compare anche Paolo Beni, a conferma del ruolo importante svolto da questo intellettuale nella temperie culturale dei decenni fra fine Cinquecento e primo Seicento. Segue una ricca e documentata nota storico-letteraria, curata da Giulia Dell’Aquila.

L’intervento di Michael Farina è dedicato ad una recente traduzione in lingua inglese della favola pastorale di Tasso, l'”Aminta”. In appendice allo studio è stato pubblicato “Amor fuggitivo”, con traduzione a fronte in inglese.

Lo studio documenta la diffusione su vasta scala dell’insegnamento dell’italiano nella città di Odessa, che nel XVIII secolo fu il centro più grande in Russia nel campo dell’insegnamento e degli studi di lingua italiana. Infatti, proprio in questa città fu scritta e pubblicata la letteratura scolare e lessicografica per insegnare la lingua italiana.

Sono pubblicate nove liriche di Joseph Tusiani, seguite da una breve nota biografica sull’autore.

E’ pubblicato un resoconto dettagliato del convegno di studi, intitolato “Nell’universo di Carlo Levi”, organizzato dal centro “Carlo Levi” di Matera in occasione del centenario della nascita dello scrittore.