Filologia italiana | 2023 | N. 20

Anno 2023 – N. 20
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Daniela Delcorno Branca
Titolo articolo: Umanisti e strambotti tra volgare e latino

Tra fine Quattrocento e primo Cinquecento gli strambotti dell’improvvisatore Serafino Aquilano riscossero uno straordinario successo, una intensa circolazione manoscritta e a stampa, suscitando numerose imitazioni dovute all’attività occasionale non solo di letterati cortigiani, ma anche di umanisti di livello, gravitanti attorno alla Curia papale romana (Paolo Cortesi, Vincenzo Calmeta, Angelo Colocci e altri). Erano tutti personaggi impegnati nel dibattito su come dotare la poesia moderna di nuove forme linguistiche e stilistiche. Il saggio esamina in particolare il fe nomeno, finora trascurato, della traduzione in latino di una trentina di strambotti e fornisce in appendice l’edizione di questo corpus volgare-latino. Gli strambotti furono allora considerati l’equivalente moderno in volgare dell’antico epigramma: in questa opera di classicizzazione si trovano implicati anche grammatici e maestri di retorica come il Cantalicio e Nicolò Valla.

Lingua: Italiano
Pag. 9-74
Etichette: Cortigiano, Epigramma, Lessico, Manoscritto, Poesia, Stampa, Volgarizzamento,

Autore/i articolo: Francesco Amendola
Titolo articolo: Un nuovo testimone autografo databile della canzone di Pietro Bembo «Ben ho da maledir l’empio Signore»

Il contributo offre l’edizione critica e le fotoriproduzioni di un nuovo testi – mone manoscritto autografo della canzone di Pietro Bembo, Ben ho da maledir l’empio signore, scoperto a San Pietroburgo. Si tratta di una trascrizione in pulito di mano dello stesso Bembo, che è poi intervenuto con una serie di correzioni a margine e in interlinea. Il nuovo testimone documenta uno stadio redazionale precedente la pubblicazione della canzone nella princeps delle Rime del 1530. Il dato codicologico della filigrana e i contatti intertestuali con i Motti permettono di formulare una nuova proposta di datazione, riconducendo la composizione della canzone agli anni trascorsi da Bembo alla corte di Urbino.

Lingua: Italiano
Pag. 75-100
Etichette: Canzone, Poesia, Rima, Rinascimento, Pietro Bembo, Motti,

Autore/i articolo: Roberto Vetrugno
Titolo articolo: Un testimone manoscritto della lettera di Baldassarre Castiglione ad Alfonso Valdés (BNCR, Ges. 210/23)

Della lettera di Baldassarre Castiglione ad Alfonso Valdés l’unico testimone manoscritto noto agli studiosi fino a poco tempo fa era il codice dell’Archivio di Stato di Torino J b. ix. 5, di mano del letterato mantovano Bernardino Marliani: la princeps è l’edizione cominiana del 1771, curata da Pierantonio Serassi che, come si desume dalla collazione, è indipendente dal manoscritto torinese. Si deve ora aggiungere un nuovo testimone, il ms. Gesuitico 210/23, segnalato e descritto su Manus ma non annoverato tra le carte attribuite al Castiglione: nell’indice manoscritto del catalogo del Fondo Gesuitico è stato infatti registrato sotto il nome di Alfonso Valdés perché una sua breve risposta al Castiglione in spagnolo fa da corredo alla lunga lettera (così come in J b. ix. 5 e nella stampa del 1771). Nel saggio si definiscono i rapporti ecdotici tra la princeps, il testimone di Torino e il manoscritto gesuitico.

Lingua: Italiano
Pag. 101-108
Etichette: Guerra, Lingua italiana, Rinascimento, Alfonso Valdés, Baldassarre Castiglione, Carlo V, Clemente VII, Sacco di Roma, Italia

Autore/i articolo: Selene Maria Vatteroni
Titolo articolo: Per la fortuna di Erasmo in Italia: i «Tre bellissimi capitoli in lode della pazzia» (Venezia 1543). Introduzione, edizione critica e commento

Il presente contributo fornisce l’edizione commentata di tre capitoli ternari, pubblicati anonimi a Venezia nel 1543, che parafrasano il Moriae Encomium erasmiano. Attraverso un tentativo di ricostruzione del contesto di produzione, del profilo culturale del parafraste e delle sue fonti, il saggio si propone di portare nuovi materiali alla storia della fortuna insieme letteraria e religiosa di Erasmo nell’Italia del Cinquecento.

Lingua: Italiano
Pag. 109-172
Etichette: Evangelismo, Petrarchismo, XVI secolo,

Autore/i articolo: Barbara Tanzi Imbri
Titolo articolo: La tradizione del IV e del V canto della «Mascheroniana» di Vincenzo Monti

L’edizione della Mascheroniana fu interrotta dopo la pubblicazione dei primi tre canti nell’estate del 1801; gli ultimi due, sui quali Monti continuò a lavorare per qualche tempo, convinto di poter completare la pubblicazione del poemetto, rimasero inediti fin dopo la morte del poeta. Il contributo offre uno studio della tradizione degli ultimi due canti e giunge alla proposta di un testo critico. I testimoni a disposizione, per lo più autografi, o a stampa con correzioni autografe, consentono inoltre di entrare nell’officina del poeta e di analizzarne le abitudini di lavoro.

Lingua: Italiano
Pag. 173-203
Etichette: Filologia, Filologia d’autore, Storia della letteratura, Vincenzo Monti, Mascheroniana,

Autore/i articolo: Paolo Colombo
Titolo articolo: Su alcune postille foscoliane poco note

Muovendo dall’analisi di due postille d’autore a un esemplare della Lettera a Monsieur Guill … (1807), il contributo ricostruisce alcuni aspetti meno noti della polemica che contrappose Foscolo al critico francese Aimé Guillon e offre nuovi elementi utili a confermare l’inclusione di Properzio tra le fonti dei Sepolcri.

Lingua: Italiano
Pag. 205-222
Etichette: Aimé Guillon, Properzio, Ugo Foscolo, Dei sepolcri,

Autore/i articolo: Renzo Rabboni
Titolo articolo: Per la fase genetica di «Se questo è un uomo»: storia dell’ultimo capitolo

Il contributo verte sulla fase genetica di Se questo è un uomo di Primo Levi, in particolare quella che precede la princeps del 1947. Dopo il censimento dei documenti ad oggi noti, l’attenzione si concentra sull’ultimo capitolo, Storia di dieci giorni, il primo ad essere scritto in forma compiuta, che presenta la vicenda redazionale più ricca e ancora parzialmente inesplorata. Levi stesso provvide ad allestirne più copie e a depositarle presso istituzioni ed archivi deputati alla memoria della deportazione. La varia lectio (raccolta in Appendice) consente di seguire il lavoro di rielaborazione del capitolo e di scorgere la linea dello sviluppo, che muovendo dal primo intento solo, o prevalentemente, testimoniale, tende ad un risultato letterariamente più scaltrito ed elaborato.

Lingua: Italiano
Pag. 223-255
Etichette: Archivio, Variante,