Filologia italiana | 2022 | N. 19

Anno 2022 – N. 19
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Andrea Beretta
Titolo articolo: Stilistica dell’obscuritas nei sonetti morali di Guittone d’Arezzo: un caso lessicale in rima (L 274-275)

Nell’ambito della poetica guittoniana trova largo spazio l’adozione di uno stile oscuro, che in prima battuta potrebbe essere apparentato al trobar clus della tradizione occitanica. Più precisamente, però, tale paraula escura nella maniera morale del Nostro costituisce una barriera tra il lettore e la significazione dei testi, il cui superamento consente un affinamento delle qualità spirituali del fruitore (e si pensi all’Agostino del De doctrina Christiana sull’oscurità delle Sacre Scritture). In questo articolo si propone allora all’attenzione una delle modalità di perseguimento dell’obscuritas in Frate Guittone, quella che coinvolge il lessico. Infatti, oltre ad una nuova edizione critica e commentata dello scambio tra l’anonimo e il poeta di cui al titolo, si offre una rinnovata interpretazione del rimante bavecche, che determina a cascata una nuova lettura del senso stesso dei due sonetti. Il commento ai testi offre anche uno spaccato della diffusione del catarismo nella penisola italiana, giacché la tenzone verte sul problema del male sulla terra e sull’importanza del libero arbitrio, che, secondo Frate Guittone, contribuisce a sovvertire il dualismo cataro di cui l’anonimo si fa interprete (in verità, in modo non troppo ortodosso).

Lingua: Italiano
Pag. 9-23
Etichette: Libero arbitrio, XIII secolo,

Autore/i articolo: Tommaso Salvatore
Titolo articolo: La canzone estravagante di Petrarca «Quel ch’à nostra natura in sé più degno». Edizione critica

Questo contributo procura l’edizione critica della più importante rima di Francesco Petrarca esclusa dai Rerum vulgarium fragmenta, la canzone attribuibile Quel ch’à nostra natura in sé più degno, scritta nel 1341 per celebrare la presa di Parma da parte di Azzo da Correggio. Si tratta della prima edizione di questo testo condotta con metodo lachmanniano sulla base dell’intero testimoniale disponibile. Dopo una sintetica recognitio codicum e la discussione della paternità, ritenuta sicura, l’articolo dimostra i rapporti genealogici fra i manoscritti e le stampe delineandone lo stemma. Stabilisce su tale base i criteri di costituzione del testo, valuta in dettaglio alcune varianti adiafore, espone i princìpi di restituzione fono morfologica.

Lingua: Italiano
Pag. 25-66
Etichette: XIV secolo, Azzo da Correggio, Francesco Petrarca,

Autore/i articolo: Simona Biancalana
Titolo articolo: La corona di sonetti sui vizi e le virtù di Butto Giovanni da Firenze

Il contributo offre, per la prima volta integralmente, l’edizione della corona di sonetti sui vizi e le virtù tramandata dal ms. Firenze, bnc, II ii 40 e parzialmente dai mss. Firenze, bml, Pl. 90 inf. 47, bnc, Magl. vii 624 e Città del Vaticano, bav, Barb. lat. 4047; i testi sono inquadrati all’interno del loro genere tematico e corredati di note ecdotiche e interpretative. Del ms. Magl. vii 624, generalmente affidabile nella lezione, si accoglie la proposta attributiva, che si confronta con il silenzio degli altri mss., riuniti in un’unica famiglia. Si discute, di conseguenza, la possibilità di attribuire a un unico autore questi sonetti e gli altri circolati sotto il nome del misterioso Butto.

Pag. 67-103
Etichette: Filologia, Sonetto, XIV secolo, Butto da Firenze,

Autore/i articolo: Marco Giola
Titolo articolo: Un compendio (trecentesco?) anonimo del «Libro d’Oltramare» di Niccolò da Poggibonsi

Nel 1867 Francesco Zambrini diede alle stampe un breve resoconto di viaggio in Terra Santa trasmesso da una miscellanea manoscritta del xv sec. allora conservata nella collezione dello storico romano Costantino Corvisieri. Questo codice, con ogni probabilità, è oggi identificabile nel ms. 144 della Biblioteca della Fondazione “Ugo da Como” di Lonato del Garda. Il saggio studia questo manoscritto e il testo del pellegrinaggio che esso riporta proponendone anche una nuova edizione.

Lingua: Italiano
Pag. 105-133
Etichette: XIX secolo, XV secolo, Francesco Zambrini, Niccolò da Poggibonsi, Libro d’Oltramare,

Autore/i articolo: Barbara Tanzi Imbri
Titolo articolo: Per la «Mascheroniana» di Vincenzo Monti: la storia editoriale dell’opera e il testo dei primi tre canti

Dopo la pubblicazione dei primi tre canti, rispettivamente il 23 giugno, il 6-7 luglio e il 3 agosto 1803, l’edizione della Mascheroniana fu interrotta. Le ultime due parti del poemetto furono stampate soltanto postume nel 1831. Il presente contributo ripercorre le vicende editoriali della cantica e le circostanze politiche che impedirono il proseguimento dell’edizione; allo stesso tempo si propone di fissare il testo dei primi tre canti, curati attentamente da Monti, che in qualche caso intervenne in corso di stampa introducendo varianti sostanziali. Una tavola finale registra le edizioni successive alla prima, per la maggior parte pubblicate lo stesso anno e dagli stessi tipografi che stamparono le principes, ma nessuna è sorvegliata dall’autore.

Lingua: Italiano
Pag. 135-153
Etichette: Filologia d’autore, XIX secolo, Vincenzo Monti, Mascheroniana,

Autore/i articolo: Sergio Brillante
Titolo articolo: Un nuovo manoscritto autografo delle «Volucres» manzoniane

Volucres è un’elegia latina composta in tarda età da Alessandro Manzoni e pubblicata sul giornale «La Perseveranza» nel 1868. Oltre che dall’editio princeps, il testo era finora conosciuto attraverso due manoscritti. Nel presente articolo si pubblica un nuovo testimone del componimento, vergato dallo stesso Manzoni. Il documento è stato rinvenuto a Napoli presso l’archivio privato di Ruggiero Bonghi, direttore del quotidiano su cui apparve il testo. Dopo una breve descrizione di tale insieme archivistico e della sua importanza per la critica manzoniana, sono discusse le differenze che separano il nuovo manoscritto dalle altre versioni del testo.

Lingua: Italiano
Pag. 155-169
Etichette: Filologia d’autore, XIX secolo, Alessandro Manzoni, Ruggiero Bonghi, Volucres,