Filologia italiana | 2020 | N. 17

Anno 2020 – N. 17
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Martina Cita, Federico Marchetti, Elena Niccolai, Elisabetta Tonello, Paolo Trovato
Titolo articolo: Per una nuova edizione della «Commedia». Ricerche sui piani alti della tradizione: I. Paolo Trovato, Parole introduttive, II. Siglario, III. Elena Niccolai, I manoscritti di γ, IV. Martina Cita, La sottofamiglia bol, V. Federico Marchetti, La sottofamiglia mad, VI. Elisabetta Tonello, «Ashburnham Combination» e dintorni, VII. Paolo Trovato, Uno sguardo di insieme. Dalle sottofamiglie settentrionali all’archetipo

Queste poche parole introducono i cinque saggi seguenti, che ricostruiscono e discutono una nuova genealogia della tradizione manoscritta superstite della Commedia di Dante.

Lingua: Italiano
Pag. 9-116
Etichette: Critica del testo, XIV secolo, Dante Alighieri, La Divina Commedia,

Autore/i articolo: Samuela Simion
Titolo articolo: Gli estratti poliani di Bartolomeo Ceffoni (Firenze, codice Riccardiano 1036)

Il nome di Bartolomeo Ceffoni è noto soprattutto per le sue postille alla Commedia trascritta da Bartolomeo di Andrea Mazzoni da Lucca nel codice Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 1036. Tra il 1430 e il 1432, in calce al testo dantesco, Ceffoni trascrisse una serie composita di brani, allestendo una sorta di zibaldone in cui trovano spazio diciassette frammenti del Devisement dou monde di Marco Polo (cc. 203rb-204rb), segnalati per la prima volta da Luigi Foscolo Benedetto nel 1928.Il presente contributo offre la prima edizione integrale di tali frammenti, con brevi note di commento e con un’ipotesi di collocazione del testo nella storia della tradizione poliana.

Lingua: Italiano
Pag. 117-146
Etichette: Manoscritto, XIV secolo, Bartolomeo Ceffoni, Marco Polo,

Autore/i articolo: Luca Morlino
Titolo articolo: Un nuovo compendio morale volgare dell’«Esopo» in versi (Rovereto, Biblioteca civica “Girolamo Tartarotti”, ms. 6)

Si pubblica e commenta qui un testimone sinora sconosciuto della nutrita serie di volgarizzamenti e rifacimenti italiani medievali dell’Esopus attribuito al cosiddetto Gualtiero Anglico. Si tratta di un anonimo componimento poetico in quartine di endecasillabi a rime alternate, copiato alla fine di un manoscritto quattrocentesco della Rhetorica ad Herennium conservato alla Biblioteca Civica di Rovereto. Ogni quartina rielabora una favola della celebre raccolta scolastica mediolatina, riprendendone la morale con un sintetico richiamo esemplare all’apologo.

Lingua: Italiano
Pag. 147-195
Etichette: Favola, Letteratura in volgare, Morale, XV secolo,

Autore/i articolo: Valentina Gritti
Titolo articolo: I manoscritti ambrosiani della «Rocca di Tristano» e della «Storia d’Italia» e la rappresentazione degli originali perduti

Il saggio dimostra sul piano paleografico e filologico che il secondo fascicolo dell’apografo ambrosiano (ms. H 55 inf., unità 6), contenente una copia parziale dell’episodio della Rocca di Tristano (of C xxxii 76-109) e del frammento i delle Stanze per la storia d’Italia, non può essere descriptus del primo fascicolo, come si è soliti ritenere. I dati dell’analisi filologica permettono di individuare una diversa parentela tra i due testimoni e in alcuni luoghi la corretta sequenza delle varianti ariostesche, diversa rispetto a quella stabilita in passato da Santorre Debenedetti. Il saggio, infine, suggerisce il percorso che ha portato i due frammenti nella biblioteca di Gian Vincenzo Pinelli.

Lingua: Italiano
Pag. 197-265
Etichette: Critica del testo, Filologia, Letteratura italiana, Tradizione, XVI secolo, Ludovico Ariosto, Orlando furioso,

Autore/i articolo: Barbara Tanzi Imbri
Titolo articolo: I «Sermoni» di Giuseppe Zanoja. Testo critico e commento

Pubblicati per la prima volta nel 1809, i Sermoni di Giuseppe Zanoja costituiscono un esempio della poesia di impronta pariniana diffusa a Milano a inizio Ottocento. Allievo di Parini a Brera, Zanoja guardò alla lezione del maestro per più aspetti della propria poesia, nella quale affiorano riprese di vocaboli, di temi e di costrutti sintattici, ma che si caratterizza per un’esasperata complessità dei giri di frase e per una maggiore violenza espressiva. Il commento che accompagna le tre satire, le uniche note dello Zanoja, indaga in primo luogo i rapporti con Parini e con la tradizione satirica classica, nonché gli aspetti propri dei Sermoni, in cui frequenti sono le ardite inversioni sintattiche e le scelte lessicali peregrine.

Lingua: Italiano
Pag. 267-314
Etichette: Satira, XIX secolo, Giuseppe Parini, Giuseppe Zanoja, Sermoni, Milano