Le riviste sostenitrici
Filologia e critica | 2000 | N. 2-3
Anno 2000 – Annata: XXV – N. 2-3 Mese: maggio-dicembre
A cura di Girolamo de Miranda
Titolo articolo: In ricordo di Luigi Firpo
E’ ricordato il contributo scientifico fornito negli anni agli studiosi di varie discipline da Luigi Firpo, il suo sostegno a “Filologia e critica” come alla casa editrice Salerno. A lui è dedicato l’intero numero della rivista. In parallelo è un breve profilo di Giorgio Petrocchi.
Lingua: ItalianoPag. 161-163
Etichette: Firpo Luigi, Petrocchi Giorgio, Bibliografia, Novecento, Necrologio,
Titolo articolo: Un nuovo testimone di “Pamphilia” a Wolfenbuettel
E’ segnalato e descritto un nuovo manoscritto – individuato presso la Herzog August Bibliothek di Wolfenbuettel in Germania -, della “Pamphilia”, romanzo amoroso in volgare (con forte patina latineggiante) d’ignoto autore, scritto nel XV secolo. In appendice, è uno schema che illustra la struttura dell’opera unitamente ad una parafrasi riassuntiva.
Lingua: ItalianoPag. 164-178
Etichette: Pamphilia, Narrativa, Quattrocento, Manoscritto,
Titolo articolo: “Magna et minima moralia”. Qualche ricognizione intorno all’etica del classicismo
Ci si interroga sulla tradizione del classicismo di Antico regime: c’è un’etica del classicismo? quali testi ne producono le istanze, di che tipo, per chi? Iniziando con una rapida rassegna di studi novecenteschi sulla filosofia morale in età moderna, si passa ad un’analisi dei testi costitutivi del classicismo stesso, della bibliografia cinque-settecentesca. Si riflette sui concetti di ‘sapienza civile’, ‘forma del vivere’ e ‘convenienza’. Si individuano quindi due tipi di etica: quella degli Antichi e quella dei Moderni; si conclude con una disamina dell’etica ‘mondana’.
Lingua: ItalianoPag. 179-221
Etichette: Trattatistica, Cinquecento, Seicento, Settecento, Classicismo, Etica,
Titolo articolo: La biblioteca del Tasso. Rilievi ed elenchi di libri dalle “Lettere” del poeta
Con la disamina di segmenti delle “Lettere” tassiane, si riflette sui libri menzionati e probabilmente posseduti dal poeta. Dopo aver presentato un suo appunto autografo (aprile 1590) ed un prezioso inventario di suoi libri, sono elencati sessantotto autori e le relative opere, pagine – in quelle specifiche edizioni – consultate da Tasso o addirittura di sua proprietà. La biblioteca dell’autore della “Gerusalemme” prende corpo, sia pure attraverso una ricostruzione erudita.
Lingua: ItalianoPag. 222-244
Etichette: Tasso Torquato, Carteggio, Cinquecento, Biblioteca,
Titolo articolo: ‘Fede’ e ‘dissimulazione’. Bruno lettore di Machiavelli nella crisi delle guerre di religione
Il saggio è dedicato alla ricezione, a fine Cinquecento, delle opere di Machiavelli ed alle letture di Giordano Bruno, filosofo inquieto, in viaggio tra Francia ed Inghilterra. In specifico, si indaga su alcuni echi del “Principe” e d’altri testi dello scrittore fiorentino nelle pagine dello “Spaccio de la bestia trionfante”.
Lingua: ItalianoPag. 245-262
Etichette: Bruno Giordano, Machiavelli Niccolò, Trattatistica, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Campanella e Venezia: qualche appunto, qualche spunto
Si indaga su alcune pagine di Tommaso Campanella scritte per attaccare Venezia colpevole d’essersi ribellata al Pontefice. La realtà dei rapporti tra il filosofo di Stilo e gli ambienti lagunari, veneti era molto più intricata di quello che si ritiene comunemente e complessa appare l’esposizione stessa di Benzoni, che procede per note dotte e ricordi personali.
Lingua: ItalianoPag. 263-280
Etichette: Campanella Tommaso, Sarpi Paolo, Trattatistica, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Segni, virtù e onore nell’opuscolo “De’ titoli” di Tommaso Campanella
Edizione dell’opuscolo epistolare “De’ titoli” scritto da Tommaso Campanella entro il 4 aprile 1624 per il letterato e cameriere pontificio Virginio Cesarini (che si spense senza aver avuto il tempo di leggerlo). Segni ed attestazioni onorifiche, i titoli subivano cambiamenti sotto il pontificato di Urbano VIII. Per Campanella importante era distinguere i titoli laici da quelli ecclesiastici.
Lingua: ItalianoPag. 281-301
Etichette: Campanella Tommaso, De titoli, Trattatistica, Carteggio, Seicento,
Titolo articolo: Per una bibliografia dei tacitisti italiani (secoli XVI-XVII)
Sono presentate le schede bibliografiche di trentaquattro opere di commento e divulgazione delle idee di Cornelio Tacito: è un pezzo della fortuna critica dello scrittore latino con stampe che vanno dal 1581 al 1677. Di ogni testo sono indicate le edizioni ed eventuali traduzioni.
Lingua: ItalianoPag. 302-315
Etichette: Tacito Cornelio, Bibliografia, Cinquecento, Seicento, Politica,
Titolo articolo: Poesia e commercio librario nel primo Seicento: su alcune edizioni mariniane ignote o poco note
Presentazione del risultato di esplorazioni presso alcune biblioteche inglesi (la Codrington Library di All Souls College e la Biblioteca dell’Università di Birmingham) alla ricerca di edizioni mariniane. Slawinski riflette sul mercato librario dell’inizio del XVII secolo e sul ruolo che le polemiche, la censura e la morte di Marino hanno avuto per la diffusione dei suoi testi.
Lingua: ItalianoPag. 316-334
Etichette: Marino Giambattista, Poesia, Seicento, Commercio librario,
Titolo articolo: Ironia, parodia, dissimulazione nei “Discorsi” di Giovanni Alfonso Borelli
Sono illustrati un periodo della vita di Giovanni Alfonso Borelli, il suo impegno presso lo Studio di Messina (a partire dal 1639) ed i suoi legami con l’Accademia della Fucina. Ci si sofferma su alcuni suoi “Discorsi” che rivelano abilità di scrittura e sapienza nei contenuti (Borelli è stato un notevole matematico). Numerosi i riferimenti alla sua maturità, al legame con Cristina di Svezia.
Lingua: ItalianoPag. 335-358
Etichette: Borelli Giovanni Alfonso, Discorsi, Trattatistica, Seicento,
Titolo articolo: Il colore delle passioni. La “Filosofia morale” del Tesauro tra gli aforismi di Salvator Rosa
E’ un ritratto di Salvator Rosa, pittore e scrittore napoletano, ed una riflessione sulla sua produzione letteraria. E’ analizzato più precisamente il suo “Teatro della politica. Sentenziosi afforismi della prudenza”, mai edito, che mostra un forte legame con le pagine di Emanuele Tesauro.
Lingua: ItalianoPag. 359-417
Etichette: Rosa Salvator, Tesauro Emanuele, Aforisma, Poesia, Seicento, Intertestualità, Politica, Satira,
Titolo articolo: ‘Grandezze’ e ‘meraviglie’ della Sindone nella letteratura del Seicento
E’ ripercorso un intero filone letterario, in latino ed in volgare, dedicato tra la fine del Cinquecento a tutto il Seicento all’esaltazione della Sindone. Dagli effetti della devozione è possibile ricavare momenti di vita cortigiana (e politica) presso i Savoia. Sono proposti versi di Giambattista Marino e Guido Casoni, pagine di Emanuele Tesauro, Valeriano Castiglione, Paolo Segneri.
Lingua: ItalianoPag. 418-441
Etichette: Marino Giambattista, Casoni Guido, Tesauro Emanuele, Poesia, Trattatistica, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Le “Veglie”, Tasso e Compagnoni
Storia di un falso: le “Veglie di Tasso” nate dalla penna di Giuseppe Compagnoni, giacobino romagnolo giunto in Francia a fine del XVIII secolo per ideale politico e per avventura. E’ l’occasione per fare il punto sul successo dell’autore della “Gerusalemme” ad inizio dell’Ottocento, per osservare Compagnoni al lavoro, individuare i suoi modelli letterari e godere della sua spiccata vocazione teatrale.
Lingua: ItalianoPag. 442-456
Etichette: Compagnoni Giuseppe, Tasso Torquato, Cinquecento, Ottocento, Falso letterario,
Titolo articolo: Il re e la vittima. Un modello shakespeariano per l'”Adelchi” di Alessandro Manzoni
Lettura dell'”Adelchi” manzoniano alla ricerca d’echi shakespeariani (le tragedie “Henry V” e “Richard II”). Particolare risalto è dato alla più recente bibliografia critica ma anche alle dichiarazioni di poetica dello stesso Manzoni.
Lingua: ItalianoPag. 457-475
Etichette: Manzoni Alessandro, Adelchi, Shakespeare William, Teatro, Seicento, Ottocento, Intertestualità,
Titolo articolo: Segnali di Della Casa in Leopardi: postilla a “L’infinito”, vv. 10-11
Sono analizzati due versi (10-11) dell'”Infinito” di Giacomo Leopardi. In un gioco di rimandi, si ritrova sotteso il magistero ed il senso della ‘gravitas’ di Giovanni Della Casa (“Già lessi, e or conosco in me, sì come”, “Rime”, LXII; “O dolce selva, solitaria, amica”, “Rime”, XIII).
Lingua: ItalianoPag. 476-491
Etichette: Leopardi Giacomo, Infinito, Della Casa Giovanni, Poesia lirica, Cinquecento, Ottocento, Intertestualità,
Lingua: Italiano
Pag. 492-513
Etichette:
Lingua: Italiano
Pag. 515-516
Etichette: