Filologia antica e moderna | 2005 | N. 28

Anno 2005 – Annata: XV – N. 28 Mese: Gennaio-Giugno
A cura di Carmela Reale

Autore/i articolo: MASSIMO BIDOTTI
Titolo articolo: Note di lettura all’edizione critica dell'”Opera agiografica” di Pietro Suddiacono napoletano

L’articolo recensisce il libro di Edoado D’Angelo “Pietro Suddiacono napoletano. L’opera agiografica”, volme in cui ad una lunga introduzione segue l’edizione dei testi che sono attribuiti o ritenuti attribuibili a Pietro Suddiacono.

Lingua: Italiano
Pag. 5-16
Etichette: Pietro Suddiacono, D’Angelo Edoardo, Filologia, Agiografia, Letteratura latina, Secolo X, Novecento,

Autore/i articolo: MAGGIORINO IUSI
Titolo articolo: La ‘motta’ di Cosenza

Iusi propone qui un nuovo contributo per il suo discorso sulle motte calabresi; lo studioso continua lo scavo archivistico e bibliografico che contraddistingue la sua ricerca, precisando la particolarità di questa ‘motta’ cittadina, attestata fin dal 1315, e descrivendone le caratteristiche.

Lingua: Italiano
Pag. 17-28
Etichette: Storia, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: GIUSEPPE AUTIERO, EUGENIA MASCHERPA
Titolo articolo: ‘Nonsoloamore’: talento e desiderio nella lirica delle origini

Il lavoro, come è scritto nella “Premessa”, “si propone come una ricognizione delle varie occorrenze di ‘dezir’ e ‘talen’, ‘desiderio’ e ‘talento’ nelle liriche provenzale e italiana delle origini” (p. 29). Col sussidio di grafici il tema viene affrontato da Mascherpa per l’ambito provenzale, da Autiero per quello italiano.

Lingua: Italiano
Pag. 29-56
Etichette: Alighieri Dante, Petrarca Francesco, Scuola siciliana, Scuola toscana, Dolce stil novo, Semantica, Lirica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: GIUSEPPE LO CASTRO
Titolo articolo: L’intellettuale a cavallo o l’erotica nobiltà della novella (“Decameron” VI, 1)

La novella di Madonna Oretta, che, come afferma anche Lo Castro, è stata oggetto di particolare attenzione a partire dagli anni ’70 del ‘900, collocata al centro del “Decameron” e prima della giornata dedicata ai motti di spirito, dimostra l’imperizia del cavaliere/narratore nella strutturazione del discorso orale,imperizia, però, non definitiva, dato che – osserva Lo Castro – il cavaliere sospende la narrazione, per iniziarne un’altra; l’imperizia è poi anche erotica, dal momento che il contenuto allusivo del termine cavallo e dei suoi derivati consente “l’associazione tra discorso verbale e pratica amatoria” (p. 65). Nella “Postilla” è indicata una riscrittura della novella con varianti da parte di Giovanni Sercambi, varianti che rendono, però, il testo sostanzialmente ‘altro’ rispetto al significato originario.

Lingua: Italiano
Pag. 57-67
Etichette: Boccaccio Giovanni, Sercambi Giovanni, Decameron, Novella, Intertestualità, Prosa, Trecento,

Autore/i articolo: FRANCESCA LAZZARIN
Titolo articolo: Immagini marine e filosofia procliana nel commento al “Parmenide” di Marsilio Ficino

Lazzarin esamina il “Commentarium in Parmenidem” di Marsilio Ficino ponendo in evidenza attraverso riscontri testuali le affinità fra il commento di Proclo e quello di Ficino al “Parmenide” platonico.

Lingua: Italiano
Pag. 69-92
Etichette: Ficino Marsilio, Parmenide, Platone, Proclo, Commentarium in Parmenidem, Filologia, Filosofia, Quattrocento,

Autore/i articolo: STELLA LAROSA
Titolo articolo: La lettera machiavelliana del 25 febbraio 1514: un epilogo annunciato

Larosa trae spunto dalla missiva in questione – conclusiva di sei scambiate fra il segretario fiorentino e Francesco Vettori nell’arco di due mesi (24 dicembre 1513 – 25 febbraio 1514) e aventi come soggetto il moralismo esibito da Filippo Casavecchia e Giuliano Brancacci rispetto ad alcune frequentazioni del Vettori – per riconsiderare questo blocco di lettere, sospese fra narrazione di fatti reali e libertà inventiva, con livelli di rimandi interni e anticipazioni, e indicare nel racconto dell’avventura omosessuale del Brancacci fatta da Machiavelli la “dimostrazione più esplicita della discutibilità. unilateralità e rigidità di pura facciata del […] comportamento” dello stesso Casavecchia e di Brancacci, che lo scrittore “fornisce al Vettori con gli strumenti indolori di una comicità grassa, esilarante e quasi farsesca” (p. 101). La Larosa, nel tracciare la mappa di anticipazioni e rimandi, testuali ed extratestuali, fra le lettere, suggerisce – ma anche dimostra – che “Lo scritto del 25 febbraio appare immerso in un’atmosfera decisamente favolistica o meglio novellistica, tipica delle facezie e delle burle del tutto estrapolate da ogni contesto storico e geografico” (p. 120) e rileva come “certi salti, certi anacronismi, certe incongruenze inserite con tanta naturalezza dall’autore nella propria pagina siano ammissibili solo in un contesto di tipo immaginario e trovino giustificazione solo in una dimensione scrittoria ascrivibile alla letteratura” (p. 122), permettendo così all’epistola del 25 febbraio 1514 di essere “l’approdo finale e fortemente machiavelliano di un esperimento scrittorio” (p. 124).

Lingua: Italiano
Pag. 93-124
Etichette: Machiavelli Niccolò, Lettere, Cinquecento,

Autore/i articolo: PAUL LARIVAILLE
Titolo articolo: Tradurre un classico in francese: il caso Ariosto

Larivaille in esergo avverte attraverso una citazione dal “Convivio” che nessuna traduzione può rendere un testo “senza rompere tutta sua dolcezza e armonia”. Malgrado tale premessa e dopo aver chiarito che un classico va “rispettato” e chi lo traduce deve piuttosto “servirlo” che “emularlo” (cfr. p. 126), lo studioso prende in esame le due traduzioni dell'”Orlando furioso” dovute rispettivamente a Rochon per le “Belles Lettres” e a Orcel per le “Editions du Seuil”, giudicando di gran lunga più fedele al dettato ariostesco la prima.

Lingua: Italiano
Pag. 125-150
Etichette: Ariosto Ludovico, Rochon André, Orcel Maurice, Orlando furioso, Poema cavalleresco, Traduzione, Metrica, Cinquecento, Novecento,

Autore/i articolo: STEFANIA DE TOMA
Titolo articolo: Retorica e mecenatismo in Federico Cesi e “Del natural desiderio di sapere”

Il discorso di Cesi sul desiderio di conoscenza, che produce utilità oltre che diletto, all’atto della ripresa nel 1616 delle attività dei Lincei, individua tutte le qualità che secondo l’autore deve avere lo studioso per essere ‘uomo di scienza’: volontà, memoria, acutezza d’ingegno. L’ars retorica con cui il discorso è costruito pone in evidenza il senso della vista, naturalmente fondamentale per l’occhio linceo, capace di penetrare al di là dell’apparenza. L’Accademia si pone anche come luogo di incontro ‘fraterno’ al suo interno, ma in posizione ostile rispetto all’esterno.

Lingua: Italiano
Pag. 151-173
Etichette: Cesi Federico, Del natural desiderio di sapere et Instituzione de’ Lincei per adempimento di esso, Accademia dei Lncei, Discorso, Prosa, Retorica, Seicento,

Autore/i articolo: LUIGI CAZZATO
Titolo articolo: Il Settecento, Laurence Sterne e noi

Cazzato scrive della modernità di Sterne e della sua capacità di innovare il romanzo dall’interno. Dopo aver ripercorso brevemente qualche tratto della biografia sterniana, lo studioso si sofferma sull’attenzione prestata dall’autore ai rapporti col pubblico e sul successo del “Tristam Shandy”.

Lingua: Italiano
Pag. 175-192
Etichette: Sterne Laurence, Tristam Shandy, Un viaggio sentimentale, Journal to Eliza, Romanzo, Biografia, Prosa, Illuminismo, Settecento, Novecento,

Autore/i articolo: BARBARA DE LEO
Titolo articolo: La riforma pedagogica nell’Italia risorgimentale: il “Conciliatore” e il modello inglese

Barbara De Leo attraverso alcuni articoli apparsi sul “Conciliatore” pone in rilievo l’attenzione dedicata dai componenti il gruppo della rivista al problema del sistema educativo italiano, che si proponeva di riformare sul modello inglese del ‘mutuo insegnamento’, cioè dell’insegnamento affidato agli stessi allievi con il controllo di un docente.

Lingua: Italiano
Pag. 193-222
Etichette: Borsieri Pietro, Di Breme Ludovico, Pellico Silvio, Pecchio Giuseppe, Il conciliatore, Scuola, Istruzione, Pedagogia, Illuminismo, Romanticismo, Settecento, Ottocento,

Autore/i articolo: ALESSANDRO GAUDIO
Titolo articolo: D’Annunzio, Pica e il canone d’avanguardia

D’Annunzio nel 1928 partecipò con proprie donazioni ad una esposizione internazionale con vendita all’asta per aiutare Pica in difficoltà economiche, esprimendo anche su di lui un giudizio positivo, soprattutto rispetto alla prima parte della sua produzione. L’iniziale attenzione al Decadentismo avvicinava d’Annunzio a Pica, che, però, successivamente si accostò a forme d’arte d’avanguardia, con attenzione anche agli apporti delle arti figurative.

Lingua: Italiano
Pag. 223-237
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Pica Vittorio, Critica letteraria, Decadentismo, Avanguardia, Prosa, Poesia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: CHIARA MARASCO
Titolo articolo: I luoghi della memoria: Saba, Trieste e la letteratura triestina

Marasco ribadisce le connessioni ineliminabili fra Saba, la sua città e il suo essere ebreo. Vengono presi in considerazione da questo punto di vista tanto i versi quanto la prosa dello scrittore.

Lingua: Italiano
Pag. 239-251
Etichette: Svevo Italo, Saba Umberto, Slataper Scipio, Canzoniere, Poesia, Prosa, Novecento,

Autore/i articolo: FRANCESCA CIRIACO
Titolo articolo: Costanti formali e nuclei tematici nella poesia di Vittorio Sereni

Si esaminano dapprima brevemente le costanti formali dell’iterazione e della specularità nella poesia di Sereni, fermandosi poi sui nuclei tematici costituiti da amore, amicizia, morte; infine si pone in rilievo la presenza drammatica nei versi della sua esperienza di prigioniero in Algeria e la più generale necessità prospettata da lui di non dimenticare mai il passato (con attenzione particolare agli orrori nazisti).

Lingua: Italiano
Pag. 253-269
Etichette: Sereni Vittorio, Ermetismo, Realismo, Poesia, Novecento,

Autore/i articolo: ROSANNA RENDA
Titolo articolo: La scuola tra letteratura e strada

L’autrice prende in considerazione due libri rispettivamente di Marco Rossi Doria (“Di mestiere faccio il maestro”) e di Sandro Onofri (“Registro di classe”). Il primo, rispetto al quale non si può tralasciare di far riferimento a tappe fondamentali del discorso sulla scuola oggi come “Lettera a una professoressa” della scuola di Barbiana, richiama – contrariamente a quanto spesso avviene – all'”assunzione di responsabilità che l’insegnamento deve prevedere e la società accordargli” (p. 273). Il secondo coglie “il fine principale” (p. 279) della didattica nella letteratura, nell’intenzione di trasmettere il sapere leterario, che – secondo Onofri – permette di sviluppare la capacità di critica e di riflessione. Riflettendo sulla scuola stessa (ancor più che descrivendo un anno in classe), lo scrittore individua in essa “il luogo della contraddizione, ma nel quale si concretizza un’opportunità fondamentale: l’incontro e il difficile confronto che ogni giorno avviene tra insegnanti e alunni” (ibidem).

Lingua: Italiano
Pag. 271-285
Etichette: Rossi Doria Marco, Onofri Sandro, Di mestiere faccio il maestro, Registro di classe, Scuola, Insegnamento, Prosa, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GIUSEPPE LUPPINO
Titolo libro/articolo recensito: L’eredità musicale di Giacomo Leopardi
Edizioni: Edizioni CNSL, Recanati – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 287-289
Recensore/i: Stefania Nociti
Etichette: Leopardi Giacomo, Foschi Franco, Zibaldone, Canti, Poesia, Musica, Bibliografia, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: WALTER PEDULLÀ
Titolo libro/articolo recensito: Il Novecento segreto di Giacomo Debenedetti
Edizioni: Rizzoli, Milano – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 290-293
Recensore/i: Mariagrazia Palumbo
Etichette: Debenedetti Giacomo, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: EUGENIO DE SIGNORIBUS
Titolo libro/articolo recensito: Memoria del chiuso mondo
Edizioni: Quodlibet, Macerata – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 293-301
Recensore/i: Antonio Tricomi
Etichette: Poesia, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: EUGENIO DE SIGNORIBUS
Titolo libro/articolo recensito: Ronda dei conversi
Edizioni: Garzanti, Milano – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 293-301
Recensore/i: Antonio Tricomi
Etichette: Poesia, Novecento,