Le riviste sostenitrici
Filologia antica e moderna | 2003 | N. 24
Anno 2003 – Annata: XIII – N. 24
A cura di Carmela Reale
Titolo articolo: Areteo e i delicati di stomaco (IV 6, 2)
Lami propone un emendamento al passo di Areteo IV 6 riguardante i ‘delicati di stomaco’ a cui ha aggiunto, quando le pagine dell’articolo erano già composte, alcune precisazioni.
Lingua: ItalianoPag. 5-10
Etichette: Areteo, Medicina, Secolo II d.C.,
Titolo articolo: Le ‘motte’. Prime considerazioni sugli insediamenti calabresi
L’autore rintraccia e ricostruisce attraverso l’analisi storica e linguistica una realtà territoriale calabrese. Partendo dal significato del toponimo ‘motte’ in Francia, Iusi esclude la sua importazione in Italia in epoca normanna, situandola invece in epoca angioina, per denominare, però, una struttura difensiva non artificiale, ma adattata alla natura del territorio. Lo studio prelude alla pubblicazione di un lavoro più ampio sulle motte calabresi.
Lingua: ItalianoPag. 11-26
Etichette: Storia, Linguistica, Secolo XI-Settecento,
Titolo articolo: L’evoluzione dell’idillio da Mosco a Leopardi
La formazione del pensiero di Leopardi non può prescindere dai suoi scritti di adolescente. Fortuna parte dal “Discorso sopra Mosco” e, dopo aver considerato la sua presenza nella tradizione letteraria, si ferma sull’interpretazione che ne ha dato Leopardi e sulle traduzioni di alcuni idilli, che hanno fra l’altro influenzato i “Canti”.
Lingua: ItalianoPag. 27-51
Etichette: Mosco, Leopardi Giacomo, Idilli, Canti, Poesia, Secolo II a.C., Ottocento,
Titolo articolo: Dal ‘danno’ al ‘rimedio’: un percorso leopardiano
Si ripercorrono le pagine delle opere leopardiane evidenziando la negazione dell’idea di progresso, la critica della civiltà moderna e, dapprima, la convinzione del poeta dell’incompatibilità uomo/società, poi il ribaltamento di tale assunto, contestualmente alla perdita di fiducia nella ‘natura’, ormai considerata matrigna, ma anche allo spiraglio in direzione della solidarietà fra gli uomini offerto da “La ginestra”.
Lingua: ItalianoPag. 53-71
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Zibaldone, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Ialiani, Prosa, Ottocento,
Titolo articolo: Dimore d’artista nel romanzo di fine Ottocento
Itinerario fra le case dei protagonisti di qualche opera di Igino Ugo Tarchetti, Matilde Serao, Gabriele D’Annunzio, Italo Svevo e, quasi soltanto citati, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Guido Gozzano, Luigi Pirandello.
Lingua: ItalianoPag. 73-88
Etichette: Tarchetti Igino Ugo, Serao Matilde, D’Annunzio Gabriele, Svevo Italo, Romanzo, Prosa, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: “Iride” e la parola disincarnata. La crisi linguistica nel terzo Montale
Il saggio prende in esame la poesia di Montale “Iride” dal punto di vista dell’attenzione che l’autore ha dedicato al piano linguistico. La struttura del componimento è quella di una canzone di sei strofe di sette versi più un congedo di tre versi, quindi non ha i caratteri della scrittura immediata. Iride è da considerare una delle tante allegorie montaliane della Poesia. La Ott inizia la propria analisi dal titolo, denso di molteplici rimandi. La divisione del testo in due parti mediante asterischi evidenzia una cesura tematica fra un conflitto spirituale dell’Io e Iride e la sua missione. Io e Tu – Iride appunto – sono in conflitto: la problematica linguistica legata alla difficoltà di esprimere l’esperienza religiosa, come già in Dante e Petrarca, rappresenta bene tale conflittualità.
Lingua: ItalianoPag. 89-111
Etichette: Montale Eugenio, Iride, La bufera, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: La poesia di Montale e il Nulla
Il saggio si articola intorno all’idea centrale di una crisi che investe il poeta e nello stesso tempo tutti e che viene superata attraverso la comunicazione che la poesia stessa instaura. Tale ‘insoddisfazione’ esistenziale riguarda tutte le opere montaliane: la Cosco la rintraccia e la analizza nei versi da “Ossi di seppia” a “Satura”. La poesia si pone come oggetto-modello, tramite attraverso il quale l’invisibile può essere reso visibile. La crisi, che nasce dalla scoperta del Nulla, è causa e condizione della poesia contemporanea; ne viene considerato testo emblematico “Forse un mattino”.
Lingua: ItalianoPag. 113-143
Etichette: Montale Eugenio, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Le rose della storia: breve excursus sulla poesia di Fortini
Attraversamento delle raccolte di poesia di Franco Fortini che da un lato rileva la recente rivalutazione dell’opera poetica fortiniana rispetto alla più nota e celebrata saggistica, dall’altro ripercorre le varie raccolte considerando sia l’impegno ideologico dell’autore che le scelte stilistiche, da quelle metriche a quelle lessicali. Risalta fra l’altro la dimensione ‘brechtiana’ di tale poesia.
Lingua: ItalianoPag. 145-169
Etichette: Fortini Franco, Brecht Bertold, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Intervista a Cesare Cases
L’intervista trae spunto dall’amicizia fra Fortini e Cases, che viene interrogato soprattutto sul rapporto Fortini Brecht.
Lingua: ItalianoPag. 171-178
Etichette: Fortini Franco, Cases Cesare, Brecht Bertold, Amicizia, Poesia, Critica letteraria, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: “Picasso” e l’officina poetica pasoliniana. Cromatismi di una realtà in movimento
Dopo aver evidenziato attraverso “Il pianto della scavatrice” il mutato punto di vista che caratterizza “Le ceneri di Gramsci” rispetto alle poesie friulane di Pasolini e averne colto l’eco in “La religione del mio tempo”, la Rizzarelli esamina il poemetto “Picasso”, in cui il poeta – analogamente a quanto fa in “La ricchezza” con Piero della Francesca – ‘guarda’ lo spettatore che osserva alcuni quadri di Picasso nella mostra tenutasi a Roma fra maggio e luglio 1953. La visione soggettiva dell’anonimo borghese, tuttavia, si complica di quella critica del poeta e la critica d’arte diviene critica delle posizioni intellettuali della sinistra, di cui il pittore spagnolo era personalità emblematica. “Picasso” permette anche un osservatorio privilegiato sulle strategie linguistiche e stilistiche pasoliniane in “Le ceneri di Gramsci”, offre “una sorta di ‘officina’ della lingua poetica pasoliniana” e tenta “di riprodurre col linguaggio poetico quello figurativo”. In tale linguaggio assumono particolare rilevanza la scelta e l’uso dei verbi e dei cromatismi, dove il rosso si copre di una ‘valenza archetipica’.
Lingua: ItalianoPag. 179-201
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Picasso Pablo, Le ceneri di Gramsci, Poesia, Pittura, Novecento,
Titolo articolo: “Un Homme qui dort” di Georges Perec, o l’arte allusiva al servizio della delegittimazione dell’eroe
Perec riscrive il racconto di Kafka “Primo dolore” inserendolo nella sua “Vie mode d’emploi”. Lazzarin parla per Perec di ‘poetica della falsificazione’, sulla traccia di Borges, e di volontà ricercata di offrire al lettore il piacere della ‘scoperta del falso’. Da qui Lazzarin risale alla terza opera narrativa di Perec: “L’homme qui dort”, dove tale tecnica è ugualmente applicata e dove egli ne rintraccia le testimonianze. Lazzarin si sofferma in particolare sul riuso che Perec fa di Kafka, suo punto di riferimento costante; proprio partendo da Kafka è possibile penetrare nell’intertestualità di “L’homme qui dort” e cogliere le allusioni a Poe, Defoe, Camus, Sartre, Mann e ancora, fra altre, a Villiers de l’Isle-Adam, a Melville, a Joyce, a Hawthorne, a Lowry. Tranne che per Kafka e Joyce, però, l’allusione si limita ad una frase, non diviene citazione; tuttavia lo scopo (e il risultato) è sempre quello dell”esibizione’ del riferimento. E’ da rilevare che in ogni caso le allusioni hanno funzione delegittimante rispetto al ‘vissuto’ dei personaggi che richiamano e lo stesso protagonista dell’opera non è che una ‘figura di negazione’. L’intertestualità, ampiamente utilizzata da Perec, non è tuttavia identica in “L’homme qui dort” e in “Vie mode d’emploi”.
Lingua: ItalianoPag. 203-236
Etichette: Perec Georges, Kafka Franz, Joyce James, Un Homme qui dort, Vie mode d’emploi, Intertestualità, Romanzo, Prosa, Novecento,
Titolo articolo: Volti del fantasma pirandelliano
Guarnieri interviene sul romanzo di Paola Capriolo “Una di loro”, in cui il protagonista nell’incontro con una serie di persone smarrisce le proprie sicurezze, la propria identità, cercando tuttavia di resistere a tale dissoluzione. Proprio questo atteggiamento richiama a Guarnieri i pirandelliani “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo.
Lingua: ItalianoPag. 237-255
Etichette: Pirandello Luigi, De Filippo Eduardo, Capriolo Paola, Sei personaggi in cerca d’autore, Questi fantassmi, Una di loro, Romanzo, Teatro, Novecento,
Titolo articolo: L’invisibile confine. La narrazione epica di “Oga Magoga” tra umano e divino
Si interviene sul romanzo di Giuseppe Occhiato “Oga Magoga. Cunto di Rizieri, di Orì e del minotòtaro”, pubblicato a Cosenza nel 2000 in tre tomi. La vicenda del romanzo, ambientata fra Calabria e Sicilia nell’estate del 1943, ha come protagonista il giovane Rizieri, ma anche la comunità popolare che lo circonda.
Lingua: ItalianoPag. 257-267
Etichette: Occhiato Giuseppe, Oga Magoga, Romanzo, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Méter sofistòn’. La tragedia nei trattati greci di retorica
Edizioni: LED, Milano – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 269-274
Recensore/i: Daniela Milo
Etichette: Tragedia, Retorica, Secolo V a.C. – Secolo II d.C.,
Titolo libro/articolo recensito: La pelle di san Bartolomeo. Discorso e tempo dell’arte
Edizioni: Einaudi, Torino – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 274-279
Recensore/i: Francesco Cirillo
Etichette: Critica letteraria, Semiologia, Novecento,