Filologia antica e moderna | 2000 | N. 19

Anno 2000 – Annata: X – N. 19
A cura di Carmela Reale

Autore/i articolo: ANTONINO LUPPINO
Titolo articolo: Retorica del ‘discorso’ in Omero

Nei poemi omerici sono elementi costitutivi il racconto e il discorso. Luppino, dopo aver richiamato le definizioni datene da Benveniste, da Todorov e da Genette e aver ricordato che le due categorie non sono ‘estranee’, attraverso esempi tratti dall'”Iliade” e dall'”Odissea”, dimostra che nei versi omerici all’interno dei discorsi sono spesso presenti ‘narrazioni’ che rientrano nella definizione di ‘racconto’; da ciò deriva al testo valore retorico. Da ultimo Luppino richiama l’ode di Saffo in cui la poetessa greca prega Afrodite, ma in realtà si rivolge anche alla persona amata e ai lettori.

Lingua: Italiano
Pag. 7-17
Etichette: Omero, Saffo, Iliade, Odissea, Poesia, Retorica,

Autore/i articolo: ALESSANDRO LAMI
Titolo articolo: Conoscenza mercantile e conoscenza empirica di Odisseo (Sch. “Od.” I, 3)

Il lavoro prende in esame la tipologia della conoscenza da parte di Ulisse e, attraverso molteplici esempi tratti dagli scoliasti, ma anche da altri autori greci e da una ‘traduzione’ oraziana di ‘noos’, percorre le possibili attribuzioni di significato al termine greco ‘pensiero’, da riferire piuttosto al conoscere dell’eroe omerico e non agli uomini da lui incontrati: Ulisse, per così dire, ha un suo pensiero su chi incontra, non conosce il pensiero di chi incontra. Lami si ferma poi sul concetto di conoscenza mercantile, che, rispetto ad Ulisse, è da intendere come ‘conoscenza empirica’.

Lingua: Italiano
Pag. 19-34
Etichette: Omero, Odissea, Letteratura greca, Poesia,

Autore/i articolo: BRUNO GENTILI
Titolo articolo: Edipo tra mito e storia. L’eroe e il tiranno nell'”Edipo re” di Sofocle

Viene indagato il rapporto tra mito e attualità, tempo mitico e tempo storico e il significato della parola ‘tiranno’ originariamente e nel V secolo a. C.. Sono poi indicate le coincidenze fra la figura di Edipo nella tragedia sofoclea e quella di Periandro di Corinto nella ricostruzione biografica tradizionale; per entrambi risulta fondamentale il rapporto incesto/tirannide, ma anche la non conoscenza iniziale della colpa. Di non minore rilievo il motivo dell’autoaccecamento; la dismisura dell’autopunizione ripara la dismisura della colpa e ridà al tiranno nell'”Edipo a Colono” i tratti caratteristici dell’eroe cui può essere tributato il culto.

Lingua: Italiano
Pag. 35-43
Etichette: Sofocle, Edipo re, Tragedia, Letteratura greca,

Autore/i articolo: GRAZIA SOMMARIVA
Titolo articolo: La novella del vetro infrangibile e un preteso incidente nella “Cena Trimalchionis” (Petr. “Satyr.” 51, 1-6; 52, 3-7)

L’autrice rifiuta per il passo petroniano esaminato le presunte lacune individuate da alcuni studiosi e in particolare ritiene che l’espressione “Aquam foras, vinum intro” possa essere attribuita al servo fanciullo perdonato da Trimalcione. La situazione di riferimento si inserisce perfettamente nel tema della cena-spettacolo. L’episodio fa da ‘pendant’ con la precedente novella del ‘vetro infrangibile’ e si inquadra nel filone dell’aneddotica ‘de clementia principis’, che ben si adatta alla megalomania del liberto petroniano.

Lingua: Italiano
Pag. 45-67
Etichette: Petronio, Satyricon, Letteratura latina,

Autore/i articolo: MAGGIORINO IUSI
Titolo articolo: Lappanum: un prediale romano

Lavoro di interesse storico linguistico che ricostruisce l’etimologia del nome di un paese collinare della provincia di Cosenza: Lappano. Dopo aver preso in esame le interpretazioni datene finora, fra cui quelle di Alessio e di Rohlfs e, sulla loro scorta, di noti dizionari di toponomastica, l’autore le confuta, giungendo alla conclusione che Lappano è nome latino di un primitivo insediamento romano.

Lingua: Italiano
Pag. 69-76
Etichette: Toponomastica, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: GIOVANNI BARBERI SQUAROTTI
Titolo articolo: La fiera ‘con fronte humana’: note sulla canzone delle visioni (“RVF” 323)

L’analisi della canzone petrarchesca “Standomi un giorno solo a la finestra” mira a rintracciare le simmetrie del testo con altre del “Canzoniere” e le sue ascendenze, specialmente scritturali e dantesche, riconducendo ancora una volta le sei visioni della canzone ad un ricordo, almeno, dell’idea e del modulo dei “Trionfi” e rilevando in essa trasfigurazione e glorificazione di Laura in quelle dei suoi emblemi.

Lingua: Italiano
Pag. 77-105
Etichette: Alighieri Dante, Petrarca Francesco, Bibbia, Rerum vulgarium fragmenta, Trionfi, Poesia, Trecento,

Autore/i articolo: ILARIA GALLINARO
Titolo articolo: Influenze dell'”Aminta” in “Paul et Virginie” di Bernardin de Saint-Pierre

L’opera “Paul et Virginie” viene definita dal suo autore pastorale, piuttosto che romanzo. Le corrispondenze fra essa e l'”Aminta” sembrano poter additare nella favola pastorale tassiana un modello privilegiato rispetto al genere nel suo complesso e più in generale, anche per influenza di Rousseau, pure la presenza del Tasso della “Liberata”. La Gallinaro adduce una serie di riscontri testuali a sostegno di questa tesi.

Lingua: Italiano
Pag. 107-117
Etichette: Tasso Torquato, Saint-Pierre Bernardin de, Rousseau Jean-Jacques, Aminta, Paul et Virginie, Poesia pastorale, Romanzo, Intertestualità, Cinquecento, Settecento, Ottocento,

Autore/i articolo: ROBERTO REA
Titolo articolo: Variantistica leopardiana. Origini, orientamenti, problemi

Il saggio, tripartito – secondo le direttrici del titolo -, affronta dapprima il problema delle varianti leopardiane partendo dall’edizione Moroncini dei “Canti” del 1927 – e ponendo in rilievo le annotazioni sulle proprie varianti fatte dal poeta contemporaneamente alla loro genesi – per fermarsi sulla polemica (1947) fra Giuseppe De Robertis e Gianfranco Contini e, brevemente, sul tentativo sistematico di applicare le proposte di metodo di quest’ultimo da parte di Leone Piccioni. Si passa poi a definire la distinzione fra lo studio dell’elaborazione dei singoli “Canti” e quella del loro sistema, studio, quest’ultimo, poco praticato, se si eccettuano Domenico De Robertis e Franco Gavazzeni nella sua edizione dell’opera. De Robertis aveva di fatto prestato attenzione al problema fin dal 1968 in un intervento su “La data dei ‘Canti'”. Si può dire che ogni edizione dell’opera approntata da Leopardi comporta dei mutamenti nei singoli testi per rientrare nel nuovo sistema, ma ogni sistema è in sé un punto di arrivo. Dal privilegio accordato al sistema “Canti” deriva nell’edizione di Domenico De Robertis l’esclusione dall’apparato di varianti e correzioni degli autografi, riprodotti fotograficamente a parte. Nelle edizioni curate dal poeta secondo il critico si tratta in primo luogo delle modifiche di un sistema linguistico-lessicale. Nei “Problemi” Rea, infine, espone le sue riflessioni sull’orientamento metodologico che privilegia i “Canti” come sistema, accettandolo, ma chiedendosi se per valutare le correzioni sia funzionale il solo parametro linguistico-lessicale e se e come le varianti autografe siano utili per comprendere le correzioni a stampa.

Lingua: Italiano
Pag. 119-161
Etichette: Leopardi Giacomo, Contini Gianfranco, De Robertis Giuseppe, De Robertis Domenico, Gavazzeni Franco, Canti, Critica letteraria, Critica del testo, Filologia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: BRUNO PISCHEDDA
Titolo articolo: Morselli: una “Dissipatio” molto postmoderna

Sebbene Morselli critichi “La coscienza di Zeno”, il suo “Dissipatio H. G.” ha nei confronti del romanzo sveviano indubbi debiti, un rapporto non di imitazione, ma di una ‘coartante’ suggestione. “Dissipatio H. G.” è un’opera che può essere considerata un romanzo fantastico-apocalittico oppure psicologico. Dagli appunti preparatori emerge che il protagonista è prima di tutto uno scrittore. E’ illuminante una nota morselliana del 30 luglio 1965 in cui lo scrittore afferma che il romanzo è “una federazione di generi letterari”. Sono interessanti in “Dissipatio” gli elementi di invenzione, che rendono il protagonista senza nome un ‘homo fictus’. Egli, misantropo, ha una ‘vis’ sarcastica aggressiva; la natura, vincente sull’uomo, si riappropria, dopo la distruzione di uomini e prodotti umani, della terra. Secondo Pischedda la cifra interpretativa del romanzo è un “determinismo positivista connotato di catastrofismo apocalittico”.

Lingua: Italiano
Pag. 163-189
Etichette: Morselli Guido, Svevo Italo, Romanzo, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GABRIELE D’ANNUNZIO
Titolo libro/articolo recensito: Lettere ai Treves
A cura di: Gianni Oliva
Edizioni: Garzanti, Milano – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 191-193
Recensore/i: Nicola Merola
Etichette: Treves Emilio, Treves Giuseppe, Treves Guido, Editoria, Epistolario, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: FRANCO FORTINI
Titolo libro/articolo recensito: Le rose dell’abisso. Dialoghi sui classici italiani
A cura di: D. Santarone
Edizioni: Bollati Boringhieri, Torino – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 193-195
Recensore/i: Nicola Merola
Etichette: Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: PIER VINCENZO MENGALDO
Titolo libro/articolo recensito: Giudizi di valore
Edizioni: Einaudi, Torino – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 195-200
Recensore/i: Nicola Merola
Etichette: Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: PIER VINCENZO MENGALDO
Titolo libro/articolo recensito: La tradizione del Novecento. Quarta serie
Edizioni: Bollati Boringhieri, Torino – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 195-200
Recensore/i: Nicola Merola
Etichette: Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GIUSEPPE PETRONIO
Titolo libro/articolo recensito: Sulle tracce del giallo
Edizioni: Gamberetti Editrice, Roma – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 201-202
Recensore/i: Nicola Merola
Etichette: Romanzo giallo, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GIOVANNI GIUDICI
Titolo libro/articolo recensito: Eresia della sera
Edizioni: Garzanti, Milano – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 202-205
Recensore/i: Laura Neri
Etichette: Poesia, Novecento,