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Dante | 2021 | N. 18
Anno 2021 – Annata: XVIII – N. 18
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: L’acqua dell’ingegno. Dante e la poesia come vocazione
Partendo da una citazione iniziale di De vulgari eloquentia (i, 1, 1), si evidenzia in che modo il nesso creato da Dante tra le parole acqua e ingegno viene a rivelarsi come un topos di notevole importanza nella Commedia, in cui, da una parte il poeta richiama i casi mitologici legati all’elemento equoreo (si pensi al mito di Dafne), e dall’altra, con sapiente perizia espressiva, ripropone la metafora dell’acqua anche su un piano biblico-cristiano per sottolineare una continuità tra il raffermarsi nella fede e la sua incondizionata vocazione alla poesia. Un parallelo preparato già nel Paradiso terrestre allorché l’acqua che alimenta l’ingegno è tenuta nettamente distinta dall’acqua che sgorga « da fontana salda e certa / […] » (Purg., xxviii 124).
Lingua: ItalianoPag. 11-12
Etichette: Bibbia, Mito, Poesia, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Scambi e corpi. Immagini della confusione tra i sessi nella Commedia
La Commedia è attraversata da numerosi episodi in cui l’immagine dell’intreccio, del groviglio, del viluppo acquisisce una rilevanza particolare, non senza trasmettere e rappresentare dubbi e confusioni che appartengono tanto al pellegrino finzionale quanto ai lettori che ne seguono il percorso. Il saggio esamina alcuni incontri con anime (Tiresia, Inf. xx, Rusticucci, Inf. xvi, Pier delle Vigne, Inf. xiii, Guinizzelli, Purg. xxvi), trovate e colte in questa immagine della torsione, che ne possiede corpi, gesti e movimenti, attraverso la quale Dante sembra esplorare il tema delle identità e i misteri del sesso.
Parole chiave · Dante Alighieri, Divina Commedia, corpo,
Pag. 23-34
Etichette: Saggio, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Dante poeta del giudizio e della discrezione
Dio getta nell’anima razionale di ogni uomo il seme di nobiltà. La discrezione è la parte più nobile dell’anima razionale «lo più bello ramo che de la radice razionale consurga» (Conv., IV viii 1). Dalla capacità discretiva dell’anima razionale dipendono i giudizi che precedono e presiedono all’agire. La discrezione impedisce che « de la falsa oppinione » nascano «falsi giudicii, e de’ falsi giudicii» nascano «le non giuste reverenze (atti di ossequio) e vilipensioni (manifestazioni di disistima)» (Conv., IV i 7). La giustizia, che è una potenza della volontà ma è anche una virtù che si esercita verso qualcuno, è in questa prospettiva la «più umana delle virtù», quella che presuppone l’esercizio della parte più nobile dell’anima razionale.
Lingua: ItalianoPag. 35-47
Etichette: Giustizia, Nobiltà, XIV secolo,
Titolo articolo: Macchie, emulazioni e simmetrie nel Cielo della Luna
Dio getta nell’anima razionale di ogni uomo il seme di nobiltà. La discrezione è la parte più nobile dell’anima razionale «lo più bello ramo che de la radice razionale consurga» (Conv., IV viii 1). Dalla capacità discretiva dell’anima razionale dipendono i giudizi che precedono e presiedono all’agire. La discrezione impedisce che « de la falsa oppinione » nascano «falsi giudicii, e de’ falsi giudicii» nascano «le non giuste reverenze (atti di ossequio) e vilipensioni (manifestazioni di disistima)» (Conv., IV i 7). La giustizia, che è una potenza della volontà ma è anche una virtù che si esercita verso qualcuno, è in questa prospettiva la «più umana delle virtù», quella che presuppone l’esercizio della parte più nobile dell’anima razionale.
Lingua: ItalianoPag. 49-60
Etichette: Giustizia, Luna, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Sangue di Cristo all’Inferno e negli altri regni della Divina Commedia
Riflessione ermeneutica intorno al ‘rigagno’ di Inf. xiv e a quei suoi tratti pertinenti simbolici che lo avvicinano al sacrificio del Salvatore e ai relativi misteri violenti del Cristianesimo, in collegamento col tema della liquidità demoniaca e purificante nella Divina Commedia: dalla voragine oscura al giardino dell’Eden e oltre, al mare di tutta gioia paradisiaco. Il Sangue di Cristo rispecchia il potere di redenzione universale attraverso il sacrificio di sé per amore degli altri e si collega anche a uno dei simboli evangelici più controversi – la ‘spada’– portando naturalmente al concetto
Lingua: ItalianoPag. 61-74
Etichette: Ermeneutica, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Papa Francesco e Dante
L’articolo commenta la lettera apostolica Candor lucis aeternae di Papa Francesco dedicata a Dante e scritta in occasione del settimo centenario della morte del poeta.
Lingua: ItalianoPag. 75-82
Etichette: Chiesa, XIV secolo, Dante Alighieri, Papa Francesco,
Titolo articolo: Il Purgatorio dantesco nello Zauberberg, con appunti su Beckett e Joyce
In questo scritto si esamina la relazione con Dante stretta da Thomas Mann, James Joyce e Samuel Beckett. Nello Zauberberg Mann istituisce un duello con il Purgatorio dantesco. Il romanzo è in non lieve misura una riscrittura del Purgatorio assai polemica nei confronti dell’ammirato testo di riferimento. Il protagonista di Mann, Hans Castorp, è poi messo a raffronto con Belacqua Shuah, protagonista dei More Pricks than Kicks di Beckett: entrambi sono pigri e inetti, ma indipendenti l’uno dall’altro. Il giovane Beckett imita con ingenuità i Dubliners. Joyce ha costruito, specie nel racconto Grace, un palinsesto ‘rovesciato’: una scriptio inferior (l’allegorizzato) è stata lievemente erasa mentre la scriptio superior, il senso istoriale-letterale, è nitidamente impressa. La scriptio inferior è un mosaico di elementi della vita di Dante e della Commedia.
Lingua: ItalianoPag. 85-94
Etichette: XX secolo, Dante Alighieri, Thomas Mann, Zauberberg,
Titolo articolo: «’l lungo studio e ’l grande amore»: accostamento al Dante di Raúl Zurita
Il presente saggio intende indagare la relazione intertestuale fra l’opera di Dante e quella del poeta cileno Raúl Zurita. Dopo aver dimostrato l’importanza di questa relazione per il canone delle letterature in lingua spagnola, si individuerà nel concetto di Purgatorio uno dei legami intertestuali più importanti.
Lingua: ItalianoPag. 97-110
Etichette: Poesia, XX secolo, Dante Alighieri, Raul Zurita,
Titolo articolo: «Mente che scrivesti ciò ch’io vidi»: eco dantesca nel Tiresia di Giuliano Mesa
Immagini puntuali, toni e richiami lessicali hanno motivato questo lavoro di scavo dantesco nel poemetto Tiresia di Giuliano Mesa: un inferno contemporaneo che accoglie in sé il grande inferno dantesco. Ombre e orrori attraversano i due testi, in due diversi cammini di conoscenza, quello dantesco di conoscenza metafisica che accoglie in sé lo storico e quello mesiano di conoscenza storico-terrena, in un legame e impegno tutto dantesco tra etica e politica.
Lingua: ItalianoPag. 111-123
Etichette: Luce, Politica, XIV secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Lezioni di volo. Il modello di realismo dantesco
In Italia la produzione di narrativa, variamente definita realista, della fine degli anni Novanta ha ispirato un dibattito particolarmente serrato per tutto il decennio del nuovo secolo proprio sul concetto di realismo. Da un lato la volontà di rendere in modo engagé il reale, dall’altro le critiche a tale pretesa ingenua che sembra ignorare, specie nei romanzi di genere, i risultati delle avanguardie e della linguistica di primo Novecento. Tornare a Dante e alla Divina Commedia permette allora di capire quanto la parola letteraria crei sue proprie forme della realtà. Ciò appare evidente soprattutto nelle forme plastiche del movimento, in particolare del volo. Quello di Gerione in primo luogo, reso con esattezza realistica ma nello stesso tempo con la trasfigurazione visionaria che il ‘pensier sogna’. La discesa a spirale del mostro, come la picchiata verticale di angeli e diavoli, o l’andamento turbinoso ed irregolare dei lussuriosi per i cieli, viene avvicinato, con una certa libertà narrativa di un saggio a sua volta divagante, a testi contemporanei, tra gli altri di Pamuk, Manganelli, Saramago. A ribadire l’infinita forza magistrale del primo dei nostri scrittori realisti, e nel contempo anti-realisti.
Lingua: ItalianoPag. 125-135
Etichette: Realismo, XX secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Dante poeta della libertà
Il saggio mette in rilievo l’importanza della libertà nella Commedia e nelle altre opere di Dante (Convivio, Monarchia, Epistole). In tutte queste opere la libertà è intesa in primo luogo come libero arbitrio, ossia come libertà di scelta concessa da Dio agli esseri umani. In secondo luogo libertà significa liberazione dalle passioni, ossia quella libertà morale che si può ottenere seguendo il percorso del Purgatorio. In terzo luogo, libertà significa libertà intellettuale, ossia libertà dall’errore che si raggiunge seguendo il percorso del Paradiso.
Lingua: ItalianoPag. 139-150
Etichette: Libertà, Morale, Passione, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Sveva Caetani di Sermoneta e Dante Alighieri
Sveva Caetani (Roma 1917-Vernon, bc, Canada, 1994), personaggio storico, pittrice di rilievo, è figlia di Leone Caetani XV duca di Sermoneta, fondamentale studioso dell’Islam. Sveva visse quasi l’intera vita in Canada. Viaggiò in Europa durante tutta l’adolescenza studiando pittura con grandi artisti. Ha dipinto Recapitulation, capolavoro di 56 acquerelli, un viaggio immaginario, esperienza della sua vita, imitando la struttura della Divina Commedia di Dante Alighieri che conosceva profondamente. I Caetani sono legati a Dante perché nella Commedia vengono rappresentate le vicende di Benedetto Caetani, Papa Bonifacio VIII, all’origine della loro potenza. I rapporti tra Recapitulation e la Commedia sono evidenti, ben dichiarati da Sveva, a cominciare dal viaggio immaginario. Dante racconta il suo viaggio nell’Aldilà. Sveva fa il viaggio sulla Terra guidata dal padre anziché da Virgilio e Beatrice. Sveva racconta la storia di sé, del suo millenario Casato, l’origine e destino del Cosmo e dell’Umanità. Straordinario legame tra due grandi artisti italiani.
Lingua: ItalianoPag. 151-159
Etichette: Commedia, Pittura, Viaggio, XX secolo, Dante Alighieri, Sveva Caetani,
Titolo libro/articolo recensito: Guida alla “Vita Nuova”.
Edizioni: Carocci, Roma – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 163-165
Recensore/i: Donato Pirovano
Etichette: XIV secolo, Vita Nuova,
Titolo libro/articolo recensito: Amore e colpa. Dante e Francesca
Edizioni: Donzelli, Roma – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 165-167
Recensore/i: Thomas Persico
Etichette: XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo libro/articolo recensito: Dante con l’Espositione.
A cura di: Calogero Giorgio Priolo
Edizioni: Salerno Edizioni, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 167-168
Recensore/i: Thomas Persico
Etichette: XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo libro/articolo recensito: Introduzione a La Divina Commedia
Edizioni: Salerno Edizioni, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 168-170
Recensore/i: Matteo Maselli
Etichette: XIV secolo,