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Dante | 2007 | N. 4
Anno 2007 – N. 4
A cura di Irene Baccarini
Titolo articolo: Il Purgatorio dantesco come complessa e autonoma avventura dell’anima
In apertura del suo puntuale saggio sul “Purgatorio” dantesco, Dante Della Terza cita il libro di Francis Fergusson del 1953 “Dante’s drama of the mind: a modern reading of Purgatorio”, diviso in quattro parti come le quattro giornate che Dante impiega per attraversare il secondo regno oltremondano. Proprio questo testo serve all’autore come “sollecito riscontro operativo” per una rilettura della cantica. Rilettura in quale senso? Dante Della Terza, nel descrivere questa “avventura dell’anima” si sofferma soprattutto sulla figura di Virgilio, del quale egli mette in evidenza la funzione di guida, ma anche la dimensione umana che lo caratterizza e che concorre ad avvicinarlo al lettore. In particolare, nel tragitto dell’ascesa purgatoriale, lo studioso analizza due momenti “che investono il personaggio Virgilio d’una luce interiore”: l’incontro con Stazio e l’apparizione di Beatrice, che esprimono quanto il poeta-guida prenda a cuore il destino del pellegrino.
Lingua: ItalianoPag. 11-24
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Purgatorio, Trecento,
Titolo articolo: L’altro viaggio di Dante e Ulisse
Dove finisce il viaggio di Ulisse e dove inizia quello – letterario anche – di Dante? A questo sembra voler rispondere il breve ma suggestivo contributo di Lino Pertile. L’autore inizia con l’individuare i legami intertestuali dell’espressione dantesca di Inf. I, 91 “altro vïaggio” con Guittone d’Arezzo, con il “Perceval” e con la “Navigatio Sancti Brendani”; per tutti quanti egli rintraccia un intertesto comune nel X libro dell'”Odissea”. Cercando di definire la posizione di Dante tra Ulisse e Enea, l’autore approda alla questione quanto mai spinosa e lontana dall’essere risolta della conoscenza da parte di Dante del poema omerico. Pur senza dare una soluzione certa, il saggio di Pertile ha il merito di aver delineato un altro tratto dell'”ombra di Ulisse” all’interno dell’universo poetico di Dante.
Lingua: ItalianoPag. 25-30
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, d’Arezzo Guittone, Duecento, Trecento, Roman de Perceval, Navigatio Sancti Brendani, Odissea, Viaggio, Intertestualità,
Titolo articolo: La metafora dell’idolo di pietra e il suo percorso filosofico e letterario da Oriente a Occidente. Dalla “Guida dei perplessi” di Maimonide a Dante, attraverso il “Turjuman al Ashwaq” di Ibn ‘Arabi, “Le mille e una notte” e il “Tristan” di Thomas
Partendo da alcune considerazioni sul rapporto idea-immagine, tema che nel Medioevo attraversa la tradizione orientale e quella occidentale, si cerca qui di svolgere un’analisi dei testi in cui compare l’immagine dipinta o la figura scolpita. Dopo alcune puntualizzazioni filosofiche sul concetto di forma, la studiosa passa all’analisi testuale: si sofferma quindi sull’idolo di pietra nella letteratura araba, sull’idolo di Tristano, per arrivare alla Medusa dantesca. L’autrice mette in relazione il nono canto dell’ “Inferno”, quello di Medusa appunto, con il nono del “Purgatorio” e del “Paradiso”. Al volto pietrificante di Medusa, Dante contrappone il “bianco marmo” del “Purgatorio” che riflette la sua anima e il gioco dei riflessi del “Paradiso”: la studiosa mostra così tutti gli sviluppi della metafora dell’idolo di pietra.
Lingua: ItalianoPag. 31-44
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Trecento, Medioevo, Maimonide, Ibn ‘Arabi, Le mille e una notte, Thomas, Tristano e Isotta, Idolo, Intertestualità,
Titolo articolo: Traduzioni ed esercizi di stile
L’autrice tenta di analizzare e di discutere il valore della traduzione francese della “Vita Nova” di Mehdi Belhaj Kacem. Di tale lavoro vengono messi in evidenza punti non riusciti, che talvolta sembrano sviste, talaltra vere forzature. Particolarmente stonato agli occhi della Altan l’uso di espressioni colloquiali o gergali, che danno un’immagine stravolta del libello giovanile di Dante, nonostante il traduttore abbia esplicitamente dichiarato di voler indirizzare il suo lavoro ad un pubblico non accademico, al fine di avvicinare persone comuni al testo dantesco.
Lingua: ItalianoPag. 47-51
Etichette: Alighieri Dante, Vita Nova, Duecento, Mehdi Belhaj Kacem, Traduzione,
Titolo articolo: Amore cercato, amore perduto: Dante, Beatrice, Montale
Il primo articolo della rubrica “Dante contemporaneo” affronta uno dei casi più interessanti di dantismo novecentesco: Dante e Montale. L’autore sottolinea dall’inizio la predilezione da parte di Montale per alcuni canti dell’ “Inferno” e del “Purgatorio” e il numero di dantismi rintracciabili negli “Ossi di seppia” in misura maggiore rispetto alle altre raccolte. Pegorari passa quindi ad analizzare i dantismi che in Montale divengono “luoghi generativi di fantasia poetica e di riflessione poetologica”. Dante, nelle numerose occorrenze, serve al poeta moderno per riformulare “la sua disperazione ontologica”. In particolare il critico analizza i dantismi applicati alle figure femminili montaliane, soffermandosi sul modo in cui il poeta risolve e interpreta la contrapposizione tra Francesca e Beatrice, e la valenza della donna del miracolo.
Lingua: ItalianoPag. 55-76
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Trecento, Montale Eugenio, Novecento, Amore, Donna, Intertestualità,
Titolo articolo: Sotto un “mantello verde foderato di Skunk”: Fogazzaro e Dante
Maria Isabel Giabakgi ci presenta la figura di Fogazzaro lettore di Dante, in parte ignorata dalla critica coeva. Partendo dal saggio “Il trionfo di Cristo”, l’autrice fa osservare come Fogazzaro “rimodelli l”agens’ della ‘Commedia’ sui numerosi protagonisti dei suoi romanzi”; una lettura forzata, quindi, soprattutto nei punti in cui Dante sembra divenire un amante “dimentico di sé”. Ma la studiosa non manca di sottolineare anche l’importanza del poeta fiorentino per la formazione di Fogazzaro e la comunanza biografico-artitisca tra i due. Infine, soffermandosi sul romanzo “Il Santo”, mette in evidenza come nella protagonista femminile lo scrittore abbia voluto ritrarre un’anti-Beatrice.
Lingua: ItalianoPag. 77-87
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Trecento, Fogazzaro Antonio, Ottocento-Novecento, Religione, Amore, Donna, Intertestualità,
Titolo articolo: La poesia di Dante secondo Jorge Luis Borges
Affrontando il dantismo di Borges, Longo svolge prima di tutto delle osservazioni preliminari sul modo di leggere Dante da parte del poeta argentino, il quale dichiarò di non conoscere altro italiano all’infuori di quello della “Commedia”. In un secondo momento lo studioso focalizza l’attenzione su particolari saggi di Borges dedicati ad alcuni personaggi del poema dantesco. Troviamo quindi Ugolino, del quale lo scrittore lascia in sospeso la questione del delitto di antropofagia, sottolineando come proprio l’ambiguità di questo fatto rappresenti l’essenza poetica del personaggio; segue Ulisse, al quale Borges si sente particolarmente vicino, quasi l’eroe greco fosse un suo “alter ego”. Longo riporta poi alcune note sul personaggio di Francesca, a cui non è dedicato nessuno studio preciso, ma di cui viene data un’interpretazione assolutamente personale. Infine Beatrice, il suo essere, secondo il grande scrittore, creatura essenzialmente letteraria. Troviamo poi altre brevi note in cui Longo mette in evidenza come sia impossibile separare il Borges scrittore fantastico dal Borges lettore di Dante.
Lingua: ItalianoPag. 89-114
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Trecento, Borges Jorge Luis, Saggio, Novecento, Fantasia, Letteratura, Intertestualità,
Titolo articolo: Bibliografia ragionata 2005-2007
Valeria Pilone ci offre una panoramica di tutti i contributi danteschi apparsi tra il 2005 e il 2007: questa rassegna, che segnala numerosi saggi sul dantismo contemporaneo, da Levi a Pasolini, da Luzi a Bassani, testimonia l’assoluta vitalità di Dante e della critica dantesca.
Lingua: ItalianoPag. 115-122
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Novecento, Bibliografia, Intertestualità,
Titolo articolo: La superbia della torre da Babele a New York. Lorenzo Indrimi tra “Commedia” e “storia”
L’interessante saggio di Angelo Favaro si concentra sull’esperienza pittorica di Lorenzo Indrimi, in particolare sull’acquaforte/acquatinta “La Torre di Nembròt” e sull’acrilico su tela “Le due Torri”. Il pittore, ispirandosi ai versi 34-36 del XII canto del “Purgatorio”, dove compare il termine ‘superbi’, e all’episodio dell’ “Inferno” della Torre di Babele e del gigante Nembrot, compie un’operazione di trasmutazione in immagini molto interessante. Angelo Favaro espone prima alcune considerazioni sul peccato di superbia, dall’episodio della Torre di Babele narrato nella “Genesi” e al modo in cui questo viene ripreso da Dante, alle tesi di San Tommaso; successivamente si chiede se anche nelle Torri del “World Trade Center” possa essere vista un’espressione di superbia. L’accostamento quindi della Torre di Babele, interrotta, e delle due Torri, terminate e distrutte, attraverso la risemantizzazione che Indrimi compie, porta l’autore a considerazioni attuali e toccanti sull’ “orizzonte della sovversione globalizzante”.
Lingua: ItalianoPag. 125-133
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, De vulgari eloquentia, Duecento, Trecento, Indrimi Lorenzo, Novecento, d’Aquino Tommaso, Genesi, Bibbia, Pittura, Superbia, Attualità, Intertestualità,
Titolo articolo: Omaggio alla tradizione e rifiuto dell’estetica crociana: il commento alla “Commedia” secondo Natalino Sapegno
Marta Alessi, affermando già in apertura del suo contributo l’importanza di un saggio non tanto su Dante, quanto su quelli che hanno parlato di lui, punta l’attenzione sul Commento alla “Commedia” di Natalino Sapegno. Come recita il titolo, la caratteristica precipua di tale commento è quella di richiamarsi ai commentatori antichi tre-quattrocenteschi. Ma d’altra parte l’autrice sottolinea l’attenzione che lo studioso rivolge all’intera tradizione esegetica. Il secondo punto che Marta Alessi si propone di analizzare è la posizione del grande critico di fronte alle tesi crociane sull’unità della “Commedia”. Proprio attraverso l’analisi di questo commento, quindi, vengono ripercorse diverse tappe della critica dantesca dell’ultimo secolo, nei suoi nomi più illustri, e viene messa in luce la funzione didattica dell’opera di Sapegno, essendo il suo commento dedicato ad un’utenza studentesca, ma anche il suo intrinseco e indiscutibile valore critico.
Lingua: ItalianoPag. 135-160
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Trecento, Sapegno Natalino, Novecento, Commento, Critica dantesca,
Titolo articolo: Dante, gli esami di stato e lo studio della “Commedia” nella Scuola Secondaria
Il contributo di Sebastiano Valerio ruota attorno al peso che Dante assume nella Scuola Secondaria e al modo in cui viene affrontato. Partendo dall’errore emerso nella traccia per gli esami di maturità del 2007 e dalle conseguenti polemiche, l’autore arriva a compiere una riflessione sui programmi scolastici, sui rapporti tra scuola e ricerca, ribadendo infine la centralità dell’insegnamento di Dante. A tale proposito, viene citato anche il convegno svoltosi recentemente a Siena (8-10 Marzo 2007) “Dante nelle scuole”. Attenzione a Dante, quindi, ma anche alla scuola e alla necessità di ripensare i suoi contenuti e il modo in cui vengono offerti.
Lingua: ItalianoPag. 161-168
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Scuola,
Titolo libro/articolo recensito: Dante, Eros, and Kabbalah
Edizioni: Syracuse University Press, Syracuse, New York – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 171-176
Recensore/i: Sandra Debenedetti Stow
Etichette: Alighieri Dante, Vita Nuova, Commedia, Duecento, Trecento, Neoplatonismo, Kabbala, Mistica ebraica, Erotismo,
A cura di: Amilcare A. Iannucci
Edizioni: University of Toronto Press, Toronto – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 177-180
Recensore/i: Chiara Coccia
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Cinema, Televisione,
Titolo libro/articolo recensito: La presenza di Dionigi Areopagita nel “Paradiso” di Dante
Edizioni: Olschki, Firenze – 2006
Lingua: Italiano
Pag. 181-183
Recensore/i: Florinda Nardi
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Paradiso, Areopagita Dionigi, Magno Alberto, Angelologia,
A cura di: Domenico Cofano et alii
Edizioni: Edizioni del Rosone, Foggia – 2006
Lingua: Italiano
Pag. 184-190
Recensore/i: Marta Alessi
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Dante. Lo stupore e l’ordine
Edizioni: Liguori, Napoli – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 191-193
Recensore/i: Irene Baccarini
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Trecento,
A cura di: Associazione Culturale “Segrete Storie Italiane”
Edizioni: Il Levante, Latina – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 194-195
Recensore/i: Anna Langiano
Etichette:
Lingua: Italiano
Pag. 196-197
Recensore/i: Ida Mitrano
Etichette: Alighieri Dante, Inferno, Commedia, Trecento, Bednarski Grzegorz, Novecento, Pittura,
Titolo articolo: Bibliografia 2006-2008
Aggiornamento della bibliografia internazionale su Dante tra il 2006 e il 2008.
Lingua: ItalianoPag. 199-203
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