Le riviste sostenitrici
Cuadernos de filología italiana | 2015 | N. 22
Anno 2015 – N. 22
A cura di Marco Carmello
Titolo articolo: Presentación
Nota introduttiva dell numero ordinario 22/2015 dei Cuadernos.
Lingua: SpagnoloPag. 13-14
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Titolo articolo: Nota Introduttiva
Nota introduttiva della sezione monografica dedicata ai segnali discorsivi scritta dalla curatrice della stessa.
Lingua: ItalianoPag. 17-20
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Titolo articolo: Segnali allocutivi di richiamo: percorsi pragmatici e sviluppi diacronici. Tra latino e italiano
Questo studio descrive le peculiarità pragmatiche dei segnali allocutivi di richiamo, ovvero forme che il parlante utilizza per attirare l’attenzione dell’interlocutore durante uno scambio comunicativo. In particolare si analizzano gli usi pragmatici delle diverse forme derivate da verbi di percezione (guarda, vedi, ascolta, senti) in italiano e le evoluzioni diacroniche che caratterizzano il loro uso, prendendo in considerazione contrastivamente le funzioni che essi svolgono oggi in italiano e le corrispettive attestate in latino (specta, vide, ausculta, audi) per un confronto in diacronia lunga.
Lingua: ItalianoPag. 21-47
Etichette: Linguistica, Pragmatica, Storia della lingua italiana,
Titolo articolo: “Piuttosto che”: dalla preferenza all’esemplificazione di alternative
Lo scopo di questo lavoro è duplice, poiché mira a fornire un quadro sincronico e diacronico delle funzioni con le quali piuttosto che è utilizzato nell’italiano contemporaneo e a ricostruire il percorso diacronico che ha condotto allo sviluppo di tali funzioni. Accanto al valore originale, in cui il connettivo introduce un’alternativa scartata (a favore di un’altra preferita), piuttosto che viene frequentemente usato anche i) per collegare tra loro alternative equivalenti, tipicamente non esaustive, e ii) in posizione finale di frase, per suggerire la presenza di ulteriori alternative potenziali non menzionate (somigliando ad eccetera). Questi due usi di piuttosto che sono accomunati da una funzione esemplificativa, tramite cui le alternative esplicite sono presentate come membri possibili e rappresentativi di una categoria più astratta. Sia l’analisi sincronica che quella diacronica si basano su un corpus di dati appositamente costruito che include occorrenze di parlato e di scritto del web, in grado di rivelare anche quelle funzioni più colloquiali e discorsive che non sono ancora attestate nello scritto. Accanto all’analisi diacronica, verrà proposto uno sguardo comparativo, volto a mostrare come lo sviluppo diacronico seguito da piuttosto che trovi dei paralleli in altre lingue.
Lingua: ItalianoPag. 49-72
Etichette: Linguistica, Pragmatica,
Titolo articolo: Ancora sulla diacronia di ‘però’
Dopo una rassegna degli studi recenti sulla diacronia di però, si evidenzia, con relativa documentazione, il ruolo svolto nel passaggio dall’originario valore causale a quello avversativo dai nessi latini e mediolatini ac/et/sed per hoc, specie nella forma con negazione posposta ac/et/sed per hoc non. Per l’italiano antico si segnala la presenza di esempi in cui con il però si traduce un connettivo avversativo latino (sed, tamen, ecc.) e si sottolinea l’importanza e la diffusione del nesso ma però. Per i secoli dal Cinquecento a Settecento si riportano dati derivati da fonti metalinguistiche (grammatiche e vocabolari) e dall’esame di opere di diversi scrittori. Per l’Ottocento si evidenzia la diversa diffusione del però avversativo in diversi campi disciplinari e si segnala la sopravvivenza del però causale, che prosegue anche nel Novecento, in particolare con connettivi di nuova formazione (come epperò). Dai dati presentati nell’articolo si ricavano alcune considerazioni generali.
Lingua: ItalianoPag. 73-104
Etichette: Linguistica, Pragmatica, Storia della lingua italiana,
Titolo articolo: La diacronia di anzi: considerazioni teoriche, dati e prime ipotesi
Nel contributo si presentano i primi risultati di uno studio sulla diacronia della particella italiana anzi. Nei dati del XIII secolo, tratti dall’Opera del Vocabolario dell’Italiano (OVI), coesistono per anzi valore temporale (di precedenza) e valore “contrastivo-correttivo” (Bazzanella 2003). Quest’ultimo si esplica in particolare nel costrutto ‘non p, anzi q’, in cui la negazione porta tipicamente su un’entità già presente nel discorso, un punto di vista di altri, che viene refutato e sostituito con q; anzi può essere parafrasato con congiunzioni avversative quali ma o bensì o con al contrario. Nei dati del XX secolo, tratti dalla Letteratura Italiana Zanichelli (LIZ), permane solo l’uso contrastivo-correttivo; oltre al costrutto precedente si nota un uso privo di negazione su p, in cui q è presentata come una formulazione “migliore”, o un’aggiunta ad ulteriore specificazione: ‘p, anzi q’. I dati del web corpus Risorse Dinamiche dell’Italiano (RIDIRE), del Lessico dell’Italiano Parlato (LIP) e dell’Integrated Reference Corpora for Spoken Romance Languages (C-ORAL-ROM) evidenziano inoltre impieghi con portata sull’illocuzione o come segnale enfatico di inversione della polarità: ‘non p, anzi!’. Da questa prima ricognizione, alcune ipotesi appaiono plausibili e meritevoli di approfondimento: (i) il ruolo della struttura comparativa ‘anzi p che q’ nel passaggio dal valore temporale al valore di preferenza e successivamente di correzione di anzi; (ii) l’apparente diffusione, a partire dal XV secolo, dell’uso correttivo senza inversione di polarità; (iii) l’aumento di portata della particella ed il suo spostamento verso la periferia dell’enunciato.
Lingua: ItalianoPag. 105-126
Etichette: Linguistica, Pragmatica, Storia della lingua italiana,
Titolo articolo: Nota Introduttiva
Nota introduttiva della sezione monografica dedicata alla Prima Guerra Mondiale scritta dal curatore della stessa.
Lingua: ItalianoPag. 119-121
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Titolo articolo: Grande Guerra. Al fronte e dietro il fronte
Due voci per mettere in campo i temi del nuovo Adamo e dell’illusione di pace perpetua, il
tema del suicidio d’Europa, la contraddizione fra la bestialità dei conflitti e i valori di
solidarietà che pur in essi fioriscono. Due voci per aprire anche finestre nel buio della Prima
Guerra Mondiale, dietro il fronte, dove scorrono letteratura e vita di chi fa la Storia e di chi
la subisce, dove fioriscono amicizie e malattie da combattere, coraggio e tenerezza di
famiglie confinate nel silenzio e nell’ombra.
Pag. 123-136
Etichette: Guerra, Europa, Novecento,
Titolo articolo: Roberto Cicala; Valerio Rossi
Uno dei maggiori poeti italiani del primo Novecento, Clemente Rebora (1885-1957), ha lasciato alcune tra le più alte testimonianze liriche sulla Grande Guerra, da lui drammaticamente vissuta con un gravissimo incidente. La ricerca e il confronto della documentazione edita e d’archivio rivela la trasformazione umana, letteraria e spirituale avuta dal poeta a causa del conflitto mondiale, mettendo in luce da autografi inediti l’immagine evangelica di Lazzaro che diviene metafora di un uomo nuovo in grado di risorgere dal fango e dalla ‘melma’ della tragedia in un itinerario di salvezza.
Lingua: ItalianoPag. 137-154
Etichette: Novecento, Poesia, Epistolario,
Titolo articolo: Curzio Malaparte: “La rivolta dei santi maledetti”
Viene ricostruita per sommi capi la genesi storica, politica, ideologica e letteraria de La rivolta dei santi maledetti, il primo libro di Kurt Erick Suckert (Curzio Malaparte) scritto dopo la disfatta italiana di Caporetto e pubblicato in diverse edizioni tutte sequestrate prima da Giolitti, poi da Nitti e Mussolini. La tesi dello scrittore (volontario e invalido di guerra) è che quella di Caporetto non fu una sconfitta militare, ma una rivolta dei fanti della trincea per la disperazione, l’insofferenza della miseria, l’indifferenza della classe dirigente e degli Alti Comandi, gli inutili massacri, la fame, le bestialità: la lotta di una classe (di gente misera e umile che non aveva voluto la guerra e la stava facendo) contro un’altra classe (di gente privilegiata che aveva voluto guerra e non vi prendeva attivamente parte).
Lingua: ItalianoPag. 155-180
Etichette: Caporetto, Rivoluzione, Malaparte Curzio, Novecento,
Titolo articolo: Ungaretti e il sentimento della guerra
Attraverso l’analisi comparativa di lettere a diversi interlocutori (Papini, Marone, Soffici, Puccini, Prezzolini) si delineano i diversi sentimenti della guerra del fante Ungaretti dal 1915 al ‘18. Negli anni permane una fede nel senso di quel sacrificio, che ha però sempre più i connotati del massacro. Nelle lettere affiora un circuito tra i dati della solitudine e della
sofferenza con l’esigenza della fraternità e della gentilezza, quali fondamentali antidoti per
resistere.
Pag. 181-194
Etichette: Poesia, Novecento, Guerra,
Titolo articolo: Una donna che parla alle donne: la Prima guerra mondiale vista da Matilde Serao in Parla “una donna”
Tornare su uno scritto trascurato come Parla una donna (una raccolta di articoli usciti su Il Giorno da maggio 1915 a marzo 1916) di Matilde Serao significa considerare la guerra da un particolare punto di vista: quello femminile. Serao infatti non solo è donna lontana dai campi di battaglia e dalla vita in trincea, ma è donna che si rivolge alle donne. Se si accetta questa particolare prospettiva, il volume si rivelerà interessante sia per lo spaccato di vita sociale sia perché confermerà l’idea comune di come i giornalisti nascondessero o edulcorassero la realtà cruda della guerra. L’articolo analizza tre tematiche: la rappresentazione della guerra; la patria; lo status della donna. In essi si rintraccia la retorica sottesa che si traduce nella fierezza di essere italiani, nel dolore misto all’orgoglio delle donne che hanno al fronte un figlio, un marito, un fratello, nell’ardire dei soldati.
Lingua: ItalianoPag. 195-214
Etichette: Novecento, Guerra, Serao Matilde,
Titolo articolo: ‘Nell’ombra delle mie ali d’uomo’: echi autobiografici, letterari e giornalistici della Partecipazione di Gabriele d’Annunzio alla Prima guerra mondiale
La figura e l’opera di Gabriele d’Annunzio riveste, come è noto, un ruolo cruciale nella partecipazione dell’Italia al primo conflitto mondiale; altrettanto note sono le gesta del poeta-soldato durante le azioni di guerra, così come la produzione oratoria e poetica
dedicata con particolare intensità, negli stessi anni, alla propaganda bellica. L’articolo si propone di rendere conto dell’esperienza bellica dannunziana filtrata attraverso alcuni riflessi autobiografici e così come si presenta nell’opinione di alcuni importanti intellettuali italiani.
Pag. 215-231
Etichette: Poesia, Novecento, Guerra, Ettore Corazzini, Gabriele d’Annunzio,
Titolo articolo: La traducción de los marcadores discursivos en la versión doblada española de la serie: “Il commissario Montalbano”
Studio contrastivo italiani/spagnolo dei segnali discorsivi, elemento comunicativamente importante, soprattutto nel caso di testi come il dialogato di serie televisive popolari. Si nota una presenza massiccia dei segnali discorsivi anche nel doppiaggio spagnolo della popolare serie televisiva: “Il Commissario Montalbano”; si procede quindi ad uno studio qualitativo e quantitativo di questi elementi linguistici.
Lingua: SpagnoloPag. 235-261
Etichette: Novecento, Duemila, Traduzione, Andrea Camilleri,
Titolo articolo: Aspetti problematici del Discorso Accademico: un’analisi dei riassunti delle tesi di laurea
Si individuano e definiscono alcuni nodi di sofferenza della comunicazione accademica italiana prendendo in considerazione un tipo testuale altamente formalizzato,
l’abstract della tesi di laurea. L’analisi, collocata nel più ampio ambito degli studi sul discorso accademico, riguarda in particolare le caratteristiche linguistiche e testuali, da un lato, e le strategie argomentative dall’altro. All’esito dell’analisi proposta e tenuto conto degli strumenti a disposizione degli studenti universitari italiani, vengono avanzate alcune ipotesi sulla scrittura accademica in Italia.
Pag. 263-284
Etichette: Didattica,
Titolo articolo: “Io che mi racconto”: il romanzo del divenire. “In contumacia” di Giacoma Limentani
Il presente saggio unisce due miei interessi di ricerca, l’investigazione sulle trasformazioni di genere apportate da autrici al romanzo contemporaneo mediante scelte stilistiche e strategie espressive e l’analisi della letteratura nata dalla Shoah. Ci si sofferma in particolare sul romanzo In contumacia di Giacoma Limentani, testo dalla cui analisi emerge l’inestricabile nesso fra la responsabilità dei fascisti nella persecuzione degli ebrei romani e l’abiezione che emerge da un atto di violenza. Violenza sessuale, abiezione, e desiderio di narrazione costituiscono, infatti, i temi–raccordo fra la violenza pubblica e quella vissuta nel privato da una donna.
Lingua: ItalianoPag. 287-305
Etichette: Limentani Giacoma, In contumacia, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Il silenzio e la poesia
Pubblicazione di poesie inedite dell’Autore con considerazioni auto-poetologiche.
Lingua: ItalianoPag. 309-318
Etichette: Poesia, Duemila, Novecento,
Titolo articolo: Giacobbe/Jacob
Prima pubblicazione in Spagna dell’Atto unico teatrale “Giacobbe 2014”. L’originale viene accompagnato con la traduzione a fronte in spagnolo di Donatella Danzi.
Lingua: Italiano/SpagnoloPag. 319-331
Etichette: Teatro, Traduzione, Lingua italiana, Lingua spagnola,
Titolo libro/articolo recensito: ¡Enhorabuena! Curso y gramática de español para italófonos
Edizioni: Zanichelli, Bologna – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 335-336
Recensore/i: Fabrizio Ruggeri
Etichette: Didattica, Lingua italiana Lingua spagnola,
Titolo libro/articolo recensito: Il piacere di scrivere. Guida all’italiano del terzo millennio
Edizioni: Carocci, Roma – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 336-340
Recensore/i: Silvia Demartini
Etichette: Didattica, Lingua italiana, Linguistica,
Titolo libro/articolo recensito: Poesía
Traduttore: José Muñoz Rivas
Edizioni: Editorial Renacimiento, Sevilla – 2014
Lingua: Spagnolo
Pag. 341-345
Recensore/i: Rosario Scrimieri Martín
Etichette: Traduzione, Lingua italiana, Lingua spagnola, Poesia, Novecento, Ozzano Guido,
Titolo libro/articolo recensito: Los coloquios
Traduttore: José Muñoz Rivas
Edizioni: Visor Libros, Madrid – 2014
Lingua: Spagnolo
Pag. 346 – 350
Recensore/i: Rosario Scrimieri Martín
Etichette: Traduzione, Lingua italiana, Lingua spagnola, Poesia, Novecento, Ozzano Guido,
Titolo libro/articolo recensito: Conversación en Sevilla
A cura di: Miguel Ángel Cuevas
Edizioni: La Carbonería Ediciones, Sevilla – 2014
Lingua: Spagnolo
Pag. 351-357
Recensore/i: Nicolò Messina
Etichette: Novencento, Duemila, Consolo Vincenzo,
Titolo libro/articolo recensito: Fra le due sponde
Edizioni: Edizioni il Maestrale, Nuoro – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 357-360
Recensore/i: Leonardo Vilei
Etichette: Poesia, Lingua italiana, Novecento, Duemila,