Critica letteraria | 2020 | N. 3

Anno 2020 – 188 – Annata: XLVIII – N. 3 Mese: maggio
Numero monografico: Giacché il disastro. La guerra e i suoi effetti nella letteratura italiana del secondo Novecento
A cura di Noemi Corcione

Autore/i articolo: Giovanni De Leva
Titolo articolo: Nuto Revelli e la Grande guerra dei Vinti

Il saggio ripercorre le testimonianze contadine della Grande Guerra presenti nel Mondo dei vinti di Nuto Revelli, sulla scorta dei temi segnalati dallo scrittore, e in rapporto alle rappresentazioni della guerra passate e coeve. Ne risulta uno dei primi esempi di racconto popolare del conflitto venuti alla luce, che smentisce gran parte della narrativa e del cinema italiani di guerra, e avvalora una minoritaria linea realistica, sin nelle sue radici verghiane.

Lingua: Italiano
Pag. 443-456
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Nuto Revelli, "Mondo dei vinti", Beppe Fenoglio, Emilio Lussu, Enrico Corradini, Francesco Rosi, La grande guerra, Mario Isnenghi, Narrativa neorealista, Partitp Sardo d'Azione,

Autore/i articolo: Riccardo Donati
Titolo articolo: Come formiche su un lenzuolo. Nuto Revelli dall’uomo-massa alla banda partigiana

Ricorrendo a strumenti non limitati all’analisi letteraria (a comprendere la filosofia, la psicoanalisi, i visual e trauma studies), il saggio affronta le pagine consacrate da Nuto Revelli al “disastro” della ritirata di Russia. I caratteri peculiari della sua testimonianza, condensata in immagini e concetti rivelatori del trauma subito, aiutano a comprendere le ragioni profonde, pre-politiche, del suo
successivo impegno antifascista.

Lingua: Italiano
Pag. 457-469
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Nuto Revelli, "La guerra dei poveri", "La ritirata di Russia", "Mai tardi", Antifascismo, Emilio Lussu, La grande guerra, Mario Isnenghi, Mario Rigoni Stern, Narrativa neorealista, Primo Levi, Salvatore Satta, Soldati-formiche,

Autore/i articolo: Daniela De Liso
Titolo articolo: La guerra e i suoi effetti nel Lessico famigliare di Natalia Ginzburg

Il saggio esamina le vicende postbelliche. Lessico famigliare, pubblicato nel 1963 e vincitore del Premio Strega, è il libro più
noto di una delle più importanti intellettuali italiane del dopoguerra, Natalia Ginzburg. Il saggio propone una disamina dei luoghi del libro dedicati, da una narratrice di origine ebrea, al racconto della seconda guerra mondiale e della complessa realtà del dopoguerra in Italia.

Lingua: Italiano
Pag. 471-482
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Natalia Ginzburg, "Lessico famigliare", Anna Kuliscioff, Ebraismo, Filippo Turati, Gabriele Baldini, La grande guerra, Leone Ginzburg, Narrativa neorealista, Neorealismo, Secondo dopoguerra,

Autore/i articolo: Claudio Gigante
Titolo articolo: La finzione nella pagina di Primo Levi

Prendendo le mosse da un dettaglio secondario, la sostituzione di un nome da una versione all’altra di Se questo è un uomo, e analizzando le integrazioni più significative che si registrano nell’edizione del 1958 rispetto alla princeps del 1947, nel contributo si affronta la questione della “finzione” e dello statuto dei personaggi nell’opera maggiore di Primo Levi.

Lingua: Italiano
Pag. 483-498
Etichette: Antifascismo, Filologia dei testi a stampa, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, "Se questo è un uomo", Antifascisimo, Ebraismo, Fede e letteratura, La finzione nella letteratura, La grande guerra, Lager e letteratura, Letteratura neorelista, Martino Barenghi, Narrativa neorealista, Neorealismo, Religione e letteratura,

Autore/i articolo: Antonio Saccone
Titolo articolo: Rappresentazioni del Lager nella scrittura del chimico Primo Levi

La conoscenza dell’universo della chimica ha permesso a Primo Levi di comprendere e narrare l’illogica brutalità di quella «gigantesca esperienza biologica e sociale» che fu il Lager. Il racconto di alcuni episodi legati all’esperienza concentrazionaria
(riversati in particolare in Se questo è un uomo e nel Sistema periodico) mostra come la chimica si accampi non solo come motivo tematico delle opere di Levi, ma anche come paradigma intellettuale, morale ed espressivo della sua scrittura.

Lingua: Italiano
Pag. 499-513
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, "Se questo è un uomo", Antifascismo, Ebraismo, Ebraismo e letteratura, Il sistema periodico, La chimica nella letteratura, La grande guerra, Lager e letteratura, Letteratura neo, Neorealismo,

Autore/i articolo: Matteo Giancotti
Titolo articolo: La testimonianza dei luoghi. Trauma, memoria, identità e paesaggio nella Tregua di Levi

Questo contributo tenta di delineare una parte del processo di ricostruzione identitaria – dopo l’esperienza traumatica del Lager – messo in opera da Primo Levi attraverso la scrittura letteraria, in particolare nel libro La tregua (1963).
Oggetto d’indagine principale, in questa prospettiva di studio, sono le rappresentazioni dei luoghi e dei paesaggi – inserite nel quadro di una svolta epocale (gennaio-ottobre 1945) – che vengono ad assumere un ruolo chiave, come depositarie di un significato umano, nel processo di ricostruzione di sé iniziato dal Levi reduce col difficile viaggio di ritorno da Auschwitz.

Lingua: Italiano
Pag. 515-532
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, Neorealismo, XX secolo, "La tregua", Antifascismo, Auschwitz, Ebraismo e letteratura, La grande guerra, Lager e letteratura, Langhe e letteratura, Le langhe, Letteratura neorelista, Neorealismo,

Autore/i articolo: Giorgio Forni
Titolo articolo: D’Arrigo e il nostos delle parole

Per Stefano D’Arrigo il ritorno dagli orrori della guerra non può attuarsi davvero senza il recupero del momento originario e inventivo del linguaggio che rende di nuovo abitabile il mondo. Dai primi scritti giornalistici fino a Horcynus Orca, D’Arrigo sperimenta così l’intersezione fra poesia e racconto per rappresentare lo spaesamento e la lotta del «reduce», anche sulla base di una rilettura filosofica dell’opera di Hölderlin.

Lingua: Italiano
Pag. 533-551
Etichette: Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Stefano D'Arrigo, Filosofia e letteratura, Fortunato D'Arrigo, Friedrich Holerlin, Galvano Della Volpe, Giuseppe Pontiggia, Horcynus orca, La grande guerra, Vincenzo Consolo, il reduce di guerra,

Autore/i articolo: Daria Biagi
Titolo articolo: Narratore e narratori. Horcynus Orca dal coro funebre al romanzo

Comune a tutte le forme di epica, la figura del narratore assume aspetti diversi col mutare delle fasi storiche e delle comunità a cui si rivolge. Costante è però il suo ruolo nel garantire, attraverso la finzione, il superamento di esperienze comunitarie
traumatiche, collocandosi in una posizione insieme interna ed esterna alle vicende narrate e riattualizzando i “relitti” culturali del passato. Questo studio indaga lo sviluppo di tali elementi a partire dall’uso che ne fa Stefano D’Arrigo in Horcynus Orca, soffermandosi in particolare sulla scena del coro funebre delle femminote.

Lingua: Italiano
Pag. 553-570
Etichette: Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Analisi del racconto, Analisi stilistica, Beppe Fenoglio, Coro delle femminote, Dal racconto al romanzo, Femminote, Friedrich Holerlin, Horcynus orca, Il mare nella letteratura, Iperione, Primo Levi, Racconto,

Autore/i articolo: Giancarlo Alfano
Titolo articolo: Ritornare, ricordare Sistemi del senso e progressione del racconto in Horcynus Orca

Il saggio propone una lettura ravvicinata della seconda sezione del romanzo di D’Arrigo al fine di dimostrare il rapporto tra progressione lineare della vicenda narrata e sviluppo del senso. Il racconto del ritorno del protagonista, reduce della seconda guerra mondiale, si articola infatti dentro una trama complessa di orizzonti semantici e di sistemi valoriali.

Lingua: Italiano
Pag. 571-590
Etichette: Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Stefano D'Arrigo, Allegoria, Antifascismo, Effetti della guerra, Horcynus orca, La grande guerra, Letteratura e guerra, Nevrosi di guerra, Psicanalisi e la guerra, Reduci della seconda guerra mondiale, Ricordo della guerra, Romanzo di guerra,

Autore/i articolo: Cecilia Bello Minciacchi
Titolo articolo: «Alle esche della memoria». La lunga notte di Emilio Tadini

Dedicato a La lunga notte di Tadini, che racconta sinistri episodi della RSI e reazioni della Resistenza milanese, il contributo rintraccia memorie d’autore rimaste vivide nel romanzo del 1987 e già brucianti nelle poesie giovanili apparse
postume. L’analisi individua l’influenza sia manifesta sia taciuta, e sempre perturbante, delle vicende resistenziali di cui Tadini è stato testimone su architettura narrativa e soluzioni stilistiche del romanzo.

Lingua: Italiano
Pag. 591-608
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Emilio Tadini, "La lunga notte", Antifascismo, Benito Mussolini, I dolori della guerra, Piazzale Loreto, Reduci della seconda guerra mondiale, Resistenza, Resistenza milanese, Romanzo di guerra, La Lombardia e la Resistenza, Milano

Autore/i articolo: Vittorio Celotto
Titolo articolo: L’archivio delle memorie. Scrittura delle testimonianze nel Mondo dei vinti di Nuto Revelli

Il saggio propone un’analisi formale del Mondo dei vinti di Nuto Revelli, mostrando come tanto le sue caratteristiche strutturali quanto le procedure retoriche e discorsive adottate, concorrano a esibire la natura dialogica e intersoggettiva della sua scrittura. In bilico tra racconto storico e narrazione letteraria, lo statuto ambiguo del libro appare meno eccentrico se collocato nel dibattito che
negli anni Settanta scrittori come Calvino e Celati e storici come Ginzburg animavano intorno al metodo dell’archeologia e della microstoria.

Lingua: Italiano
Pag. 609-626
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Nuto Revelli, "Il mondo dei vinti", "La guerra dei poveri", Alpini in Russia, Antifascismo, Dispersi in guerra, I Partigiani, Il secondo dopoguerra, Italo Calvino, Letteratura e guerra, Letteratura e resistenza, Natalia Ginzburg, Racconto di guerra, Resistenza,

Autore/i articolo: Alessandro Martini
Titolo articolo: La possibilità di un nemico: Nuto Revelli 1986-1994 (Il disperso di Marburg)

Un’indagine storica volta a far luce sul destino di un ignoto soldato tedesco caduto in Italia nel 1944 diventa per Nuto Revelli occasione di scavo autobiografico ed esistenziale, che obbliga l’autore a ripensare il proprio percorso di soldato e di partigiano. Ma il Disperso di Marburg è innanzitutto un intervento politico mosso dalla preoccupazione per le istituzioni democratiche italiane tra
anni Ottanta e Novanta, e teso a indicare la via di un possibile rinnovamento nel dibattito sulla Resistenza e sul suo lascito.

Lingua: Italiano
Pag. 627-641
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Nuto Revelli, "Il disperso di Marburg", Antifascismo, Dispersi in guerra, Il racconto autobiografico, Il secondo dopoguerra, Letteratura e guerra, Letteratura e politica, Letteratura e resistenza, Racconto storico, Resistenza,

Autore/i articolo: Letizia Revello
Titolo articolo: Scrivere l’oralità: nel laboratorio autoriale di Nuto Revelli

Sulla base di una ricerca d’archivio e un’analisi documentaria, vengono esaminate le scelte stilistiche e narrative compiute da Nuto Revelli per rielaborare, nel passaggio tra oralità e scrittura, le testimonianze raccolte per Il mondo dei vinti. Il confronto tra le diverse stesure di alcune testimonianze documenta la natura letteraria, con intenti espressivi e narrativi, del lavoro compiuto da Revelli per poter «dare voce» al mondo contadino.

Lingua: Italiano
Pag. 643-658
Etichette: Antifascismo, Guerra, Letteratura, Letteratura italiana, XX secolo, Nuto Revelli, "Il mondo dei vinti", "L'anello forte", Antifascismo, Autorialità, Documenti di guerra, Fondazione Nuto Revelli, I contadini e la Resistenza, Il mondo contadino e la guerra, Interviste di guerra, Letteratura e Fascismo, Letteratura e guerra, Letteratura partigiana, Testimonianze orali di guerra,