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Critica letteraria | 2019 | N. 4
Anno 2019 – 185 – Annata: XLVII – N. 4
Numero monografico: Nuove letture per Matilde Serao
A cura di Noemi Corcione
Titolo articolo: Racconti di un’anima: ritratto (intimo) di una poligrafa
Il saggio illumina alcune facce inaspettate del “prisma Serao” che – ancora oggi – può riservare sorprese: sul triplice versante dei contributi giornalistici, di alcune fonti epistolari inedite (che qui si presentano per la prima volta) e di scritti in apparenza minori o marginali, mai ristampati e tuttavia illuminanti per nuove letture di una grande poligrafa infraseculare. Il “caso” Matilde Serao viene così riletto, alla luce di alcune parole chiave, per restituire un ritratto intimo dell’autrice nel suo laboratorio di scritture tra pubblico e privato e tra giornalismo e letteratura, soprattutto nella stagione novecentesca.
Lingua: ItalianoPag. 649-677
Etichette: Epistolario, Giornalismo, Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, XIX secolo, XX secolo, Antifascismo, Eleonora Natale, Matilde Serao, Ballerina, Il Convegno, Il Giorno, Il Pungolo della domenica, L'Idylle de Polichinelle, L'ebbrezza, La Madonna e i Santi, La storia di Napoli, Le Gaulois du Dimanche, Le Marie, Le Monde moderne, Leggende napoletane, Madame la Marquise, Mors tua, Nihil, Parla una donna. Diario femminile di guerra, Preghiere, San Gennaro,
Titolo articolo: “Io non m’intendo di pittura”. Letteratura e arti figurative in Matilde Serao
Il contributo si sofferma sugli interessi artistici di Matilde Serao. Si analizzano innanzitutto il bozzetto incentrato sul Gesù tra i farisei di Saverio Altamura, tratto dalla raccolta Dal vero (I ed. 1879), in secondo luogo le descrizioni dell’Italia a Bologna, relative all’Esposizione del 1888, e infine si punta l’attenzione sull’explicit della seconda edizione del Ventre di Napoli (1906), dedicato al ritratto fotografico di Teresa Ravaschieri. Questi scritti possono risultare estremamente significativi, nonostante la loro marginalità all’interno della fluviale produzione della Serao.
Lingua: ItalianoPag. 679-691
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Pittura, Prosa, Prosa d'arte, XIX secolo, XX secolo, Giovanni Muzzioli, Matilde Serao, Saverio Altamura, Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri, Dal vero, Gesù tra i farisei, I funerali di Britannico, Il Cristo di Saverio Altamura, Il silenzio di Gesù, Il ventre di Napoli, L'Italia a Bologna, Tasso che legge la Gerusalemme liberata a Eleonora d'Este, Una donna,
Titolo articolo: La scrittura di Matilde Serao per il cinema
La Serao è la prima tra gli intellettuali italiani a scrivere del cinema con un ironico articolo del 1906 e passerà da posizioni critiche verso la nuova arte a una partecipazione sempre più convinta che si realizza in articoli di critica cinematografica e in scritture per il cinema con adattamenti dai suoi romanzi e con sceneggiature. Nella critica cinematografica in particolare la Serao sperimenta nuovi spazi giornalistici per la scrittura.
Lingua: ItalianoPag. 693-714
Etichette: Cinema, Critica d’arte, Giornalismo, Letteratura, Letteratura italiana, Sceneggiatura, XX secolo, Alfredo Testoni, Edmondo De Amicis, Eduardo Scarpetta, Ernesto Murolo, Fausto Maria Martini, Gabriele d'Annunzio, Gaetano Campanile Mancini, Giannino Antona Traversi, Gualtiero Fabbri, Matilde Serao, Roberto Bracco, Salvatore di Giacomo, Al cinematografo!, Amore e Castigo, Assunta Spina, Cinematografeide!, Cuore infermo, Dopo il perdono, Il Giorno, Il marito distratto e la moglie manesca, Il perfetto amore, L'eruzione del Vesuvio, La carrozza di Montevergine, La mano tagliata, La mia vita per la tua, La via delle cinque lune, Ll'uocchie cunzacrate, Maria viene a Marcello, Moscone, Na criatura sperduta, O Giovannino o morte!, Piccola fonte, Piccolo Santo, Stermenator Vesevo, Torna a Surriento,
Titolo articolo: Da Gibus a Snob: per una lettura linguistica di Api, mosconi e vespe al «Corriere di Napoli»
Il contributo prende in esame, in prospettiva linguistica, la rubrica Api, mosconi e vespe al «Corriere di Napoli» redatta da Matilde Serao, con lo pseudonimo di Gibus, dal 1888 al 1892. Lo spoglio linguistico dei testi mostra alcuni aspetti specifici della scrittura giornalistica dell’autrice, che si caratterizza come originale e innovativa nei diversi livelli di analisi, soprattutto se confrontata con la prosa di Snob, pseudonimo di Salvatore Di Giacomo e Roberto Bracco, autori della rubrica a partire dal 1892.
Lingua: ItalianoPag. 715-738
Etichette: Giornalismo, Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, XIX secolo, Gibus, Matilde Serao, Roberto Bracco, Salvatore di Giacomo, Snob, Api mosconi e vespe, Caffè di Napoli, Corriere di Napoli,
Titolo articolo: Matilde Serao senza Napoli. Per una variazione nella storia (e biografia) della scrittrice
Negli anni del soggiorno romano si concentra quella che viene reputata la grande stagione letteraria di Matilde Serao, eppure l’attenzione critica si è soffermata raramente e di scorcio su questo periodo eccezionalmente propizio per la produzione narrativa della scrittrice. L’articolo ne dimostra il rilievo attraverso i contributi pubblicati sul «Capitan Fracassa» e le importanti lettere fin qui inedite della Serao a Luigi Arnaldo Vassallo.
Pag. 739-765Etichette: Epistolario, Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, XIX secolo, Corrispondenza, Luigi Arnaldo Vassallo, Matilde Serao, Capitan Fracassa, Chiquita, Corriere del Mattino, Cose di Francia, Da Roma a Roma e viceversa, Dal vero, Fanfulla, Fanfulla della domenica, Fantasia, Gazzetta Letteraria, Giornale di Napoli, Il Novelliere, Il Romanzo della fanciulla, Il ventre di Napoli, Illustrazione italiana, La Conquista di Roma, La Gazzetta Piemontese, La virtù di Checchina, Maldicenza, Non più, Novità letterarie, Opale, Pagina azzurra, Piccole anime, Raccolta minima, Rassegna teatrale, Scuola normale femminile, Telegrafi dello Stato, Tuffolina, Vita e avventure di Riccardo Joanna,
Titolo articolo: Una fioraia: una piccola migrante dal ventre di Napoli al mondo di “lassù”
Il racconto ‘Una fioraia’ (in ‘Piccole anime’, 1883) è letto in rapporto alla realtà urbana di Napoli nella seconda metà del secolo XIX. Un indicatore spaziale (lassù) evidenzia nel testo il divario tra zone diverse, separate da un dislivello di pochi metri, ma percepite come mondi lontani. In queste pagine, che trovano un riscontro nel ‘Ventre di Napoli’ e in un precedente scritto di Giustino Fortunato, l’anonima protagonista del racconto muore dopo aver varcato per la prima volta il confine tra i due mondi.
Lingua: ItalianoPag. 767-785
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, XIX secolo, Giustino Fortunato, Matilde Serao, Corrispondenza napoletana, Il ventre di Napoli, La rassegna settimanale, Piccole anime, Una fioraia,
Titolo articolo: Il ventre d’Europa. La catabasi di un’anima semplice
L’anima semplice di Suor Giovanna della Croce si porta dietro, nel varco tra Ottocento e Novecento, tutte le ombre della degenerazione. Il punto di vista marginale di una suora di clausura, costretta a un viaggio verso un mondo infero, acquista nello scolorimento sistematico della scrittura l’ampiezza rivelatrice di sguardo grandangolare sul tramonto dell’Occidente.
Lingua: ItalianoPag. 787-802
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, XIX secolo, Matilde Serao, L'anima semplice. Suor Giovanna della Croce,
Titolo articolo: Declinazioni del bovarismo da Verga a Serao
La pubblicazione nel 1881 della traduzione di Madame Bovary produsse un “effetto Flaubert” su alcuni letterati italiani. In questo ambito si è scelto di analizzare il romanzo Il marito di Elena di Giovanni Verga (1882) e la novella La virtù di Checchina di Matilde Serao (1883), che si distinguono per essere l’uno molto prossimo all’archetipo francese, l’altra il suo massimo rovesciamento parodico, sicché, mentre Elena Dorello è a tutti gli effetti una “Bovary in sedicesimo”, Checchina Primicerio, attraverso i suoi atti mancati e la sua inettitudine, assume i tratti di un personaggio “novecentesco”, di indubbia modernità.
Lingua: ItalianoPag. 803-812
Etichette: Letteratura, Letteratura francese, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, Traduzione, XIX secolo, Elena Dorello, Giovanni Verga, Gustave Flaubert, Matilde Serao, Checchina Primicerio, Il marito di Elena, La virtù di Checchina, Madame Bovary,
Titolo articolo: Bravate e gioco del lotto nella Rabouilleuse di Balzac e nel Paese di cuccagna di Matilde Serao
Nel ‘Paese di cuccagna’, per la trattazione del tema del gioco del lotto Matilde Serao prese ispirazione dal romanzo balzachiano ‘La Rabouilleuse’. Non si limitò a basarsi sulla definizione di tale gioco come oppio del povero, ma fece altresì confluire nel suo romanzo l’aspetto farsesco presente in Balzac. La Serao intese mostrare come l’infamia rappresentata dal gioco del lotto rovini la società napoletana.
Lingua: ItalianoPag. 813-825
Etichette: Gioco, Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, XIX secolo, Benedetto Croce, Honoré de Balzac, Matilde, La Rabouilleuse, Paese di cuccagna, Terno secco,
Titolo articolo: Domenico Rea e Raffaele La Capria lettori di Matilde Serao. Una breve ricognizione
L’intervento analizza l’interpretazione dedicata a Matilde Serao da Domenico Rea e Raffaele La Capria. Il primo allestisce un partecipe elogio dell’efficacissima cronista, dell’implacabile e spregiudicata polemista, esprimendo tuttavia forti riserve sulla narratrice, ritenendola fievole, priva di validità conoscitiva e artistica. La Capria, riprendendo anche argomentazioni del giudizio demolitorio di Henry James, inserisce la Serao tra i prototipi letterari più rappresentativi della letteratura consolatoria ispirata alla «napoletanità», al culto di un patetico populismo.
Lingua: ItalianoPag. 827-832
Etichette: Critica letteraria, Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, XX secolo, Domenico Rea, Matilde Serao, Raffaele La Capria, Armonia perduta, L'occhio di Napoli, Le due Napoli,
Titolo articolo: I ‘centri d’interesse’ del Paese di cuccagna e altre questioni narratologiche
Il saggio argomenta l’importanza, nei romanzi di Matilde Serao, di personaggi focali suscettibili di costituire «centri d’interesse», vale a dire di rafforzare l’istanza etico-ideologica che nelle singole opere si esprime. Ciò, tuttavia, non è sintomo di un primitivismo narrativo, ma è frutto di una scelta strategica. Serao in diverse sue opere sa modulare diversamente le soluzioni enunciative, anticipando moduli pienamente modernisti, per di più venati di sensibilità gender.
Lingua: ItalianoPag. 833-846
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, XIX secolo, Matilde Serao, All'erta sentinella!, Il paese di cuccagna, La Conquista di Roma, Leggende napoletane,
Titolo articolo: «Un pensiero sulla fronte, negli occhi, sulle labbra». Racconto figurale e istanze melodrammatiche in Fantasia di Matilde Serao
Il saggio esamina in ottica narratologica il romanzo Fantasia di Matilde Serao, per mettere in luce, da un lato, la compresenza al suo interno di più modi di raccontare, dall’altro, le strategie a cui la scrittrice è ricorsa per dare forma all’interiorità dei personaggi protagonisti della storia. In particolare, si argomenta come nel romanzo convivano dinamiche di tipo figurale, per cui i contenuti narrativi sono filtrati dal punto di vista dei personaggi, e istanze di natura melodrammatica, tese alla teatralizzazione della sfera interiore di questi ultimi.
Lingua: ItalianoPag. 847-862
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Prosa, Romanzo, XIX secolo, Anna Banti, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao, Personaggio, Fantasia, Giacinta, Il marito di Elena, La virtù di Checchina, Madame Bovary,
Titolo articolo: Forme e sostanze della psicologia femminile nella narrativa breve di Matilde Serao
Ci si propone di classificare i personaggi femminili della narrativa breve di Serao sulla base delle tecniche adoperate dalla scrittrice per rappresentare la loro vita interiore e delle emozioni e dei sentimenti che sostanziano la loro psicologia.
Lingua: ItalianoPag. 863-876
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Narrativa, Novella, Prosa, Romanzo, XIX secolo, Matilde Serao, All'erta sentinella!, Bozzetti, Canituccia, Gli amanti, Il Romanzo della fanciulla, Il viale degli oleandri, La virtù di Checchina, Nella via (Vincenzella), Per monaca, Piccole anime, Telegrafi dello Stato, Terno secco, Una fioraia,
Titolo articolo: Dal vero: casi e difetti del reflector character
L’autore analizza alcuni casi di imperfetta ‘riflettorizzazione’ in Dal
vero (1879) di Matilde Serao. Proprio per le loro anomalie, dovute alla scarsa padronanza, da
parte della giovane Serao, delle tecniche flaubertiane della soggettivazione, tali
esempi costituiscono un punto di vista privilegiato per studiare il processo di
grammaticalizzazione del racconto figurale nel Naturalismo italiano.
Pag. 877-891
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Paesaggio, Religione, Religiosità, XIX secolo, Il Mattino, Lettere di una viaggiatrice, Nel Paese di Cleopatra, Nel Paese di Gesù, Prosa di viaggio, Ricordi di un viaggio in Palestina,
Titolo articolo: Nel paese di Gesù. I luoghi nella scrittura di Matilde Serao
Il saggio propone una disamina di Nel Paese di Gesù. Ricordi di un viaggio in Palestina
(Napoli, Tocco, 1899), il libro annunciato da Matilde Serao all’indomani
del suo viaggio in Palestina, compiuto tra la primavera e l’estate del 1893, esperienza
fondamentale per la giornalista napoletana, che da scrittrice odeporica
diventa «pellegrina viaggiante», trasformando, nella prassi diegetica, i luoghi
in simboli pregnanti di una spiritualità ben più profonda di quella, quasi patinata,
che la critica le ha attribuito.
Pag. 893-906
Etichette: Autobiografia, Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Letteratura religiosa, Religione, Religiosità, XIX secolo, XX secolo, Giornalismo, Il Mattino-supplemento, Lettere di una viaggiatrice, Nel Paese di Gesù, Prosa, Reportage, Storia di un viaggio in Palestina,
Titolo articolo: Nel paese di Gesù di Matilde Serao: un’analisi linguistica
Il contributo propone una lettura linguistica di Nel paese di Gesù: partendo dal
quadro degli usi linguistici che accomunano la scrittura della Serao alla prosa
giornalistica ottocentesca, si procede poi a una disamina delle rappresentazioni
del parlato e dell’uso dei forestierismi quali elementi distintivi del realismo seraiano
in quest’opera. L’analisi testuale e linguistica dimostra le peculiarità innovative
dello stile della Serao che la collocano, in anticipo sui tempi, nel contesto dei
turbamenti e delle inquietudini della grande letteratura europea del Novecento.
Pag. 907-924
Etichette: Letteratura, Letteratura di viaggio, Letteratura latina, Linguistica, Religione, Religiosità, XIX secolo, XX secolo, Il Mattino-supplemento, Linguistica, Narrativa, Nel Paese di Gesù, Prosa di viaggio, Reportage, Storia di un viaggio in Palestina,
Titolo articolo: L’abiura di Matilde Serao. Dalla Chiesa greco-scismatica alla Chiesa di Roma
Il saggio presenta il “processetto” con il quale Matilde Serao nel 1871
abiurò la fede greco-scismatica chiedendo al Cardinale Arcivescovo di Napoli,
Sisto Riario Sforza, di entrare a far parte della Chiesa di Roma.
Pag. 925-930
Etichette: Letteratura italiana, Religione, Religiosità, XIX secolo, Abiura, Archivio Storico Diocesano di Napoli, Chiesa ortodossa, Fede, Paolina Borrely, Paolina Borrely-Scanavy, Religione, Religione cristiana, Religione greco-scismatica, Sisto Riario Sforza, Urbano VIII,