Le riviste sostenitrici
Critica letteraria | 2019 | N. 1
Anno 2019 – Annata: XLVII – N. 1
A cura di Noemi Corcione
Titolo articolo: «Questi, che mai da me non fia diviso» (Inf. V, 135)
Il celebre episodio di Paolo e Francesca è qui rivisitato da un’interpretazione singolare che cancella definitivamente l’alone romantico che su di esso si era accumulato nel corso del tempo. Facendo leva su alcuni aspetti non sufficientemente considerati che il testo stesso ci indica e, soprattutto, sul sistema della poena sensus sul quale poggia il principio del contrappasso, il saggio insiste sulla inusuale condizione in cui sono ritratti i corpi dei due amanti e su una nuova visione della pietas di Dante che ne provoca l’irrepetibile svenimento.
Lingua: ItalianoPag. 3-12
Etichette: Letteratura italiana, Poesia, Trecento, Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Paolo, Francesca, Umberto Bosco, desiderio, amore, virtù, passione, Silvio Pasquazi, poena sensus, Andrea Cappellano, Giordano da Pisa,
Titolo articolo: Garcilaso de la Vega lettore di Vittoria Colonna: per una interpretazione del sonetto Clarísimo marqués, en quien derrama
Nel presente studio si realizza una lettura critica del sonetto XXI di Garcilaso, diretto a un «clarísimo marqués», che alcuni studiosi hanno identificato nella persona del marchese del Vasto Alfonso d’Avalos. Attraverso un esame delle fonti e un’analisi del ritratto poetico del marchese nel contesto più ampio del petrarchismo e dell’umanesimo meridionale, con particolare attenzione al cenacolo d’Ischia, si apportano nuovi elementi a favore di tale identificazione
Lingua: ItalianoPag. 13-39
Etichette: Garcilaso de la Vega, Vittoria Colonna, Letteratura italiana, Letteratura spagnola, Poesia, Sonetto, Alfonso d’Avalos, Cinquecento, Napoli, Francisco de Herrera, Tamayo de Vargas, Eugenio Mele, Pedro de Toledo, Dialogus de viris et foeminis aetate nostra,
Titolo articolo: Alfieri e i soggetti storici moderni nelle pagine del «Conciliatore»
L’articolo affronta il dibattito sorto nella rivista milanese «il Conciliatore» sui soggetti storici moderni e sul loro impiego nella tragedia di Alfieri. Prendendo in esame i contributi e le recensioni di Silvio Pellico, Ermes Visconti, Giuseppe Nicolini e Ludovico Di Breme, il saggio intende mostrare come i giudizi espressi sulla produzione dell’Astigiano siano da ricondurre alla promozione da parte del ‘foglio azzurro’ di una tragedia ‘nazionale’ italiana fondata sul recupero della storia medievale e moderna
Lingua: ItalianoPag. 41-58
Etichette: Letteratura italiana, Ottocento, Vittorio Alfieri, Il Conciliatore, tragedia, Silvio Pellico, Ermes Visconti, Giuseppe Nicolini, Ludovico Di Breme, storia, patriottismo, teatro, Francesco Saverio Salfi, teatro nazionale, August Wilhelm Schlegel, classico,,
Titolo articolo: La vita degli uomini come “storia di sangue e corpi nudi”. Personaggi omodiegetici del Sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino
Violenza bestiale dei nazifascisti, rancorosa crudeltà dei combattenti di una guerra di liberazione che sfiora il conflitto ‘civile’, estrema miseria degli ultimi, misoginia di un sesso senza remore, nel primo grande romanzo di Calvino sono filtrati dallo sdoppiato punto di vista dei due personaggi omodiegetici del piccolo Pin e del commissario comunista Kim, mentre la spietatezza della vicenda è avvolta, in fondo, dall’ingenuo alone fiabesco – tenero e ad un tempo ruvidamente realistico – di un riscatto di sapore chapliniano.
Lingua: ItalianoPag. 59-75
Etichette: Letteratura italiana, Novecento, Prosa, romanzo, Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, nazismo, fascismo, Pin, Giglia, Kim, resistenza, partigiano,
Titolo articolo: La guerra dei padri. Beppe Fenoglio e il primo conflitto mondiale
Il saggio ripercorre l’inchiesta storico-narrativa sul primo conflitto mondiale che Beppe Fenoglio sembra svolgere tra Un giorno di fuoco (1955) e I penultimi (1962-1973), alla ricerca d’un raccordo politico e morale tra la Grande guerra e la Resistenza. Si tratta d’un percorso accidentato, che tra l’altro vede lo scrittore cambiare radicalmente posizione sul conflitto, prima di riuscire a tracciare una linea genealogica e una tradizione culturale di riferimento.
Lingua: ItalianoPag. 77-92
Etichette: Letteratura italiana, storia, Novecento, Beppe Fenoglio, prima guerra mondiale, Grande Guerra, Un giorno di fuoco, I penultimi, resistenza, Primavera di bellezza, romanzo, prosa, partigiano, La licenza, Il mortorio boeri, Un Fenoglio alla prima guerra mon,
Titolo articolo: Un ironico gioco di contrappunti. Il Decameroncino di Luigi Capuana
Il Decameroncino è testo emblematico, nell’officina letteraria di Capuana, di una costante ricerca teorica sulla forma della novella moderna. Il rapporto esibito con l’opera di Boccaccio permette allo scrittore di Mineo di istituire un sapiente gioco di riprese e ribaltamenti, tessuto col doppio filo del contrappunto ironico. L’organico sistema del Decameron è rimodulato nel senso del frammentario. Tramite un fantastico inquieto e paradossale, la narrazione sospende criteri di realismo determinista per alludere alla complessità del vero e della scrittura che lo figura.
Lingua: ItalianoPag. 93-112
Etichette: Letteratura italiana, Prosa, Novella, Ottocento, Luigi Capuana, Decameroncino, Decameron, Giovanni Boccaccio, Ironia,
Titolo articolo: Prolegomeni all’edizione critica del De regno et regis institutione di Francesco Patrizi da Siena
Il saggio si propone di presentare alcune delle più rilevanti tematiche etico-politiche affrontate da Francesco Patrizi da Siena, vescovo di Gaeta dal 1464, nel ponderoso trattato De regno et regis institutione, ch’egli offrì ad Alfonso II d’Aragona, figlio di Ferdinando I, nel 1484, nonché di inquadrare l’opera nel più generale contesto della letteratura politica di età umanistico-rinascimentale. Si offre, infine, la descrizione della tradizione superstite, manoscritta e a stampa, del De regno.
Lingua: ItalianoPag. 113-134
Etichette: Letteratura italiana, Francesco Patrizi, Quattrocento, Letteratura latina, Umanesimo, De regno et regis institutione, Alfonso II d’Aragona, Rinascimento, Napoli, Regno di Napoli, Aragonesi, Napoli aragonese, Poggio Bracciolini, De infelicitate principium,,
Titolo articolo: Idealismo e modernismo nella cultura letteraria fin de siècle alla luce delle corrispondenze fogazzariane
Alla fine del diciannovesimo secolo l’ideologia fogazzariana si proiettò sullo sfondo di un clericalismo riformista di ascendenza cattolica, mentre il suo coinvolgimento in quel movimento che prendeva il nome di Modernismo si rifletté soprattutto sulla composizione de Il Santo. Finalità del saggio è descrivere l’ambiente culturale in cui Fogazzaro sviluppò la sua ideologia e la sua poetica, tenendo nel giusto conto anche la fortunata ricezione estera delle sue opere e le relazioni con i suoi corrispondenti in Italia, Francia, Inghilterra e stati Uniti.
Lingua: ItalianoPag. 135-160
Etichette: Letteratura italiana, Ottocento, Antonio Fogazzaro, Modernismo, Prosa, Il Santo, Romanzo, Matilde Serao, I cavalieri dello spirito, Ugo Ojetti, Alla scoperta dei letterati, Giovanni Semeria, Brizio Casciola, Maurice Blondel, Lucien Laberthonnière, Geremia,
Titolo articolo: «In terra d’oltremare» o «in una villa solitaria»: l’esilio nei Colloqui di Guido Gozzano
Nella poesia di Gozzano l’esilio coincide con una situazione di esclusione: dalla vita, dall’amore, paradossalmente anche dalla morte. Quest’ultima, come leggiamo nei versi della Signorina Felicita, «esilia» il poeta «in terra d’oltremare», in un altrove che assume presto le caratteristiche di una stampa esotica. Diverso l’isolamento al quale si autocondanna Totò Merumeni che, definitivamente chiuso nella sua «villa triste», canta «l’esilio e la rinuncia volontaria».
Lingua: ItalianoPag. 161-171
Etichette: Letteratura italiana, Ottocento, Poesia, Guido Gozzano, Esilio, esclusione, Signorina Felicita, Via del rifugio, Paolo e virginia, L’amica di nonna Speranza, Cocotte, Colloqui,
Titolo articolo: Sull’ultimo Cucchi. Ritorno alle origini senza affanno
Nell’ultimo libro di Maurizio Cucchi, Paradossalmente e con affanno, che comprende testi giovanili e il poemetto La sciostra, scritto invece nel 2013, l’attimo di onirica «sospensione felice» del poemetto è il riappropriarsi, da parte del soggetto, del tempo più autenticamente vissuto, proprio nel momento di pausa, tregua e sosta, che equivale ad uno stadio di ‘decrescita felice’ (Latouche) a contatto con la frugalità, la semplicità, la manualità di cui la «sciostra» è, in senso letterale, depositaria. Il magazzino sul naviglio è il correlativo di un ritorno alle origini della propria storia, in un tempo e in uno spazio ‘ritrovati’.
Lingua: ItalianoPag. 173-189
Etichette: Letteratura italiana, Duemila, Letteratura italiana contemporanea, Poesia, Maurizio Cucchi, Paradossalmente e con affanno, La sciostra, La malattia di Pietro, Il male è nelle cose, Sua eminenza verbale, Per un secondo o un secolo, Vite pulviscolari, Malas,
Titolo articolo: Fortuna di un (presunto) errore testuale: Aulo Gellio 1,23,8; Giovanni Pontano, Aegidius, 44.
Il saggio analizza i testimoni dell’Aegidius con le opere e la tradizione dei testi di Aulo Gellio.
Lingua: ItalianoPag. 191-196
Etichette: Letteratura italiana, Letteratura umanistica, Letteratura latina, Umanesimo, Dialogo, Giovanni Pontano, Quattrocento, Dialoghi, Charon, Poesia, Antonius, Actius, Latino, Aegidius, Aulo Gellio, Filologia, Favorino, Macrobio, Noctes Atticae, Sertorius, Poem,
Titolo libro/articolo recensito: «La miglior parte della mia anima». Lettere alla moglie (1883-1893)
A cura di: Cecilia Gibellini
Edizioni: Archinto, Milano – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 197-199
Recensore/i: Umberto Lorini
Etichette: Letteratura italiana, Ottocento, Novecento, Prosa, Epistolario, Gabriele d’Annunzio, Maria Hardouin,
Titolo libro/articolo recensito: Sciascia moderno. Studi, documenti e carteggi
Edizioni: Edizioni Pendragon, Bologna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 199-202
Recensore/i: Irene Pagliara
Etichette: Letteratura italiana, Novecento, Prosa, Leonardo Sciascia, Il contesto, Todo modo, La scomparsa di Majorana, L’affaire Moro, Cavaliere e la morte, Consiglio d’Egitto,
Titolo libro/articolo recensito: “Questo strano, lunghissimo viaggio”. Cristina Campo tra dialogo epistolare e bellezza liturgica
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Alessandria – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 202-205
Recensore/i: Paolo L. Bernardini
Etichette: Letteratura italiana, Cristina Campo, Letteratura religiosa, Margherita Pieracci Harwell, Lettere a Mita, Gli imperdonabili, Se tu fossi qui,
A cura di: Giovanna Rizzarelli, Cristina Savettieri
Edizioni: Il Mulino, Bologna – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 205-208
Recensore/i: Alberto Comparini
Etichette: Letteratura italiana, Storia della lettura, Poesia, Romanzo, Autobiografia, Dialogo,