Critica letteraria | 2010 | N. 2

Il confronto tra il sonetto di Bembo ‘Crin d’oro crespo e d’ambra tersa e pura’ e quello del Berni ‘Alla sua donna’ consente allo studioso di porre in luce l’abile operazione compiuta da quest’ultimo nell’utilizzare il codice linguistico petrarchista spostandone, però, i figuranti metaforici su figurati diversi da quelli tradizionali. Da qui il saggio si allarga a considerare altri aspetti dell’antipetrarchismo.

La studiosa conduce una panoramica sul significato del paesaggio e sui relativi mutamenti interpretativi intervenuti nella letteratura tra Ottocento e Novecento.

Privilegiando una lettura critica che indaghi sull’apporto dell’inconscio nella produzione narrativa pirandelliana, lo studioso si sofferma sulle due ultime raccolte confluite nelle ‘Novelle per un anno’, cioè ‘Berecche e la guerra’ e ‘Una giornata’. Scritte dopo il 1929, le novelle pubblicate in queste sezioni fanno registrare una più cospicua presenza di immagini di sogni rispetto alla precedente produzione narrativa dell’Agrigentino e una dimensione onirica progressivamente preponderante.

Al centro dell’analisi dello studioso viene posto il racconto di Gadda ‘San Giorgio in casa Brocchi’ di cui viene preso in esame il complesso sistema simbolico e di rimandi. Caratteristico del testo è il conflitto tra bisogni individuali (che minacciano l’ordine sociale) e morale, tra norma e trasgressione.

Il saggio esplora l’articolato rapporto tra Mario Soldati e l’America, così come esso si venne a costituire dal 1929, anno della prima esperienza oltreoceanica dello scrittore, al 1977, anno di pubblicazione del romanzo ‘La sposa americana’. Tappa fondamentale di questo “viaggio” reale e sentimentale resta l’opera ‘America primo amore’ (1935) che segna l’amarezza e la disillusione di Soldati conseguente al realizzato tentativo di emigrazione negli USA per sfuggire al clima oppressivo del regime fascista. Gli anni della maturità vedono un riavvicinamento dello scrittore all’America che torna ad essere quel mondo “nuovo” capace di consentire infinite rinascite.

Dopo un preambolo che ripercorre il complesso rapporto tra letteratura e giornalismo e si sofferma sulla natura della collaborazione degli scrittori ai quotidiani tra Otto e Novecento, il saggio prende in esame la breve ma significativa esperienza (marzo-luglio 1947) di Corrado Alvaro alla direzione del “Risorgimento”, la testata apparsa a Napoli, nel 1943, all’indomani delle quattro giornate.

Fondata sul culto di un’immagine femminile atletica che si riconduce al fascino della donna dell’antica Sparta è la poesia di Milo De Angelis di cui vengono analizzate alcune liriche dedicate al gesto sportivo femminile.

Al centro dell’indagine dello studioso, che ripercorre le precedenti posizioni critiche sull’argomento, vi è il rapporto tra Gadda e il fascismo.

Il testo qui proposto si sofferma sulla raccolta poetica di Giorgio Bàrberi Squarotti ‘Gli affanni, gli agi e la speranza’ (Forlì, L’Arcolaio, 2008) mettendone in evidenza la tematica preponderante, la nudità, e i tratti stilistici.