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Critica del testo | 2022 | N. 1
Anno 2022 – N. 1
A cura di Marcello Ciocchetti
Titolo articolo: Il testo del “Muspilli”: un esercizio di filologia
I complessi problemi riguardanti la ricostruzione dell’antico componimento in medio-alto tedesco “Muspilli” nascono a partire dall’editio princeps di Schmeller nel 1832. Le intricate vicende legate al ritrovamento del testo hanno ampliato il già lungo elenco delle problematiche ecdotiche. Ai fini di un’edizione critica del “Muspilli” occorre avvalersi appieno del contributo delle trascrizioni manoscritte realizzate da Docen (e da Maßmann e Schmeller attraverso l’edizione di Vetter 1872, pur nei limiti della loro incertezza) prima che parti della fonte primaria fossero irreparabilmente danneggiate. Si tratta quindi di un ‘ritorno al manoscritto’ attraverso la mediazione di moderne copie che pure hanno un loro autonomo valore. Un noto precedente è costituito dall’edizione del “Beowulf” di Julius Zupitza del 1882, che utilizzava le due trascrizioni del poema di Thorkelin risalenti al 1800 circa.
Lingua: ItalianoPag. 9-36
Etichette: Filologia romanza, X secolo, Muspilli,
Titolo articolo: Emotion and Places in Chrétien’s Romances
L’esperienza umana dei luoghi si basa sulla risonanza emotiva: i luoghi risultano significativi a seconda dell’intensità dei sentimenti che attribuiamo loro. Su tale presupposto il saggio si concentra essenzialmente su come Chrétien de Troyes descrive i luoghi in modo da farli risuonare con l’interiorità dei suoi personaggi. In alcuni casi rilevanti l’idea stessa di risonanza emotiva informa il modo in cui i luoghi si modellano in relazione al significato complessivo dell’episodio e dell’intera narrazione.
Lingua: InglesePag. 39-94
Etichette: Letteratura medievale, XII secolo, Chrétien de Troyes,
Titolo articolo: “Et ge ne sai pas le françois”. La traduzione degli zoonimi esotici in alcune bibbie romanze medievali
La Bibbia rappresenta un interessante oggetto di indagine accademica per i filologi, lessicografi e antropologi. Dal 13° sec. in poi, la “Bibbia” è stata tradotta nelle principali lingue romanze (francese e anglo-normanno, castigliano e italiano). Il saggio fornisce un esame incrociato di queste traduzioni parallele con dati rilevanti riguardanti le attitudini intellettuali di traduttori appartenenti a diversi ambiti culturali. Il caso di studio dei nomi di animali esotici, che è l’oggetto del saggio, illustra come i traduttori di romanzi medievali si posero di fronte a un problema assai complicato: il dilemma era se rimanere fedeli al testo sacro anche nei casi in cui esso risultasse così distante da risultare quasi incomprensibile.
Lingua: ItalianoPag. 95-113
Etichette: Bibbia, Traduzione, XIII secolo,
Titolo articolo: La lirica dei trovieri: nuove acquisizioni critiche
La lirica dei trovieri gode di minore attenzione rispetto a quella riservata alla produzione dei confratelli trovatori: ciò deriva principalmente da un pregiudizio secondo cui in essa sia individuabile un esercizio creativo di minore qualità, a livello sia di contenuto ideologico sia di invenzione formale, rispetto alla lirica occitanica: essa è stata insomma recepita, in particolare dagli studiosi della tradizione trobadorica, come una stanca e sbiadita ripetizione del fulgido modello meridionale. Una inversione di tendenza si è tuttavia registrata negli ultimi tempi: il contributo di Lucilla Spetia svolge infatti una ricognizione degli studi inerenti la lirica dei trovieri degli ultimi venti anni.
Lingua: ItalianoPag. 117-141
Etichette: Letteratura romanza, Rassegna, XII secolo,