Critica del testo | 2017 | N. 1

Anno 2017 – Annata: XX – N. 1
A cura di Marcello Ciocchetti

Autore/i articolo: CESARE MASCITELLI
Titolo articolo: Un nuovo testimone frammentario della “Vìe des Peres” nell’Archivio Storico Comunale di Crema

Nell’articolo si offre una descrizione codicologica e l’edizione di un nuovo testimone frammentario (denominato Cr) della “Vie des Peres” anticofrancese, recentemente ritrovato presso l’Archivio Storico Comunale di Crema (CR). Lo studio è accompagnato da una breve nota linguistica e da un ipotesi relativa alla storia esterna del codice primitivo, forse identificabile con un manoscritto appartenuto alla biblioteca dei Visconti-Sforza. Si propone infine un tentativo di inquadramento di Cr all’interno della tradizione: l’indagine dimostra la superiorità del testo di Cr, portatore di un consistente numero di ‘lectiones difficiliores’, rispetto agli altri codici della sua famiglia di appartenenza.

Lingua: Italiano
Pag. 10-63
Etichette: Filologia romanza, Duecento,

Autore/i articolo: MANUEL NEGRI
Titolo articolo: Una nuova fonte per “Li Miracoli de Senta Maria”: il ms. Rivipullensis 193

Li “Miracoli de Senta Maria”, raccolta di prodigi volgarizzati in veneziano da un anonimo religioso all’inizio del XIV sec., sono stati studiati da Ezio Levi nel 1917. Per alcuni di essi, lo studioso ipotizzava la consultazione di una fonte ignota, ma comune alla “Scala coeli” di Jean Gobi le Jeune. La scoperta di una piccola raccolta latina di area catalana sul finire degli anni Cinquanta del secolo scorso può ora essere sfruttata per colmare questa lacuna, confermando inoltre la felice intuizione di Levi in merito all’esistenza di un nucleo di alcuni ‘récits’ anteriori e comuni alle due raccolte. L’analisi comparativa, volta a dimostrare, da parte dell’anonimo, la consultazione dei testi ora traditi dal ms. di Ripoll (R) magari in una collezione comune ed anteriore a quella dì R, è condotta attraverso lo studio di calchi, trasposizioni ‘verbum e verbo’ e lezioni convergenti tra i vari testi.

Lingua: Italiano
Pag. 65-103
Etichette: Letteratura religiosa, Volgarizzamento, Trecento,

Autore/i articolo: FRANCESCO DI LELLA
Titolo articolo: L’altro tradimento. Lancillotto, la sorella di Meleagant e il finale del “Chevalier de la Charrette”

Nel “Chevalier de la Charrette” di Chrétien de Troyes Lancillotto riesce a portare a termine con successo la sua ‘queste’ e a salvare la corte diArtù dalle minacce del perfido Meleagant grazie all’intervento dì una giovane fanciulla, sorella dello stesso Meleagant, che lo libera dalla torre in cui era stato rinchiuso. Il saggio si propone, a partire da un’analisi sia lessicale che narratologica, di riflettere sulle caratteristiche del sentimento che lega la fanciulla a Lancillotto, sul suo ruolo all’interno del romanzo e sulla concezione dell’amore che gli ultimi mille versi della “Charrette” sembrano proporci.

Lingua: Italiano
Pag. 107-146
Etichette: Letteratura medievale, Chrétien de Troyes, Medioevo,

Autore/i articolo: LORENZO MAININI
Titolo articolo: Cavalcanti alla “Tavola Ritonda”. Appunti sulla mimesi del verso nella prosa romanzesca

L’articolo esamina le interferenze prosa/verso nella tradizione romanzesca italiana. Si concentra in particolare sul testo della “Tavola Ritonda” (XIV secolo), in duplice prospettiva: da un lato, osservando l’influenza lessicale della lingua poetica, dall’altro, indagando i rapporti formali e stilistici fra la tradizione romanzesca in versi e le prime compilazioni in prosa.

Lingua: Italiano
Pag. 147-177
Etichette: Romanzo, Poesia lirica, Trecento,

Autore/i articolo: FRANCO D’INTINO
Titolo articolo: Il funambolo sul precipizio. Leopardi ‘verso’ Montaigne

Il saggio prende spunto da una citazione da Montaigne che Leopardi trascrive nello “Zibaldone” il 23 ottobre 1828, nello stesso anno in cui progetta di scrivere alcuni ‘Saggi alla Montaigne’. Si tratta dell’unica citazione dallo scrittore francese presente nella sua opera, ed è per questo particolarmente significativa. A partire da questa traccia, il saggio indaga le affinità tra il pensiero di Leopardi e lo scetticismo di Montaigne, concentrandosi soprattutto sull'”Apologie de Raimond Sebond”, testo centrale degli “Essais” (II, 12) da cui è tratto il passo. Se Leopardi concorda con Montaigne sulla critica della conoscenza e dell’immaginazione, il suo scetticismo è però di natura tragica e non gioiosa come quello di Montaigne. Per chiarire questo diverso atteggiamento morale e intellettuale si propone una interpretazione storica dell’immagine del funambolo, usata da Leopardi per commentare il passo di Montaigne.

Lingua: Italiano
Pag. 179-217
Etichette: Montaigne, Leopardi Giacomo, Cinquecento, Ottocento,

Autore/i articolo: FABRIZIO COSTANTINI
Titolo articolo: Per il lessico di Aimeric de Peguilhan: annotazione e analisi del corpus

Il contributo illustra i tratti salienti relativi al lessico del trovatore Aimeric de Peguilhan, con dati statistici complessivi e approfondimenti su casi particolari. L‘annotazione informatica del corpus testuale, a partire dalla lemmatizzazione standard e condotta sino alla ‘varia lectio’, ha consentito di operare per la prima volta un’analisi esaustiva del lessico, allargata anche all’intera tradizione manoscritta.

Lingua: Italiano
Pag. 221-242
Etichette: Aimeric de Peguilhan, Poesia trobadorica, Medioevo, Duecento,

Autore/i articolo: STEFANO MILONIA
Titolo articolo: Riccardo Cuor di Leone, “Ja nuns hons pris ne dira sa raison”. Una proposta di edizione critica

L’edizione critica della celebre canzone di Riccardo Cuor di Leone, “Ja nuns hons pris ne dira sa raison”, è corredata da un’ampia introduzione sulle circostanze storiche che hanno condotto alla cattura del re inglese e utili all’interpretazione delle allusioni politiche della lirica. Particolare attenzione è dedicata alla verifica dell’identificazione di uno dei destinatari in Guglielmo di Cayeux. II testo critico, fondato su una nuova interpretazione dei rapporti stemmatici, è provvisto di un apparato completo, un ampio commento, un glossario e la trascrizione delle melodie.

Lingua: Italiano
Pag. 243-300
Etichette: Riccardo Cuor di Leone, Poesia trobadorica, Edizione critica, Medioevo,

Autore/i articolo: ANNALISA PERROTTA
Titolo articolo: ‘Matti’ e traditori a corte: uso della parola e potere politico tra “Spagna”, “Orlando innamorato” e “Mambriano”

Il saggio fornisce un ‘analisi di due personaggi della letteratura cavalleresca italiana – Astolfo il ‘matto’ e Gano il traditore – in alcune opere composte tra il Trecento e l’inizio del Cinquecento. In questi poemi l’efficacia della rappresentazione si basa sul rinnovamento dei personaggi tradizionali. In particolare l'”Orlando Innamorato” di Boiardo e il “Mambriano” di Francesco Cieco da Ferrara mostrano due differenti modelli di corte: Boiardo discute i pericoli e le virtù connessi al potere e alla sua gestione; quasi venti anni più tardi, Francesco Cieco presenta un modello alternativo di corte, trovando (o immaginando di trovare) strategie per controllare e contenere la crisi.

Lingua: Italiano
Pag. 301-332
Etichette: Letteratura cavalleresca, Boiardo Matteo Maria, Cieco da Ferrara Francesco, Trecento, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: PAOLO CHERCHI
Titolo articolo: Due chiose al “Mare amoroso”

Questa nota prende in esame due ‘cruces’ del “Mare amoroso”, due allusioni mai chiarite dai suoi interpreti. La prima riguarda l’identificazione di ‘stella’ considerata sempre come ‘astro’: di fatto è un pesce con proprietà ustionanti documentate in Plinio e nelle enciclopedie del Duecento. La seconda riguarda la parola ‘bambezza’ intesa sempre come ‘bianchezza’ oppure un possibile ‘bambinezza’: un passo dal “De animalibus” di Alberto Magno risolve il dilemma in favore della seconda interpretazione.

Lingua: Italiano
Pag. 335-339
Etichette: Poesia erotica, Alberto Magno, Duecento,

Autore/i articolo: ROBERTO MERCURI
Titolo articolo: I libri che hanno fatto l’Europa. Presentazione

Presentazione del catalogo della mostra storico-documentaria “I libri che hanno fatto l’Europa”.

Lingua: Italiano
Pag. 343-345
Etichette: Filologia romanza, Manoscritto, Tradizione, Catalogo, Medioevo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: NICOLETTA GIOVÈ MARCHIOLI
Titolo articolo: I libri che hanno fatto l’Europa. Qualche nota di lettura

Il catalogo della mostra storico-documentaria “I libri che hanno fatto l’Europa” si può definire una ricca e completa raccolta di ‘specimina’ paleografici: a riprova delle potenzialità dello strumento, l’autrice prende in esame alcuni degli esemplari esposti.

Lingua: Italiano
Pag. 347-360
Etichette: Paleografia, Scrittura, Medioevo,

Autore/i articolo: FRANCESCO BRUNI
Titolo articolo: ‘Fiore di virtù’ o ‘Scienza Nuova’? In margine alla mostra e al catalogo de “I libri che hanno fatto l’Europa”

In margine alla descrizione del catalogo della mostra storico-documentaria “I libri che hanno fatto l’Europa”, l’autore istituisce una comparazione tra il “Fiore di virtù” – operetta in volgare di epoca medievale e di incerta paternità – e la “Scienza Nuova” di Vico, al fine di individuare due linee culturali vive e compresenti, e però incomunicanti, nel secondo quarto del XVIII secolo.

Lingua: Italiano
Pag. 361-392
Etichette: Letteratura medievale, Vico Giambattista, Trecento, Settecento,