Critica del testo | 2014 | N. 1

Anno 2014 – Annata: XVII – N. 1
A cura di Marcello Ciocchetti

Autore/i articolo: ERICA BARICCI
Titolo articolo: I “Ma‛aśēy-’Estēr”: un nuovo testo ‘giudeo-provenzale’

Il contributo presenta l’edizione non definitiva di un testo finora sconosciuto, definito “Ma‛aśēy-‘Estēr” (Le vicende di Ester). Si tratta di un poemetto provenzale trascritto in caratteri ebraici sulla storia della regina Ester, destinato ad essere cantato durante la festa dì “Pûrîm” da una collettività ebraica residente nei pressi di Salon de Provence intorno agli anni Trenta del XIV secolo. Il testo, trasmesso dal ms. 3140 della Biblioteca Casanatense di Roma, già noto in bibliografia, era stato considerato un secondo testimone del “Roman d’Esther”, composto dal medico avignonese Crescas de Caylar intorno alla metà del XIV secolo. Dopo una breve presentazione di contenuto, stile e forma metrica si tenta di ricostruire, confrontando “Ma‛aśēy-‘Estēr” e “Roman d’Esther”, la tradizione ‘giudeo-provenzale’ dì testi per “Pûrîm”; si propone infine di attribuire i “Ma‛aśēy-‘Estēr” a Kalonimos ben Kalonimos, ‘savant’ ebreo che vive intorno agli anni Trenta del Trecento a Salon de Provence.

Lingua: Italiano
Pag. 9-50
Etichette: Letteratura provenzale, Ebraismo, Trecento,

Autore/i articolo: MARIA TERESA RACHETTA
Titolo articolo: La “Bible” d’Herman de Valenciennes et le problème du genre littéraire

La cosiddetta ‘Bibbia di Herman de Valenciennes’ è la più antica e diffusa riscrittura della Bibbia in francese antico. Alcuni contributi recenti hanno proposto di definire l’opera come il prodotto di una ibridazione dei generi letterari, come adattamento dei contenuti religiosi alle forme tipiche della ‘chanson de geste’. Scopo del presente saggio è discutere la plausibilità storica di questa ricostruzione sia in merito alla sua coerenza con il testo di Herman sia riguardo alle ulteriori e più vaste implicazioni. Il caso della ‘Bibbia’ dimostra i limiti del concetto di ‘genere letterario’ quale strumento euristico in un campo – la narrazione religiosa – storicamente e tipologicamente cruciale.

Lingua: Francese
Pag. 53-103
Etichette: Bibbia, Herman de Valenciennes, Dodicesimo secolo,

Autore/i articolo: STEFANO RESCONI
Titolo articolo: Frammento di un testimone perduto della “Conception Nostre Dame” di Wace (con un’interpolazione sulla morte di Erode)

Uno dei frammenti letterari conservati nell’Archivio Comunale di Sutri si rivela essere una testimonianza parziale finora mai riconosciuta della “Conception Nostre Dame” di Wace: in questo articolo se ne offre la trascrizione e se ne studiano le caratteristiche materiali, ecdotiche e linguistiche, nel tentativo di collocare il lacerto nella storia della trasmissione dell’opera e dì precisarne il rapporto con alcuni degli altri frammenti conservati nell’Archivio. I versi di Wace qui trascritti risultano inoltre preceduti da parte di un’interpolazione dedicata alla morte di Erode, attestata in un solo altro manoscritto della “Conception”: l’individuazione delle fonti utilizzate dall’autore di questa porzione testuale apocrifa permette di chiarire le finalità dell’aggiunta anche in relazione alle forme della fruizione medievale dell’opera di Wace.

Lingua: Italiano
Pag. 107-140
Etichette: Wace, Ecdotica, Dodicesimo secolo,

Autore/i articolo: ELENA SPADINI
Titolo articolo: ‘En autre penser’. Il ms. Hamilton 49 nella tradizione del “Lancelot” in prosa

Il codice Hamilton 49 della Staatsbibliothek di Berlino conserva una porzione del Lancelot in prosa; esso appartiene all’ormai noto gruppo di manoscritti pisano- genovesi prodotti alla fine del XIII secolo. Forniti gli elementi principali di analisi codicologica e paleografica, linguistica e dell’apparato decorativo, ci si concentra sul testo mettendo in rilievo le innovazioni e le omissioni rispetto al resto della tradizione; alcune di esse sono da considerarsi significative, mentre nel complesso il testo sembra sovente stravolto per pura disattenzione da parte del copista; ciò ben si accorda con gli aspetti materiali del codice, di modesta fattura. Per quanto nella prima parte del “Lancelot” non si riscontri una vera e propria concorrenza di redazioni, è possibile distinguere due grandi gruppi di testimoni; vengono quindi forniti elementi per la collocazione di Hamilton 49 all’interno della tradizione.

Lingua: Italiano
Pag. 141-175
Etichette: Letteratura medievale, Romanzo cavalleresco, Duecento,

Autore/i articolo: MARCO BERNARDI
Titolo articolo: Il volgarizzamento toscano del “Livre du gentil chevalier Philippe de Madien” di Perrinet du Pin (ms. “Marc.” It. Z. 48 [4806])

Di Perrinet du Pin, cronista della corte sabauda (attivo: 1447-1482) ci è giunto un romanzo francese in prosa: il “Livre du gentil chevalier Philippe de Madien” di cui rimangono quattro manoscritti e due edizioni a stampa. Ne è inoltre conservato un volgarizzamento toscano ad opera del fiorentino Giovanni Cherichi (XV sec.): ms. “Marc.” It. Z 48. Di questo codice si studia il rapporto con la tradizione del modello francese, dimostrando la sua dipendenza da un esemplare probabilmente più corretto rispetto a quelli finora noti. Sì avanzano infine ipotesi sulle circostanze in cui il Cherichi – autore di un altro volgarizzamento contenuto nel ms. Rìcc. 1390 – poté venire in contatto con il libro di Perrinet: lo studio delle filigrane dei due mss. italiani permette di ipotizzare che ciò sia avvenuto nel contesto ginevrino, dove il Cherichi svolse compiti finanziari e amministrativi a contatto col vescovo Jean-Louis di Savoia.

Lingua: Italiano
Pag. 177-243
Etichette: Perrinet du Pin, Cherichi Giovanni, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: LORENZO FABIANI
Titolo articolo: Raimbaut d’Aurenga ‘poeta di testa’

L’articolo si propone di mostrare, attraverso l’analisi di alcuni lemmi significativi, le modalità con cui Raimbaut d’Aurenga arricchì di sfumature lo spazio dell’io lirico, immettendo nel lessico poetico una terminologia di fatto nuova e collegata alla testa e al cervello. Tale operazione è osservata anche alla luce della grande precisione tecnica (strettamente connessa alle conoscenze mediche coeve) con cui Raimbaut d’Aurenga impiega le parole al centro di questo studio. Il tasso di innovazione viene misurato tenendo conto della fortuna successiva dei termini chiave della nuova poetica rambaldiana.

Lingua: Italiano
Pag. 247-283
Etichette: Raimbaut d’Aurenga, Poesia trobadorica, Dodicesimo secolo,

Autore/i articolo: LETIZIA LEONCINI
Titolo articolo: Sulla seconda visione in sogno della “Vita Nova”

L’ipotesi presentata e discussa nel contributo propone che un passo specifico del quarto libro della “Consolatio philosophiae” di Boezio sia la fonte delle enigmatiche e controverse parole latine rivolte a Dante da Amore in occasione della seconda visione in sogno della “Vita Nova”: ‘Ego tanquam centrum circuii, cui simili modo se habent circumferentie partes; tu autem non sic’. L’autrice spiega la connessione tra il passo dantesco e la fonte boeziana alla luce della concezione cristiana della Provvidenza e in riferimento all’interpretazione dello stesso passaggio della “Consolatio” formulata ed esposta in più occasioni da san Tommaso, probabile tramite tra Boezio e Dante. Propone inoltre un’interpretazione delle motivazioni liriche e filosofiche che hanno spinto Dante ad usare in questo punto del racconto della “Vita Nova” una suggestiva immagine proveniente dal repertorio neoplatonico, adoperata da Boezio per rappresentare iconicamente la relazione tra il Dio dell’Amore cristiano e l’universo creato.

Lingua: Italiano
Pag. 285-302
Etichette: Alighieri Dante, Boezio, Neoplatonismo, Trecento,

Autore/i articolo: MARIA GRAZIA BONANNO
Titolo articolo: Pasolini e l’“Orestea”: variazione su “Pilade” (ovvero la nuca di Pilade e di Guido)

Il contributo propone una lettura della tragedia “Pilade” di Pier Paolo Pasolini. La chiave interpretativa è offerta dalla scena in cui Pasolini descrive lo sguardo di Oreste su Pilade che se ne va in esilio, dove l’immagine della nuca del protagonista rinvia alla poesia “A un ragazzo”, pubblicata nel 1958, e alla memoria del fratello del poeta, Guido.

Lingua: Italiano
Pag. 303-325
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Eschilo, Tragedia, Novecento,