Le riviste sostenitrici
Critica del testo | 2013 | N. 2
Anno 2013 – Annata: XVI – N. 2
A cura di Marcello Ciocchetti
Titolo articolo: Reliquie lombarde duecentesche della Scuola siciliana. Prime indagini su un recente ritrovamento
La recente scoperta di una piccola silloge di liriche della Scuola siciliana, trascritte a Bergamo su una pergamena di riuso tra gli anni Cinquanta e Settanta del Duecento, ripropone il tema della diffusione nell’Italia settentrionale dell’opera dei poeti federiciani. Il reperto tramanda, sul recto, un elenco di provvedimenti sanzionatori emessi dalle magistrature comunali di Bergamo contro alcuni nobili cittadini partecipanti a un torneo; sul verso, vergati in lettera corsiva dalla stessa mano notarile, i frammenti di quattro canzoni della Scuola siciliana, note fino a oggi dai soli Canzonieri delle Origini: “Oi lasso! non pensai” di Ruggerone da Palermo, “Contra lo meo volere” di Paganino da Serzana, “Donna eo languisco e no so qua speranza” di Giacomo da Lentini, “Amore m’ave priso” di Percivalle Doria. I testi, qui proposti in edizione diplomatica e interpretativa, sono di ragguardevole interesse per cronologia, sostanza testuale e ‘facies’ linguistica.
Lingua: ItalianoPag. 9-37
Etichette: Scuola siciliana, Duecento,
Titolo articolo: Un nuovo frammento dei “Quatre âges de l’homme” di Philippe de Novare tra le carte dell’Archivio di Stato di Milano
L’articolo ha per oggetto l’edizione di un nuovo frammento del trattato “Des quatre temps d’aage d’ome” di Philippe de Novare, recentemente riconosciuto tra le carte del fondo ‘Miniature e cimeli’ dell’Archivio di Stato di Milano. Insieme all’edizione del testo, il saggio ricostruisce la storia antica del documento, studia i rapporti con l’intera tradizione manoscritta dell’opera e analizza la stratificazione linguistica del testimone, con particolare riferimento ai rapporti alle aree francoitaliana e dell’Oriente latino.
Lingua: ItalianoPag. 39-77
Etichette: Philippe de Novare, Duecento,
Titolo articolo: Un nuovo codice della “Commedia”: frammenti del “Paradiso”
L’articolo propone un’edizione interpretativa di un frammento sconosciuto del “Paradiso” dantesco; l’autore procura di dimostrare, sotto il profilo ecdotico, che tale frammento deriva da un manoscritto appartenente al gruppo del “Cento”, molto prossimo a Tz (Milano, Biblioteca dell’Archivio Storico Civico e Trivulziana, 1077).
Lingua: ItalianoPag. 79-101
Etichette: Dante Alighieri, Trecento,
Titolo articolo: Due ‘nuovi’ manoscritti antichi dell’ “Estoire de la guerre sainte” (TCD 11325 e BAV Reg. Lat. 1659)
Il saggio prende in esame due dei tre testimoni attualmente conosciuti dell’ “Estoire de la guerre sainte”, poema sulla crociata di Riccardo Cuor di Leone, a metà strada tra la ‘chanson de geste’ e il resoconto storico. L’interesse dei due manoscritti considerati risiede nella possibilità di formulare, per entrambi, un’ipotesi di datazione piuttosto alta, eccezionalmente vicina all’epoca di composizione del testo. Sia il ms. frammentario conservato al Trinità College di Dublino – fino a oggi inedito – sia il ms. conservato alla Biblioteca Apostolica Vaticana – unico testimone completo del testo e base per le edizioni finora pubblicate – sono infatti databili alla prima metà del Duecento, non più di cinquant’anni dopo la redazione dell’ “Estoire”, avvenuta nei primi anni del secolo.
Lingua: ItalianoPag. 105-154
Etichette: Letteratura medievale, Duecento,
Titolo articolo: Lire en contexte. Nouvelles recherches sur le ms. Nottingham, UL, WLC/LM/6
L’importanza del manoscritto in oggetto nell’antica tradizione letteraria francese è stata sottolineata da una serie di studi. Alcune domande circa la produzione e l’interpretazione del suddetto ‘recueil’ non hanno tuttavia avuto una risposta soddisfacente. Il contributo si concentra su nuove indagini relative alle ‘mani’ dei copisti, alla ‘mise en page’ e alla struttura del codice. Gli autori mirano anche a fornire nuovi elementi che potrebbero contribuire alla datazione del volume e alla comprensione del contesto in cui fu prodotto.
Lingua: FrancesePag. 155-205
Etichette: Letteratura medievale, Filologia, Copista, Dodicesimo secolo, Duecento,
Titolo articolo: La trilogia “Lancelot-Queste-Mort Artu” nei mss. Chicago, Newberry Library 21 e Paris, Arsenal 3347
L’articolo si propone di indagare la relazione che intercorre tra il manoscritto 21 della Newberry Library di Chicago e il codice Arsenal 3347 di Parigi. Un’analisi comparata, incentrata sugli aspetti materiali dei due codici, consente di stabilire la loro datazione, la loro origine e la loro natura progettuale.
Lingua: ItalianoPag. 207-228
Etichette: Letteratura cavalleresca, Duecento,
Titolo articolo: Dinamiche lessico-editoriali in Bernart de Ventadorn: ‘cor’ e ‘cors’
Il saggio offre una mappa ragionata dei lemmi ‘cors’ e ‘cor’ (‘corpo’ e ‘cuore’) nella produzione di Bernart de Ventadorn. Al di là delle volute ambiguità retoriche della forma omografa ‘cors’, si osserva un’area lessicale del ‘corpo’ più ricca di quella del ‘cuore’ rispetto a quanto indicato negli studi precedenti. Si evidenzia inoltre come e quanto l’aspetto lessicale sia intimamente connesso con le soluzioni editoriali cui sono stati sottoposti i testi di Bernart de Ventadorn: la conoscenza del trovatore e della sua ideologia erotico-cortese appare di fatto subordinata in taluni casi a scelte ecdotiche non giustificate da una cogente evidenza stemmatica ma, per stessa ammissione degli editori, da una necessità di approssimazione verso un testo ‘definito’, plausibile sebbene non esclusivo.
Lingua: ItalianoPag. 231-247
Etichette: Bernart de Ventadorn, Poesia trobadorica, Lessico, Editoria, Dodicesimo secolo,
Titolo articolo: Castigationes al “Libro de Apolonio”
Il contributo propone una riflessione sulla critica testuale e sulla sua efficacia ai fini di un’edizione dei testi antichi. Lo studio esamina i criteri filologici tradizionalmente utilizzati per la ‘emendatio’ dei vari documenti testuali (lectio difficilior, scribendi usus, ecc) e ribadisce la validità della loro applicazione anche nei riguardi del poema medievale noto come “Il Libro de Apolonio”, a noi pervenuto in un unico manoscritto. Della sua fonte latina, la “Historia Apollonii Regis Tyri”, disponiamo di due bozze; utili per stabilire il testo critico sono anche le versioni francesi (successive al poema spagnolo) che in alcuni casi traducono l’originale ma in altri tendono a ricrearlo, così come la versione inglese che John Gower include nel libro VIII della sua “Confesio amantis”.
Lingua: SpagnoloPag. 249-289
Etichette: Filologia romanza, Letteratura medievale, Duecento,
Titolo articolo: ‘Nam quae indotata est, ea in potestate est viri’. La Griselda di Iacopo Mazza
Si analizza la riscrittura che il francescano osservante Iacopo Mazza fa della celebre novella di Griselda, attraverso la mediazione dell’agostiniano Iacopo Filippo Foresti. Mazza utilizza la storia della fanciulla paziente come ‘exemplum’ atto a significare quanto la differenza di ‘status’ sociale tra marito e moglie sia perniciosa. Siamo dunque di fronte a una risemantizzazione in chiave sociologica del testo di partenza.
Lingua: ItalianoPag. 293-307
Etichette: Mazza Iacopo, Foresti Iacopo Filippo, Novella, Quattrocento,
Titolo articolo: La censura religiosa nella trasmissione del testo della “Celestina”
Il contributo intende analizzare gli interventi della censura religiosa sul testo della “Celestina”, opera attribuita a Fernando de Rojas (1499). Assente nei primi elenchi dell’ ‘Index’ tridentino, “La Celestina” verrà sanzionata nel 1632 e definitivamente proibita nel 1792. Già all’interno delle stamperie, tuttavia, compositori ed editori dell’opera di Rojas furono i primi a sottoporre il testo ad una valutazione di tipo etico, generando varianti e interpolazioni che si trasmisero alle edizioni successive. Si tratta di un fenomeno che anticipa di molto la censura dell’Inquisizione e si inserisce nella trasmissione del testo, il cui studio si rivela imprescindibile al fine di individuarne le origini e seguirne i movimenti.
Lingua: ItalianoPag. 309-332
Etichette: Censura, Chiesa, De Rojas Fernando, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Quale Pessoa? Ultime edizioni e nuove prospettive
A quasi settant’anni dalla morte dell’autore, l’opera di Fernando Pessoa non conosce ancora edizioni definitive o generalmente accettate. Ciò è causato certamente dal particolare stato in cui versa il suo Fondo, custodito presso la Biblioteca Nacional de Lisboa, ricco di testi incompleti e di difficile lettura e ricostruzione; ma deriva anche dall’applicazione di strategie editoriali mutevoli e a volte contraddittorie che hanno portato alla circolazione di versioni differenti delle sue opere, spesso in contrasto quanto a struttura e criteri di base. Attraverso la presentazione delle novità degli ultimi cinque anni, sia in ambito bio-bibliografico che editoriale, l’articolo illustra i risultati più recenti raggiunti in campo critico ed ectodico; segue una serie di proposte volte ad affrontare in modo nuovo le problematiche offerte dall’opera di Pessoa.
Lingua: ItalianoPag. 335-353
Etichette: Pessoa Fernando, Edizione critica, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: La protervia di Beatrice. Studi per la biblioteca di Dante
Edizioni: Sismel-Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2009
Lingua: Italiano
Pag. 357-368
Recensore/i: Raffaella Zanni
Etichette: Dante Alighieri, Duecento, Trecento,
A cura di: C. Segre, C. Martignoni, L. Morini, M. Sassi
Edizioni: IUSS Press, Pavia – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 369-372
Recensore/i: Filippo Petricca
Etichette: Ariosto Lodovico, Metrica, Filologia, Cinquecento,