Critica del testo | 2010 | N. 1

Anno 2010 – Annata: XIII – N. 1
A cura di Marcello Ciocchetti

Autore/i articolo: ROBERTO ANTONELLI
Titolo articolo: Premessa

Il Direttore responsabile avvisa i lettori della prossima uscita di due fascicoli tematici, a completamento dell’annata 2010 della rivista.

Lingua: Italiano
Pag. VII
Etichette:

Autore/i articolo: LORENZO MAININI
Titolo articolo: Metafore della solitudine nella letteratura monastica del XII secolo

La letteratura monastica del XII secolo ha arricchito l’immaginario letterario medievale di figure e simboli. Concentrandosi sul lessico della solitudine, l’articolo rintraccia la ricorrenza di alcune metafore nate nel testo biblico, in seguito commentate dai Padri della Chiesa e dagli esegeti più tardi e sopravvissute infine nelle letterature volgari (ad esempio in Petrarca).

Lingua: Italiano
Pag. 3-16
Etichette: Letteratura religiosa, Metafora, Solitudine, Dodicesimo secolo,

Autore/i articolo: GIUSEPPE TAVANI
Titolo articolo: Il pluringuismo poetico e il caso di Bonifacio Calvo (A proposito di “Un nou sirventes ses tardar”, BdT 101, 17)

L’articolo riprende in esame la questione relativa alla definizione della lingua usata nella seconda ‘cobla’ del noto sirventese trilingue indirizzato dal trovatore genovese Bonifacio Calvo ad Alfonso X di Castiglia. Dopo aver esposto lo ‘status questionis’, l’Autore prende in esame i versi 7 e 8-14 del testo, offrendone una lettura critica; considerando anche l’occasione e le modalità stilistiche ed espressive del componimento, esclude l’uso dell’aragonese ed individua nel galego la lingua impiegata da Bonifacio Calvo.

Lingua: Italiano
Pag. 17-40
Etichette: Bonifacio Calvo, Poesia trobadorica, Plurilinguismo, Duecento,

Autore/i articolo: PIERO BOITANI
Titolo articolo: L’Ulysse de Dante et la modernité

Dante aveva a sua disposizione tre tradizioni riguardanti Ulisse: le usò tutte, ma adattandole alle sue intenzioni e creando un personaggio e una storia aperti al moderno. Forse è per questo che la figura dell’Ulisse di Dante ha esercitato un grande fascino su uomini del XX secolo dalle inclinazioni ideologiche e politiche più variegate: lo si evince dall’esame di testi eterogenei quali i ‘Diari’ di Victor Klemperer, l’autobiografia di Altiero Spinelli o le opere di Mussolini. È necessario quindi ritornare a “Inferno” XXVI e studiarlo con un occhio attento alla modernità. Interpreti ed esploratori dal Cinquecento in poi danno all’Ulisse di Dante uno sviluppo nuovo che si concretizza nell’Ottocento, sin quando Primo Levi ripropone tragicamente la figura nel lager di Auschwitz: riconducendoci in tal modo all’inizio.

Lingua: Francese
Pag. 41-58
Etichette: Dante Alighieri, Ulisse, Modernità,

Autore/i articolo: VALENTINA ATTURO
Titolo articolo: “Così la mente mia, tutta sospesa, / mirava fissa, immobile e attenta”: genesi e articolazioni dell’ ‘ad-miratio’ dantesca (Pd. 33, 94-99)

Attraverso il concetto di ‘ad-miratio’ (di cui si rilevano la valenza semantica, gli usi tecnici e la contiguità con la tematica mistica della ‘suspensio mentis’), il contributo propone un’analisi della metafora dantesca dell'”ombra d’Argo” (Pd. 33, 94-99) per la quale sono riconosciuti nell’immagine di ‘Beatrice-uccello’ (Pd. 23, 1-15) e in Riccardo di san Vittore rispettivamente l’anticipazione prospettica e la più probabile fonte d’ispirazione lessicale e dottrinale.

Lingua: Italiano
Pag. 59-107
Etichette: Dante Alighieri, Figura letteraria, Retorica, Teologia, Trecento,

Autore/i articolo: PROSPERO TRIGONA
Titolo articolo: I garofani audaci e sfortunati di Quevedo

Questo scritto legge un sonetto d’amore di Francisco de Quevedo tenendo in considerazione e discutendo le interpretazioni tradizionali, ma ponendo particolare attenzione al suo sviluppo straordinariamente simmetrico. All’interno della tradizione petrarchista, questo sonetto costituisce una notevole variante: non ci sono pene d’amore, ma aggressione e sconfitta. L’analisi esplora la ricca elaborazione quevediana di campi semantici diversi (da quello psicologico a quello religioso a quello civile) e conclude sottolineando il trionfo di un gioco barocco in cui non è l’Amore che uccide ma la Bellezza.

Lingua: Italiano
Pag. 109-134
Etichette: Quevedo Francisco de, Poesia, Barocco, Seicento,

Autore/i libro/articolo recensito: PAOLO BORSA
Titolo libro/articolo recensito: La nuova poesia di Guido Guinizelli
Edizioni: Cadmo, Fiesole (Firenze) – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 137-147
Recensore/i: Roberto Rea
Etichette: Guinizzelli Guido, Duecento,