Contemporanea | 2010 | N. 8

Partendo da alcune riflessioni riguardanti le analogie tra letteratura e pubblicità, l’autore prende a modello d’analisi i romanzi di Federico Moccia per esemplificare uno dei casi letterari in cui si verifica la ripresa di mezzi e codici pubblicitari.

L’articolo si occupa delle incursioni della letteratura nell’ambito del ‘marketing’, analizzando alcuni romanzi in cui è possibile riscontrare il ricorso alla pratica pubblicitaria del ‘product placemtent’.

Il saggio analizza il rapporto tra scrittori e mercato. Partendo dall’universo ottocentesco si arriva ad analizzare il modello di autopromozione dell’editoria contemporanea e le sue complesse strategie mediatiche.

L’articolo prende in esame l’uso dei materiali cinematografici come fonte storica, concentrandosi, soprattutto, sull’utilizzo di tale prassi nel cinema italiano degli anni ’50 e ’70.

Il saggio fornisce un puntuale excursus dei linguaggi di cui si è appropriata la propaganda politica soffermandosi, infine, sulle funzioni e sulle strutture retoriche proprie del discorso politico.

Il saggio propone un analisi del fenomeno pubblicitario, mostrando la genesi, le leggi e i meccanismi che ne regolano il funzionamento.

Il saggio indaga sui rapporti tra fiction letteraria e pubblicitario esaminando le caratteristiche e le funzioni che distinguono il discorso persuasivo, il discorso pubblicitario e quello letterario.

L’articolo riflette sulle finalità teoriche che distinguono Letteratura e Pubblicità, avanzando alcune conclusioni riguardo ai temi emersi nel Convegno tenuto alla Scuola Normale Superiore di Pisa il 2 dicembre 2009 dal titolo “La letteratura come strumento”.