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Collection de l’ÉCRIT | 2022 | N. 21
Anno 2022 – N. 21
Numero monografico: Les rencontres des langues. Échanges linguistiques France/Italie XVI-XVII siècles (a cura di Carine Roudière-Sébastien)
A cura di Jean Nimis
Titolo articolo: Présentation
Presentazione del volume dedicato agli scambi linguistici tra Francia e Italia dal XVI al XVIII secolo, degli autori e degli articoli.
Lingua: Francese/ItalianoPag. 1-5
Etichette: Letteratura, Lingua, Lingua francese, Lingua italiana, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo,
Titolo articolo: Deux expériences langagières à la cour des derniers Valois : messeresque et gratianesque
La strage di San Bartolommeo ha suscitato una violenta polemica da parte protestante nei confronti di Caterina de’ Medici, regina “italiana” e gli Italiani della corte. In tale contesto, nel 1578, nei «Deux dialogues du nouveau langage français italianizé», Henri Estienne sviluppò in chiave satirica l’argomento di un’italianisazzione della lingua francese, sotto la forma del “messeresco”, con allusione alla corruzione dei costumi politici e al machiavelismo. Dieci anni dopo, in un contesto diverso, i comici italiani presenti a Parigi sperimentarono il “grazianesco”, lingua di finzione teatrale, legata alla maschera del dottor Graziano. Oltre alla «Fiammella» (1584) di Bartolomeo Rossi, tale sperimento linguistico raggiunse la sua perfezione letteraria nelle «Lettere facete e chiribizzose»(1588) di Vincenzo Belando, che ne fece une delle lingue del divertimento alla corte di Enrico III.
Lingua: FrancesePag. 5-26
Etichette: Letteratura francese, Letteratura italiana, Parola, Politica, XVI secolo,
Titolo articolo: Langues diplomatiques et langues vernaculaires dans la correspondance romaine (1534-1550) du cardinal Jean Du Bellay
La corrispondenza del cardinale Jean Du Bellay offre un bell’esempio dell’incontro delle lingue nel XVI secolo. Fondato su due momenti chiave dei suoi scambi epistolari – la prima missione diplomatica romana nel 1534 e l’ultima, quindici anni dopo – l’articolo analizza il modo in cui il latino, il greco, il francese e l’italiano si intersecano, non solo tra i corrispondenti, ma anche nei contenuti delle lettere. Il saggio confronta l’adattamento della lingua a seconda del destinatario e attraverso il tempo degli scambi epistolari, cercando di mostrare un’evoluzione di questi usi, nonché un’evoluzione della lingua usata dal cardinale.
Lingua: FrancesePag. 27-62
Etichette: Corte, Cortigiano, Dialetto, Editoria, Epistolario, Epistolografia, Impegno politico, Lingua francese, Lingua italiana, Lingua latina, Vaticano, XVI secolo,
Titolo articolo: Langue et langage chez Montaigne et Varchi
L’articolo esamina la questione del linguaggio nella sua connessione con la riflessione sulla lingua in Benedetto Varchi e in Michel de Montaigne. Varchi cerca di conciliare la lingua letteraria considerata da Bembo come modello di unificazione linguistica e le forme linguistiche della parlata fiorentina del suo tempo non ancora approvate dal canone letterario. Nel dialogo «L’Hercolano» (1570) le sue analisi sulla lingua (parlata e scritta) si iscrivono in una teoria più ampia portando sulla natura e sui caratteri del linguaggio e prende in esame anche la discussa questione del linguaggio e della ragione animale. A partire dai riferimenti a Varchi presenti nell’«Apologie de Raimond Sebond», il saggio propone di mettere a confronto le rispettive idee dell’umanista fiorentino e di Montaigne sulla tematica del linguaggio umano e animale e sulla presenza di spontaneità e artificio nella lingua sia parlata che scritta.
Lingua: FrancesePag. 63-90
Etichette: Comparatistica, Letteratura, Lingua, Lingua francese, Lingua italiana, Lingua volgare, Linguaggio, XVI secolo, Montaigne,
Titolo articolo: Gilles Ménage, lecteur des Rime de Monsignor Della Casa (1667). Un Cruscante infidèle ?
L’articolo analizza la ricezione in Francia delle «Rime» del poeta Giovanni Della Casa (1503-1556), in particolare attraverso il prisma dell’analisi linguistica e stilistica fornita dalle «Annotazioni» (1667) di Gilles Ménage (1613-1692), letterato e poeta mondano. Quest’opera e le condizioni in cui fu realizzata costituiscono un osservatorio eccezionale per esaminare il rapporto tra il letterato francese e l’Accademia della Crusca, di cui era membro dal 1654, insieme all’amico Jean Chapelain. La pubblicazione, lungi dall’essere in linea con la politica culturale che la corte linguistica italiana cercava di promuovere, testimonia la posizione del tutto singolare di Ménage nelle discussioni linguistiche che, all’epoca, animavano la scena intellettuale franco-italiana, anche se con logiche diverse. L’analisi conclude che Ménage ha avuto un ruolo decisivo nel destino della disputa Orsi-Bouhours (1687-1735), la polemica anti-italiana della fine del XVII secolo.
Lingua: FrancesePag. 91-114
Etichette: Critica del testo, Critica letteraria, Letteratura, Letteratura barocca, Letteratura critica, Letteratura italiana, Lettore, Lettura, Lingua, Poesia, Poetica, XVII secolo,
Titolo articolo: Bouillon, La Fontaine et Joconde : quelle langue est-ce là ?
L’Ariosto ha raccontato la storia di Gioconda nell’«Orlando furioso». All’inizio del regno di Luigi XIV, Bouillon, poi La Fontaine fornirono ciascuno una versione francese. La «Dissertation sur La Joconde» privilegia il testo di La Fontaine, e sostiene addirittura che l’autore francese sia migliore dell’Ariosto. Si esamina come si possa leggere il linguaggio di La Fontaine sotto l’aspetto di una felice invenzione che si accorda con il “gioco dei doppi” offerto dal racconto.
Lingua: FrancesePag. 115-132
Etichette: Critica letteraria, Favola, Letteratura, Letteratura francese, Lettore, Lettura, Lingua, XVII secolo,