Chroniques italiennes | 2009 | N. 83-84

Il numero è dedicato a Pietro Metastasio e agli studi che lo hanno riguardato con particolare attenzione alla riscoperta, avvenuta nella seconda metà del ‘900, dell’artista.

L’autrice fa un excursus lungo gli studi dedicati al ‘poeta drammatico per la musica’, con particolare riferimento al cambiamento avvenuto nella seconda metà del ‘900.

Lo studioso propone una riflessione sull’estetica del ‘dramma per musica’ e del suo carattere decisamente barocco.

L’autrice analizza i ‘drammi per musica’ di Metastasio soffermandosi sui cosiddetti ‘spazi del cuore e della ragione’ i quali testimoniano una profonda conoscenza dell’animo umano da parte dell’autore. Ciò sta a dimostrare che l’obiettivo di Metastasio era quello di toccare il cuore degli spettatori attraverso un processo di partecipazione morale.

L’autore analizza il realismo dei drammi di Metastasio, un realismo che non si presenta come semplice rappresentazione del reale ma come una costruzione delle diverse possibilità estreme del reale, in una logica tragica e poetica. Quello di Metastasio è un realismo sperimentale che cerca di inserire i particolari del reale in ambienti più generali e universali.

L’autore si sofferma su un aspetto e una caratteristica che non verrebbero mai associati, di primo acchito, a Metastasio: l’umorismo.
Lo studioso sottolinea la presenza di un sottile umorismo nei drammi di Metastasio che egli indirizza a se stesso.

L’autore si sofferma sul rapporto intercorso tra Metastasio e Mozart. Il loro incontro avviene per vie secondarie rispetto ai drammi del poeta e il saggio si propone di analizzare proprio questo aspetto del rapporto tra i due grandi artisti.

Il saggio si propone l’analisi del dramma ‘Alessandro dell’Indie’ e delle sue riproposte durante il XIX secolo.