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Chroniques italiennes | 2004 | N. 2-3
Anno 2004 – Annata: LXXIII-IV – N. 2-3
A cura di Simona Cives
Titolo articolo: La ‘ballata’ chez Dante
La forma della ‘ballata’ non è stata mai adottata dai poeti siciliani; bisognerà attendere Guido Cavalcanti perché questo genere penetri a Firenze. Nel “De vulgari eloquentia” Dante tira una sorta di bilancio sulla poesia volgare di tredicesimo secolo. Nel trattato, il poeta richiama il caso della ‘canzonetta’ o ‘canzone’ che lo stile comico e i versi brevi avvicinano alla ballata. Nella “Vita Nova”, dedicata a Cavalcanti, è presente solo una ballata, ma la sua unicità, il tema e il posto nell’opera le conferiscono un ruolo particolare: essa apre infatti la serie dei sonetti della ‘battaglia’ dei pensieri, in cui l’impronta cavalcantiana si fa più forte. La centralità della ballata nella “Vita Nova” dà a questa forma metrica un posto ben più importante di quanto Dante voglia ad essa accordare nel trattato sulla lingua. L’insegnamento dell’amico Cavalcanti non è dunque dimenticato.
Lingua: FrancesePag. 9-19
Etichette: Alighieri Dante, Cavalcanti Guido, De vulgari eloquentia, Vita Nova, Ballata, Trecento, Letteratura medievale, Italia,
Titolo articolo: La fontaine et le puits. A propos du “Merito delle donne” de Moderata Fonte
Sette donne dell’aristocrazia veneziana che, per due giorni, discutono liberamente dell’amore e del matrimonio, del merito delle donne e dei vizi degli uomini, e ancora della situazione di schiavitù che è per ogni donna la vita familiare. Questa è l’opera scritta da Modesta Pozzo de’ Zorzi sotto lo pseudonimo di Moderata Fonte. La funzione della fontana posta nel cuore del giardino di Leonora, una giovane vedova che riunisce le sue amiche, è centrale: essa si presta alla trasformazione del nome di Modesta Pozzo, ben più prosaico, in quello di una ‘fonte’, ricca di implicazioni letterarie e metaforiche. L’esclusione degli uomini permette l’utilizzo di uno spazio topico – il giardino – e di uno spazio immaginario, posto sotto l’egida della ‘fontana parlante’. La conclusione realista del trattato dimostra tuttavia il radicamento delle donne nella società veneziana, e il peso del loro ruolo. Il matrimonio si inscrive nella natura della donna: la guerra dei sessi non avrà dunque luogo.
Lingua: FrancesePag. 21-45
Etichette: Pozzo de’ Zorzi Modesta, Merito delle donne, Narrativa, Cinquecento, Rinascimento, Italia,
Titolo articolo: Traduction de “I Sepolcri” de Ugo Foscolo
Si dà presentazione della traduzione de “I Sepolcri” di Foscolo, fatta da Gérard Genot, e si pone l’accento su alcune particolarità della lingua e dello stile del poeta italiano, che il traduttore si è sforzato di riportare nella lingua francese.
Lingua: FrancesePag. 47-60
Etichette: Foscolo Ugo, I Sepolcri, Traduzione, Settecento, Italia,
Titolo articolo: Le chant des momies
È dedicata qui la traduzione del “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie” di Leopardi a Gilles De Van, per riconoscenza all’affermazione del forte valore intellettuale della traduzione letteraria.
Lingua: FrancesePag. 61-63
Etichette: Leopardi Giacomo, Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie, Poesia, Traduzione, Ottocento, Romanticismo, Italia,
Titolo articolo: Tecnica e altro di un idillio di Leopardi: “La vita solitaria”
L’articolo di Vincenzo Mengaldo è rivolto allo studio delle tecniche dell’idillio “La vita solitaria”. Ultimo degli Idilli, esso riprende, dilata e sviluppa toni e linguaggio dei precedenti, quasi in funzione di elemento di chiusura di una serie che si vuole compatta; e pur essendo il meno idillico degli idilli, la seconda strofa appare tuttavia perfettamente apparentata agli idilli più tipici. Ma nello stesso tempo la composizione poetica in oggetto si rivela come un canto di transizione, ai limiti di un’esperienza e proteso verso esperienze nuove. Numerose sono le aperture tematiche e linguistiche verso il Leopardi futuro.
Lingua: ItalianoPag. 65-81
Etichette: Leopardi Giacomo, La Vita solitaria, Poesia, Idillio, Ottocento, Romanticismo, Italia,
Titolo articolo: Verdi en scène: l’approche de Visconti et Strehler
Visconti e Strehler sono stati i primi, in Italia e nel dopoguerra, a imporre la funzione critica del regista sia nel teatro sia nell’opera. Entrambi hanno avuto in comune una solida formazione musicale che ha permesso loro di analizzare le partiture e di attivare una serie collaborazione con i direttori d’orchestra. Si analizzano qui le diverse realizzazioni de “La Traviata” messe in scena da Strehler e Visconti e quelle dell’opera verdiana meno nota “Simone Boccanegra”.
Lingua: FrancesePag. 83-109
Etichette: Strehler Giorgio, Verdi Giuseppe, Visconti Luchino, La Traviata, Simone Boccanegra, Opera, Novecento, Italia,
Titolo articolo: “I mari del Sud” et “Il signor Pietro”: lectures parallèles de deux textes de Pavese
Il metodo utilizzato nel saggio di Claude Imberty è quello di spiegare un testo, così come avviene per la psicanalisi, mediante un altro testo prodotto dallo stesso autore. “I mari del Sud” è una poesia considerata dallo stesso Pavese come il vero inizio della sua carriera letteraria. Essa presenta, rispetto alla novella “Il signor Pietro”, notevoli tratti in comune. Numerosi sono gli aspetti biografici presenti nelle due opere, anche se né l’una né l’altra possono essere ritenute dei puri componimenti autobiografici. È possibile tuttavia considerare, mediante il gioco di richiami che si attua dall’una all’altra opera, la novella come una nuova scrittura ampliata, e più complessa, della poesia.
Lingua: FrancesePag. 111-130
Etichette: Pavese Cesare, I mari del Sud, Il signor Pietro, Poesia, Racconto, Novecento, Italia,
Titolo articolo: La pietra lunare
“La pietra lunare”, il romanzo nel quale si esprime più fortemente il gusto di Tommaso Landolfi per il fantastico, è stato pubblicato a Firenze nel 1939. Si tratta di uno dei testi più riusciti, in cui Landolfi si rivela come uno degli autori fantastici più singolari della sua generazione. La tonalità onirica, le cui contraddizioni e inverosomiglianze possono coesistere con le realtà più piattamente evidenti, s’impone qui come il registro principale. In particolare nella seconda parte del romanzo il lettore si trova immerso interamente in un’atmosfera di sogno, o di incubo, da cui il protagonista riemerge alla fine per ritrovarsi nella radiosa luce del mattino, scelta da Landolfi per concludere il suo racconto.
Lingua: FrancesePag. 131-138
Etichette: Landolfi Tommaso, La pietra lunare, Letteratura fantastica, Romanzo, Novecento, Italia,
Titolo articolo: Le temps et l’éternité dans l’ora di tutti de Maria Corti
A proposito dell’opera di Maria Corti “L’ora di tutti” è legittima la domanda se si tratti di un romanzo storico, o ancora, quale sia il rapporto del romanzo con la storia. L’opera fa chiaramente allusione a fatti realmente avvenuti, descrive la società otrantina, i conflitti politici, le opposizioni di classe mascherate dalla religione, dalla tradizione e dal rispetto delle autorità politiche e religiose. Tuttavia nel romanzo non è la storia ad essere posta al centro, ma il tempo e la sua misura estrema e, a volte, il suo esatto contrario: l’eternità. Per i personaggi del romanzo, nell’ora imposta dal destino la vita si arresta, e con essa il tempo. Il movimento del tempo si volge alla propria fine, cioè alla fissità dell’eternità.
Lingua: FrancesePag. 139-150
Etichette: Corti Maria, L’ora di tutti, Romanzo, Novecento, Italia,
Titolo articolo: Sur “La malora” de Beppe Fenoglio. Une représentation anthropologique de la pauvreté paysanne
Sebbene “La malora” sia una pura opera di finzione scritta secondo le convenzioni del racconto naturalista, sembra possibile parlare di una rappresentazione letteraria di tendenza antropologica in ragione non solo del numero assai importante di dati precisi che il testo offre in materia di rilievi etnografici sulla condizione delle classi povere nelle Langhe, ma anche per la descrizione dei condizionamenti economici, sociali e morali, se non addirittura rituali, degli affetti individuali mostrati dallo scrittore. Nell’opera di Fenoglio le due missioni che Lévi-Strauss assegnava all’antropologia sono scrupolosamente osservate all’interno di una composizione letteraria.
Lingua: FrancesePag. 151-163
Etichette: Fenoglio Beppe, La malora, Romanzo, Novecento, Antropologia, Italia,
Titolo articolo: La série et la fiction: “Cronistoria” de Giorgio Caproni
Nella vasta produzione poetica di Giorgio Caproni, “Cronistoria”, edita da Vallecchi nel 1943, è una raccolta di frontiera. La posizione di frontiera della raccolta poetica è leggibile ai due livelli tematico e formale. Sul piano tematico, il mondo in apparenza solare che contraddistingue tutto il primo periodo poetico tende a sparire per cedere il posto ai grandi temi della maturità. Sul piano formale, le canzonette dai versi di media lunghezza della prima sezione cedono il passo ai sonetti di endecasillabi della seconda.
Lingua: FrancesePag. 165-187
Etichette: Caproni Giorgio, Cronistoria, Poesia, Novecento, Italia,
Titolo articolo: L’opéra, cette italianité que Fellini ne savait accepter
Il tema del presente contributo è l’atteggiamento di Fellini nei confronti dell’opera, genere musicale che egli dichiarava di non riuscire ad apprezzare. Tuttavia, nonostante le dichiarazioni, fatte dal regista, di sostanziale estraneità nei confronti di un rito collettivo tipicamente italico, la sua produzione cinematografica, in particolare ne “La nave va” e in “Prova d’orchestra”, dà invece prova di un suo rapporto assolutamente personale con il genere operistico.
Lingua: FrancesePag. 189-196
Etichette: Fellini federico, La nave va, Prova d’orchestra, Cinema, Opera, Novecento, Italia,
Titolo articolo: Vincenzo Consolo: l’alchimie du logos
La trasposizione narrativa del mondo di Vincenzo Consolo, le cui frontiere sono continuamente respinte nello spazio e nel tempo, comporta una tale forza nell’evocazione del linguaggio che la sua opera può risultare talora di difficile comprensione. L’estrema ricchezza della narrazione si sviluppa nella cristallizzazione metaforica di parole, espressioni, formule, nate dalla memoria individuale dello scrittore, che rinviano a una cultura popolare e saggia. È la lettura di “Retablo” che ha imposto all’autrice del presente studio la sensazione di una soluzione narrativa rappresentata dalla metafora dell’alchimia, che implica talvolta la relazione tra la lingua e il mondo che essa rappresenta, e la fusione tra lingue e dialetti.
Lingua: FrancesePag. 197-214
Etichette: Consolo Vincenzo, Retablo, Romanzo, Novecento, Italia,
Titolo articolo: Traduction de “Storia di una nota che stonava” de Raffaele La Capria
Si dà traduzione, con il titolo “Histoire d’une fausse note”, del racconto di Raffaele La Capria “Storia di una nota che stonava”.
Lingua: FrancesePag. 215-229
Etichette: La Capria Raffaele, Storia di una nota che stonava, Racconto, Traduzione, Novecento, Italia,