Chroniques italiennes | 2001 | N. 1

Anno 2001 – N. 1
A cura di Pierre Laroche

Autore/i articolo: MARINA MARIETTI
Titolo articolo: Le ” désordre ” terrestre dans la ” Comédie “

La città e il regno senza freno né misura per l’emarginazione
dell’imperatore: al concorde binomio Giustiniano-Agapito raffigurato nel
canto VI del Paradiso si oppone in modo emblematico nel canto XXX la sleale
ostilità di Clemente V nei confronti di Arrigo VII.

Lingua: Francese
Pag. 7-25
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: BIANCA CONCOLINO MANCINI ABRAM
Titolo articolo: Tradizione e innovazione nelle commedie del Cinquecento

Quando si parla di teatro moderno, nel Cinquecento, la nozione di invenzione non significa rottura con la tradizione precedente. Il nostro discorso analizza dunque i legami dei primi autori comici del Cinquecento con la produzione latina, sottolineando al tempo stesso l’originalità dei nuovi testi.

Lingua: Italiano
Pag. 27-47
Etichette: Teatro, Cinquecento,

Autore/i articolo: DENIS FERRARIS
Titolo articolo: Lisander in fabula

L’uomo, il cittadino, il proprietario, il cristiano, il moralista e lo scrittore Alessandro Manzoni sono presenti ed attivi in continuità nel testo dei Promessi sposi. Non si tratta di un gioco retorico bensì di un impegno sistematico che ci consente di mettere il romanzo fra i primi della modernità preproustiana.

Lingua: Francese
Pag. 50-76
Etichette: Manzoni Alessandro, Promessi sposi, Narrativa, Ottocento,

Autore/i articolo: CHRISTOPHE MILESCHI
Titolo articolo: Les temps d”Ungarettti (premières propositions)

Nella poesia di Ungaretti coesistono due modi di concepire il tempo. Da un lato, il tempo è visto/sentito come durata lineare e consistente; è questo il tempo “classico” (e del classicismo), in cui è possibile pensare un’immortalità dell’arte e nell’arte. D’altro canto, agisce nel testo ungarettiano l’intuizione più segreta di un tempo sgretolato, sconnesso, la cui unica pensabile misura è l”attimo”; è questo il tempo angoscioso del Novecento, in cui viene meno la permanenza del pensare/agire umano. Mettendoli a confronto, si esamineranno anche i risvolti politici dei “tempi” di Ungaretti.

Lingua: Francese
Pag. 77-96
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Poesia, Novecento,

Autore/i articolo: MICHELLE NOTA
Titolo articolo: Giuseppe Ungaretti : ” un grumo di sogni “

Tutta la poesia di Giuseppe Ungaretti è eclissi, assenza e scomparsa, fuga del tempo e annientamento del mondo. Il costante oscillare tra l’inesprimibile nulla (L’Allegria) e il dondolo del vuoto (Nuove) erige ad emblema l’estesa monotonia di assenze : tutto nasce dal vuoto per tornare al vuoto.
Presente in modo cospicuo fin da L’Allegria, il sogno si oppone al nulla e alla fuga del tempo tramite il suo carico di immagini e di reminiscenze. Connesso all’inizio ad un’esperienza individuale, il sogno evolve una raccolta dopo l’altra per divenire archetipo ed assumere nel contempo una funzione poetica vera e propria.

Lingua: Italiano
Pag. 97 – 112
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Poesia, Novecento,

Autore/i articolo: MYRIAM TANANT
Titolo articolo: Les ” enfants du cinéma ” face à la télévision : à propos de ” Ladri di saponette “

Nell’89 esce il film di Maurizio Nichetti “Ladri di saponette” con il quale il regista pone il problema della diffusione del cinema alla televisione confrontato ai tagli publicitari.L’articolo vuole dimostrare attraverso un’analisi precisa dei piani e delle inquadrature che Nichetti, tramite una forma comica e provocatoria, ricorre alla sua triplice pratica di regista cinematografo,di regista televisivo, e di studioso del cinema neorealista ( soprattutto del De Sica di “Miracolo a Milano” e di “Ladri di bicicletta” di cui ricostruisce diverse sequenze) per proporre una scrittura filmica postmoderna inventando un dispositivo narrativo complesso e immagini ibride.

Lingua: Francese
Pag. 113-146
Etichette: Nichetti Giovanni, Cinema, Novecento,