Chroniques italiennes | 2000 | N. 3-4

Anno 2000 – Annata: XVI – N. 3-4
A cura di Pierre Laroche

Autore/i articolo: PIERRE LAROCHE

Il presente numero doppio di “Chroniques italiennes”, intitolato “L’amato alloro”, comprende contributi diversi raccolti da Marina Marietti, e corrispondenti ai diversi interessi di Claude Perrus, studioso di letteratura italiana a cui i due numeri sono dedicati.

Lingua: Francese
Pag. 5-7
Etichette: Perrus Claude,

Autore/i articolo: *
Titolo articolo: Liste des publications de Claude Perrus

E’ una bibliografia delle opere e traduzioni di Claude Puerrus pubblicate tra il 1968 e il 2000.

Lingua: Francese
Pag. 9-14
Etichette: Perrus Claude, Bibliografia,

Autore/i articolo: VÉRONIQUE ABBRUZZETTI
Titolo articolo: La “Donna del Paradiso” de Jacopone da Todi: un exercice spirituel

Il presente articolo dedicato alla lauda più famosa di Iacopone da Todi, il cosidetto “Pianto della Madonna” (“Donna del Paradiso”), ne evidenzia il movimento drammatico articolato attraverso le diverse voci che si intrecciano attorno a quella principale di Maria che assiste alla passione del Figlio. La poesia – definendo la natura dell’amore divino, che è gioia e tormento, pace totale e guerra interminabile – si trasforma in un vero e proprio esercizio spirituale.

Lingua: Francese
Pag. 17-28
Etichette: Iacopone da Todi, Donna del Paradiso, Lauda, Poesia, Duecento,

Autore/i articolo: ANNA FONTES BARATTO
Titolo articolo: Narrateur, beffatore, nécromancien: les avatars de l’homme de cour dans le “Novellino”

Il “Novellino”, rappresentando il primo tentativo nella storia della letteratura italiana di dar vita a una raccolta organica di novelle, costituisce la prima grande testimonianza del genere novellistico, precorrendo in tal modo il “Decameron”, di cui costituisce un lontano ma fondamentale modello. Nel ‘corpus’ emerge la figura dell’uomo di corte: giullare, cavaliere di corte, favellatore, favolatore, novellatore. Attraverso personaggi inediti l’uomo di corte si differenzierà via via dagli altri personaggi della tradizione narrativa, assumnedo caratteristiche proprie.

Lingua: Francese
Pag. 29-38
Etichette: Novellino, Narrativa, Cortigiano, Duecento,

Autore/i articolo: MARINA MARIETTI
Titolo articolo: Les sonnets de la louange ou l’intertextualité codée

I sonetti di lode, o l’intertestualità codificata. Partendo dalla celebre tenzone sulla natura di Amore che fa capo a Giacomo da Lentini, l’autrice dell’articolo mostra, attraverso lo studio delle rime, parole rima e concetti inerenti al loro uso, come il primo sonetto in lode di Beatrice della Vita Nova (Negli occhi porta la mia donna Amore…) si inserisca in un dibattito poetico con rimatori morti e viventi. Questo gioco intertestuale dalle regole codificate si estende poi a tutto il gruppo dei sonetti di lode facendosi richiamo tematico e per finire autocitazione.

Lingua: Francese
Pag. 41-53
Etichette: Sonetto, Poesia, Duecento,

Autore/i articolo: CLAIRE CABAILLOT
Titolo articolo: Nature et fonction de la poésie chez Pétrarque

La critica letteraria ha prestato un’attenzione limitata alla teoria poetica di Petrarca, giudicandola poco innovatrice e, in ogni caso, inferiore a quella di un Dante o di un Boccaccio. Ora, se è innegabile che essa contiene un buon numero di elementi di stampo medievale, è anche vero che si discosta notevolmente dai punti di vista contemporanei restituendo alla poesia la dignità perduta. Cosi superando di gran lunga il rango di semplice techné, la poesia si colloca di nuovo tra le più alte attività dello spirito, contribuendo, con le altre arti, all’unità del sapere.

Lingua: Francese
Pag. 55-69
Etichette: Petrarca Francesco, Poesia, Trecento,

Autore/i articolo: MICHELANGELO PICONE
Titolo articolo: Lettura intertestuale della novella della Marchesana di Monferrato (Dec. I.5)

Proiettata su uno sfondo cortese, la quinta novella della prima giornata del “Decameron” ripropone il racconto col quale inizia il “Libro di Sindbad o dei sette savi”, nota opera narrativa medioevale giunta dall’oriente. In questo articolo viene indagata la dialogicità che Boccaccio instaura col suo racconto-fonte sia nell’intreccio narrativo che nell’uso dei materiali tematici e retorici.

Lingua: Italiano
Pag. 71-79
Etichette: Boccaccio Giovanni, Marchesana di Monferrato, Decameron, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: JOHANNES BARTUSCHAT
Titolo articolo: Le “De vita et moribus Dominis Francischi Petracchi” de Boccace

Analisi di questa notizia biografica come testo precursore di un nuovo genere, caratteristico della cultura umanistica, la biografia del poeta contemporaneo. L’analisi tematica e strutturale mette in evidenza le notevoli innovazioni rispetto alle tradizioni biografiche medievali (vidas, accessus ad auctorem), e sottolinea il carattere panegirico della biografia che, ideata dopo l’incoronazione in Campidoglio, vede in Petrarca il protagonista di un rinnovamento culturale e lo esalta come l’eroe della rinascita della poesia.

Lingua: Francese
Pag. 81-93
Etichette: Boccaccio Giovanni, De vita et moribus Dominis Francischi Petracchi, Petrarca Fracesco, Biografia, Trecento,

Autore/i articolo: MARINA GAGLIANO
Titolo articolo: Le ” Trecentonovelle” et le “Décaméron”: emprunts et appels intertexuels

Interpretando a suo modo il modello boccacciano, Franco Sacchetti non rinuncia a inserire nel “Trecentonovelle” una serie di elementi (temi, personaggi, espressioni, procedimenti comici) presi in prestito dal “Decameron” e piegati alla duplice finalità di procurare diletto i lettori pur dispensando loro degli insegnamenti moralizzatori. L’analisi di questi elementi mostra che in alcuni casi Sacchetti tende a impiegare la raccolta di Boccaccio come una fonte di ispirazione destinata a procurargli spunti comici di provato successo. In altri casi, più significativi, il “Decameron” costituisce un vero e proprio sistema di riferimento – ben noto ai contemporanei – che consente di produrre effetti parodici carichi di un’intenzione satirica il cui bersaglio è la società fiorentina della fine del XIV secolo.

Lingua: Francese
Pag. 95-107
Etichette: Trecentonovelle, Décaméron, Sacchetti Franco, Boccaccio Giovanni, Intertestualità,

Autore/i articolo: MATHIAS SCHONBUCH
Titolo articolo: Elena, donna petra

La novella VIII,7 del Decameron (lo scolare e la vedova) è vista quale omaggio a Dante, reso mediante allusioni alla biografia del poeta, reminiscenze letterarie ed una trama che trae origine dalle rime petrose. Oltre l’immagine allusiva del Dante-personaggio delle petrose, la ” riduzione ” novellistica impone al Boccaccio un nuovo trattamento narrativo del materiale metaforico dal quale nasceva la poesia.

Lingua: Francese
Pag. 109-118
Etichette: Boccaccio Giovanni, Elena donna petra, Decameron, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: DONATELLA BISCONTI
Titolo articolo: La ” Pistola I ” de Luca Pulci entre louange courtisane et poésie pastorale

La prima epistola di Luca Pulci, chiave di lettura delle Pistole, non è solo un esempio di letteratura d’occasione : in effetti, nella seconda parte si dispiega, in un’atmosfera bucolica, una serie di riferimenti alla pastorale antica e moderna, secondo una codificazione allegorica e criptica di questo genere letterario.

Lingua: Francese
Pag. 119-138
Etichette: Pulci Luca, Epistola I, Letteratura epistolare, Quattrocento,

Autore/i articolo: FRANK LA BRASCA
Titolo articolo: Échos du Moyen Age à la Renaissance: un lettre pro-guelfe de Cristoforo Landino

Il presente articolo analizza l’ ‘epistola deprecatoria’ che il 26 settembre 1464, alla morte del cancelliere di Firenze Benedetto Accolti e più di un mese dopo quella del ‘Pater patriae’ Cosimo de’ Medici, Cristoforo Landino inviava a un giovane Lorenzo de’ Medici pronendo la propria candidatura alla successione dell’umanista deceduto. Il testo, pur non brillando nè per l’originalità nè per la profondità del suo contenuto, evidenzia quella che diventerà una costante nell’opera di Landino: lo stretto rapporto tra la sfera letteraria e artistica e quella politica.

Lingua: Francese
Pag. 139-156
Etichette: Landino Cristoforo, Letteratura epistolare, Quattrocento,

Autore/i articolo: CORINNE LUCAS-FIORATO
Titolo articolo: Le coffre: fonctions narratives d’un objet dans quelques nouvelles de la Renaissance

L’articolo, scorrendo alcune novelle scritte tra la fine del Trecento e l’inizio del secolo successivo dal Sacchetti, Sermini, e da Ser Giovanni, individua la presenza costante di un oggetto: la cassapanca. Tale oggetto, riscontrabile sia nei castelli feudali che nelle dimore borghesi, accompagna e attraversa tutti i campi della novellistica fin dalle origini, ed è alla base di numerosi intrighi e peripezie.

Lingua: Francese
Pag. 161-180
Etichette: Novellistica, Trecento, Quattrocento,

Autore/i articolo: LUIGI DE POLI
Titolo articolo: Daniele Barbaro, du doute à la vérité

L’articolo mette in evidenzia la stretta relazione tra ‘l’apologia del dubbio’ condotta nel poema della “Predica dei sogni”‘ di Daniele Barbaro (1513-1570) – vero e proprio percorso a tappe verso la conoscenza – e l’ossessione della verità emergente dall’analisi del programma iconografico presente a Villa Maser. Tale costruzione, commissionata dallo stesso patriarca veneziano, appare come l’espressione di una posizione ai margini dell’ortodossia religiosa. Essa partecipa segretamente allo spirito riformista che animò la classe veneziana del XVI sec.

Lingua: Francese
Pag. 181-208
Etichette: Barbaro Daniele, Poesia, Pittura, Cinquecento, Veneto,

Autore/i articolo: MICHEL PLAISANCE
Titolo articolo: Une représentation burlesque du Parnasse dans le Piangirida d’Antonfrancesco Grazzini

Per chiarire un passo, verosimilmente modificato dalla censura, del commento burlesco inedito d’Antonfrancesco Grazzini, “Il Piangirida”, di cui sta curando l’edizione, Michel Plaisance mostra che questo rimandava alla descrizione burlesca del Parnaso inserita nel prologo della prima Cortigiana di Pietro Aretino

Lingua: Francese
Pag. 209-215
Etichette: Grazzini Antonfrancesco, Piangirida, Satira, Cinquecento,

Autore/i articolo: MICHEL PAOLI
Titolo articolo: ” Appetiva le rape ” : les appunti dits de Virginio à la lumière des Satires et des premières biographies de l’Arioste

Le “Memorie” di Virginio Ariosto sono state pubblicate per la prima volta nel 1766 da Barotti ; l’originale è stato poi perduto. Lo scopo del presente studio è mostrare come questi appunti, che si potrebbero a priori considerare una delle fonti più autorevoli sulla vita dell’Ariosto, vadano letti e utilizzati con la massima prudenza. Infatti, il paragone sistematico con le Satire e con le prime ” vite ” del poeta tende a sottolineare che si ha probabilmente a che fare con dei documenti eterogenei, che sembrano soprattutto cercare conferme di luoghi comuni sull’Ariosto, costituiti fin dalla sua morte.

Lingua: Francese
Pag. 217-247
Etichette: Ariosto Virginio, Memorie, Biografia, Ariosto Ludovico, Cinquecento,

Autore/i articolo: HÉLÈNE ALBANI
Titolo articolo: Invitation à la lecture des romans baroques : quelques pages traduites de Biondi et de Marini

Hélène Albani presenta una traduzione in francese di alcune pagine di due romanzi ” eroici-galanti ” del Seicento, L'”Eromena” di G. F. Biondi (1624) e “Il Calloandro fedele” di G. A. Marini (1653), entrambi “best-sellers” ai loro tempi, ma oggi quasi del tutto sconosciuti in Francia all’infuori di pochi studiosi. L’introduzione tende a mostrare l’originalità e le differenze tra i due autori, il primo interessato alla storia, alla realtà concreta, alla psicologia, il secondo all’astrazione e alla stilizzazione dell’intreccio come dei caratteri: prova della ricchezza e della varietà di questa produzione ancora troppo sconosciuta.

Lingua: Francese
Pag. 252-271
Etichette: Biondi Giovan Francesco, Marini Giovanni Ambrosio, Romanzo, Seicento,

Autore/i articolo: DANIÈLE ARON
Titolo articolo: Lecture de “L’éventail”

L’articolo, richiamandosi al saggio di Luigi Squarzina “L’eros e lo stupore”, analizza un’opera teatrale di Carlo Goldoni “L’eventail”, canovaccio scritto per i Comédiens Italiens e rappresentato senza successo il 27 maggio 1763. Il fascino della commedia – in cui teatro italiano e operà comique si fondono – risiede nella capacità dimostrata dall’autore di delineare, all’interno di strutture formali molto rigorose, la dinamica psicologica e verbale di situazioni e personaggi.

Lingua: Francese
Pag. 273-295
Etichette: Goldoni Carlo, L’éventail, Teatro, Settecento,

Autore/i articolo: PIER-VINCENZO MENGALDO
Titolo articolo: Linearità e simmetria nel Rolli melico

Nel presente articolo Pier Vincenzo Mengaldo analizza la struttura metrica dei versi presenti nella poesia ‘melica’ di Paolo Rolli (Odi amorevoli, Cantate, etc.), evidenziandone la spiccata linearità, scorrevolezza e unitarietà.

Lingua: Italiano
Pag. 297-307
Etichette: Rolli Paolo, Poesia, Metrica, Settecento,

Autore/i articolo: GILLES DE VAN
Titolo articolo: La mort sublime

La morte come strumento e al tempo stesso come raggiungimento del sublime è un tratto che caratterizza diverse opere musicali della seconda metà del Settecento che vanno dall'”Alceste” di Gluck al “Don Giovanni” di Mozart. Se nell'”Aceste”, così come in altre opere di Gluck-Calzabigi, la morte è più una minaccia che una realtà (Alceste in realtà non morirà, così come non morirà Ifigenia protagonista dell'”Ifigenia in Aulide”) diverso è il caso di Don Giovanni che scomparirà nel vortice infernale, inghiottito dalla sua stessa vanità. È proprio attraverso l’idea e la minaccia della morte, la più terribile delle possibilità esistenziali, che l’individuo può agognare alla contemplazione del Bello. Orrore e sublime, dimensione infernale e dimensione estatica appaiono, dunque, indissolubilmente legati.

Lingua: Francese
Pag. 309-320
Etichette: Esistenzialismo, Morte,

Autore/i articolo: PERLE ABBRUGIATI
Titolo articolo: Quelques savants leopardiens: le Physicien, Ruysch, Copernic et les autres

Il savio e lo scienziato non si confondono nell’opera di Leopardi. Donde l’idea di definire lo sguardo del savio sullo scienziato. L’articolo studia le caricature di scienziati nelle Operette morali, in cui sono spesso personaggi ridicoli e vigliacchi. L’analisi dei loro aspetti comici e patetici ci fa approdare alla conclusione che tramite tale strategia di scrittura che ‘carnevalizza’ la scienza, è il cammino verso il sapere che viene da Leopardi definito come patetico e irrisorio. Si verifica inoltre che tale critica della scienza tramite il riso si radica nella coscienza insieme etica ed epistemologica che la scienza non ha valore se non quando pensa per l’umano. Nel divorzio tra lo scibile e il vero, si coglie una riflessione molto attuale sul valore della scoperta. Ma insieme, ovviamente, una riflessione più eterna sul rapporto tra ‘fisico’ e ‘metafisico’. Il Fisico, Ruysch e Copernico offrono, a livelli diversi, degli esempi dell’incoscienza della scienza. Loro tre, insieme ad altri personaggi leopardiani, mostrano pure ciò che le conquiste scientifiche offrono alla riflessione filosofica, e ciò che la filosofia può dare come senso ad ogni ricerca.

Lingua: Francese
Pag. 321-346
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Scienza, Ottocento,

Autore/i articolo: JEAN-MARIE GARDAIR
Titolo articolo: La Florence de Pavolini

Firenze, con Pavolini federale, conobbe un grande impulso per le manifestazioni artistiche e di costume. La mostra degli artigiani di Ponte Vecchio, l’annuale rievocazione della partita di calcio in costume, innumerevoli mostre d’arte, furono tra le molte iniziative di questo gerarca. Un’altra delle sue creature, il “Maggio musicale fiorentino” è tutt’oggi una delle più importanti rassegne artistiche a livello internazionale. E’ sempre in questo periodo che Pavolini fonda anche una rivista settimanale, “Il Bargello”, ufficialmente organo della federazione giovanile fascista, di fatto rivista letteraria. La prima novella “Nuvola” della raccolta pubblicata da Pavolini nel 1940 (“Scomparsa d’Angela”) evoca un’immagine domenicale e settembrina di una Firenze sorniona che non si è ancora ridestata dalla pausa estiva. Diversa è invece l’immagine di Firenze della prima giovinezza di Pavolini (nato nel 1903) a cui l’articolo fa riferimento. Tale visione adolescenziale emerge anche nel romanzo “Giro d’Italia” del 1928, anteriore alla precoce carriera politica di Pavolini che nel 1929, alla sola età di 26 anni, assume la carica di federale, massima autorità fascista di Firenze.

Lingua: Francese
Pag. 347-351
Etichette: Pavolini Alessandro, Firenze, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: PIERRE LAROCHE
Titolo articolo: Sardegna come un’infanzia siciliana

In occasione o con il pretesto d’una cronaca di viaggio in Sardegna, Vittorini, pur lasciandosi andare ad alcuni stereotipi, con la scrittura trasforma l’isola in un paese primitivo e mitico, un po’ fantastico, un po’ fantasmato, che lo riporta alla propria infanzia e alla Sicilia.

Lingua: Francese
Pag. 353-366
Etichette: Vittorini Elio, Letteratura di viaggio, Sardegna, Novecento,

Autore/i articolo: DENIS FERRARIS
Titolo articolo: Calvino et l’ironie

Il breve saggio esamina tre dimensioni dell’ironia nell’opera di Calvino : quella negativa ( che consente una attenuazione delle aggressioni del mondo con un minimo di spesa energetica ), quella comica ( che riesce a riconciliare il soggetto in guerra con sé stesso ) e quella dialettica ( la più sottile e difficile, che promette la totalizzazione della conoscenza senza il totalitarismo del dogma.

Lingua: Francese
Pag. 367-382
Etichette: Calvino Italo, Ironia, Narrativa, Novecento,

Autore/i articolo: CLAUDE IMBERTY
Titolo articolo: D’un souvenir d’enfance d’Italo Calvino

L’articolo cerca di dimostrare come la struttura spaziale del ricordo d’infanzia narrato da Italo Calvino ne “La Strada di San Giovanni” informi molti altri racconti tra cui “Il Barone rampante”. Esso cerca poi di analizzare la natura del rapporto tra ricordo d’infanzia e scrittura, una relazione molto problematica nel caso di uno scrittore quale Calvino.

Lingua: Francese
Pag. 367-382
Etichette: Calvino Italo, Infanzia, Memoria, Narratva, Novecento,

Autore/i articolo: ÉLISABETH KERTESZ-VIAL
Titolo articolo: Varietur … ne varietur: à propos de Lida Mantovani et de Storia dei poveri amanti de Giorgio Bassani

Questo studio tratta della gestazione estremamente laboriosa del racconto “Lida Mantovani”. Abbozzato nel’37, e stato pubblicato e riscritto ben otto volte, fino al 1998. Analizziamo l’iter di questo “unicum” attraverso non solo la prosa ma anche la poesia e gli scritti teorici di Giorgio Bassani lungo questi quarant’anni.

Lingua: Francese
Pag. 403-418
Etichette: Bassani Giorgio, Lida Mantovani, Narrativa, Novecento,

Autore/i articolo: DOMINIQUE BUDOR
Titolo articolo: En écoutant la voix des lunatiques …

Nel romanzo-favola di Ermanno Cavazzoni “Il poema dei lunatici”, collegato nella ricezione con il film di Fellini “La voce della luna” (1989), il lettore viene trascinato in un viaggio simbolico dentro il sottosuolo della città, a scoprire gli emarginati della civiltà odierna. Dal comico si approda presto all’angoscia. Una scrittura rabbiosa e tenera manifesta la ribellione, ora che il fallimento delle ideologie, l’intolleranza e la perdita del senso del reale abbandonano l’uomo al caos: la luna, non più consolatrice, porta verso la notte della vecchiaia e della morte.

Lingua: Francese
Pag. 419-430
Etichette: Cavazzoni Ermanno, Fellini Federico, Il poema dei lunatici, La voce della luna, Intertestualità,