Cartevive | 2011 | N. 46

Ad oggi sono ben 67 i nuclei cartacei d´autore che compongono l´Archivio Prezzolini della Biblioteca cantonale di Lugano. Tanto gli studiosi quanto molti dei laureandi che frequentano l´Archivio per il loro lavoro di ricerca hanno idee chiare sulle ricerche da svolgere, spesso instaurano un dialogo alla pari con il personale archivistico, che risulta produttivo per entrambe le parti. Diversamente, gli studenti spinti dai propri relatori a compiere ricerche senza la dovuta preparazione (soprattutto nella vana ricerca di un inedito) finiscono per perdersi e di naufragare in un mare infinito di carte.

In occasione dei 150 anni dell´Unità d´Italia il contributo presenta l´oculatissimo articolo “Uno studente del Risorgimento”, scritto in occasione del centenario, pubblicato per la prima volta sulla terza pagina de “La fiera letteraria”, (25 giugno 1961) e, successivamente, sulla rivista newyorkese “Italamerican” (ottobre 1961 pp. 33-34). In questo articolo Prezzolini trascrive parte di una sua lettera inviata a Giovanni Ansaldo (3 marzo 1961), custodita nel fascicolo omonimo del Fondo Prezzolini. A pag. 6 ritratto di Giuseppe Prezzolini a penna nera, eseguito da Eugenio Dragutescu, Roma, 1961; a pag. 9 ritratto fotografico di Giovanni Ansaldo del gennaio 1960.

“Io credo”, pubblicato nel 1923, non fu un libro fortunato e non ebbe altre edizioni, tuttavia rappresenta un documento importante per la biografia intellettuale di Prezzolini e uno dei documenti più significativi del movimento idealistico per il rinnovamento culturale, morale e politico dell´Italia, sviluppatosi tra la fine del Novecento e l´avvento del fascismo. Quest´ultimo evento segnò anche la fine del del sodalizio tra Gobetti e Prezzolini, da cui aveva avuto origine “Io credo”. L´articolo racconta la storia di questo sodalizio, dal primo incontro del 1919 al 1925 circa. Nonostante le divergenze sulla politica e sul fascismo, l´amicizia tra Gobetti e Prezzolini non era venuta meno. A p. 14 riproduzione fotografica della copertina di Io Credo del 1923. A p. 27 ritratto fotografico di Piero Gobetti, 1925. A p. 33 Giuseppe Prezzolini a New York con altri.

I “Libretti di Mal´Aria” di Arrigo Bugiani hanno suscitato l´attenzione del mondo culturale in genere attraverso mostre e dibattiti, ma tanto l´autore quanto la sua opera meriterebbero maggiore approfondimento. I “Libretti di Mal´Aria” consistono di 500 libretti, a cui va aggiunta la serie di quasi 70 libretti. La pubblicazione dei libretti è avvenuta tra il 1960 e il 1994. Nella collana convive una molteplicità straordinaria di variabili, ottenuta agendo su ciascuno degli elementi materiali del libro: caratteri di stampa, tipologia e colore della carta, posizione di titolo e dati bibliografici. Le scelte tematiche, che formano una variopinta enciclopedia dei saperi, concorrono a rafforzare l´idea della varietà e molteplicità. A pag. 52 frontespizi dei libretti del 1977 e 1989. A pag. 59 frontespizi di due libretti del 1960.

Il catalogo dei “Libretti” è apparso a cura di Orso Bugiani, nel n. 123 della rivista “Resine” del 2010. Il contributo ripropone l´indice dei nomi con correzioni, rimandi e integrazioni.

L´autore riporta i frutti di un´attenta ricerca sulla diffusione degli scritti e del pensiero di Giuseppe Prezzolini in Europa e in Giappone. Negli ambienti letterari anglosassone, francese e tedesco ad esempio, grande fortuna ebbe “Vita di Nicolò Machiavelli fiorentino” del 1927, come ebbe successo “L´Italia finisce: ecco quello che resta”, tradotto in Germania e Spagna. A pag. 93 frontespizio della rivista giapponese Shakai Kagaku Tokyu (marzo 1990, vol. 35), che presenta un articolo dedicato agli anni romani di Giuseppe Prezzolini.

Dopo una breve biografia di Giovanni Vailati, nato a Crema nel 1863, matematico, insegnante, collaboratore del Leonardo, il contributo analizza le categorie di credenza e valutazione secondo Vailati. Le credenze abitano i territori della scienza e vestono ruoli di verificazione sulla realtà: i valori abitano i territori dell´intera umanità e vestono ruoli di vivificazione del reale. La definizione di credenza e valutazione rivela un situazione di autoctonia e di relativa autonomia tra i settori del credere e del volere. A pag. 102 Giovanni Vailati in un ritratto fotografico con Giuseppe Prezzolini (Perugia, 1905).

Alla cattedra di letteratura italiana dell`Università di Friburgo si sono succeduti personaggi illustri, cui è dedicato il volume di Regina Fetiknecht e Giovanni Pozzi “Italiano e italiani a Friburgo” (1991), sicuramente la storia dei rapporti fra letterari e intellettuali non può dirsi del tutto esplorata. Ad esempio, l´epistolario di Paolo Arcari, ordinario di letteratura italiana a Friburgo dal 1903 al 1948, rappresenta una preziosa fonte di informazioni. L´archivio si trova nella Biblioteca comunale di Tirano, che ospita oltre 16.000 volumi e migliaia di documenti cartacei in attesa di digitalizzazione. A pag. 110 ritratto fotografico di Paolo Arcari.

Elenco, ordinato per fondo, dei nuovi documenti che integrano la dotazione dei vari Fondi della Biblioteca Cantonale di Lugano.

Indice dei nomi citati nei contributi della Rivista Cartevive, periodo 2008-2010.