Le riviste sostenitrici
Cartevive | 2000 | N. 1
Anno 2000 – Annata: XI – N. 1 Mese: Aprile
A cura di Lia Gasbarra
Titolo articolo: Oltre le polemiche di stagione
L’A. commenta le polemiche seguite alla nuova Legge sulle Biblioteche ed alla nomina di un nuovo direttore del Museo Cantonale d’Arte di Lugano. A suo parere i media trascurano i problemi e le urgenze del settore degli archivi e delle Biblioteche statali che necessita di grandi investimenti, sia pubblici che privati.
Lingua: ItalianoPag. 3-5
Etichette: Biblioteca, Archivio, Duemila, Svizzera,
Titolo articolo: Giorno per giorno
Viene segnalato il ritrovamento di un soggetto cinematografico composto di tre episodi inediti scritti da Ennio Flaiano alla fine degli anni quaranta dal titolo provvisorio “Giorno per Giorno” (altri titoli: “L’italiano si arrangia”, “Conosci tu il paese?”).
Materiale di corredo: a pag. 9 è riportata una foto con la seguente didascalia: “Ennio Flaiano ritratto alla fine degli anni quaranta a Trastevere (fondo Flaiano Lugano)”.
Pag. 6-10
Etichette: Flaiano Ennio, Giorno per giorno, Cinema, Novecento,
Titolo articolo: Commento a Giorno per giorno di Ennio Flaiano
l’A. commenta “Giorno per Giorno”, un soggetto cinematografico composto di tre episodi, conservato nel Fondo Flaiano e scritto verso la fine degli anni quaranta. Flaiano illustra gli sforzi dell’italiano povero che nel primo dopoguerra deve ‘arrangiarsi’ e sopravvivere giorno per giorno; da acuto osservatore della realtà si ispira a minimi eventi ed intreccia l’ordinario al paradossale con una fede laica che non nega del tutto la speranza.
Materiale di corredo: a pag 13 è riportata una foto con la seguente didascalia. “Ennio Flaiano con Pasqualino De Antonis, percorre la Passeggiata del Pincio, fine anni Trenta (fondo Flaiano Lugano)”.
Pag. 11-16
Etichette: Flaiano Ennio, Giorno per giorno, Cinema, Novecento, Commento,
Titolo articolo: Vecchie Cartoline
Il testo è tratto dal volume “La carta è stanca” (Milano, Adelphi, 1976, pag.54-59). In origine apparve ne “La Stampa” di Torino del 31 maggio 1972 col titolo “Le cose perdute. Tra ex-voto e cartoline”. L’articolo viene qui confrontato con la versione pubblicata in volume quattro anni dopo e le note ne segnalano le varianti.
Materiali di corredo: a p.20 è riportata una foto con la didascalia “Guido ed Erica Ceronetti ad Albano Laziale nel settembre 1972 (Foto Enzo Crea; Fondo Ceronetti Lugano)”.
Pag. 17-24
Etichette: Ceronetti Guido, Biografia, Novecento,
Titolo articolo: Le cartoline del fondo Ceronetti esposte al Museo Cantonale d’Arte di Lugano
L’A. illustra la raccolta di cartoline montate su pannelli conservate presso l’Archivio Ceronetti. Nei collages l’A. vede un’attenzione rivolta a soggetti specifici, accentuata dalla presenza delle annotazioni di Ceronetti. L’esposizione dei 148 pannelli costituisce un disordinato atlante della memoria che, come pare suggerire lo stesso Ceronetti, diventa leggibile solo dopo una ricomposizione di natura poetica.
Materiale di corredo: a pag. 26 sono riportate due foto con la seguente didascalia: “Due immagini dell’esposizione Dalla Buca del Tempo la Cartolina Racconta al Museo Cantonale d’Arte di Lugano (Foto Di erre, Lugano)”
Pag. 25-27
Etichette: Ceronetti Guido, Biografia, Novecento,
Titolo articolo: La traduzione tradita
L’A. propone in questo saggio una nuova relazione tra originale e traduzione con l’intento di demolire il rapporto gerarchico imposto ai due testi e di porli sullo stesso livello. Analizzando la traduzione di Paul Celan del Coro VII dei Cori di Didone di Giuseppe Ungaretti,l’A. attiva la relazione costituita da segnali dirompenti che i due testi si inviano vicendevolmente con l’intento di abbattere i piedistalli monumentali sui cui si è soliti confinare l’originale.
Materiale di corredo: a pag. 31 è riportata una foto con la seguente didascalia: “Giuseppe Ungaretti nel 1967, ospite negli studi della Televisione Svizzere di lingua italiana a Lugano-Besso (Foto Archivi RTSI)”.
Pag. 28-36
Etichette: Celan Paul, Ungaretti Giuseppe, Cori di Didone, Poesia, Novecento, Traduzione,
Titolo articolo: Archivi della vita privata
L’articolo segnala la presenza a Ginevra dei primi “Archives de la vie Privée”, fondati da un’associazione nata nel 1994 con l’intento di salvaguardare gli archivi legati alla vita privata. I donatori di fondi sono sin ora un centinaio e le testimonianze coprono l’arco di circa un secolo. L’iniziativa è patrocinata dalla Biblioteca pubblica universitaria di Ginevra.
Lingua: ItalianoPag. 37-38
Etichette: Archives de la vie Privée, Novecento, Svizzera,
Titolo articolo: Cinema, guerra e censura nella “Voce” 1912-1913
Vengono riportati gli articoli: La guerra e il cinematografo (siglato g. pr. “La Voce”, a. IV. N. 34, 22 agosto 1912 p. 876-877) e La censura ai cinematografi (firmato La Voce, è comparso nel numero 21 de “La Voce” datato 22 maggio 1913, p. 1081).
Materiale di corredo: a pag. 40 è riportata una foto con la seguente didascalia: “Giuseppe Prezzolini col primogenito Alessandro, detto Totino [….] (Foto Donazione Giuliano Prezzolini, Archivio Prezzolini, Lugano)”
Pag. 39-44
Etichette: Prezzolini Giuseppe, La Voce, Cinema, Novecento, Censura,
Titolo articolo: Prezzolini, “La Voce” e il cinema
Il cinema italiano, nato nel 1908-1909, fu oggetto di boicottaggio sia da parte degli intellettuali che degli uomini di teatro. L’unica eccezione è rappresentata da “La Voce”, dove gli interventi di Prezzolini costituiscono in quell’epoca le sole riflessioni sul cinema degli intellettuali italiani. Gli interventi di Prezzolini si incentrano, fra l’altro, sulla funzione documentaria del cinema (in occasione della guerra in Libia) e sull’introduzione della censura cinematografica e la sua funzione.
Lingua: ItalianoPag. 45-51
Etichette: Prezzolini Giuseppe, La Voce, Cinema, Novecento, Censura,
Titolo articolo: La “mosca” di Montale, la sana “bàlia” di Svevo, la “cagna fedele” di Saba e l’amore folle di Althusser
Analizzando gli esempi di donna paragonata ad insetto o animale riportati nel titolo dell’articolo, l’A. riflette sulla visione maschilistica dell’animalità della donna in quanto essere incalcolabile, libero, immediato e spontaneo. Tale ‘animalità’ non sempre è spregio, come nel caso di Svevo e Saba, può diventare al contrario un modello positivo.
Materiale di corredo: a pag. 53 è riportata una foto con la seguente didascalia: “Eugenio Montale e Annalisa Cima a Forte dei Marmi nel 1971”.
Pag. 52-56
Etichette: Svevo Italo, Montale Eugenio, Saba Umberto, Althusser Louis, Poesia, Narrativa, Novecento, Donna, Animale,