Le riviste sostenitrici
Carte di viaggio | 2021 | N. 14
Anno 2021 – N. 14
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Le grandissime maraviglie e gran diversitadi d’Oriente: analisi delle strutture linguistico-retoriche del Milione
Al Milione di Marco Polo è stata subito associata l’idea della meraviglia nel senso del favoloso, del magico, dell’incredibile. Tuttavia, questa visione dell’Oriente, più che appartenere al testo, è stata proiettata su di esso dai suoi lettori. Lo studio si concentra sugli strumenti linguistici che veicolano i sentimenti di sorpresa, di meraviglia, di estraneità, allo scopo di comprendere il più possibile il senso e i valori che Marco Polo intendeva trasmettere e il volgarizzatore-adattatore toscano intendeva consegnare ai lettori occidentali. Il metodo d’analisi consente di fissare punti di riferimento solidi con cui esaminare le scelte lessicali e le strutture sintattiche e valutare la loro funzione linguistico-testuale all’interno di un tessuto in cui s’intrecciano stile formulare e descrizione originale dell’incognito, retorica ed esigenza espressiva, registrazione autoptica e filtrazione ideologica.
Lingua: ItalianoPag. 9-31
Etichette: Lessico, Retorica, Sintassi, XIII secolo, Marco Polo, Milione, Paesi Asiatici
Titolo articolo: La descrizione nei testi di viaggio della prima età moderna
Il saggio propone un attraversamento formale nel dominio della descrizione a partire da un corpus di testi di viaggio redatti nella prima Età Moderna (da Alvise da Mosto, 1465, a Francesco Carletti, 1606). L’analisi si articola in due parti fra loro complementari : la prima dà conto delle scelte lessicali che rivelano come venga intesa la funzione pragmatico-testuale di descrivere (§ 2), e poi si sofferma su fenomeni che pertengono ai domini della sintassi e della testualità (§ 3) ; la seconda mette a fuoco l’intreccio di strategie retoriche e modelli rappresentativi con cui i viaggiatori provavano ad offrire ai lettori un corrispettivo linguistico di quanto avevano visto ed esperito (§§ 4-5). Nel complesso, strategie sintattico-testuali e retoriche mostrano che nei testi di viaggio l’obiettivo della descrizione era comunicare l’esperienza e lo scacco legati all’alterità dei realia (luoghi e monumenti, piante e animali, ecc.) rispetto alla realtà e alle nozioni europee. Ne discendono la commistione fra serialità e molteplicità, l’alternarsi di descrizioni in positivo e descrizioni in negativo, la presenza di descrizioni digressive, in cui la linea tematica si fa sfrangiata e sono affastellati singoli attributi oppure oggetti disparati e dissimili dall’atteso.
Lingua: ItalianoPag. 33-54
Etichette: Letteratura di viaggio, Lingua italiana, XV secolo, XVI secolo,
Titolo articolo: Dante e la scena dell’esilio. Ricezione e performatività di un classico nel primo Ottocento inglese
Il contributo ha come oggetto di analisi i percorsi oltreconfine, e in particolar modo in terra inglese, di rifugiati politici ed emigrati economici italiani di epoca risorgimentale e il loro ruolo all’interno di una possibile storia della fortuna performativa della Divina Commedia compresa tra la fine del xviii secolo e la metà del xix secolo. La ricostruzione dei principali snodi storici e socioculturali alla base del culto dantesco d’oltremanica permette di sondare i momenti fondamentali della peculiare trasmissione e ricezione orale-aurale del poema e di focalizzarsi sulle origini, cause e specifiche modalità di fruizione, fra prassi esecutive e influenze culturali. Il fenomeno, osservato nella sua ampiezza ed evoluzione storica attraverso indagini bibliografiche e archivistiche, appare in forte relazione con la divulgazione letteraria attuata da mediatori culturali itineranti : gli esuli e i migranti. La loro presenza sul suolo britannico durante il Risorgimento contribuì in maniera determinante sia al processo di costruzione dell’identità nazionale al di fuori dai confini nazionali sia alla diffusione del dantismo a livello europeo.
Lingua: ItalianoPag. 55-69
Etichette: Dantismo, Esilio, Risorgimento, XIX secolo, XVIII secolo, Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inghilterra
Titolo articolo: Percorsi romani di Antonio Fogazzaro
Antonio Fogazzaro conobbe Roma in età matura (1882), costretto dalla necessità di osservare l’ambiente dove si sarebbe svolta la vicenda del Daniele Cortis. Fra il 1895 e il 1898 vi ritornò altre tre volte per tenere delle conferenze al Collegio Romano. Dal 1900, quando fu nominato Senatore, vi trascorse regolarmente periodi abbastanza lunghi, scanditi dai ritmi dei lavori parlamentari. Durante questi soggiorni non soltanto assistette alla trasformazione di Roma in Capitale del regno, ma entrò in contatto col suo mondo culturale, e finì per assorbirne lo spirito, fino a diventare, in un certo senso, romano.
Lingua: ItalianoPag. 71-81
Etichette: Intellettuale, Urbanistica, XIX secolo, Daniele Cortis, Il Santo, Roma
Titolo articolo: La questione dei dialetti: in viaggio verso il Lazio meridionale di Rohlfs e Scheuermeier
Nel periodo compreso fra il Risorgimento e la Grande Guerra i dialetti e la dialettologia hanno svolto un ruolo importante nella definizione sia della nostra identità nazionale, che degli stessi confini statuali dell’Italia. La memoria di questi fatti si è persa a partire dal fascismo e dalle sue politiche antidialettali, rendendo opache per noi contemporanei alcune scelte dei nostri padri. Allo scopo di recuperare il contatto con questa realtà si propone un percorso, articolato in tre tappe (Porta Pia, questione sociale, Grande Guerra), che mette in fase dialettologia e antropologia, discipline le quali in questi decenni percorrono vie parallele e destinate ad incrociarsi infine nella realizzazione dell’AIS, l’Atlante italo-svizzero. Un’attenzione particolare è rivolta ai rapporti che entrambe hanno intessuto con la politica al fine di incidere il più concretamente possibile nella costruzione dello stato unitario.
Le vicende giovanili di Rohlfs e Scheuermeier, i due principali raccoglitori dell’AIS, offrono la cornice entro la quale presentare il ruolo che dialetti e dialettologia svolsero in Italia prima del loro fondamentale lavoro di raccolta e di ricerca.
Pag. 83-92
Etichette: Dialettologia, Guerra, Linguistica, Risorgimento, Storia della lingua, XIX secolo, XX secolo, Lazio
Titolo articolo: Per uno studio del lessico e delle figure retoriche in Tempo di uccidere di Ennio Flaiano
In questo contributo si propone un’analisi linguistica del romanzo Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, pubblicato nel 1947 per Longanesi e vincitore del « Premio Strega » nello stesso anno. L’articolo si focalizza in particolare sullo studio delle scelte lessicali dell’autore e sull’uso delle figure retoriche che rendono lo stile di Flaiano unico nel suo genere. La ricchezza linguistica di Tempo di uccidere passa anche attraverso questi significativi artifici che Flaiano sa modulare sapientemente.
Lingua: ItalianoPag. 93-100
Etichette: Lessico, Retorica, XX secolo, Ennio Flaiano, Tempo di uccidere,
Titolo articolo: Viaggi esotici, oltremondani, mentali. Funzioni dei forestierismi nella scrittura di Giorgio Manganelli
Tra gli elementi che compongono la scrittura di Giorgio Manganelli ci sono molti forestierismi. Il saggio analizza le funzioni che essi possono assumere nelle diverse tipologie testuali sperimentate dall’autore (in particolare testi giornalistici, “pseudo-trattati”, libri di viaggio).
Lingua: ItalianoPag. 101-114
Etichette: Forestierismo, Giornalismo, Letteratura di viaggio, XX secolo, Giorgio Manganelli,
Titolo articolo: Il viaggio tra cosmo e materia: osservazioni su alcuni best-seller della divulgazione scientifica italiana
In molti libri di divulgazione scientifica il topos del viaggio, legato fin da tempi antichissimi al tema della conoscenza, continua ad agire non solo a livello retorico, ma anche nella struttura globale dei testi, che possono accogliere moduli odeporici per rendere più efficace l’esposizione di tematiche scientifiche. Il contributo si sofferma su quattro volumi di autori italiani, pubblicati a partire dagli anni Settanta dello scorso secolo, che hanno riscosso particolare successo di pubblico. L’analisi si focalizza su alcuni aspetti stilistici e problemi tipici della divulgazione (registro, ruolo del paratesto, introduzione di dati quantitativi) e su scelte linguistiche come l’uso delle persone e dei tempi verbali, i segnali discorsivi, la punteggiatura, con particolare attenzione al confronto con quanto accade nella divulgazione scientifica in altri mezzi di comunicazione. Si enucleeranno, infine, due tendenze stilistiche divergenti all’interno di questo genere testuale.
Lingua: ItalianoPag. 115-149
Etichette: Linguaggio, Scienza, Viaggio, XX secolo, XXI secolo,