Carte di viaggio | 2012 | N. 5

Anno 2012 – N. 5
A cura di Gianluca D’Elia

Autore/i articolo: DANIELE ORLANDI
Titolo articolo: Granne circuito avemo fatto. Itinerari geoculturali nella Cronica di Anonimo Romano

La “Cronica” di Anonimo romano del XIV secolo, in volgare romanesco, è un testo di modeste dimensioni presente in sole 5 copie manoscritte per un totale di 19 capitoli di cui la parte più nota è la “Vita di Cola di Rienzo”. Solo nel 1979 abbiamo la prima edizione critica ad opera di Giuseppe Porta che ha ricongiunto le varie parti del testo partendo dalla sua generale concezione del mondo per seguire i suoi spostamenti in Europa e in Asia e poi in Italia, infine il ritorno a Roma. Esso rimane un testo cosciente ben oltre le demarcazioni entro i quali è stato a lungo costretto. Interessante è sia l’analisi filologica di alcune parole specifiche, come ‘lo munno’, ‘circuito’ e la linguistica che riflette la cronachistica di area veneta. Intriso di richiami classici colti e mutuati dalla tradizione classica, vi è una descrizione della geografia e dei vari luoghi con una particolare suddivisione del mondo.

Lingua: Italiano
Pag. 9-28
Etichette: Letteratura di viaggio, Lingua italiana, Seicento, Ambiente, Città, Classicismo, Commento, Dialetto, Esotismo, Letteratura in volgare, Letteratura medievale, Lingua italiana, Mito, Natura,

Autore/i articolo: ANU RAUNIO
Titolo articolo: ‘Sono li svedesi chiamati l’italiani della Germania’. Il viaggio di Alessandro Bichi in Svezia nel 1696

Se i paesi scandinavi hanno suscitato grande interesse tra i viaggiatori europei del Sei-Settecento, ciò è deducibile dal progetto di ricerca che ha come scopo la pubblicazione del diario di viaggio di Alessandro Bichi (1664-1725), senese, nella sua descrizione della Svezia. Esso è un lavoro di documentazione testimoniato dalle carte dell’archivio Bichi-Ruspoli conservate presso l’Archivio di Stato di Siena mai edite fino ad oggi e note come “Relazione dei viaggi del Cavaliere F. Alessandro Bichi dalle 1675 al 1697”. Antesignano della letteratura odeporica post rinascimentale il testo è incentrato sulla motivazione della curiosità intellettuale che spinge al viaggio in quanto dimostrazione di libertà dell’individuo e mezzo educativo per mettere in pratica tutto ciò che si era imparato.

Lingua: Italiano
Pag. 29-48
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Seicento, Lingua italiana, Ambiente, Archivio, Cultura, Donna, Esotismo, Fantastico, Folklore, Rinascimento,

Autore/i articolo: ANTONELLO RICCI
Titolo articolo: Soggettività e sguardo narrativo in una lettera dei Viaggi di Marianna Dionigi

Marianna Candidi Dionigi (1757-1826) fu archeologa, pittrice e teorica della pittura di paesaggio nonché apprezzata scrittrice di viaggio. Infaticabile animatrice culturale nella Roma di età napoleonica, “Il libro dei viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno” (1808-1812) è un resoconto archeologico-antiquario di ambizioni scientifiche, basato su ripetuti sopralluoghi svolti perlopiù presso certi enigmatici resti in opera poligonale disseminati nei territori di cinque città del Lazio meridionale. Il libro va ad inserirsi tempestivamente nel vivace dibattito accademico inauguratosi nell’ultimo decennio del Settecento concentrato sulla problematica datazione di tali rovine. Il testo è redatto in forma epistolare composto di ventisette lettere indirizzate ad un non meglio identificato amico pregiatissimo (forse Ennio Quirino Visconti), dal carattere intrigante e declinabile a stento entro i paradigmi della letteratura di viaggio consueti e nettamente in anticipo sullo specifico contesto della letteratura di viaggio consolidata ai modelli del ‘voyage pittoresque, costringendo il lettore a invocare in proprio soccorso il paradigma del romanzo epistolare.

Lingua: Italiano
Pag. 47-64
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Lingua italiana, Settecento, Allusione, Ambiente, Autore, Bello, Dialogo, Dimora, Epistolario, Erudizione, Esule, Figura mitologica, Fortuna, Idillio, Latinità, Leggenda, Lettore, Manoscritto, Mito, Viaggio.,

Autore/i articolo: GIAMPIERO MARZI
Titolo articolo: La vita è ‘Il viaggio di un zoppo e infermo’: Leopardi da Recanati a Napoli

L’articolo è incentrato sulla pagina dello “Zibaldone” di Giacomo Leopardi nel tentativo di ricostruire l’ultimo viaggio del poeta da Recanati a Napoli nell’ottica del continuo peregrinare affannoso che fu la vita del poeta alla ricerca di un clima che fosse di miglior conforto al suo fisico malconcio, di un ambiente culturale in cui potesse esprimersi al meglio ed essere compreso nel suo valore e di un affetto in grado di molcere la sua esistenza. Dalla tentata fuga da Recanati il primo soggiorno a Roma nel 1819 i viaggi a Milano e da Bologna a Firenze passando per Pisa e Recanati ed infine il sodalizio con Antonio Ranieri nel 1830, tutti testimoniati dal suo epistolario. L’analisi è particolarmente puntuale e dettagliata circa i sette anni di sodalizio con il Ranieri a Napoli, pessimi per la salute del poeta, ma fecondi per la sua produzione letteraria e per progetti di lavori futuri, interrotti dalla morte repentina a causa del colera a cui segue la sepoltura.

Lingua: Italiano
Pag. 65-90
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Lingua italiana, Ottocento, Morte, Nostalgia, Nobiltà, Romanticismo, Famiglia, Esilio, Edizione.,

Autore/i articolo: MARIA LUCIA ZITO
Titolo articolo: Edmondo De Amicis viaggiatore in Francia. I Ricordi di Parigi

L’articolo descrive i ricordi di Parigi di Edmondo De Amicis del 1879 riletto alla luce del rapporto fra intellettuale e città attraverso la scoperta di un testo dimenticato spesso frettolosamente bollato dalla critica come scolastico o superato, che segna una pietra miliare per quella che diverrà sempre di più la scrittura giornalistica, ed il reportage nell’evoluzione della letteratura di viaggio. C’è l’analisi sulla riflessione critica circa alcuni personaggi letterari emblematici e rappresentativi della Parigi stessa come Victor Hugo ed Emile Zolà che lo scrittore conobbe e dei quali fornisce testimonianza storico biografica diretta. L’opera è un ‘gran tour alla rovescia’ rispetto a quelli che venivano compiuti in Italia. L’opera è uno stimolo alla ricerca testuale di approfondimento biografica in cui il viaggio è concepito anche come resoconto occasione di analisi e di confronto spunto per curiosità e nuove conoscenze.

Lingua: Italiano
Pag. 91-101
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Lingua italiana, Ottocento, Autore, Biografia, Caffè letterario, Carteggio, Cronaca, Emigrazione, Immaginario, Letteratura francese, Lettura, Lingua francese, Scrittore, Storia della letteratura, Testo.,

Autore/i articolo: GIUSEPPE DE MARCO
Titolo articolo: La parola ‘Quotidiana’ di Alfonso Gatto: “Viaggio per l’Italia all’insegna dell’unità”

Il contributo analizza la dimensione poetica della scrittura che caratterizzò l’esperienza giornalistica di Alfonso Gatto presente in alcuni testi di prosa riuniti nel volume “Viaggio per l’Italia all’insegna dell’Unità”, che coprono l’arco di un mese mezzo e documentano la visita in quattro regioni, Veneto, Friuli, Lombardia ed Emilia-Romagna nel dopoguerra, pubblicato su “L’Unità” del 1949, e che trasforma la cronaca nel racconto di un’emozione interiore e in una trasfigurazione appassionata di un viaggio, intento a trasferire nel lettore le proprie ansie e desideri inappagati. In tale esperienza viene messa in risalto la protesa interiore il cui investimento si riflette sul ritmo della narrazione e sulla scelta lessicale. Nel servizio giornalistico il racconto del viaggio compiuto attraverso le città italiane, diviene poetico ed offre un ritratto concreto del paese nell’immediato secondo dopoguerra. Di qui lo scopo di quest’opera: un reportage per singole tappe che istituisce quella condizione di familiarità e condivisione ovvero il parlare del giornale, stesso, organo di stampa del partito comunista, come voce narrante e che assume interamente su di sé la parola ‘quotidiana’ dell’autore, in un movimento in cui cronaca e confessione divengono riflessione ed autoanalisi, in cui stili e lingua vanno aldilà dell’influenza dell’apparato politico.

Lingua: Italiano
Pag. 103-112
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Lingua italiana, Novecento, Allusione, Ambiente, Antifascismo, Autore, Comunismo, Esposizione, Etica, Formazione culturale, Fortuna editoriale, Guerra, Guida turistica, Illustrazione, Immaginario, Narrativa,,

Autore/i articolo: ILARIA CROTTI
Titolo articolo: La scrittura ovunque: la Sana’a di Elena Dark

La narrazione di una serie di viaggi effettuati in più occasioni a Sana’a in Yemen forma l’argomento del recente reportage di Dak del 2012. L’articolazione composita suggerita dalle proporzioni non solo paesaggistiche e urbanistiche ma anche intersoggettive, socioculturali e storiche si presta ottimamente a essere captata da una scrittrice che utilizza la letteratura di viaggio a scopi scientifici di prova rigorosa di vita vissuta e patita in chiave conoscitiva e auto analitica. Uno stile che si pone in un atteggiamento di attrazione nei confronti di ciò che altro e che non può non suscitare turbamento e addirittura inquietudine che predilige la discrezione che genera curiosità e che adotta un metodo prima di tutto se vissute in una prospettiva pronta ad accogliere le apparenze multiple suggerite dai territori infidi dell’improvviso dell’indeterminabile dell’imprevedibile.

Lingua: Italiano
Pag. 113-126
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Novecento, Asia, Alienazione, Ambiente, Biografia, Città, Cultura, Donna, Fantastico, Folklore, Giornalismo, Islamismo, Lettore, Lettura, Libro, Lingua araba, Malinconia, Natura, Prosa, Scrittore, Società, Vi,

Autore/i articolo: CLARA FOSSATI
Titolo articolo: Figure femminili nelle relazioni di viaggio del XIII secolo

Nell’esercito mongolo guidato da Gengis Khan e dei suoi successori, che, fin dai primi anni del XIII secolo avanzava inesorabilmente verso occidente, sembravano incarnarsi in mitici e crudeli popoli di Gog e Magog. Scampato il pericolo immediato, l’Occidente comprese che era necessario attuare una politica di accordi con l’impero mongolo attraverso l’invio di missioni diplomatiche, ambascerie che furono affidate ai frati domenicani e francescani dei quali abbiamo testimonianza con la “Historia Mongolorum” di Giovanni di Pian di Carpine e Guglielmo di Rubruk con L’ “Itinerarium”: due esempi significativi di questa letteratura. In particolare l’articolo studia la descrizione che i due religiosi compiono delle figure femminili nella descrizione del vestiario, del modo di porsi non senza un’accurata descrizione degli atteggiamenti di accettazione di tolleranza di una cultura differente.

Lingua: Italiano
Pag. 127-131
Etichette: Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Lingua italiana, Duecento, Donna, Esotismo, Educazione femminile, Figura mitologica, Folklore, Francescanesimo, Immaginario, Moda, Ordine religioso, Religione, Racconto, Società, Viaggio.,

Autore/i libro/articolo recensito: MARILENA GIAMMARCO
Titolo libro/articolo recensito: Il ‘verbo del mare’. L’Adriatico nella letteratura, I, Antichi prodromi, riletture moderne; II, Scrittori e viaggiatori
Edizioni: Palomar, Bari – 2009-2011
Lingua: Italiano
Pag. 135-141
Recensore/i: Vincenzo De Caprio
Etichette: Allegrezza, Ambiente, Duemila, Prosa, Letteratura italiana, Letteratura latina, Mare, Immaginario, Esotismo, Filologia, Classicismo.,