Cahiers d’études italiennes | 2017 | N. 24

Anno 2017 – N. 24
A cura di Federica Greco

Autore/i articolo: EMMANUEL MATTIATO
Titolo articolo: Curzio Malaparte 60 ans après sa mort: états de la question et perspectives

Il volume n. 24 di “Filigrana” riunisce i contributi dei ricercatori, italiani e francesi, che hanno partecipato alla giornata di studio “Curzio Malaparte témoin et visionnaire”, organizzata a Grenoble il 21 maggio 2015 da Michèle Coury ed Emmanuel Mattiato. L’autore introduce il volume riflettendo sulla fortuna critica di Malaparte, in particolare riguardo ai suoi rapporti ambivalenti con l’America e il suo ruolo all’interno dei cambiamenti politici della sua epoca, facendo un riepilogo degli episodi fondamentali del suo percorso intellettuale. La prima parte dei contributi è dedicata agli esordi letterari di Malaparte e soprattutto a “Viva Caporetto!”, mentre la seconda parte si concentra sulla sua produzione a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Il contributo si chiude con una panoramica della bibliografia critica riguardo a Curzio Malaparte.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: STÉPHANIE LAPORTE
Titolo articolo: 1914-1918 ou l’expérience irréversible de Curzio Malaparte

Il contributo concentra la sua analisi sul libro esordio di Curzio Malaparte, “Viva Caporetto!”, pubblicato per la prima volta nel 1921. Si tratta di un racconto fuori dagli schemi del genere della letteratura di guerra, che vuole trasformare la disfatta di Caporetto in un simbolo di rivincita per i soldati italiani sconfitti. In “Viva Caporetto!” Malaparte si fa testimone della Prima Guerra Mondiale nelle vesti del soldato umile e non dell’eroe di guerra che è stato, per denunciarne le storture pur non essendo antimilitarista. L’autrice riflette anche sulle reazioni dell’opinione pubblica riguardo al libro e sulla valenza che esso assume sul pubblico odierno. Attraverso l’analisi del testo emergono i sentimenti di Malaparte nei confronti della guerra e lo stile particolare scelto, che si avvicina alla narrazione della fiaba o del mito. Infine viene ricordato il periodo “oceanico” dell’autore e l’adesione al fascismo.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Fascismo, Viva Caporetto!, Prima Guerra Mondiale, Novecento,

Autore/i articolo: EMMANUEL MATTIATO
Titolo articolo: “Viva Caporetto!” et le mythe malapartien des origines: résonances de Marinetti, Gobetti et Emerson (1921-1923)

Il contributo analizza “Viva Caporetto!” di Curzio Malaparte da un punto di vista intertestuale. Importanti furono gli apporti del futurismo e di Tommaso Marinetti, al quale l’autore sembra alludere in un passaggio di “Viva Caporetto!”, e i contrasti con l’amico antifascista Piero Gobetti. Centrale fu anche l’influenza spirituale del filosofo americano Ralph Waldo Emerson.
Ampio spazio viene dato ai motivi che portarono l’autore a passare dalla fase pacifista, legata alla rivista “Oceanica”, a quella fascista, e all’analisi del forte “io narrante” che si ritrova in tutta la produzione malapartiana.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Marinetti Tommaso, Emerson Ralph Waldo, “Viva Caporetto!”, Novecento,

Autore/i articolo: ARIANNA CAMERANO
Titolo articolo: ‘Che ho a che fare io con gli schiavi?’. Gobetti e Malaparte: profilo di un’amicizia fra pensatori eccentrici

Il contributo si sofferma sul particolare rapporto di amicizia che intercorse fra Curzio Malaparte, fascista, e Piero Gobetti, noto antifascista, nel contesto storico-politico degli anni ’20. Di questa amicizia verranno analizzati i punti problematici grazie al supporto della corrispondenza fra i due intellettuali e gli articoli pubblicati sulle riviste “La Conquista dello Stato” e “Rivoluzione Liberale”.

Lingua: Italiano
Etichette: Malaparte Curzio, Gobetti Piero, Antifascismo, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: MICHÈLE COURY
Titolo articolo: La beauté et l’enfer se disent ‘à voix basse’: dire le mal et témoigner dans “Kaputt”

Il contributo analizza l’impiego dell’espressione “a voce bassa” nel romanzo di Curzio Malaparte “Kaputt”. L’ipotesi è che questo stilema ricorrente sia intimamente connesso con la scelta di dividere l’opera con nomi di animali e con il tema del sacrificio, centrale in questo romanzo.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Kaputt, Animale, Novecento,

Autore/i articolo: LAURENT SCOTTO
Titolo articolo: Il “Cristo proibito” de Curzio Malaparte: une tragédie néoréaliste

Il contributo è dedicato all’unico film girato da Curzio Malaparte: “Il Cristo proibito” (1951). L’opera cinematografica viene analizzata nel suo contesto storico, il secondo dopoguerra, e artistico, il neoralismo.
Attraverso uno studio delle singole sequenze vengono fatti dei parallelismi con i saggi di Malaparte dedicati al cinema per definire la sua singolare concezione della regia.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Cinema, Neorealismo, Seconda guerra mondiale, Novecento,

Autore/i articolo: LORELLA LIBECCIO
Titolo articolo: Céline, Malaparte. Malaparte, Céline: una poetica del disincanto

Il contributo è dedicato a un confronto fra le opere di Curzio Malaparte e Louis-Ferdinand Céline, in particolare attorno a due tematiche: la critica della società borghese e del capitalismo e la decadenza del mondo occidentale. Da un punto di vista letterario, fra le analogie riscontrabili tra i due autori vi sono il legame tra la politica e l’esperienza della prima guerra mondiale, la predilezione per le atmosfere cupe, la descrizione di contesti urbani decadenti e corrotti e l’utilizzo di un’ironia e di un senso del grottesco che fanno da sfondo alle loro opere.

Lingua: Italiano
Etichette: Malaparte Curzio, Celine Louis-Ferdinand, Letteratura francese, Prima guerra mondiale, Novecento,

Autore/i articolo: FILIPPO FONIO
Titolo articolo: ‘Je la salue, la conscience des hommes’. Le théâtre français de Malaparte et sa réception

Il contributo si propone di analizzare la produzione teatrale francese di Curzio Malaparte. Di questa vengono messi in evidenza i legami intertestuali, specialmente nei confronti di D’Annunzio con il quale Malaparte aveva più di un punto in comune, non da ultimo la fascinazione per la Francia e la letteratura francese.
Si passa dunque a una rassegna delle opere drammaturgiche francesi, sia di quelle rimaste incompiute (“Les Amazones”, “Les Femmes de Sienne”), sia di quelle effettivamente portate a termine e rappresentate (“Du côté de chez Proust”, “Das Kapital”).
In conclusione, l’autore del contributo formula alcune ipotesi sulle ragioni delle reazioni negative da parte della stampa alla messinscena di quest’ultime.

Lingua: Francese
Etichette: Malaparte Curzio, Teatro, Novecento, Intertestualità,