Le riviste sostenitrici
Cahiers d’études italiennes | 2015 | N. 21
Anno 2015 – N. 21
A cura di Francesco Bonelli
Titolo articolo: Présentation
Delineata la prospettiva pluridisciplinare del volume, qui presentato come la prima parte di uno studio più vasto, l’introduzione al fascicolo insiste sulle specificità del rapporto tra Italia e Oriente, individuando gli strumenti critici e metodologici più adatti a valutarne gli scambi di tipo culturale, politico e commerciale. Vengono quindi passate in rassegna, a introduzione dei successivi contributi, alcune opere che contribuirono in maniera importante alla costruzione d’un immaginario dell’Oriente, quali il “Libro d’oltramare” di Niccolò da Poggibonsi, il racconto di viaggio di Nicolò dei Conti raccolto da Poggio Bracciolini, l’opera “Navigazioni e viaggi” di Gian Battista Ramusio, o ancora la relazione di viaggio in Oriente di Cesare Federici.
Lingua: FrancesePag. 5-20
Etichette: Italia, Storia, Letteratura, Cultura, Da Poggibonsi Niccolò, Dei Conti Nicolò, Bracciolini Poggio, Ramusio Gian Battista, Federici Cesare,
Titolo articolo: Les cathares de Lombardie et l’Orient: entre sources narratives et documentaires
Inserendosi nel complesso dibattito sulla nascita e diffusione della dottrina dualista in Occidente all’inizio del XII secolo, il contributo propone un’analisi del rapporto tra il catarismo italiano e l’Oriente sulla base di recenti scoperte documentarie. Particolare attenzione viene accordata, in questo senso, al “Tractatus de hereticis” di Anselmo d’Alessandria.
Lingua: FrancesePag. 23-39
Etichette: Eresia, Lombardia, Tractatus de hereticis, Anselmo d’Alessandria, Inquisizione,
Titolo articolo: La Terrasanta fra alterità e prossimità nel “Trecentonovelle” di Franco Sacchetti
Nel contesto quasi esclusivamente ‘fiorentino’ del “Trecentonovelle” di Sacchetti, l’autrice del contributo si sofferma sulle uniche due storie che risultano invece ambientate in Terrasanta: quelle delle novelle X e XXIV. Il pellegrinaggio al Santo Sepolcro di Dolcibene, protagonista di entrambe e buffone fiorentino storicamente esistito, fa da sfondo a episodi di beffa dagli accenti talvolta antisemiti. Il rapporto con l’Oriente tematizzato in queste novelle, viene quindi analizzato dalla studiosa nella sua dialettica tra alterità e prossimità rispetto alla società fiorentina dell’epoca.
Lingua: ItalianoPag. 41-54
Etichette: Sacchetti Franco, Trecentonovelle, Novella, Firenze, Beffa, Ebrei, Trecento,
Titolo articolo: Les ‘musulmans’ dans quelques narrations chevaleresques italiennes des XIVe et XVe siècles: entre persistances et changements
Il contributo esamina la rappresentazione dei ‘Musulmani’ in alcune narrazioni cavalleresche italiane tra la prima metà del XIV secolo e la fine del XV, cercando di tracciarne un percorso evolutivo. Dall’analisi effettuata emerge una progressiva attenuazione delle forme d’antagonismo religioso che erano presenti, benché in termini alquanto moderati, nella produzione cavalleresca del XIV secolo. Questo movimento, particolarmente evidente nell'”Orlando innamorato” di Boiardo, rifunzionalizza i temi e le situazioni tradizionali della ‘chanson de geste’ per promuovere valori di tolleranza e rispetto dell’altro, che sembrano escludere qualsiasi sentimento d’appartenza religiosa o nazionale.
Lingua: FrancesePag. 55-84
Etichette: Poema cavalleresco, Orlando Innamorato, Boiardo Matteo Maria, Islamismo, Cristianesimo, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: Le spectre de l’Orient dans les livres de famille florentins (1300-1480)
L’articolo analizza la presenza dei fatti d’Oriente nella produzione dei libri di famiglia fiorentini redatti fra il 1300 e il 1480. Se l’Oriente occupa in questi scritti uno spazio marginale, coerentemente alla vocazione familiare e municipale del genere, è tuttavia possibile osservare, a partire dal 1420, l’emergere d’un sentimento d’appartenenza allargato alla comunità italiana e cristiana nei singoli autori. Questo mutamento di prospettiva, in ultimo, viene ricondotto dall’autrice al più generale movimento d’apertura politica e culturale che è possibile registrare a Firenze proprio a partire dal 1420.
Lingua: FrancesePag. 87-103
Etichette: Firenze, Memorialistica, Trecento, Quattrocento, Mannini Salvestro, Di Tommaso Giovanni Francesco, Pitti Bonaccorso,
Titolo articolo: E. S. Piccolomini et les Turcs: l’Europe face à son ennemi
Il sentimento di minaccia che l’avanzata ottomana produsse in Europa nel XV secolo, specie dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, lasciò tracce evidenti nelle opere e nella ricca corrispondenza di Enea Silvio Piccolomini. Il contibuto analizza tale presenza evidenziando come i turchi vengano sempre più rappresentati, da Piccolomini così come da altri umanisti dell’epoca, nella veste pericolosa di ‘nuovi barbari’. Comincia in tal modo a definirsi, per mezzo di quest’alterità, la costruzione di un’identità europea che si nutre dell’eredità cristiana e di quella dell’antica Roma.
Lingua: FrancesePag. 105-117
Etichette: Islamismo, Europa, Identità, Costantinopoli, Piccolomini Enea Silvio, Pio II, Quattrocento,
Titolo articolo: L”orientalisme’ dans la “Legenda aurea” de Jacques de Voragine
Attraverso un adattamento della ‘griglia orientalistica’ di Edward Said, il contributo fornisce una categorizzazione dei motivi della “Legenda aurea” dalla quale emerge come il leggendario sia caratterizzato da un’attenzione per l’Oriente finora scarsamente rilevata dalla critica. Nella seconda parte del contributo, l’autore illustra nel dettaglio caratteristiche e genesi di alcune categorie orientaliste: l’Oriente terra di evangelizzazione e i culti pagani preesistenti, gli ‘oggetti orientali’ della “Legenda aurea”, il bestiario orientale, l’Oriente come terra di avventure, i pellegrinaggi e le guerre, l’Oriente nei suoi aspetti socioculturali. Nella parte conclusiva, vengono inoltre ipotizzate alcune forme di Oriente taciuto o negato nel leggendario di Iacopo da Varazze.
Lingua: FrancesePag. 121-147
Etichette: Legenda aurea, Da Varazze Iacopo, Leggenda, Bestario, Guerra, Duecento,
Titolo articolo: Exercices amusants pour entraîner l’esprit: les énigmes byzantines en Italie (XIIIe-XVe siècles)
Dopo aver spiegato le modalità con cui il genere dell’epigramma, e soprattutto quelli dell’indovinello e dell’enigma, penetrarono in Italia a partire dalla pubblicazione dell'”Antologia Planudea” nel 1494, l’autore del contributo si sofferma sul codice “Palatinus Graecus 116” conservato presso la Biblioteca Vaticana. Acquistato a Costantinopoli nel 1406 dall’umanista veronese Guarino Guarini, che ne fu attirato per la triade bizantina di Aristofane in esso contenuta (“Pluto”, “Nuvole” e “Rane”), il manoscritto risulta particolarmente interessante per la piccola sezione enigmatica presente nell’ultima pagina. La descrizione e l’analisi di tale sezione costituisce l’obiettivo del presente articolo.
Lingua: FrancesePag. 149-167
Etichette: Enigmistica, Epigramma, Indovinello, Antologia Planudea, Palatinus Graecus 116, Guarini Guarino, Duecento, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: “Per arte nigromantica”: la magie orientale dans la nouvelle de messire Torello (“Decameron” X, 9)
Il contributo propone un’analisi della rappresentazione della necromanzia nella novella X, 9 del “Decameron” di Boccaccio. Utilizzata da messer Torello per percorrere nell’arco di una sola notte la distanza che corre tra la corte del Saladino ad Alessandria e la città di Pavia, questa pratica magica sembra non limitarsi nel testo allo statuto di semplice espediente narrativo. Come dimostra l’analisi, in effetti, la necromanzia poteva essere interpretata nel Medioevo tanto come insieme di pratiche che permettono all’uomo di realizzare azioni e di acquistare particolari saperi grazie all’intervento del soprannaturale, quanto come una pratica divinatoria attraverso la quale i defunti escono dal regno dell’oltretomba per rivelare ai vivi una verità. Vengono in ultimo esaminati dalla studiosa i rapporti tra finzione e realtà in un genere, quello della novellistica, fortemente caratterizzato dal realismo.
Lingua: FrancesePag. 169-182
Etichette: Decameron, Boccaccio Giovanni, Magia, Novella, Trecento,
Titolo articolo: De l’intérêt des marchands anglais pour les récits de voyageurs vénitiens vers les Indes occidentales à la fin du xvie siècle
L’articolo analizza il ruolo che svolsero i racconti di mercanti veneziani quali Marco Polo, Nicolò dei Conti e Cesare Federici, nel fornire ai mercanti inglesi informazioni preziose sull’Oriente e sulle Indie occidentali. L’esame delle dediche e dei frontespizi della traduzione di questi testi, in particolare, rivela il modo in cui i compilatori inglesi interpretarono tali opere. Viene in ultimo osservato dall’autrice come quest’interesse sia dovuto a un’importante analogia tra le due comunità mercantili: a differenza di portoghesi e spagnoli, infatti, sia i veneziani che gli inglesi non avevano potuto contare, nella loro espansione verso l’Oriente, sull’appoggio dei rispettivi governi.
Lingua: FrancesePag. 185-196
Etichette: Italia, Inghilterra, Mercanti, Viaggio, Venezia, Polo Marco, Dei Conti Nicolò, Federici Cesare, Cinquecento,
Titolo articolo: “L’Uscoque” de George Sand: les réécritures vénitiennes d’un pirate ionien du XVIe siècle
Attraverso l’analisi del romanzo “L’Uscoque” (1838) di Georges Sand, il contributo si propone di approfondire le diverse rappresentazioni cui fu sottoposta questa comunità, formata da pirati d’origine croata che si insediarono sulla costa adriatica nel XVI secolo. Se nell'”Histoire des Uscoques” di Minucci e Sarpi la loro connotazione risulta estremamente negativa, in Sand si percepisce invece l’esitazione tra la necessità di una minaccia all’ordine dell’Ancien Régime, e la condanna della violenza che tale minaccia presuppone.
Lingua: FrancesePag. 197-207
Etichette: Pirateria, Venezia, Croazia, L’Uscoque, Sand Georges,