Le riviste sostenitrici
Cahiers d’études italiennes | 2012 | N. 15
Anno 2012 – N. 15
A cura di Francesco Bonelli
Titolo articolo: Présentation
L’introduzione inquadra la problematica al centro del fascicolo, quella delle nozioni di ‘eroismo’ e ‘modello’, identificandone gli aspetti di riflessione più importanti. Grande importanza viene accordata al carattere mobile dei modelli eroici, sottoposti all’evoluzione dei sistemi culturali in cui vengono a determinarsi. In virtù di tale scelta prospettica viene quindi giustificato l’approccio prevalentemente diacronico dei contributi proposti. Si sottolinea inoltre come la nozione di ‘eroismo’ sia sempre ancorata, all’interno del fascicolo, alle realtà sociali e culturali concrete che di volta in volta l’hanno prodotta, senza limitarsi all’ambito esclusivo della finzione letteraria.
Lingua: FrancesePag. 5-16
Etichette: Eroismo, Modello, Letteratura, Storia,
Titolo articolo: Entre modèle et rituel. Stratégies de contrôle du lien social dans la société urbaine idéale du “Volgarizzamento del libro de’ costumi e degli offizii de’ nobili sopra il giuoco degli scacchi” (XIVe siècle)
Il contributo analizza il “Volgarizzamento del Libro de’ Costumi e degli offizii de’ Nobili sopra il giuoco degli scacchi”, traduzione toscana del “Liber de Moribus hominum et officiis nobilium super ludos scacchorum”, un trattato latino sul gioco degli scacchi composto da Iacopo da Cessole alla fine del XIII secolo. Frutto della fortuna del testo nel secolo successivo, il volgarizzamento toscano viene analizzato per il progetto pedagogico che è alla base della sua rielaborazione dell’originale latino. La corrispondenza degli scacchi con alcune categorie socioprofessionali ben determinate, sembra costituire nella versione toscana un modello di controllo sociale fondato sul denaro e sulla proprietà privata. In tal modo, come sottolinea l’autrice, vengono legittimate in particolare le professioni legate al commercio e alle attività finanziarie, considerate all’epoca ‘sospette’.
Lingua: FrancesePag. 17-36
Etichette: Volgarizzamento del Libro de’ Costumi e degli offizii de’ Nobili sopra il giuoco degli scacchi, Liber de Moribus hominum et officiis nobilium super ludos scacchorum, Da Cessole Iacopo, Duecento, Trecento, Trattato,
Titolo articolo: Giovanni Colombini: un modèle de Catherine de Sienne occulté par ses hagiographes ?
L’articolo mette a confronto due figure eminenti della vita spirituale senese del Trecento: Giovanni Colombini (1304-1367), fondatore dell’ordine dei Gesuati, e Caterina da Siena (1347-1380). Partendo da un esame preliminare del contesto storico, l’autrice ipotizza una frequentazione o una corrispondenza tra i due. Proprio l’analisi dei rispettivi carteggi sembra evidenziare in effetti, oltre alle conoscenze comuni, alcune consonanze stilistiche che paiono avvicinare queste due figure, quali l’impiego del volgare e del ‘sermo humilis’. Viene quindi sottolineato come Colombini abbia rappresentato per Caterina da Siena un modello di francescanesimo vivente, vicino allo spirito delle origini, nonostante l’agiografia successiva non abbia rilevato tale possibile vicinanza.
Lingua: FrancesePag. 37-65
Etichette: Colombini Giovanni, Da Siena Caterina, Gesuati, Epistolografia, Siena, Trecento,
Titolo articolo: De l’attente du jugement divin aux bûchers: le stéréotype de la sorcière dans la prédication en langue vulgaire de Bernardin de Sienne
L’autrice analizza i differenti stereotipi della strega all’interno delle predicazioni in lingua volgare di Bernardino da Siena (Firenze 1424-1425, Siena 1425-1427). Le varie credenze che esistevano sulla figura della strega, sia colte che popolari, mostrano come alla vigilia delle grandi cacce europee (dalla fine del XIV al XVIII secolo), la società toscana non fosse unanime circa la sua esistenza e i crimini connessi alla sua attività. Lo studio mostra inoltre come nell’affrontare la questione Bernardino da Siena rimanga fedele ai dettami del “Canon Episcopi”, anche se a partire dal 1427 condannerà le streghe nello stesso modo in cui verrà fatto in età moderna.
Lingua: FrancesePag. 67-97
Etichette: Da Siena Bernardino, Canon Episcopi, Stregoneria, Predica, Quattrocento,
Titolo articolo: Modèles et contre-modèles de l’humanisme napolitain: Giovanni Pontano à la recherche d’une langue
Il contributo si interroga sulla ricerca linguistica di Giovanni Pontano (1429-1503), esponente di spicco dell’umanesimo napoletano. La scelta del latino come lingua viva, capace di esprimere tanto la vivacità del linguaggio parlato quanto le forme della produzione letteraria, poneva un problema di modelli che era al centro del dibattito dell’epoca. Passando in rassegna la produzione teorica dell’autore, dal “De Aspiratione” (1462) all'”Antonius” (1493 ca), fino al “De Sermone” (1501), l’autrice mostra come l’itinerario linguistico e grammaticale di Pontano, nel suo opporsi ai più grandi umanisti dell’epoca, quali Leonardo Bruni, Lorenzo Valla e Poliziano, costituisca una prova di resistenza all’imperialismo dei fiorentini nell’imporre i loro modelli linguistico-letterari e la loro preminenaza politica.
Lingua: FrancesePag. 99-110
Etichette: Pontano Giovanni, Bruni Leonardo, Valla Lorenzo, Poliziano Angelo, De Aspiration, Antonius, De Sermone, Umanesimo, Questione della lingua, Quattrocento,
Titolo articolo: Le paradigme narratif mythologique dans l’”Inamoramento de Orlando” de Boiardo: de l’idéal héroïque au modèle de l’homme de cour
La trasformazione del concetto di eroismo in epoca umanistica viene analizzata dall’autrice nell'”Inamoramento de Orlando” di Matteo Maria Boiardo, opera composta tra il 1476 e il 1494. Prendendo in esame il paradigma mitologico della leggenda di Ercole come termometro delle trasformazioni della nozione di eroismo all’interno del testo, il contributo mostra come i materiali utilizzati da Boiardo siano in larga parte ascrivibili ai repertori mitologici in volgare del XIV e del XV secolo, piuttosto che alle fonti antiche. Viene quindi sottolineato come Boiardo aggiorni l’eroismo del romanzo cavalleresco medievale lavorando intorno a quattro problematiche fondamentali: la gloria e le sue motivazioni, il carattere disinteressato dell’azione eroica, la relazione tra l’eroe e gli altri, il rapporto tra eroismo e Fortuna. Ne risulta un modello di eroismo che si adatta al nuovo contesto storico e al pubblico aristocratico della corte di Ferrara.
Lingua: FrancesePag. 111-134
Etichette: Boaiardo Matteo Maria, Inamoramento de Orlando, Poema cavalleresco, Eroismo, Quattrocento,
Titolo articolo: Des vieillards modèles aux jeunes héros dans la Florence républicaine
L’articolo prende in esame le nozioni di ‘modello’ e di ‘eroe’ nel contesto della Firenze repubblicana del Rinascimento. Al modello di virtù illustrato dai ‘libri di famiglia’, nei quali l’educazione dei giovani si basava essenzialmente sull’imitazione degli antenati, l’autrice contrappone il paradigma della predicazione del Savonarola, che definiva invece un nuovo tipo di saggezza non più costruito sull’età, ma sul concetto del ‘ben vivere’ incarnato dai santi. Individuando nei bambini e negli adolescenti la realizzazione più compiuta di questo modello di vita cristiana, Savonarola contribuisce così a imporre nella figura del ‘giovane’ un nuovo modello eroico. Tale ribaltamento di prospettiva, come viene notato, si fa ancor più evidente all’inizio del Cinquecento, quando la condizione di guerra permamente che investe la città, specie con l’assedio di Firenze da parte delle truppe spagnole, consolida definitivamente tale modello.
Lingua: FrancesePag. 135-168
Etichette: Eroismo, Libri di famiglia, Savonarola Giacomo, Rinascimento, Firenze, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: La seconde république florentine (1527-1530) et l’émergence d’un héros nouveau: le citoyen-soldat
Il periodo che va dal 1527 al 1530 vede costituirsi a Firenze un nuovo governo repubblicano che anticiperà il successivo rientro dei Medici in città. Partendo dallo stato di guerra permamente in cui si trovava Firenze, costretta a fronteggiare le minacce di Carlo V, il contributo si interroga sull’emergenza di un nuovo modello, quello del ‘cittadino soldato’, uomo giovane e impetuoso che imbraccia le armi per difendere la città. Vengono analizzate innanzitutto le modalità attraverso cui la retorica del ‘cittadino soldato’ arriva a creare un nuovo ethos repubblicano, basato sull’esempio dell’uomo giovane e audace da contrapporre a quello tradizionale del vecchio saggio. In seguito, l’autrice si sofferma sui giudizi che storici come Donato Giannotti, Iacopo Nardi, Benedetto Varchi, Filippo de’ Nerli e Francesco Guicciardini diedero dell’operato di Francesco Ferrucci, general commissario a Firenze durante l’assedio della città. Se alcuni videro in lui un nuovo modello eroico, altri lo considerarono invece come la dimostrazione del fallimento della seconda repubblica fiorentina.
Lingua: FrancesePag. 169-197
Etichette: Repubblica, Firenze, Carlo V, Giannotti Donato, Nardi Iacopo, Varchi Benedetto, De’ Nerli Filippo, Guicciardini Francesco, Ferrucci Francesco, Cinquecento,
Titolo articolo: Girolamo Tiraboschi faiseur et défaiseur de héros dans la “Storia della letteratura italiana” (1772)
Dopo un’introduzione sull’evoluzione del concetto di eroismo dall’antichità al Seicento, lo studio si sofferma sulla “Storia della letteratura italiana” (1772) di Girolamo Tiraboschi, prima storia letteraria italiana in cui la classificazione degli scrittori, giudicati dall’autore col metro dell’eroismo, viene effettuata secondo i criteri di fama e significatività. Questa nozione di eroismo viene quindi analizzata concretamente nel contributo attraverso le presentazioni di alcuni autori del Seicento, eroici o meno, che Tiraboschi fa nella sua storia letteraria, quali Marino, De Dominis o Galilei.
Lingua: FrancesePag. 199-209
Etichette: Eroismo, Tiraboschi Giovanni, Storia della letteratura italiana, Marino Giovan Battista, De Dominis Marco Antonio, Galilei Galileo, Seicento, Settecento,
Titolo articolo: L’Italie ou la genèse du héros romantiques
Nel corso del XVIII secolo il viaggio in Italia costituiva ancora una tappa fondamentale nella formazione d’un artista (Goethe). Tuttavia, con l’avvento del romanticismo in Germania, esso perde tale connotazione pedagogica. Analizzando il tema del viaggio in Italia nelle opere di Ludwig Tieck, Joseph von Eichendorff e E. T. A. Hoffmann, il contributo mostra come esso, assumendo uno statuto più ambiguo, cominci a configurarsi come cammino e ricerca interiore secondo i dettami della filosofia del primo romanticismo tedesco. Il viaggio in Italia diventa così la rappresentazione della coscienza dell’artista alle prese con una realtà seducente dalla quale vorrebbe distaccarsi. In tal modo, come viene sottolineato, il motivo del viaggio in Italia diventa per le nuove generazioni romantiche una vera e propria scuola in cui mettere alla prova le qualità dell’eroe romantico.
Lingua: FrancesePag. 211-227
Etichette: Eroismo, Goethe Johann Wolfgang Von, Tieck Ludwig, Eichendorff Joseph Von, Hoffmann Ernst Theodor Amadeus, Romanticismo, Viaggio, Italia, Settecento, Ottocento,
Titolo articolo: Pinocchio, eroe di legno. Modelli mitologici, fiabeschi, realistici
La studiosa prende in esame le categorie di ‘modello’ ed ‘eroe’ nel romanzo di Collodi “Pinocchio”. Tale analisi, in particolare, viene svolta considerando l’opera attraverso lo studio separato delle due versioni del romanzo: la prima in quindici capitoli, che terminava con la morte del protagonista impiccato alla Quercia grande, e la seconda che va invece dal capitolo I al capitolo XXXVI. Se nella prima versione, come nota l’autrice, ci troviamo di fronte a un racconto ammonitorio dove Pinocchio si configura come semplice anti-modello che il lettore è invitato a non seguire se non vuole fare la stessa fine, nella seconda versione l’evoluzione della figura del protagonista avvicina l’itinerario del burattino a quello dei romanzi di formazione. La nascita demiurgica del personaggio può caricarsi allora di significati ulteriori e l’immagine di Pinocchio sembra diventare rappresentativa di un’universalità in cui tutti possono riconoscersi.
Lingua: ItalianoPag. 229-240
Etichette: Collodi Carlo, Pinocchio, Eroismo, Romanzo di formazione, Ottocento,
Titolo articolo: ‘Catastropher’ un modèle pour construire un homme: le saint François d’Assise de Dario Fo
L’articolo si focalizza sul monologo teatrale “Lu Santo Jullàre Françesco” scritto e messo in scena da Dario Fo nel 1999. Scopo dell’opera, che costituisce una sorta di agiografia alternativa della vita del santo, è quello di recuperare la carica rivoluzionaria del messaggio di Francesco d’Assisi, carica che nei secoli sarebbe stata progressivamente attenuata, secondo Fo, dall’intervento della Chiesa. Partendo da tali presupposti, lo studio analizza quindi attraverso quali modalità l’opera di Fo rielabori e vivifichi l’immagine eterea di Francesco d’Assisi servendosi di un sistematico ‘gioco della catastrofe’.
Lingua: FrancesePag. 241-254
Etichette: Fo Dario, Lu Santo Jullàre Françesco, Francesco d’Assisi, Novecento, Duemila, Teatro,