Le riviste sostenitrici
Cahiers d’études italiennes | 2010 | N. 12
Anno 2010 – N. 12
A cura di Francesco Bonelli
Titolo articolo: Présentation
L’introduzione al fascicolo delimita il campo cronologico degli interventi proposti, assegnando particolare importanza ai secoli XV e XX in funzione della stretta relazione tra testo e immagine che caratterizza questi due periodi storici. La problematizzazione del rapporto tra scrittura e arti figurative che è al centro del volume si svolge all’insegna della transdisciplinarità, suggerendo una duplice linea interpretativa per quanto riguarda i contributi offerti: da un lato il confronto può svolgersi nelle forme della semplice contiguità, con una tendenza dell’immagine ad acquisire una progressiva autonomia; dall’altro l’immagine scaturisce in un secondo momento a partire dalla scrittura stessa.
Lingua: FrancesePag. 5-10
Etichette: Arte, Pittura, Testo, Quattrocento, Novecento,
Titolo articolo: Images de l’art et art de l’image dans la Divine Comédie
La studiosa analizza il rapporto tra testo e immagine prendendo in considerazione il caso emblematico della “Commedia” dantesca. Il duplice ruolo di poeta e pittore che Dante sembra assumere nella “Divina commedia”, come testimoniano i numerosi parallelismi tra poesia e pittura sottolineati all’interno del testo, testimoniano della potenza immaginifica dell’opera, capace di influenzare la storia della cultura per secoli. L’autrice sottolinea tuttavia come al centro della ricerca figurativa del poeta sussista una contraddizione fondamentale per quanto riguarda lo statuto dell’arte: il modello della ricerca dantesca non risiede infatti nelle arti figurative tout court, considerate fallaci perché espressione diretta di una rappresentazione umana. Il poeta si ispira al contrario all’arte divina, unico modello ammissibile nell’orizzonte dantesco, che viene imitato attraverso una fusione tra testo e immagine nel tentativo di riprodurre l’ineffabile della creazione di Dio.
Lingua: FrancesePag. 13-35
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Pittura, Poesia, Similitudine, Trecento,
Titolo articolo: Le vol magique de Messire Torello dans l’édition illustrée du “Décaméron” (1492, Venise, Gregorio e Giovanni de Gregori)
Il contributo analizza il rapporto tra la novella X,9 del “Decameron” di Boccaccio e una xilografia realizzata a partire dalla stessa novella da un incisore anonimo in un’edizione illustrata dell’opera (Venezia, 1492, presso i fratelli Gregori). L’evento meraviglioso del volo di Torello che troviamo nella novella, che viene utilizzato da Boccaccio nel testo di partenza come semplice espediente narrativo, si trasforma nell’illustrazione veneziana in un’interpretazione negativa della magia. Tale lettura, assente nel “Decameron”, viene ricollegata dall’autrice al clima sfavorevole che avvolgeva le arti magiche sul finire del Quattrocento, specie dopo la pubblicazione del famoso “Malleus Maleficarum” nel 1486 ad opera dei domenicani Institoris e Sprenger.
Lingua: FrancesePag. 37-52
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Novella, Magia, Illustrazione, Trecento,
Titolo articolo: Narrare per immagini: caratteristiche e funzioni della descrizione nell’ “Inamoramento de Orlando”
L’intervento si concentra sul ruolo della descrizione all’interno dell’ “Inamoramento de Orlando”, poema cavalleresco di Mattero Maria Boiardo, concepito ancora in larga misura per la lettura ad alta voce. La studiosa si interroga, in particolare, sulle diverse tipologie di descrizione che è possibile ravvisare all’interno del testo e sulla loro specifica funzione: si va dalla descrizione dei paesaggi, che oscillano tra il modello della selva e quello del ‘locus amoenus’; a quella dei personaggi attraverso le diverse modalità del ritratto (statico, dinamico, psicologico); fino a quella degli oggetti artistici, motivata spesso da intenti celebrativi. Viene infine suggerita per le descrizioni presenti nell’opera una possibile influenza dell’ambiente artistico della Ferrara estense di fine Quattrocento, con riferimento particolare al Pisanello.
Lingua: ItalianoPag. 53-94
Etichette: Boiardo Matteo Maria, Inamoramento de Orlando, Poema cavalleresco, Pittura, Quattrocento,
Titolo articolo: Benvenuto Cellini, sculpteur de mots et conteur d’images : la “Vita”, manifeste à la gloire de l’art
L’autrice analizza il rapporto tra testo e immagine che si realizza all’interno della “Vita”, autobiografia dell’orafo e scultore fiorentino Benvenuto Cellini. Viene notato come si realizzi in essa un’interessante inversione della tradizionale gerarchia tra scrittura e arti figurative. Nel caso delle memorie di Cellini, infatti, la scrittura diventa funzionale a un’esaltazione della supremazia dell’arte. Tale ribaltamento si esprime in particolare, come viene notato nel contributo, attraverso le numerose ‘ekphrasis’ che l’autore fa delle sue stesse opere, la cui funzione, più che descrittiva, sembra essere piuttosto autocelebrativa. La creazione plastica preesiste dunque a quella letteraria, e ne costituisce anzi la premessa indispensabile. Rivendicando la superiorità della rappresentazione visiva rispetto a quella del testo letterario, l’autobiografia di Cellini giunge così paradossalmente ad elevare la scultura al rango di arte liberale.
Lingua: FrancesePag. 95-123
Etichette: Cellini Benvenuto, Vita, Autobiografia, Scultura, Cinquecento,
Titolo articolo: Deviazioni dalla norma prospettica nella pittura del XV secolo. Soluzioni eterodosse nel San Sebastiano di Antonello da Messina
Il contributo analizza il celebre martirio di San Sebastiano realizzato da Antonello da Messina (1478 circa), concentrandosi in particolare sui numerosi scarti che caratterizzano l’opera rispetto alla norma prospettica. Tali deviazioni vengono rintracciate nella realizzazione del corpo del santo, sovradimensionato rispetto a quanto prevederebbe un’applicazione puntuale della prospettiva, nell’uso particolare della luce e di alcuni dettagli naturalistici che caratterizzano il dipinto. La studiosa collega questi elementi a un nuovo tipo di fruizione dell’opera d’arte, maggiormente incentrata sulla partecipazione emotiva dello spettatore. Essi testimoniano inoltre la capacità dell’artista di sottrarsi ai dettami della regola, nella direzione di una concezione dell’umano che insiste maggiormente sulla dignità della sua dimensione corporale.
Lingua: ItalianoPag. 127-144
Etichette: Da Messina Antonello, San Sebastiano, Pittura,
Titolo articolo: Poesia contemporanea e fotografia: corpo poetico e nutrimento immaginifico
Gli autori dell’intervento mettono in luce i legami e le corrispondenze che esistono tra poesia e immagine fotografica, all’insegna di un ibridismo disciplinare assunto come chiave di lettura specifica dell’analisi. L’articolo indaga infatti alcune tappe fondamentali della relazione tra poesia e fotografia, con l’obiettivo di mettere in luce le numerose analogie che sussistono tra queste due pratiche creative. Partendo da una riflessione sulla relazione tra poesia e visione già presente in Leopardi e Baudelaire, il contributo si concentra soprattutto su alcune forme di interazione praticate tra le due arti durante il XX secolo, analizzando l’influenza che alcune scoperte come l’elettricità o la fotografia ebbero in autori quali Campana, Bertolucci, Ungaretti, Quasimodo e Pavese.
Lingua: ItalianoPag. 147-177
Etichette: Poesia, Fotografia, Campana Dino, Bertolucci Attilio, Ungaretti Giuseppe, Quasimodo Salvatore, Pavese Cesare, Novecento,
Titolo articolo: Espace, description et récit dans la poésie de Cesare Pavese
L’autore dell’articolo analizza il ruolo dell’immagine e della descrizione nella poesia di Cesare Pavese. Partendo da una riflessione di carattere generale sulla poetica dell’autore, il contributo passa a sottolinearne la distanza rispetto alle coeve correnti letterarie italiane, con particolare riferimento all’ermetismo. Le immagini e le descrizioni, rese quasi tangibili attraverso l’uso della parola, diventano elementi fondamentali nello spazio della costruzione poetica dell’autore. Ne risulta una stretta interrelazione tra descrizione e svolgimento dell’azione all’interno delle poesie-racconto di Pavese, che propongono anche una visione alternativa rispetto alle forme e all’immaginario proposti dall’ermetismo.
Lingua: FrancesePag. 179-193
Etichette: Pavese Cesare, Poesia, Descrizione, Novecento,
Titolo articolo: ‘Vivere o ritrarre’ di Antonio Tabucchi e i ritratti di Tullio Pericoli: il testo e l’invisibile delle immagini, le immagini e i silenzi del testo
La studiosa analizza il rapporto tra pratica letteraria e arti figurative all’interno dell’opera di Antonio Tabucchi, focalizzandosi in particolare su uno dei suoi ultimi racconti, “Vivere o ritrarre”, scritto per il pittore e disegnatore Tullio Pericoli e pubblicato con riproduzioni di alcune opere dello stesso artista. Il contributo mette in evidenza, attraverso una disamina dei procedimenti che regolano la trasposizione di immagini reali nella finzione letteraria, il reciproco completamento tra testo e immagine che si realizza nell’opera. Se la scrittura tenta di supplire al non detto dell’immagine, è anche vero l’inverso, poiché quest’ultima si rivela in grado di esplorare i silenzi della parola. Tale interazione, come dimostra l’intervento, non si esaurisce dunque negli schemi dell’autoreferenzialità, ma prolunga le possibilità interpretative dell’opera stessa attraverso una moltiplicazione delle sollecitazioni rivolte al lettore-osservatore.
Lingua: ItalianoPag. 195-209
Etichette: Tabucchi Antonio, Pericoli Tullio, Vivere o ritrarre, Pittura, Ritratto, Scrittura, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Observation sur le “Décameron. Un divertissement d’après Boccace” de l’artiste Vincent Vanoli. Contribution à une histoire transémiotique de la nouvelle
Nel contributo viene esaminato il rapporto tra le tavole del disegnatore francese contemporaneo Vincent Vanoli, realizzate ispirandosi al “Decameron” di Boccaccio. L’analisi condotta dall’autrice mira a fornire una storia transemiotica del genere novella, con l’obiettivo di identificare dei punti di contatto tra fumetto e scrittura. In particolare viene suggerito come l’opera di Vanoli intrattenga un rapporto inclusivo rispetto al testo di partenza, che viene inserito nelle tavole dell’autore secondo le modalità proprie del genere fumetto. La cifra estetica generale dell’opera di Vanoli risulta essere inoltre improntata ai caratteri del grottesco, determinando un particolare contrasto rispetto al tema dell’affermazione individuale presente nel “Decameron”.
Lingua: FrancesePag. 211-238
Etichette: Vanoli Vincent, Boccaccio Giovanni, Decameron, Novella, Fumetto, Trecento,