Le riviste sostenitrici
Cahiers d’études italiennes | 2004 | N. 1
Anno 2004 – N. 1
A cura di Claudio Chiancone
Titolo articolo: Presentation
L’autore presenta il volume, che raccoglie il bilancio di due anni di lavori del GERCI (Groupe d’Etudes et de Recherches sur la Culture Italienne, Université Stendhal – Grenoble 3) sul tema della rappresentazione letteraria della guerra, e dei temi ad essa annessi: guerra come violenza, come racconto ed autobiografia, come esperienza e riflessione storica.
Lingua: ItalianoPag. 9-15
Etichette: Guerra, Groupe d’Etudes et de Recherches sur la Culture Italienne, Gerci,
Titolo articolo: La cité en guerre. Violence naturelle ou violence politique? Un aspect de la guerre civile chez Hobbes
L’autrice analizza le origini e gli sviluppi del pensiero di Hobbes sul concetto di “guerra civile”, mostrando come esso, a detta del filosofo inglese, sia un caso estremo ma faccia pur parte integrante della natura umana, fondamentalmente violenta e votata all’autolesionismo ed all’autodistruzione; e come anzi la guerra civile in se stessa sia un atto costitutivo e fondatore di ogni società, e costituisca un primo banco di prova per le future guerre esterne. Hobbes aveva maturato questa concezione in seguito alle sue ampie e profonde letture di autori classici latini e greci, soprattutto Aristotele, Tucidide, Omero, Sallustio, Cicerone, Seneca.
Lingua: FrancesePag. 17-38
Etichette: Filosofia,
Titolo articolo: Le guerre di Gaddus (Da Stendhal a Céline)
L’articolo si propone di cercare le radici di alcuni temi gaddiani tra le pagine di Stendhal: il tema della disavventura sentimentale, del miscuglio di eroico e letterario, dell’egotismo come fonte di autoanalisi diaristica e letteraria, l’intreccio di vitalismo e idealismo (si pensi a Francesco Del Dongo, protagonista de “Il rosso e il nero”), e la pratica stessa di disegnare schizzi accanto alle proprie riflessioni scritte sembrano suggerire una lettura stendhaliana attenta da parte dello scrittore milanese, e questo fin dai primissimi scritti. In Gadda, la riflessione sull'”Io” arriva pero’ ad esiti più radicali: l’egotismo è un male ed è causa prima del disordine sociale, e la propria consapevolezza di “vitalista sconfitto” lo avvicina assai di più all’ideologia di Céline.
Lingua: ItalianoPag. 39-53
Etichette: Guerra, Letteratura,
Titolo articolo: Gadda. La scrittura come “strazio del passato continuo”
L’autrice propone un’interpretazione del tema della guerra come collante e filo conduttore generale di tutta l’opera gaddiana. Fu proprio la partecipazione al primo conflitto mondiale a dare l’avvio all’autoanalisi di Gadda, ed a fargli maturare la riflessione sulla propria identità. La guerra era per lui “il tempo dell’entusiasmo e del dolore: e di quel terribile sacrificio che le nuove generazioni non conoscono”. In numerosi scritti emerge quel legame profondo che lego’ il Gadda alla propria esperienza bellica, ossessivamente rimeditata e ricostruita. Guerra e scrittura divengono anzi in lui un unico, non solo nel racconto ma anche nei temi conduttori della propria prosa: guerra tra lettore e testo, tra critica e filosofia, tra Gadda stesso e la Letteratura nel suo complesso.
Lingua: ItalianoPag. 55-71
Etichette: Gadda Carlo Emilio, Guerra, Letteratura, Novecento,
Titolo articolo: Gadda. Grades et dégâts. Chronique d’une recherche du sens
L’autore ripercorre la propria scoperta, o meglio riscoperta dell’opera di Gadda, a caccia di una risposta alle domande: perché Gadda si occupa di certi temi piuttosto che di altri? E perché l’ha fatto con quel suo particolarissimo stile? Gadda si è in effetti occupato di una vastissima molteplicità di temi, a volte separatamente, altre volte mescolandoli: una vocazione enciclopedica che ha come filo conduttore la ricerca della conoscenza, l’ossessione del voler dare una spiegazione lucida e definitiva ai problemi, ed una ricerca instancabile della propria identità letteraria e personale, basata sulla consapevolezza e sfruttamento sistematico delle proprie potenzialità di uomo e scrittore. Tale è, di conseguenza, la natura del suo stile: uno stile impazzito, che cerca di comprendere tutto per spiegare il più possibile. In mezzo a questa apparente confusione, l’autore propone come chiave di lettura dell’opera gaddiana il volontario silenzio e la negazione di temi quali la morte ed il proprio costante, malcelato senso di colpevolezza.
Lingua: ItalianoPag. 73-89
Etichette: Gadda Carlo Emilio, Novecento,
Titolo articolo: La dernière course de Milton furieux
Il racconto di Beppe Fenoglio scena l’apparente contraddittorietà di un’interiorità “privata”, arrovellata da un’ossessione amorosa (quale è appunto quella del protagonista, il partigiano Milton), stagliata nel quadro di uno spazio “pubblico” per eccellenza: la guerra e la lotta per la liberazione. L’articolo ripercorre le fasi della meditazione solitaria di Milton, analizzando le strategie narrative (rapporti spazio-tempo, interiorità-esteriorità, ricognizioni mentali, flash-back, riferimenti letterari e criptici) tramite cui Fenoglio ha saputo mettere in scena tale lunga e tortuosa riflessione.
Lingua: FrancesePag. 91-103
Etichette: Racconto, Fenoglio Beppe, Novecento, Partigiano, Milton,
Titolo articolo: L’epica storica di Fenoglio
La dialettica tra oggettività e soggettività nella rappresentazione della guerra è elemento costante delle principali opere di Beppe Fenoglio, a cominciare dagli “Appunti partigiani”, in cui prevale ancora un tono euforico per la vittoria, fino a “Il partigiano Johnny”, dove disillusione e senso di morte inevitabile prevalgono sul tutto. Se negli “Appunti” prevale la percezione dei fatti, nel “Partigiano Johnny” l’esperienza è invece rivissuta e dilatata fino ad assumere un valore universale. Gli “Appunti”, inoltre, rivelano una struttura apparentabile al racconto eroico, benché il protagonista non sia ancora presentato come un eroe. Nel “Partigiano”, invece, quello che ci si aspetta essere un eroe mostra di non esserlo: si è insomma di fronte a un’epica storica moderna, che mostra la disgregazione dell’eroe, ridotto a combattente impotente di fronte alla Storia, destinato a una morte senza gloria.
Lingua: ItalianoPag. 105-117
Etichette: Narrativa, Fenoglio, Partigiano, Novecento, Storia,
Titolo articolo: Guerre et violence. Matrices traumatiques de l’écriture d’Erri De Luca
La scrittura di Erri De Luca è animata fin dal profondo da un senso di violenza, di ingiustizia, di privazione, di guerra inutile dei più forti contro i più deboli, di vendetta sul prossimo per affermare il proprio Io in maniera traumatica. Eppure, sogni e limiti dell’uomo coabitano e si rispettano nei suoi romanzi, benché operanti in un mondo fatto di sopraffazioni e vendette: ciò avviene proprio nella parola espressa, nel costante tentativo di comprendere la realtà attraverso l’espressione scritta.
Lingua: ItalianoPag. 119-142
Etichette: Narrativa, Storia, Violenza, Novecento,
Titolo articolo: “Se la guerra può darci la ragione dell’umano…”
L’articolo mostra come la guerra rappresenti un motivo di riflessione fondamentale nell’opera di Vasco Pratolini. Guerra come esperienza drammatica, da lui vissuta ripetutamente, subita fin dall’infanzia e che riappare, costante, nella sua opera. Guerra come elemento fondamentale della sua esperienza e della sua riflessione sul destino umano; tappa centrale del suo incontro con il dolore. È stata proprio la scrittura ad aver sancito per sempre in lui questa consapevolezza, ad aver trasformato la pura e semplice memoria personale in “motivo umano”. Vengono ripercorsi ed analizzati alcuni motivi di reminiscenza personale emergenti nell’opera di Pratolini, quali le immagini nascoste dell’infanzia, le figure paterna e materna, ed altri episodi di gioventù. Si nota come la tragicità dell’evento bellico vi faccia spesso capolino, più o meno malcelata tra le pagine del racconto e della memoria.
Lingua: ItalianoPag. 143-173
Etichette: Guerra, Novecento, Racconto, Poesia,
Titolo articolo: Guerra civile spagnola e città ferite nella narrativa italiana (1996-2002)
Al giorno d’oggi la narrativa italiana sembra prendere sempre più in considerazione la guerra civile spagnola, ed a trarne ispirazione per motivi e scenari, come dimostrano temi e personaggi di best-sellers quali “Sostiene Pereira” di Tabucchi, “Tina” e “Ribelli!” di Pino Cacucci, “Guernica” di Carlo Lucarelli, “L’angelo della storia” di Bruno Arpaia, “Guerra d’infanzia e di Spagna” di Fabrizia Ramondino e “Senza sangue” di Alesandro Baricco.
Lingua: ItalianoPag. 176-202
Etichette: Letteratura, Nocevento, Spagna, Guerra,
Titolo articolo: Due uomini in piedi sul greto di un fiume
Due uomini sono in mezzo a un fiume, con i piedi nell’acqua ferma e limacciosa, sovrastati da un cielo plumbeo. Walter, il più anziano, ha addosso un vestito di buon taglio, ma ormai logoro, e con un binocolo guarda un punto lontano davanti a sé. Carlo, il più giovane, è a torso nudo e ha un cappello da pescatore in testa. Nel bel mezzo di una minaccia di piena, dialogano sulla televisione…
Lingua: ItalianoPag. 216-225
Etichette: Narrativa, Novecento,
Titolo articolo: Luoghi comuni su Berlusconi
Analisi di ciò che Berlusconi ed il berlusconismo (sostanzialmente, un monopolio dei media tanto cinico quanto degno della commedia dell’arte) rappresentano, socialmente e storicamente, per la storia recente del Belpaese. Si analizzano i rapporti del “cavaliere” con la classe politica della Prima Repubblica (Craxi in primis) e si avanzano confronti con movimenti e figure internazionali del presente e del passato quali il fascismo, M. Thatcher, R. Reagan, T. Blair.
Lingua: Francese/ItalianoPag. 226-234
Etichette: Politica, Italia, Novecento,